28 giu 2013

La Protezione Civile riparte a Rotondella. Il neo presidente Parziale: "La mia prima volta. Sono pronto a imparare dagli altri"

ROTONDELLA - La Protezione Civile “Gruppo Lucano” riparte a Rotondella. Si è tenuta l’altro ieri, presso la sede locale dell’associazione, la riunione dei soci per eleggere il nuovo Presidente, dopo una fase di commissariamento traghettata da Vittoria Pastore. Da allora si è posta mano ad una sorta di rifondazione, che, oltre a recuperare alcuni aderenti del precedente gruppo, ha reclutato nuovi componenti. Ed è proprio una new entry il nuovo presidente del sodalizio: si tratta di Nicola Parziale, un neofita nell’ambito della Protezione Civile, ma non nuovo ad esperienze di volontariato, anche in contesti piuttosto difficili. Nel 1991, per esempio, fece i bagagli e corse a Brindisi, per dare manforte alle forze dell’ordine nelle attività di sbarco e accoglienza delle migliaia di profughi albanesi giunti in quell’anno sulle nostre coste: accompagnare i minori e badare alle loro esigenze era il suo compito in quei drammatici giorni. Non meno drammatica fu l’altra esperienza di volontariato alla quale prese parte. “Era il 1998, quando, assieme a un carissimo amico, decidemmo di recarci a Sarno, per prestare aiuto alle vittime dell’alluvione”. Anche quella volta fu durissima, poiché i due arrivarono proprio nelle primissime fasi del soccorso, molto tempo prima che la macchina organizzativa si avviasse con i mezzi più idonei.
Al di là delle esperienze personali, però, Parziale riconosce con umiltà la propria identità di neofita e si dice pronto ad imparare da chi già ha fatto l’esperienza prima di lui. Ad aiutarlo, poi, c’è la compattezza di un gruppo che si è mostrato molto affiatato e competente sin dalle prime fasi organizzative. Proprio per una questione di competenze, inoltre, si è scelto di non eleggere ancora le altre cariche direttive, per attendere eventuali altre iscrizioni (che già stanno arrivando) e valutare meglio le attitudini e le esperienze professionali di tutti. Il cammino, comunque, è già avviato. Si attende, a breve, l’arrivo di un mezzo pick up dalla direzione regionale del Gruppo. E’ quasi tutto pronto, inoltre, per  la partecipazione di alcuni soci a un Corso Regionale Anti Incendio Boschivo (Aib), che dovrebbe permettere una maggior dimestichezza con un fenomeno che molto frequentemente, in estate, interessa le vaste zone rurali del territorio di Rotondella.
Questi i nomi dei soci già iscritti: Francesco Breglia, Antonio Celano, Pasquale Corrado, Antonella Corrado, Rocco D’Alessandro, Giovanni Dimatteo, Giuseppe Dimatteo, Raffaele Dimatteo, Gianna Manolio, Santino Manolio, Nicola Parziale, Salvatore Pasquino, Pierluigi Pasquino, Vittoria Pastore, Giovanni Tufaro, Salvatore Spina. Si parte. O meglio, si riparte. Anche perché il gruppo si fa forte di una precedente esperienza che è stata comunque positiva in termini di servizio ai cittadini, intervenendo anche in situazioni di emergenza piuttosto complesse.

Pino Suriano scritto per Il Quotidiano della Basilicata

25 giu 2013

Slow food alla scoperta delle pere del Sinni

VALSINNI - In un mondo fast, c’è ancora chi è slow. Lento, pacato, ma capace di assaporare il gusto delle cose. C’è uno stile di vita alla base di Slow Food, nota associazione nata per la promozione e divulgazione della qualità del cibo.
Una filosofia di vita che nelle nostre del Basso Sinni si è sempre praticata naturalmente. Sono luoghi in cui la qualità è spesso ricercata, dove la bellezza e il gusto prendono spesso il posto della funzionalità e del calcolo. Anche, e soprattutto, nel cibo. Si inventano, si producono e si promuovono da anni diversità culinarie e agricole, solo di raro valorizzate e portate alla ribalta nazionale.
Nasce in questo senso l’ipotesi di aprire sul territorio Presidio Slow Food nell’area di Azione del Gal Cosvel Srl. Al centro dell’interesse ci sono le Antiche varietà di pere della Valle del Sinni". Se ne parla oggi pomeriggio, alle ore 18.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Valsinni. All’incontro parteciperanno Vito Trotta, Responsabile Regionale dei Presidi Slow Food di Campania e Basilicata, i rappresentanti del Consorzio Cosvel Srl e del Comitato Promotore.

