29 set 2008

Calcio: il Rotondella parte col piede giusto

La squadra di Martino sbriga con facilità la pratica Tramutolese

ROTONDELLA – Comincia nel migliore dei modi la nuova stagione in prima categoria dell’ Associazione Polisportiva Rotondella. La formazione, guidata anche quest’anno dal tecnico Antonio Martino, mirerà ancora alle zone alte della classifica, senza rinunciare a qualche legittimo sogno di Promozione. Il gruppo, infatti, è ormai rodato ed esperto, e quest’anno si è rafforzato con i nuovi innesti provenienti dalla fusione con la società Basso Sinni, tra cui i giovani e promettenti centrocampisti Francesco Oriolo e Nicolò Divincenzo. Insieme a loro sono arrivati alcuni “veterani” del calcio nostrano, come il terzino Giambattista Toscano, con esperienze in Eccellenza, il difensore Pasquale Varlaro, proveniente dal Montalbano, e l’attaccante Rocco Quinto, anch’egli dal Montalbano. Molto gradito anche il ritorno del giovanissimo Gaetano Galati, che ritorna alla squadra del paese natio dopo un anno di trasferta.
“Per il resto – ha spiegato il direttore sportivo Antonio Divincenzo – abbiamo confermato il gruppo portante dell’anno scorso. Si tratta di ragazzi che giocano insieme da molto tempo e si sentono legati ai colori della società”. Insomma, il Rotondella mira ai grandi traguardi e sente di avere i mezzi per raggiungerli.
Fa ben sperare, in proposito, la prima uscita di campionato. La squadra jonica si è abbattuta su una malcapitata Tramutolese, sconfitta per 3-1 sul terreno di rione Mortella. Una partita a senso unico, almeno nel secondo tempo. Nella prima frazione, per la verità, il Rotondella non era riuscito a concretizzare tutte le occasioni create, rischiando più di una volta in difesa e facendosi beffare da Abelardo al 43’, che andava così a pareggiare la rete di Manolio, siglata su rigore al 30’. Nella ripresa la squadra di Martino rientrava in campo con tutt’altro piglio. E già al 50’ arrivava il vantaggio, siglato da Ripa su cross dalla sinistra di Tarantino. Al 78’ la rete del definitivo 3-1 a firma di Galati, che chiudeva la pratica dopo un interminabile batti e ribatti in area ospite. Quindici minuti prima del gol il Rotondella aveva sciupato un’altra grande occasione con Manolio, che questa volta falliva un rigore concesso per fallo di mano su cross di Santarcangelo.
Si attende ora di vedere se l’ottima prestazione sarà ripetuta anche in trasferta, dove il Rotondella fa generalmente più fatica. La prova del nove è attesa per domenica in quel di Tursi, contro l’Aurora Nicola Russo, dove gli jonici troveranno un avversario da non sottovalutare, anche per la voglia di rivalsa dopo la sconfitta alla prima sul campo del Bernalda. Le notizie del pre e del post partita saranno rese note quasi in tempo reale sul sito della società (www.adprotondella.it), ravvivato con una nuova veste grafica e una serie di servizi divertenti, tra cui un originalissimo gioco di pronostici per le partite del campionato.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

26 set 2008

Caso Falcone: un contributo dal comune di Montalbano

E intanto il sottosegretario Craxi chiude le porte per la reclusione in Italia

MONTALBANO JONICO – Un gettone di presenza per la difesa di Angelo Falcone. Non sarà certo il gesto dei consiglieri comunali di Montalbano Jonico a risolvere le grane giudiziarie del giovane detenuto in India, ma può essere l’inizio di una più ampia catena di solidarietà. I membri dell’assise cittadina, infatti, hanno deciso di devolvere alla causa il gettone di presenza dell’ultima seduta del consiglio, “come richiesto da Giovanni Falcone, padre di Angelo, il 9 settembre scorso”.
Cominciano a sortire qualche effetto, dunque, le numerose richieste di aiuto inviate nei giorni scorsi da Falcone a numerosi enti pubblici e istituzioni. La speranza di Giovanni, naturalmente, è che altri seguano la strada tracciata dagli amministratori di Montalbano, aiutandolo a sostenere le ingenti spese per la difesa.
Quasi certamente, infatti, Angelo Falcone e Simone Nobili (l’amico arrestato con lui) ricorreranno in appello dopo la condanna in primo grado a dieci anni di reclusione, decretata lo scorso 22 agosto dal tribunale indiano.
E’ quanto ha consigliato alla famiglia anche il sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi, interrogata sulla vicenda dal parlamentare del Pdl Tommaso Foti. Non induce all’ottimismo la sua dichiarazione in merito a un possibile intervento diplomatico della Farnesina per riportare in Italia i due detenuti: “L’india- ha dichiarato il sottosegretario- non ha aderito alla Convenzione di Strasburgo sul trasferimento delle persone condannate, pertanto non appare percorribile l’ipotesi di recludere i due piacentini, che continuano a dichiararsi innocenti, in un carcere italiano”.
Rassegnato il commento di Foti, tra i politici più attenti alla vicenda sin dai tempi dell’arresto nel marzo 2007: “Come temevo, ogni altro escamotage studiato per riportare i due bobbiesi in Italia cozza contro la mancanza di strumenti giuridici che disciplinino i rapporti tra India ed Italia, per vicende di questo tipo.
Al di là del sostegno, anche economico, fornito dalle nostre autorità diplomatiche ai due connazionali, non vedo altra strada che la difesa nel processo d'appello, magari ricorrendo ad altro legale rispetto a quello che ha seguito, con scarsa fortuna, il processo di primo grado”. Continua, intanto, la battaglia politica e mediatica di Giovanni Falcone, sempre impegnato a ottenere il gratuito patrocinio anche per i detenuti all’estero. “Quella del gratuito patrocinio – ha dichiarato più volte Falcone – è una anomalia tutta italiana che va a intaccare il principio costituzionale dell’uguaglianza di diritti tra cittadini italiani”.

Pino Suriano - Il Quotidiano della Basilicata

25 set 2008

Nettezza urbana: un peso e due misure

Nova Siri rescinde il contratto a una ditta con sospetto subappalto. Rotondella lo prolunga

NOVA SIRI – Un peso e due misure. Hanno agito così, in modo completamente diverso, i comuni di Nova Siri e Rotondella. Di fronte allo stesso (e gravissimo) problema, hanno scelto due strade opposte. Questi i fatti. Entrambi i comuni, come è noto, avevano affidato il servizio per la raccolta dei rifiuti alla stessa ditta, con sede in Campania. Fin qui nulla di strano, almeno fino a quando alcuni lavoratori impiegati dalla ditta non hanno cominciato a lamentare mancati pagamenti per almeno cinque mesi. Sia a Rotondella che a Nova Siri.

Una anomalia gravissima, alla quale se ne è poi aggiunta un’altra non meno rilevante: secondo alcune notizie apprese dal comune di Nova Siri, la ditta appaltatrice si serviva di lavoratori assunti e retribuiti da un’altra ditta. C’erano, insomma, gli estremi del “subappalto”, forma vietata dalle leggi per questo genere di affidamento di servizi pubblici.
A questo punto, consultato l’ufficio legale, il comune di Nova Siri ha compiuto un gesto deciso: l’immediata rescissione del contratto con la vecchia ditta e l’espletamento di una nuova gara per l’affidamento del servizio per i mesi successivi. Una mossa senz’altro coraggiosa, ma non sappiamo, almeno per ora, se sia stata quella giusta. La ditta, infatti, ha subito citato in giudizio il comune ritenendo infondate le motivazioni che avevano condotto alla rescissione. Insomma, secondo i legali della ditta non si sarebbe trattato di subappalto illegale!
E’ quello che avranno pensato anche gli amministratori del comune di Rotondella. I quali (ecco il paradosso!) non solo non hanno preso in considerazione l’ipotesi di rescissione, ma hanno addirittura prorogato il contratto (in scadenza nel mese di maggio) con la stessa ditta.
All’origine della scelta una motivazione di carattere politico: già da quest’anno, a Rotondella, dovrebbe prendere il via l’azienda municipalizzata, che si occuperà anche della raccolta rifiuti. “Avviare una gara per soli cinque mesi – hanno detto gli amministratori – non avrebbe avuto senso e probabilmente non si sarebbe presentata nessuna ditta”. Da qui la scelta di prorogare il contratto fino al 30 ottobre, pur essendo a conoscenza di entrambe le anomalie prima richiamate.
Per quella legata agli stipendi, in verità, il comune si è già attivato provvedendo a bloccare i pagamenti delle fatture alla ditta. La quale, a sua volta, pare aver minacciato la cessazione del servizio, qualora la situazione perdurasse. Insomma, anche a Rotondella si profilano gli estremi per una battaglia legale, anche se per ragioni diverse. Infatti, i suoi amministratori e funzionari, a differenza dei colleghi di Nova Siri, non hanno mai messo in discussione la legalità della gestione del servizio, contrapponendosi alla ditta solo per la questione dei lavoratori.
Chi ha agito meglio, Rotondella o Nova Siri? Ce lo dirà solo la sentenza giudiziaria tra il comune e la ditta: una vittoria in giudizio del comune di Nova Siri equivarrà a una condanna politica dell’amministrazione di Rotondella. Se invece vincerà la ditta, sarà stata più ragionevole la “prudenza” di Rotondella. Attendiamo il verdetto.

21 set 2008

Tour educational da Nova Siri

Cinquanta capi gruppo in giro per la Basilicata con AlpitourWorld

NOVA SIRI – Quasi cinquanta turisti sono in giro per la Basilicata in questo scorcio conclusivo di settembre. Non si tratta di turisti come gli altri, ma dei referenti di Cral aziendali e agenzie di viaggi. Sono quelli che il turismo lo propongono a gruppi aggregati e generalmente molto ampi. Insomma, sono quelli che garantiscono i grandi numeri. Sono giunti in Basilicata su proposta di AlpitourWorld e Input Viaggi, che li accoglie e li ospita nelle migliori strutture dell’area, organizzando per loro escursioni giornaliere, animazioni e degustazioni tipiche.
L’educational tour (è il nome tecnico di questo genere di promozione “sul campo”) è stato presentato venerdì sera presso la sala conferenza del villaggio AlpitourWorld di Nova Siri. Hanno fatto gli onori di casa Cosimo Rubino, direttore del villaggio Aw di Nova Siri, e Sonia Sorlino, responsabile dei gruppi Aw.

Sulle nuove frontiere del turismo lucano si è soffermato invece Franco Garofalo, partner di Aw in Basilicata. Quest’ultimo ha presentato le numerose possibilità di escursioni offerte ai gruppi, con indicazioni specifiche sui tempi di percorrenza e raggiungimento di porti e aeroporti. Garofalo ha poi evidenziato la nuova spinta collaborativa con cui si sta cercando di “pacchettizzare” il turismo locale, accorpando le varie risorse dei luoghi, dalla tradizione enogastronomica alla bellezza dei paesaggi incontaminati, passando per i reperti archeologici e i grandi eventi dell’area, come il Blues in Town di Policoro.
Gli ha fatto eco Andrea Festa, dell’Apt Basilicata, che ha sottolineato il richiamo culturale dei borghi lucani, da Valsinni ad Aliano, fino alle celebri locations cinematografiche di Craco e Matera. Festa ha poi commentato i video promozionali della Basilicata proiettati in sala prima degli interventi. Particolarmente interessante il primo, con un’intervista a Francis Ford Coppola, che “aveva programmato un’intervista di tre minuti – ha raccontato Festa - e poi, preso dalla passione dei discorsi sulla Basilicata, si è soffermato a parlarne per quasi un’ora”.
E loro, i quasi cinquanta capi-gruppo, cosa dicono di questo primo impatto? Sono schietti, e perciò non risparmiano qualche battuta “sulle pinete non troppo pulite” e “sui negozi sempre chiusi nel sud Italia”, ma non possono nascondere la curiosità destata da “questa terra tanto sconosciuta quanto affascinante”. E si congratulano per l’accoglienza. “Una conferenza di programmazione così ricca ben organizzata – racconta il signor Albertini, di San Donato Milanese – non l’avevo mai vista”. E non è certo al suo primo educational tour.

20 set 2008

Antonio Pastore: "sono ben altri i problemi di Rotondella due"

Un commento dell'assessore al post sul calendario degli eventi

Pubblico di seguito l’intervento dell’assessore comunale Antonio Pastore, proposto da lui stesso come commento al precedente post. Ne evidenzio, con sincera stima, alcuni importanti spunti di autocritica sulle politiche attuate per Rotondella due dall’attuale amministrazione. Si tratta, naturalmente, di un commento: estemporaneo, potenzialmente rivedibile, e perciò da non strumentalizzare (secondo me!) per eventuali usi esterni al blog. Ritengo, comunque, che potrà essere un valido elemento di discussione.

Ciao Pino! Ti ringrazio per avere avviato una discussione su argomenti che saranno oggetto della prossima campagna elettorale. Sarà pur vero che gli spettacoli di questa estate, ma anche delle scorse, sono stati incentrati tutti sul centro storico , ma credo che il centro storico debba essere punto di partenza per una promozione turistica adeguata. Lo spettacolo serve ad animare una comunità sia sul piano sociale che economico. Ricordo, inoltre, che già l'anno scorso il festival Rockondella è stato riconosciuto dalla regione come “Grande evento”.
Su Rotondella due: penso che i problemi di quel quartiere non riguardino solo gli spettacoli. Da buon politico, perciò, mi aspetterei un richiamo sui ritardi delle promesse fatte a Rotondella due in termini di trasferimenti di servizi (tipo l'ufficio postale); il bando della farmacia; il famoso terzo medico di famiglia; il regolamento urbanistico nuovo ( in cui è prevista una nuova tipologia abitativa, con allargamento della zona artigianale e commerciale). Avrei preferito difendermi da un attacco di questo genere (… che mi tocca farmi da solo) e non per il numero delle feste.
Credo che ci sia bisogno di essere chiari con i rotondellesi di rotondella due, ma direi della Trisaia in genere: penso che loro ( o una parte di loro) dovrebbero recuperare un senso di apparteneza alla comunità. E comunque, senza scendere in polemiche speculative di inizio campagna elettorale, resta il fatto che Rotondella, nella sua interezza “mare-monti” se saprà fare sistema potrà avere una prospettiva di sviluppo, ma se continua a pensare al piccolo orticello quella pagliuzza diventerà un trave che la schiaccerà. Invito Francomano e il pd rotondellese a fare il proprio lavoro convocando tavoli di discussione sul prossimo futuro di Rotondella, visto che Francomano già sente l'odore di essere il prossimo sindaco.
Ti lascio con una citazione
“E' necessario che l'uomo si avvicini sempre più al bene e si adoperi per preservare la propria mente dalla malvagità. La mente di colui che compie buone azioni di malavoglia, infatti, si diletta nel male (Buddha)

Antonio Pastore

17 set 2008

L'estate ricca di Rotondella

47 mila euro per riempire tutte le serate di luglio e agosto

ROTONDELLA – Quarantasette mila euro non sono spiccioli. Neppure per il comune di Rotondella, che ha da poco ricevuto 2,8 milioni di euro di compensazione ambientale per la presenza sul territorio del centro Itrec di Trisaia.
Sono i soldi spesi questa
estate per la realizzazione del programma estivo, ancora una volta incentrato sul “Rockondella”, festival di rock alternativo sulla breccia da più di venti anni. La cifra è parsa esagerata a Vincenzo Francomano, capogruppo dell’opposizione in consiglio, soprattutto in considerazione di alcuni aspetti: la totale centralità dei concerti rock rispetto ad altri eventi culturali come il teatro e la poesia, la pressoché esclusiva attenzione a un pubblico giovane con pochi eventi di interesse per bambini e anziani.
Più di qualcuno, inoltre, ha lamentato la quasi totale emarginazione di altre aree del territorio (Rotondella due ed il lido Rivolta) e l’assenza di un cosiddetto “grande evento” che potesse definirsi di richiamo.
Non l’ha mandata giù Antonio Pastore, assessore comunale alla cultura e principale promotore del cartello di eventi: “ Abbiamo speso troppo? Non scherziamo, i miei colleghi di giunta dicevano che mi sarei potuto sbilanciare anche con 20 mila euro in più, sono stato io a frenare. Non vogliamo certo scialacquare i soldi della compensazione, ma ci sentiamo obbligati a sfruttare questa occasione per dare una nuova marcia alla promozione e allo sviluppo del territorio”.
Proprio su questa urgenza di promozione del territorio avrebbe fondato tutto il programma: “Potevamo spendere tutto per un solo grande evento, ma poi il centro storico sarebbe rimasto “morto” negli altri giorni. Così abbiamo pensato di organizzare tanti eventi che permettessero una qualche animazione per ogni singola serata”.
In effetti è andata così. Decine di spettacoli ed eventi hanno animato le serate dal 12 luglio al 25 agosto, senza soluzione di continuità. La scelta di riempire gli spazi, secondo Pastore, non avrebbe comunque ridotto la qualità: “Non abbiamo mica chiamato gli ultimi arrivati. Qui da noi è passata gente come Joe Durso, Graziano Romani (fresco vincitore del Premio Ciampi) ed Enrico Capuano. E poi – aggiunge con un pizzico di orgoglio – nessuno potrà disconoscere il nostro impegno diretto nel programmare e promuovere gli eventi, a differenza di altri amministratori che preferiscono affidare tutto ad agenzie di mediazione culturale che spesso guadagnano più degli artisti. Solo sull’eccessiva attenzione al rock – ammette – sarei pronto a mettermi in discussione, ma per il resto no”.
Checché se ne dica delle scelte sul piano politico, nessuno potrà comunque disconoscere l’impegno pratico dell’assessore. Quaranta serate non vengono fuori con la bacchetta magica. L’anno prossimo, a programmare l’estate, ci sarà la nuova amministrazione, che probabilmente non avrà avuto lo stesso tempo per programmare gli eventi. E allora, forse, rimpiangeremo la “ricca” estate del 2008.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

16 set 2008

Tra poco a nuovo la via della Laccata

Pronto uno stanziamento della Provincia per 70 mila euro
NOVA SIRI – Sarà rimessa in sesto la strada provinciale di contrada Laccata, quella che conduce dal cosiddetto bivio “Flaminio” alle spiagge di Nova Siri. A darne notizia è Angelo Stigliano, consigliere comunale di minoranza (Pd), che più volte aveva espresso l’urgenza del provvedimento.L’intervento di riqualificazione si avvarrà di uno stanziamento di circa 70 mila euro deliberato dalla Provincia di Matera, ente gestore della strada. I fondi dovrebbero bastare per riqualificare almeno 3 dei 4,6 km che costituiscono il tratto. “A quel punto - spiega il consigliere - non sarà difficile reperire i fondi per la parte restante. E’ comunque importante cominciare”. L’intervento si caratterizza per una particolare valenza strategica, poiché facilita il collegamento con il mare evitando il transito veicolare nel centro di Nova Siri Marina. “Tutto ciò – aggiunge Stigliano – avrà anche altre implicazioni positive. Offrire una via alternativa di accesso al mare, infatti, significa anche garantire un miglior deflusso del traffico nei pressi del semaforo, ormai noto per i suoi imbottigliamenti estivi. Con questo intervento, inoltre, si andrà a snellire anche il traffico sul corso di Nova Siri (via Siris), offrendo ai suoi abitanti maggior sicurezza stradale”.Il discorso del deflusso veicolare, naturalmente, avrà bisogno di una diversa valutazione quando sarà pronta la variante della ss 106 bivio di Nova Siri. Proprio giovedì, in un’intervista al Quotidiano, il ministro alle Infrastrutture e i Trasporti, Altero Matteoli, richiamava l’intervento tra quelli di prossima realizzazione, già presenti nelle Delibere del Cipe 121/2001 e 130/2006.Pur essendo ormai in fase avanzata, rispetto alle lungaggini burocratiche del passato, l’intervento richiederà comunque tempi non brevi. “Intanto – conclude Stigliano – non possiamo certo rimanere fermi ad aspettare. Noi dobbiamo essere pronti a garantire migliori condizioni già per la prossima estate, al fine di non penalizzare ulteriormente l’attrattiva turistica del territorio”.

Pino Suriano - Il Quotidiano della Basilicata

13 set 2008

Valsinni: l'estate di Isabella fa il pieno solo ad agosto

Il sindaco Olivieri: "bisogna concentrare la promozione sul mese di luglio"

VALSINNI – Si chiude con il segno “più” la stagione del Parco Letterario Isabella Morra. I dati sulle presenze estive, però, lasciano spazio a qualche riflessione. E infatti, se nel mese di agosto le visite al Parco e ai suoi spettacoli hanno raggiunto il top, lo stesso non può dirsi per il mese di luglio, che ha fatto registrare un decremento del 10-15% rispetto allo scorso anno. Il dato è in linea con il trend turistico della fascia metapontina e documenta, se ve ne fosse bisogno, la stretta connessione tra i risultati del turismo della costa e quello dei borghi. Da qui una considerazione banale, che ha fatto discutere gli amministratori e gli operatori della Pro Loco (l’ente che gestisce il Parco): conviene tenere in piedi un simile “carrozzone” per circa sessanta giorni se poi quelli redditizi si riducono ad appena venti, dal 5 al 25 agosto?
“La tentazione di ridurre l’attività al solo mese di agosto è forte, – spiega Gennaro Olivieri, sindaco di Valsinni – e confesso che ne ho seriamente discusso con Rocco Truncellito, presidente della Pro Loco e ideatore del Parco. Alla fine, però, abbiamo convenuto che sarebbe un peccato rinunciare senza prima aver tentato di cambiare direzione”.
In che senso? “Per cambiare le cose dovremmo concentrare ogni sforzo promozionale nel mese di luglio. Si parla sempre di destagionalizzazione, ma per renderla effettiva bisogna operare in un certo modo. Visto che agosto ormai va da sé, tutti gli enti e gli operatori dovrebbero incentivare la promozione per luglio, sia in termini pubblicitari, sia in termini di offerte commerciali e qualità. Faccio un esempio: quest’estate la provincia di Matera ha messo in piedi un’iniziativa egregia, “Provincia in bus”, che ha permesso ai turisti di girare per la Basilicata e visitare alcuni borghi non troppo pubblicizzati dai tour operators. Valsinni ne è stata interessata, ma solo nel mese di agosto, quando già tutto era pieno. E allora, perché non concentrare anche questi sforzi nel mese di luglio?”
La ricetta di Olivieri, dunque, è semplice: razionalizzare la proposta turistica e concentrarla nei periodi vuoti. “Non è solo per un interesse locale – chiarisce il sindaco - anche perché il dato di Valsinni è solo l’iceberg di un più ampio contesto territoriale”.
Anzi, in ambito territoriale Valsinni è un punto di eccellenza. Il Parco letterario, con la sua offerta teatrale, musicale ed enogastronomica, rappresenta un esempio concreto di quella prospettiva decantata da tutti ma realizzata da pochi: produrre economia con la cultura.
Attorno agli spettacoli del parco, infatti, girano interessi di artisti e ristoratori, che accolgono i turisti sotto il borgo con musica e prodotti tipici locali. Il successo di questa intuizione è dovuto alla grande cura dell’aspetto estetico del borgo, all’impegno degli artisti e a una eccezionale capacità di innovazione. Ogni anno, infatti, il Parco riserva ai suoi visitatori almeno una novità sul piano del soggetto e della sceneggiatura, assicurandosi così anche l’interesse dei residenti e degli abitanti dei comuni limitrofi.
Quest’anno l’innovazione ha riguardato pure gli attori, che hanno dovuto sostituire, per alcune settimane, la presenza dello storico “menestrello” Erminio Truncellito, impegnato nelle riprese del film “Il grande sogno”.
Si tratta di un rilettura cinematografica del ’68, per la regia di Michele Placido. Erminio recita la parte di uno studente della contestazione, accanto al protagonista del film, che avrà il volto di Riccardo Scamarcio, idolo indiscusso delle teenagers italiane. Truncellito è alla seconda esperienza cinematografica, dopo quella nel film di Marta Bifano “Sexum Superando”.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

11 set 2008

Rotondella ancora senza vice sindaco

Saltata la riunione di maggioranza programmata per martedì
ROTONDELLA – E’ stata annullata la riunione di maggioranza programmata per martedì sera, da cui sarebbe dovuto uscire il nome del vice sindaco. Stando alle dichiarazioni del sindaco Vito Agresti, la nomina sarebbe dovuta ricadere di nuovo su Gianluca Palazzo, che si era dimesso dallo stesso incarico nel dicembre 2007. Per impegni di alcuni componenti, però, la riunita non si è tenuta. Si allungano ancora, perciò, i tempi di una scelta che avrebbe dovuto aver luogo già nel mese di luglio, quando tre incontri di maggioranza non furono sufficienti per dirimere la questione. Si attende, ora, la data del nuovo incontro, non ancora programmata. Nella speranza che si tratti della volta buona.
P.S. Il Quotidiano della Basilicata

L'assedio dei roghi

Tra le fiamme contrada Foresta a Nova Siri e il letto del fiume Sinni

NOVA SIRI – Ancora tra le fiamme le campagne di Nova Siri. Sembrava esaurito l’incendio di contrada Foresta, divampato lunedì sera intorno alle 19 e domato in nottata dopo sette ore di lotta contro il fuoco. E invece, alle tredici di ieri, le fiamme hanno ripreso ad alzarsi a poche centinaia di metri da lì.
Subito sono tornati sul posto i Vigili del Fuoco di Policoro, la Guardia Forestale, il Pronto Intervento della Comunità Montana Basso Sinni, i Carabinieri e i Vigili Urbani di Nova Siri. In contemporanea, a pochi chilometri di distanza, un’altra nuvola di fumo si alzava sul letto del fiume Sinni in territorio di Rotondella. Alle 19 di ieri erano ancora in corso le operaz
Aggiungi immagineioni di spegnimento.
Stando a una stima approssimativa, sarebbero andati bruciati circa otto ettari di macchia mediterranea, stoppie e un vigneto, quasi lambita dalle fiamme una struttura agrituristica non ancora in funzione.
Una giornata nera, quella di ieri, per gli operatori impegnati nello spegnimento. Il cronista, giunto sul posto a Nova Siri, ha provato a scrutarne gli umori con qualche domanda informale. “Non sappiamo più come muoverci – ha detto un addetto del Pronto Intervento – qui brucia da tutte le parti, a San Mauro, a Tursi, a Rotondella”.
E un vigile del fuoco, interrogato sulle possibili cause, non risparmiava il suo giudizio “da esperto” sulla natura dolosa degli incendi. “E come potrebbero partire altrimenti? – ha detto sorridendo – “li accendono volontariamente e sanno anche quando farlo, sfruttando il forte vento”.
E’ bene ricordare che i territori di Nova Siri e Rotondella sono stati interessati da numerosi altri incendi nel corso dell’estate. A Nova Siri quasi sempre in contrada Salice, nei pressi del bosco, a Rotondella nelle campagne antistanti il centro abitato, addirittura sfiorato dalle fiamme nella notte dell’8 agosto. Questa volta, però, le fiamme si sono alzate in aree ancora “vergini” del territorio.
“Siamo venuti da queste parti almeno dieci volte – ha scherzato una sconsolata operatrice della Comunità Montana – forse sarebbe stato meglio rimanerci sempre a fare la guardia e bloccare il fuoco non appena veniva acceso”.
La battuta non è esagerata. A fine giugno (quando la Regione Basilicata approvava in via definitiva il suo piano antincendi!) da queste parti il fuoco si era già fatto vivo almeno in quattro occasioni. Gli operatori sarebbero dovuti intervenire molte altre volte, con cadenza di massimo dieci giorni. Speriamo che non debbano tornarci ancora. Anche se, con il caldo di questi giorni, nessuno è pronto a scommetterci.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

9 set 2008

Il Caso Englaro e i facili schematismi

L'intervento pubblicato sulla rubrica "Botta e risposta" del Quotidiano

Gentile direttore,
sento il dovere di qualche giudizio sul recente intervento di Vito Bubbico, pubblicato sul Quotidiano del 5 settembre con titolo “Il Calvario degli Englaro”. La sincera stima per il collega mi induce a saltare i convenevoli per dire subito che ritengo il suo commento ampiamente riduttivo delle vicende e dei fattori in gioco: il dramma di Eluana Englaro e della sua famiglia; la sentenza della Corte di Appello per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiale; il recente diniego della Regione Lombardia a predisporre le proprie strutture sanitarie per l’esecuzione della sentenza.
Dal commento di Bubbico emerge un quadretto per me semplicistico, che sintetizzo ricorrendo ad alcune sue espressioni: da un lato Beppe Englaro, il padre “dal viso dignitoso” in lotta per mettere fine alle sofferenze della figlia; dall’altro la direzione sanitaria della Lombardia, una banda di “baciapile integralisti”, che ostacolano ciò che un padre avrebbe ottenuto per legge.
E’ il quadretto più comunicativo ed efficace, che sfrutta bene un certo senso della pietà, buono per essere svenduto a chiunque voglia scandalizzarsi e imprecare ancora una volta contro gli “integralisti” cattolici schiavi del potere, che in questo caso hanno il volto di Carlo Lucchina, Direttore generale della Sanità Lombarda. Insomma, le consuete immagini per evitare ancora una volta di entrare nel merito della questione.
Chi è un po’ più sveglio, però, non rinuncia ad approfondire. E sicuramente avrà addosso qualche legittima domanda. Del tipo: perché mai qualcuno (in questo caso Lucchina) è disposto a giocarsi una posizione, a rischiare una gogna mediatica e a passare per crudele e impietoso? Non potrà essere, forse, per una passione ideale di qualche interesse o, addirittura, per difendere un proprio sacrosanto diritto?
E infatti c’è da chiedersi perché mai un direttore sanitario debba essere costretto a compiere un atto (predisporre strutture e personale per interrompere l’alimentazione di un paziente) che non rientrava tra quelli obbligati quando ha accettato il suo incarico, finalizzato a permettere la cura delle vite umane, non certo la loro interruzione! C’è da chiedersi se non abbia il diritto di rimandare al mittente chi pretenda di obbligarlo a ciò (Beppe Englaro), anche se questi creda di poter ottenere tutto con una sentenza, perfino ciò che la stessa sentenza non dice. Infatti (giungo al nocciolo dell’argomentazione) quella sentenza accoglie sì l’istanza di Beppe Englaro, ma non esplicita assolutamente chi sia obbligato a metterla in atto, non indica il luogo, e non indica che l’interruzione dell’alimentazione debba essere fatta dal servizio pubblico. E la mancata indicazione, forse, non è solo una svista del giudice, ma lo stratagemma per non far incappare subito la sentenza in una grave contraddizione: obbligare qualcuno a fare ciò che non solo potrebbe essere contro i suoi principi deontologici, ma addirittura contro le leggi che si è impegnato a rispettare accettando l’incarico. Quella contraddizione giudiziaria è ora venuta galla, anche grazie al coraggioso atto di Lucchina. Questa, peraltro, non è la sola contraddizione del caso. Non molti dicono, infatti, che è in atto il ricorso della Procura di Milano avverso quella sentenza. Come la mettiamo se poi questo ricorso porta a una sentenza opposta a quella della Corte d’appello, quando Eluana sarà già morta?
Anche sull’aspetto umano occorrerà dire qualcosa. Almeno per evitare che passi impunemente l’immagine di un cattolicesimo integralista, incapace di provare pietà per il dolore altrui e bramosa di imporre le proprie posizioni sulla vita umana, magari soltanto per un puro gusto autoritario e dogmatico. Insomma, senza un minimo bagliore di ragionevolezza. Chi è leale, ancora una volta, sa che le cose non stanno così. Pur senza la pretesa di dirimere questioni complesse, qualche precisazione può essere di aiuto.

La Chiesa difende la vita, non per una qualche “fissazione”, ma per la possibilità e la speranza di un suo significato che superi e vinca il nulla a cui tutto tende. Questa possibilità non è una invenzione o dottrina della Chiesa, ma una speranza iscritta nella natura stessa di ogni essere umano: ciascuno di noi lo spera. Insomma, è un livello antropologico, non teologico.
Sull’origine e sul senso della vita, però, la nostra ragione non sa dire nulla; non può negare e non può affermare nulla, se non qualche piccola evidenza: ad esempio che ci siamo, che non ci siamo fatti da soli, che nell’istante presente non siamo noi a darci la vita e il respiro. Eppure la nostra ragione continua incessantemente a domandare quel senso, che nessuno ha mai potuto dimostrare, ma, allo stesso modo, nessuno ha mai potuto ragionevolmente negare.
Di fronte a questo dato di fatto, la ragione può affacciarsi e attendere questo senso o chiudergli preventivamente le porte, magari dandosi un senso da sé (denaro, potere, volontariato, etc.). Può sperare che anche l’istante più misero sia “per qualcosa” e perciò dignitoso (è l’uguaglianza cristiana) o che sia dignitosa e meritevole di continuare solo una buona vita vissuta con certe determinate caratteristiche (nel nostro caso lo stato di salute, in altri contesti storici addirittura il colore della pelle!).
Perciò c’è da chiedersi, con accento drammatico ma non pietistico: è più ragionevole l’attaccamento paterno e la sua convinzione che quella vita non abbia un senso? O lo è forse la “crudele perseveranza” (così la chiama Bubbico, io la chiamerei speranza) con cui tanti vogliono tenerla in vita, comprese quelle suore che con passione l’hanno accudita per anni e avrebbero desiderato curarla ancora proprio in nome di quella speranza di cui sopra?
La domanda non è banale. Non si dirime in un solo articolo, e neppure in cento. Di sicuro, però, non si può chiudere in qualche angusto e sbrigativo schema pietistico o manicheo!

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

Vice sindaco: Agresti ridà la delega a Palazzo

Il sindaco: "Io lo nomino e basta! Sarà lui a decidere"

ROTONDELLA – Forse sarà la volta buona. L’incontro di maggioranza in programma per questa sera dovrebbe mettere la parola fine all’annosa questione del vice sindaco, non ancora designato dopo le dimissioni di Gianluca Palazzo nel dicembre scorso. Almeno così rassicura il sindaco Vito Agresti, che annuncia: “Ridarò formalmente la delega allo stesso Palazzo, che sarà libero di accettarla o meno, assumendosi la completa responsabilità della scelta di fronte agli elettori”.
Insomma, il sindaco ha già deciso. Adesso tocca a Palazzo, che però non ha sciolto tutte le riserve. “C’è ancora da discutere – ha detto al Quotidiano l’ex vice sindaco – alcune divergenze politiche devono essere sbrogliate. Solo a questa condizione potrò tornare al mio incarico”.
Anche alla luce di ciò, non è infondato il timore che la questione possa ancora protrarsi. Il sindaco, del resto, aveva annunciato una possibile soluzione già per il mese di luglio, ma allora, nonostante tre incontri di maggioranza, si era sempre usciti con un “nulla di fatto”. Poi la pausa di agosto e la promessa di ridiscuterne a settembre.
Le dimissioni di Palazzo erano arrivate nel dicembre scorso come un fulmine a ciel sereno. Nessun dissidio pubblico, nessuna accusa all’operato del sindaco e della giunta. Una vicenda ricca di interrogativi, accresciuti dal fatto che Palazzo ha continuato a collaborare con la giunta e a votare per la maggioranza.
Causa dello strappo, come è noto, un dissidio con alcuni colleghi di giunta, in particolare con il capogruppo Antonio Dimatteo, tra le figure più autorevoli della maggioranza. Adesso, però, molti (anche nello stessa giunta) sono stanchi di attendere le remore di una discussione interna che non è mai diventata pubblica, privando di fatto la cittadinanza di una figura amministrativa di notevole importanza.
E’ quanto ha più volte sottolineato Vincenzo Francomano, capogruppo dell’opposizione Pd, che il mese scorso ha inviato una nota in merito al Prefetto di Matera. “Fino ad ora, però, nessuna risposta”. La risposta potrebbe arrivare questa sera: non dal prefetto ma dal sindaco.

8 set 2008

Sindaci del metapontino uniti per il turismo

Al Rotò Beach un incontro per programmare la prossima stagione

ROTONDELLA – Un consesso di sindaci in riva al mare. L’esperimento aveva un precedente nel mese di luglio, quando la giunta della Camera di Commercio materana e Giampiero Perri, presidente Apt, si incontrarono nei salottini del Rotò Beach per concordare programmi e strategie comuni.
Il tentativo si è rinnovato sabato mattina nello stabilimento balneare del lido Rivolta. Questa volta con nuovi interlocutori: i sindaci del metapontino e dell’interno riuniti per discutere e programmare in sinergia la prossima stagione turistica.
Promotori dell’incontro sono stati Nino Mazzei e Ferdinando Izzo, proprietari e gestori del Rotò Beach. Hanno risposto all’appello Vito Agresti, sindaco di Rotondella; Pino Santarcangelo, sindaco di Nova Siri; Tommaso Siepe, assessore al Turismo del comune di Policoro; Michele Leone, sindaco di Pisticci; Nicola Lista, vice sindaco di Chiaromonte; Gennaro Olivieri, sindaco di Valsinni. Quasi tutti del metapontino, quasi tutti di centrodestra o a capo di civiche opposte al centrosinistra. “Noi, però, avevamo invitato tutti – chiariscono subito i promotori – anche Perri dell’Apt e gli assessori competenti di Provincia e Regione, Iannuzziello e Folino ”.
Erano presenti, inoltre, Vito Signati, in rappresentanza della Camera di Commercio di Matera; Domenico Fortunato, attore lucano; Umberto Rei, produttore televisivo di Sky.
Si è partiti dall’analisi della stagione appena conclusa. E’ emerso il quadro di un turismo che a luglio stenta a decollare, come hanno confermato gli imprenditori presenti e il sindaco di Valsinni Gennaro Olivieri, che ha richiamato in proposito il trend di presenze del parco letterario Isabella Morra. Le ragioni? Un po’ la crisi generale, un po’ una promozione turistica stentata, un po’ “la scarsa di qualità offerta da alcuni operatori”, come ha sottolineato il sindaco di Nova Siri Pino Santarcangelo.
All’analisi ha fatto seguito la rivendicazione di una maggior considerazione del metapontino da parte delle istituzioni provinciali e regionali. Molto duro, in proposito, l’intervento del sindaco di Rotondella Vito Agresti, che ha ottenuto le conferme di Tommaso Siepe, assessore al turismo del comune di Policoro. Non è mancata, in tal contesto, qualche allusione alla classe dirigente potentina disinteressata, se non addirittura ostile, a un pieno decollo del metapontino.
Da qui la necessità di una svolta sinergica. “La classe politica lucana – ha detto Domenico Fortunato – non ha fatto nulla di concreto perché ha sempre risposto a logiche di campanile”. “Non dovete più sentirvi sindaci del singolo paese – ha detto Umberto Rei - ma sindaci di una macro-area, un contesto più ampio che sappia riunire l’interesse di tutti”. “Non può accadere – ha detto Ferdinando Izzo – che le sagre dei comuni si sovrappongano lasciando dieci serate senza animazione”. Insomma, giudizi ed esperienze diverse, ma concordi su un punto di fondo, “la necessità di un marchio unico del turismo metapontino”, secondo la definizione di Vito Signati.
Cosa fare, allora, in concreto? Le ipotesi sono tante. La prima è quella di Pino Santarcangelo, sindaco di Nova Siri, che su consiglio del produttore cinematografico Franco Rina propone una sorta di meeting in cui i sindaci possano mettere a punto una svolta programmatica comune.
Poi c’è quella, ancor più pratica, del sindaco di Pisticci Michele Leone, che propone l’immediata costituzione di un nuovo soggetto giuridico e istituzionale che permetta di intercettare fondi strutturali per il turismo.
Prima dei progetti a lungo termine, però, c’è una nuova stagione da programmare subito. “E c’è bisogno - spiegano Mazzei e Izzo – di creare almeno duecento nuovi posti letto già per l’anno prossimo”. Se ne parlerà ad ottobre, quando i sindaci si incontreranno per dar seguito a questo primo approccio. Provincia e Regione, a quel punto, non potranno far finta di non vederli.

Michele Leone: un distretto per il turismo metapontino

Dal sindaco di Pisticci la proposta per un nuovo ente

ROTONDELLA – “Un nuovo soggetto giuridico che riunisca i comuni del metapontino per lo sviluppo turistico”. La proposta lanciata agli altri sindaci da Michele Leone, primo cittadino di Pisticci, è di quelle che vanno al sodo. “Bisogna smetterla con le chiacchiere sullo spirito di collaborazione – spiega – la sinergia va resa effettiva, e ciò può accadere solo con la creazione di un soggetto giuridico e istituzionale”.
Di cosa si tratta in concreto?

“Ho in mente un soggetto che sia capace di intercettare fondi strutturali per creare finalmente strade, aeroporti e strutture ricettive”.

Ma chi dovrebbe esserne a capo?

“Sicuramente i comuni uniti, che come enti pubblici sono gli unici titolati a intercettare i fondi strutturali”.

Non vede il rischio di un nuovo carrozzone di spesa pubblica, proprio quando si cominciano a tagliare con decisione simili sprechi?

“Assolutamente no, quella di cui parlo dovrebbe essere una struttura agile con un dirigente a capo e una segreteria non costosa”.

Di nomina politica?

“Assolutamente no. A capo di una struttura del genere deve esserci un manager. Noi comuni dobbiamo concepirlo come strumento di coordinamento, affinché ognuno smetta di andare avanti di testa propria”.

Ci sono altri modelli del genere?

“Certo! Un esempio è la Costa Smeralda. O anche altre esempi distrettuali francesi e quello di Malaga”.

Insomma, una sorta di distretto simile a quello già presente per l’agroalimentare?

“Il nome e i riferimenti non sono importanti, purché la struttura sia attiva e svolga il suo compito, che è semplice ma decisivo: intercettare fondi e concepire la spesa in un’ottica non campanilistica ma di macro-area”.

7 set 2008

Un marchio unico del turismo per i sindaci del metapontino

Incontro promosso dal Rotò Beach con i primi cittadini.
COMUNICATO STAMPA

“Insieme per un marchio unico del turismo”. E’ il messaggio forte lanciato dai sindaci del metapontino e dell’interno, riuniti sabato mattina presso il lido Rivolta di Rotondella. L’incontro, promosso da Nino Mazzei e Ferdinando Izzo, proprietari dello stabilimento Rotò Beach, ha raccolto i primi cittadini attorno a un tavolo “per una svolta sinergica in materia di turismo e per la rivendicazione di un maggior protagonismo del territorio nella programmazione degli interventi”.
Hanno risposto all’appello Michele Leone, sindaco di Pisticci; Vito Agresti, sindaco di Rotondella; Pino Santarcangelo, sindaco di Nova Siri; Gennaro Olivieri, sindaco di Valsinni; Tommaso Siepe, assessore al Turismo del comune di Policoro; Nicola Lista, vice sindaco di Chiaromonte.
A quelli dei sindaci si sono affiancati i contributi “tecnici” di Vito Signati, Camera di Commercio di Matera; Domenico Fortunato, noto attore lucano; Umberto Rei, produttore di programmi Sky per il turismo.
Da un’attenta analisi della stagione turistica appena trascorsa sono emersi alcuni dati interessanti, primo tra tutti il deludente risultato del mese di luglio, soprattutto in termini di presenze.
Da qui l’interesse a una svolta da realizzare in maniera concorde, “affinché gli stessi operatori non siano tentati di ridurre al solo mese di agosto i propri servizi o, peggio, di ridurne la qualità nell’arco dell’estate”. Gli operatori presenti, inoltre, hanno sottolineato “l’immediata esigenza di nuovi posti letti da programmare già per la prossima stagione”. E’ emerso un concorde documento di impegno. Il “primo approccio” di sabato avrà un suo seguito nel mese di ottobre, per il quale è già programmato un nuovo meeting dei sindaci in cui dovranno emergere concrete proposte di intervento.


1 set 2008

Raccolta rifiuti nella bufera

I lavoratori non ricevono lo stipendio da nove mesi

ROTONDELLA – I lavoratori del servizio di raccolta rifiuti non ricevono lo stipendio da alcuni mesi. Almeno due di loro addirittura dal dicembre 2007. In molti casi si tratta di padri di famiglia costretti a sbarcare il lunario nel massimo dell’incertezza per il futuro. Le ragioni di tutto questo, legate ad alcune vertenze tra i lavoratori e la ditta erogatrice del servizio, non sono ancora del tutto chiare.
Quel che è chiaro (e sotto gli occhi di tutti) è che il servizio non risulta, ormai da mesi, efficiente e tempestivo. L’apoteosi del degrado si è vista la notte del 10 agosto, quando il lungomare di Rotondella accoglieva i turisti con cumuli di immondizia non raccolta. Difficile non pensare a una “protesta soffusa” degli stessi lavoratori.
A fronte di tutto ciò, l’amministrazione aveva posto in essere, nei mesi scorsi, alcuni provvedimenti. Prima il blocco del pagamenti alla ditta erogatrice nel mese di aprile (ricevendo per questo anche una diffida della ditta stessa), poi, con nota del 25 luglio scorso, l’intimazione al pagamento a fronte di una eventuale rescissione del contratto, in scadenza per il 30 ottobre 2008. Nella questione è entrato di recente anche l’Ispettorato del lavoro, che ha interpellato i lavoratori per quantificarne le spettanze e ha inviato una nota di diffida alla ditta.
Venerdì la vicenda è arrivata in consiglio comunale su richiesta della minoranza del Pd. Dopo una serie di discussioni si è approvato all’unanimità un atto con cui il comune di Rotondella si impegna a porre in essere tutti i possibili provvedimenti e, persistendo la situazione di mancato pagamento, ad applicare la clausola di decadenza dall'appalto prevista dall'art. 20 del Capitolato Speciale di Appalto e dall'art. 5 del relativo Contratto (n.4 di repertorio). E’ un documento formale che dovrebbe dare maggiore pregnanza a una questione che tutti (maggioranza e opposizione) vogliono risolvere al più presto.
La risoluzione anticipata del contratto, naturalmente, sarà una “extrema ratio”. Prima si faranno altri tentativi. Già concordato il primo: la convocazione di una conferenza di servizi in cui si incontreranno faccia a faccia i lavoratori, la ditta, i sindacati e il comune. In quella occasione, in seguito a una concorde quantificazione delle spettanze, il comune si impegnerà a liquidare i lavoratori utilizzando proprio le somme trattenute alla ditta.
Sarà una soluzione praticabile sul piano legale? E, soprattutto, la ditta sarà disposta ad accettare l’invito? A complicare tutto questo c’è poi un altro aspetto: la ditta erogatrice (quella che di fatto riceve le spettanze dal comune) non è la stessa che invece dovrebbe pagare i lavoratori (un'altra ditta incaricata dalla prima con cottimo fiduciario). Insomma, la questione è delicata. Si spera, pertanto, che l’atto formale di venerdì contribuisca ad accelerare la pratica.
Prima della votazione unanime in consiglio si era battagliato non poco. Il sindaco e i membri della maggioranza hanno dovuto rispondere ad alcune obiezioni sulla proroga del contratto alla stessa ditta, effettuata nel maggio scorso fino al prossimo 30 ottobre.
“Quando era già nota la situazione dei lavoratori – ha detto Vincenzo Francomano, capogruppo del Pd – l’amministrazione ha addirittura prorogato con la ditta, anziché sospendere il contratto (in scadenza a maggio, ndr) e approntare un nuovo bando”.
“La proroga – ha chiarito il sindaco Vito Agresti – è stata una soluzione di buon senso. Se avessimo fatto la gara d’appalto avremmo perso troppo tempo e bloccato il servizio. E poi nessuna ditta avrebbe partecipato a un bando per soli sei mesi di contratto”. Tanti, infatti, erano i mesi che separavano maggio dalla fine di ottobre, data entro cui dovrebbe prendere avvio la nuova municipalizzata del comune. Non l’ha mandata giù Vincenzo Francomano. “Bisognava comunque fare la gara d’appalto. Magari non ad aprile in fretta e furia, ma programmando in precedenza senza mettere a repentaglio l’erogazione del servizio. Anche perché sono certo che entro ottobre non riuscirete a far partire la municipalizzata e allora si riproporrà il problema”.

Pino Suriano

Il Pd fa festa a Nova Siri

Incontro nel centro storico con Pasquina Bona e Maria Antezza

NOVA SIRI - Difficilmente si sarebbe potuto trovare un luogo più adeguato per discutere del tema “Centri storici, quale futuro?”. Non è casuale la scelta del Pd, per l’ennesima tappa della sua Festa Democratica, giunta nel bellissimo e antico borgo jonico. Non è casuale neppure che per Nova Siri si sia scelto di inserire due diversi appuntamenti della kermesse, uno per il centro storico e uno per la Marina. Nova Siri, si sa, oltre a essere il paese del senatore Carlo Chiurazzi, è anche un comune prossimo al voto, in cui bisognerà recuperare, dopo la sonora sconfitta maturata quattro anni fa dalla vecchia coalizione di centrosinistra, un bel po’ di consensi.
Un “voto” probabile potrebbe essere quello del consigliere Gaetano Stigliano, che nei giorni scorsi si è dichiarato Indipendente sbattendo la porta in faccia alla maggioranza civica del sindaco Pino Santarcangelo. Il consigliere, tra i più noti e apprezzati musicisti del territorio, ha animato la serata con il suo gruppo musicale. La deduzione non è una prova, ma la scelta della band ha dato da pensare a molti.
Comunque lo spettacolo è riuscito al meglio, la festa nel borgo si è protratta fino a notte tarda con buona musica e gradevoli degustazioni. Prima c’era stato l’incontro sui centri storici, il cui rilancio, secondo i relatori, è da connettersi a un recupero della cultura e delle tradizioni locali.
E’ questa l’ipotesi di Pasquina Bona, assessore al Lavoro della Provincia di Matera: “L’idea di rilancio dei centri storici ha già qualche buona traccia, in particolare la creazione dei parchi letterari di Carlo Levi ad Aliano ed Isabella Morra a Valsinni. Ora si tratta di formare distretti culturali che permettano di fare sistema collegando i parchi letterari con quelli ambientali e coordinando al meglio anche il lavoro dei vari Pit e Gal”. Non tanto sui centri storici in generale, quanto su quello di Nova Siri, si è soffermato Antonio Accettura, capogruppo dell’opposizione Pd in consiglio comunale. L’ex candidato sindaco ha richiamato proprio la vicenda di Gaetano Stigliano, che avrebbe lasciato “la sua delega perché impedito ad operare da parte del sindaco, dopo che aveva denunciato l’abbandono del centro storico”.
Hanno chiuso la serata gli interventi dei big del Pd lucano. Conclusioni affidate al senatore Carlo CHiurazzi, padrone di casa, e alla senatrice Maria Antezza.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it