“La volontà di  riscoperta  - si leggeva a gennaio in un nota con cui il Cosvel comunicava i primi passi del progetto - è imputabile sia al valore storico che questa specie ha  rappresentato nell’alimentazione delle famiglie contadine, in termini di “multi-utilizzo”del frutto, ma soprattutto alla micro-economia che tale prodotto, fresco e/o tra sformato, oggi rappresenta. L’attuale coltivazione, che  interessa la  maggior parte dei Comuni ricadenti nell’Area del “Basso Sinni” non può che accogliere le indicazioni impartite dal “mondo Slow Food”, cioè di produrre nel rispetto della salvaguardia ambientale secondo linee di sostenibilità”.


p.s. - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

8 giu 2013

Hans, il tuor operator svedese folgorato dalla Lucania e dalla bellezza dell'Eco Resort dei Siriti

L'incontro con Ciro Pinto e Franco Garofalo
NOVA SIRI - Hans Strand è un affabile omone svedese che mostra subito il suo biglietto da visita. “Lucaniatours” è il nome della sua impresa. Un’impresa che porta il nome della nostra Regione. La Lucania, infatti, da qualche tempo è diventata il suo core business: il suo affare, ma anche la sua passione. Da qui, folgorato da una vacanza di pochi giorni con la moglie, andò via con tanta meraviglia negli occhi. “Quando andammo via non pensavamo di comprare casa”. Ma poi il riaffiorare di quei bei ricordi li convinse sempre più. E così si mise a cercare sul web. "Tre giorni dopo - racconta – l’acquisto era cosa fatta, una splendida villa in agro di Pisticci”.
Insomma, un amore a prima vista, tanto forte da dover essere condiviso. Da qui è nata la sua impresa di operatore turistico: la sua passione, infatti, si è pres
to trasformata in un vero e proprio ponte per centinaia di svedesi.
In questi giorni, per esempio, è qui con un gruppo di cinquanta donne. Signore bionde di mezza età, arrivate in Lucania per fare wellnes, “benessere”, un senso ampliato del concetto di fitness. Fanno ciclette, yoga, spinning in orari scanditi per tenersi in forma, e poi, in altri momenti, relax, shopping e ottime degustazioni.
Non potevano scegliere luogo più adatto del Resort dei Siriti, una vera oasi di bellezza immersa nella campagna di Nova Siri, a pochi chilometri dal mare sul confine tra Basilicata e Calabria. Con gli agi della vicinanza al mare, ma anche con la giusta altitudine che mitiga il clima per i giorni più torridi. Stupisce, inoltre, il buongusto nella realizzazione delle strutture e nella scelta dei materiali, perfettamente integrati con l'ambiente circostante. Infine il mare, visto dalla collina, resta uno spettacolo impagabile.
E' partito alla Fiera del Turismo di Rimini il connubio tra Hans e Ciro Pinto, proprietario dell'Eco Resort di Nova Siri. L'asse, da allora, va perfezionandosi sempre più.E non solo per il turismo estivo. Il vantaggio del turismo svedese - ha spiegato il tour operator Franco Garofalo, altra figura chiave del “ponte” turistico in oggetto - è quello di garantire un flusso turistico capace di comprendere anche i mesi di maggio e di ottobre”. “Qui da voi è bassa stagione – ha aggiunto subito Hans - noi, invece, siamo nel pieno dell’estate”. Insomma, una possibilità che concretizzerebbe la tanto auspicata, ma mai effettivamente realizzata, destagionalizzazione dei flussi turistici del territorio. “Di grande aiuto per questi potenziali flussi – ha continutato Garofalo - sono le nuove iniziative di Aeroporti di Puglia, che hanno garantito la possibilità di un volo diretto Ryanair da Stoccolma a Brindisi, oppure, in alternativa, un volo Stoccolma-Berlino con coincidenza per Bari-Palese, con l’opportunità di un servizio di navetta che collega il capoluogo barese con il nostro territorio”.
Il “ponte” di di Hans, peraltro, non si limita al turismo alberghiero. La sua impresa è diventata un importante tramite anche per un gruppo di imprenditori giunti in Basilicata nell’aprile scorso per valutare l'acquisto di seconde case. "I prezzi sono bassi qui da voi". Un affare per il turista svedese, ma, potenzialmente, anche per il territorio”. Il turista-tipo svedese, infatti, è uno straniero a cui non manca il potere d’acquisto, spende con gusto e, in particolare, con grande interesse per le tipicità del territorio, soprattutto culinarie. Si stupisce di fronte ai gelsi che crescono per strada, di fronte alla bontà della nostra frutta”.
"Quando hanno provate le nostre albicocche o le fragole - ha raccontato Ciro Pinto – sono impazzite. E alcune di loro sono arrivate addirittura a bere il vino a colazione e ci hanno chiesto anche di venire con noi in cantina per seguire tutte le fasi della produzione". "Amiamo il primitivo – ha aggiunto Hans - ma il mio preferito rimane l'Aglianico".
"Dovremmo lavorare di più per il mercato estero” ha concluso Ciro Pinto. “E anche il pubblico, assieme ai privati, dovrebbe investire. Spesso, anziché aiutarci, finisce per complicarci la vita, con controlli e vincoli di ogni genere. E’ uno Stato che deve fare cassa ed è in guerra contro tutti: un imprenditore così finisce per occuparsi solo dei controlli e non può occuparsi dell'unica cosa che dovrebbe curare: i mercati".
A un certo punto Pinto si ferma e si scusa: "scusate la divagazione, non è per questo che siamo qui stasera. E’ solo uno sfogo". Solo uno sfogo, ma tanto sincero e spontaneo da non poter essere taciuto. E forse, in qualche modo, da condividere.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata