31 lug 2011

ROTONDELLA - Ancora tutto fermo al campo sportivo

ROTONDELLA – “Noi abbiamo mantenuto le promesse con le iscrizioni, ma voi, per il campo sportivo, le manterrete?” Il comunicato con cui l’Associazione Polisportiva aveva annunciato la volontà di non iscrivere la squadra al campionato di Promozione aveva qualcosa di non chiaro, quasi fosse un messaggio in codice. A quali promesse ci si riferiva? A quali iscrizioni? A chi era riferito quel “voi”?
C’è un retroscena che spiega tutto. Bisogna tornare agli inizi di giugno. Nell’ufficio del sindaco, Vincenzo Francomano, si presentano per una riunione informale tre dirigenti dell’Associazione Polisportiva: Domenico De Luca, Antonio Divincenzo e Vincenzo Mauro. La loro richiesta è perentoria: “Sindaco, non possiamo più andare avanti in questo modo, con il campo sportivo ancora inagibile. Chiediamo un’azione decisa, perché dobbiamo fare le iscrizioni e anche perché sentiamo il dovere morale di svincolare i calciatori, affinché possano cambiare squadra se decideremo di non giocare, nel caso in cui non sarà possibile disputare le partite casalinghe a Rotondella”. Il sindaco, secondo quanto riferiscono dalla Polisportiva, prende l’impegno: “Fate pure le iscrizioni, in un modo o nell’altro risolveremo il problema”.
Una promessa che aveva di certo tranquillizzato i dirigenti. I quali, però, a distanza di un mese, visto che ancora niente si era mosso, hanno ripreso carta e penna per scrivere il comunicato in questione, che alla luce di quell’incontro diventa più chiaro: le “promesse” da mantenere erano quelle del sindaco Francomano, il “voi” era riferito all’Amministrazione comunale, le promesse mantenute erano le iscrizioni delle squadre locali alle diverse categorie.
Le promesse, appunto. Perché, per adesso, non si vedono i fatti. O, almeno, dalla Polisportiva non li hanno visti, se hanno deciso di scrivere ironicamente che “il campo sportivo riposa in pace”. Domenico Lacopo, ex assessore allo Sport, da poco dimissionario, ha confermato la volontà di soluzione del problema. “E’ vero, il sindaco si è impegnato, e assicuro che la vicenda del campo è inserita tra le priorità dell’amministrazione”. C’è motivo di credergli. Ma come? Con quali soldi? E’ questo che ancora non risulta chiaro. Pare che il Comune abbia a disposizione una somma vicina ai 50 mila euro, che di sicuro non sono sufficienti. Di recente si è parlato anche di un altro utile finanziamento regionale, forse intorno ai 70 mila euro. Basteranno? Per risolvere definitivamente il grave problema del campo certamente no, per tamponarlo, e permettere almeno l’avvio della stagione sportiva, forse sì.
Ma anche qui si pone il problema: quando saranno disponibili? Perché il “quando” di cui parla la Polisportiva è la fine di agosto, per la Coppa Italia. “Se proprio non è possibile, va bene anche per metà settembre, per l’inizio del campionato” spiega il dirigente Antonio Divincenzo. Poi aggiunge: “Ringraziamo i nostri atleti, che hanno deciso di non svincolarsi a costo di rimanere senza squadra, e gli sponsor che stanno continuando a darci fiducia, nonostante tutto. Sappiamo che le intenzioni positive dell’Amministrazione ci sono tutte, ma aspettiamo i fatti. Questa squadra merita di giocare nel proprio paese”. Non succede dal 2010, da quel giorno in cui il campo franò, a due giorni dalla fine (proprio così!) dei lavori di risistemazione del terreno e delle strutture di contenimento. Da allora è cominciata l’attesa di una soluzione. Una soluzione che, ad oggi, non è ancora arrivata.

Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 30 luglio 2011

SCANZANO - Jerry Calà girerà a Scanzano il suo prossimo film. Da lunedì i casting

SCANZANO JONICO – Si girerà a Scanzano un film “vacanziero” in pieno stile anni ’80, di quelli che hanno reso grande Jerry Calà. Come “Rimini Rimini”, “Saint Tropez Saint Tropez” o “Sapore di Mare”. L’attore catanese cercava da tempo una location adeguata per dare corpo e immagini alla sceneggiatura scritta di suo pugno per un nuovo film, “Operazione Vacanze”. La scelta, alla fine, è ricaduta sul Villaggio Hotel Porto Greco, elegante struttura turistica di Scanzano Jonico. L’attore catanese aveva visitato il luogo nel mese di aprile, rimanendone favorevolmente impressionato, a tal punto da adattare alla location parte della scenografia già scritta.
La regia sarà affidata a Claudio Fragasso, altro nome noto del cinema italiano al di là dei confini nazionali. Si misurerà con un genere insolito per lui, almeno in rapporto alle pellicole che ne hanno consolidato la fama: tra tutti il cult del cinema horror, Troll 2, diffuso con successo anche negli Stati Uniti d’America. Con Calà e Fragasso saranno a Scanzano anche altri nomi noti del cinema italiano. Già certa la presenza di Massimo Ceccherini ed Enzo Salvi, ma, a quanto pare, il numero delle star impegnate nel film crescerà ancora. Il territorio, intanto, ha accolto con curiosità la notizia di un nuovo film a Scanzano, dopo il grande successo di Basilicata Coast to Coast, che ha letteralmente consacrato il piccolo centro jonico come location cinematografica.
La troupe non è ancora arrivata, ma qualcuno della produzione è già sul territorio. Lunedì 1 agosto cominciano i casting, che si protrarranno anche per il giorno successivo (2 agosto). L’appuntamento è fissato al Palazzo Baronale di Scanzano, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 dei due giorni. I partecipanti, esclusivamente maggiorenni, dovranno presentarsi con fotocopia di documento d'identità e codice fiscale. Non saranno scelte solo le comparse, ma anche attori per potenziali piccoli ruoli. E chissà che per qualcuno non diventi l’occasione della vita.

Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 30 luglio 2011

NOVA SIRI - Istituzioni più vicine ai detenuti. Lo sportello Uepe di Nova Siri apre ai comuni del Basso Sinni

NOVA SIRI – “Lo Stato si fa vicino al territorio”. E’ ispirato a questo principio il Protocollo firmato ieri tra il Comune di Nova Siri e l’Uepe (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna), che fa riferimento al Prap (Provveditorato Regionale di Amministrazione Penitenziaria). Al centro dell’accordo c’è l’istituzione di un nuovo sportello territoriale, tenuto dall’Uepe, al quale potranno rivolgersi tutti i cittadini dei comuni compresi nell’Ambito Territoriale “Basso Sinni”: Colobraro, Nova Siri, Policoro, Rotondella, San Giorgio Lucano, Scanzano Jonico, Tursi e Valsinni.
Non saranno più costretti a recarsi fino a Matera i cittadini di questi comuni con esigenze di contatto con l’Uepe. Basterà arrivare a Nova Siri Scalo, presso la Biblioteca comunale, dove, per almeno un giorno al mese, dalle ore 9 alle 13, ci sarà la possibilità di ottenere assistenza e informazioni. Ad usufruirne saranno cittadini particolarmente bisognosi di aiuto e attenzione: si tratta dei coniugi e familiari dei detenuti, o di persone soggette a pene non detentive. Sono soggetti che hanno spesso esigenze particolari, dalle più semplici alle più complesse. Si va dall’esigenza di conoscere la prassi per inviare un pacco al parente detenuto, fino a quella di programmare un colloquio o di conoscere la modalità per ottenere un sussidio. O, per i condannati a pene non detentive, l’esigenza di inserirsi in percorsi di riabilitazione lavorativa o formativa. Lo sportello, naturalmente, sarà anche un importante punto di riferimento per le realtà del Terzo Settore e del volontariato coinvolte in progetti di rieducazione e inclusione sociale in favore di soggetti condannati. Lo sportello era già attiva a Nova Siri dal 2005, ma con il nuovo protocollo il servizio si apre alla fruizione degli altri sette comuni.
Il dottor Pietro Guastamacchia, Direttore dell’Uepe di Potenza e Matera, ha sottolineato l’importanza del ricorso a pene non detentive, “che ammorbidiscono la stigmatizzazione del condannato da parte del suo contesto territoriale, il quale, a sua volta, ammorbidisce il pregiudizio negativo su di sé, favorendo un più sereno recupero della propria personalità”. Antonio Melidoro, Presidente del Consiglio Comunale, ha sottolineato come l’iniziativa sia orientata al “principio di sussidiarietà” e di come “l’attenzione alle esigenze degli ultimi rappresenti uno dei tratti distintivi del lavoro di questa e della precedente amministrazione comunale”.
“Tutto questo non nasce nel deserto” ha dichiarato il sindaco, Pino Santarcangelo, evidenziando come l’iniziativa rappresenti solo l’ultimo tassello di una serie di attività già avviate in ambito sociale e di sostegno al disagio. Si va da iniziative formative e tirocini per soggetti con disagio sociale, fino all’importante iniziativa (di prossimo avvio) dell’Housing Sociale, che dovrebbe garantire un soggiorno temporaneo per soggetti con situazioni di particolare difficoltà abitativa (casi di improvvisa separazione tra coniugi, per esempio). Nelle scorse settimane, inoltre, il Consiglio Comunale di Nova Siri ha approvato all’unanimità una proposta di convenzione con il Ministero della Giustizia, che permetterà di convertire in attività di pubblica utilità sul territorio le pene per reati per cui non è prevista la detenzione. Sono ambiti di intervento su cui Nova Siri è arrivato spesso in anticipo rispetto ad altri comuni. E’ anche il caso di questo sportello informativo, che solo due comuni della Basilicata (Senise e, appunto, Nova Siri) hanno aperto alla fruizione dei cittadini di altri comuni.

Pino Suriano - scritto per il QUotidiano della Basilicata del 30 luglio 2011 

30 lug 2011

NOVA SIRI - Fa un esposto sugli spazi pubblici occupati dai commercianti e gli arriva una denuncia

Mimmo Bianco
NOVA SIRI - Da accusatore ad accusato. E' rimasto sorpreso il commerciante Domenico Bianco (per tutti Mimmo), quando ieri mattina si è trovato nella cassetta della posta una lettera anonima. Sorpreso ma non troppo, perché di certo aveva messo in conto che avrebbe avuto un qualche seguito il suo esposto alle autorità su alcune pratiche non pienamente a norma, in termini di manutenzione e utilizzo di spazi pubblici da parte degli operatori commerciali del posto.
Nella busta anonima arrivata a casa del commerciante c'era il testo di un'altra denuncia, altrettanto anonima, inviata alla Procura della Repubblica proprio nei suoi confonti, di cui, evidentemente, l'autore ha voluto metterlo a conoscenza.Ne ha descritto il contenuto lo stesso Bianco, ieri pomeriggio, in un lungo post sulla bacheca personale di Facebook. Secondo quanto si poteva leggere sul web alle 15 di ieri, l'anonimo avrebbe segnalato alla Procura che sarebbe stato lo stesso Bianco ad inviare alcuni ragazzi "a rompere i bagni del lungomare la sera prima di depositare il suo esposto (nel quale, appunto, si segnalava anche l'incuria dei bagni pubblici del lungomare, ndr.)".Un'accusa gravissima. Non meno grave è la presunta allusione alla solerzia con cui sarebbero stati effettuati i controlli richiesti da Bianco, "come se la denuncia - riporta tra virgolette il commerciante, riprendendo presumibilmente il testo della denuncia - provenisse da un magistrato".Bianco descrive il linguaggio dell'autore della lettera: "forbito, ricco di terminologie e senza errori". E poi conclude: "come saprebbe fare un avvocato". Sulla busta della lettera, però, gli indirizzi sembrerebbero scritti con la "grafia di un ottantenne". Il commerciante ha poi commentato con ironia l'arrivo della lettera, esprimendo l'intenzione di approfondire altre questioni calde del territorio, in particolare l'urbanistica. La denuncia a Bianco diventa ora il nuovo tassello di una vicenda caldissima, che da giorni sta scuotendo il centro jonico. Nei locali, da almeno una settimana, non si parla d'altro, e la tensione tra gli operatori è crescente, anche perché il tutto è scoppiato proprio nel pieno della stagione turistica, nel momento in cui il giro di affari e il carico di stress lavorativo sono maggiori. Il clima non è dei più facili, con esposti reciproci, critiche e pettegolezzi da più parti. Anche il dibattito sui social network, tra messaggi in codice e allusioni varie, è spesso proiettato sulla vicenda.Sono diversi i giudizi che si sentono in merito all'azione di denuncia di Bianco. C'è chi ne riconosce il positivo valore di scossa rispetto ad alcune problematiche sotto gli occhi di tutti, e chi, invece, ne sottolinea i risvolti negativi in termini di avvelenamento del clima e di possibile inasprimento dei controlli. Quale che sia il giudizio, c'è però da segnalare una differenza tra la denuncia che Bianco ha fatto e quella che ha ricevuto: lui ha avuto il coraggio di metterci nome e cognome, anche a costo di critiche e ritorsioni. Il suo delatore, invece, ha scelto l'anonimato. La differenza non è da poco.

Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 29 luglio 2011

ROTONDELLA . All'Enea un Master per consulente energetico

ROTONDELLA – Undici giorni “sul campo” e molti altri in aula. Hanno una carta professionale da giocare i 15 allievi fuori target scolastico che hanno preso parte all’intervento formativo realizzato in partnership dal Centro Ricerche Enea di Rotondella e il Liceo Scientifico Alighieri di Matera.
Un momento del corso
L’iniziativa ha avuto un grande pregio, quello di incentrare l’azione formativa per un obiettivo chiaro: la formazione di una figura professionale ben precisa, quella del consulente energetico, soggetto professionale che ha il compito di affiancare il privato, l’azienda o il progettista nelle scelta delle soluzioni tecniche e tecnologiche in materia di energia. Un esperto a 360 gradi sul mondo dell’energia, sempre in evoluzione e sempre più inserito in un orizzonte di vita privata, non più solo industriale.
E quale luogo migliore per la formazione, se non quello in cui l’attività energetica è all’ordine del giorno? Dove ci sono strutture, strumenti e professionalità con anni di esperienza professionale sul campo?
Il Centro di Trisaia ha così “aperto i cancelli”, come già l’anno scorso, all’iniziativa della scuola materana, finanziata dal dipartimento Formazione della Regione Basilicata, per l’anno scolastico 2010/2011 - Avviso pubblico Consolidamento competenze di Base.
“Con questo percorso formativo – fanno sapere i promotori - la scuola ha aperto le porte al territorio offrendo ai cittadini, anche quelli fuori dal target scolastico, la possibilità di comprendere i fenomeni fisici che stanno alla base di ogni generatore di energia, di conoscere le tecniche costruttive, i materiali che vengono utilizzati, gli accorgimenti per la tutela dell’ambiente, la valutazione economica di un impianto per le diverse realtà ( Aziende di media e piccola dimensione, abitazioni,edifici pubblici”.
Soddisfatto il direttore del Centro Enea, Giuseppe Spagna: “Ogni anno l’Enea di Trisaia accoglie più di settecento ragazzi. Il nostro Centro dispone di strutture scientifiche e tecnologiche all’avanguardia, che mettiamo a disposizione del sistema scolastico per visite e stage formativi, dando la possibilità di  far conoscere laboratori e strumentazioni che difficilmente uno studente ha la possibilità di vedere se non in questa realtà”.
Pino Suriano - pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata del 28 luglio 2011

NOVA SIRI - Animazione al Lido la Girandola

NOVA SIRI - La mattinata di domenica è stata speciale per i bambini del Lido La Girandola di Nova Siri. Pippo e Paperina, inconfondibili protagonisti della saga Dinsey, sono andati in giro per la spiaggia a farli ballare e divertire per tutta la giornata. L'animazione, dopo un po', si è allargata anche all'area di spiaggia pubblica antistante il lido. E' solo il primo dei tanti appuntamenti di animazione previsti per quest'anno dalla Girandola. Non mancheranno, nelle prossime settimane, momenti di gioco, sport e cultura. E anche tanta musica dal vivo, di mattina.
L'animazione di domenica è stata curata dai volontari della cooperativa sociale Aerrem, impegnata nell'ambito del sostegno alla disabilità. Nell'ottica di una filosofia dell'inclusione, il gruppo gestisce una frequentatissima casa-vacanze a Nova Siri Scalo, e nei prossimi mesi potrebbe essere il soggetto attuatore di un lido realizzato secondo i principi dell'Universal Design, che lo renderà accessibile a tutti, non escluse le persone con disabilità. Il lido dovrebbe sorgere sul territorio di Rocca Imperiale, proprio ai confini con la spiaggia di Nova Siri.

Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 28 luglio 2011

28 lug 2011

Dimatteo, consigliere del Pd: "A Nova Siri si trascura la cultura"


Nino Dimatteo, consigliere comunale del Pd
NOVA SIRI - Nell'ultimo consiglio comunale, in occasione della discussione sul bilancio di previsione, aveva richiamato l’attenzione sul cartellone estivo degli eventi, per lui assolutamente "privo di qualità". E, per l’anno successivo, anche privo di un’adeguata somma in bilancio: "E’ incredibile, appena 23 mila euro alla cultura, per un Comune che si fregia di essere una della mete turistiche più importanti della costa jonica lucana".
Ma ciò che ha dato più sconforto a Giovanni Dimatteo, consigliere comunale di minoranza del Pd (con delega “interna” alla Cultura, al Turismo e all'Istruzione) è stata la risposta datagli in consiglio dal sindaco, Pino Santarcangelo, che ha sottolineato come quella somma fosse "già tanto per un piccolo comune come Nova Siri”, in rapporto ai limiti di spesa con cui gli enti locali sono costretti a fare i conti negli ultimi anni. “Parlare di Nova Siri come di un piccolo comune – incalza Dimatteo - con quel tono dimesso e quasi arrendevole usato al sindaco, significa ammettere che non si ha intenzione di scommettere davvero sul potenziale sviluppo del territorio”.
Il consigliere scruta il cartellone estivo, alla ricerca di un evento culturale che sia degno di questo nome. A suo giudizio non ce ne sono. "Sia chiaro - aggiunge Dimatteo - la valorizzazione delle attività culturali animate da soggetti del territorio è positiva, anche perché abbiamo una realtà viva di associazioni (musica, danza, sport, teatro, disabilità, etc.) a cui bisogna dare spazio e sostegno. Ma a queste iniziative è opportuno affiancare qualche evento di spicco, che possa fare da attrattore per un territorio a vocazione turistica come il nostro. Basta prendere in mano i programmi di diversi comuni. Eventi di rilievo, per esempio, non mancano nel cartellone estivo di Rotondella e Policoro, ma da noi non se ne vede traccia. E c'è, come già l'anno scorso, una certa disattenzione nei confronti del lungomare, dove, anche quest'anno, non si faranno molti eventi. Non c'è programmazione, non c'è unitarietà, non c’è prospettiva in questo cartellone che sembra arronzato all'ultimo minuto. A ciò si aggiunga lo stato di incuria e scarsa manutenzione in cui ancora versa la zona mare".
"Certe volte - continua Dimatteo - si ha l'impressione che il sindaco e la sua maggioranza non siano coscienti del potenziale turistico della nostra realtà, di quello che lui chiama piccolo paese, come se non avesse più nulla da chiedere in termini di sviluppo".
Infine una questione di metodo. "In tutto questo – conclude il consigliere – si rileva la totale assenza di coinvolgimento della minoranza. Avrei sinceramente gradito una richiesta di collaborazione nella fase di programmazione, ma nessuno ha pensato di coinvolgermi come membro della minoranza con delega alla cultura e al turismo. Mi dispiace, poi, dover constatare simili risultati, anche perché l'indirizzo del Pd e del nostro capogruppo, Pasquale Favale, è stato sempre quello di concepire l'opposizione in ottica costruttiva e collaborativa. Questo buon auspicio, però, diventa impraticabile, se dall'altra parte non c'è volontà di collaborazione".
Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 27 luglio 2011

26 lug 2011

Il pellegrinaggio Policoro - Anglona alla 16esima edizione


Foto di Daniela Gentile

POLICORO - Il pellegrinaggio da Policoro ad Anglona è un'esperienza troppo poco nota per quanto è bella e sorprendente. Eppure l'appuntamento è in piedi da 16 anni, esattamente da quando don Salvatore De Pizzo, parroco della Chiesa del Buon Pastore a Policoro, lo ha avviato "in piccolo" con alcuni suoi fedeli di parrocchia.
Il pellegrinaggio di quest'anno si è tenuto tra la tarda nottata e la prima mattinata di sabato 23 luglio. Il programma è stato quello di tutti gli anni: partenza alle quattro di mattina e cammino di circa quattro ore. Alla fine la gente arriva stanca, ma contenta. Durante il percorso ci si aiuta cantando: canti liturgici, ma soprattutto canti mariani, da Santa Maria del Cammino al bellissimo canto dialettale dedicato alla Vergine di Anglona. Si scherza e si ride. Si gode, viene da dire, nel senso più pieno del termine. Don Salvatore, con il simpatico intercalare "Relax tre minuti", interrompe i momenti di preghiera, molto ben curati con letture e canti che vanno al cuore del gesto e ne esprimono il significato. C'è anche chi ha scelto di camminare senza scarpe, per un'offerta più piena del proprio cammino. E c'è la bellezza dei luoghi, in un percorso illuminato dall'alba tra i campi verdi dell'Agri e del Sinni. Ma c'è anche la bellezza della gente, che accoglie i pellegrini con gioia e partecipazione, come la famiglia Tucci, che a pochi chilometri dal santuario offre a tutti biscotti, focacce, acqua e caffè.
Mezz’ora dopo il ristoro si arriva ai piedi del colle. La gente è contenta, contenta di avercela fatta e di aver portato un'intenzione alla Madonna. A chi scrive restano un rammarico e una certezza: il rammarico di aver scoperto solo adesso la bellissima iniziativa, la certezza che diventerà, a Dio piacendo, un appuntamento fisso per i prossimi anni. Da diffondere, come meritano tutte le cose be
lle.

Pino Suriano - pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata

Incendio sulla 106 di fronte all'Enea. Il Centro Ricerche non è coinvolto

ROTONDELLA - Non c'è pericolo: non arriva dal centro Enea il fumo che dalle 13.30 circa sta invadendo le corsie della ss 106 nei pressi del Centro Ricerche. L'incendio si è sviluppato ai bordi della strada, non all'interno del centro. I Vigili del Fuoco sono appena intervenuti e stanno provvedendo a spegnere l'incendio. Più tardi gli aggiornamenti.
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25 lug 2011

Valsinni. Matteo Pinca è Campione del Mondo di Canottaggio Under 23

E' di origini lucane il nuovo Campione del Mondo under 23 di Canottaggio. Sono nati a Valsinni Alberto Pinca e Maria Pugliese, i genitori di Matteo Pinca, il 21enne capovoga di Lecco, che ha trainato la formazione azzurra alla vittoria del titolo mondiale nelle acque di Amsterdam. L'ultimo trionfo azzurro era datato 2006. l giovane ha dedicato il trionfo, tra gli altri, alle sue cugine lucane, Filomena e Carmela Pinca.

Pino Suriano
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NOVA SIRI - Il durissimo esposto di un commerciante. E adesso che succede?

E’ destinato a far discutere parecchio l’esposto del commerciante Mimmo Bianco, che ha segnalato alle autorità una serie di situazioni a suo giudizio non a norma. Cosa succederà adesso? Ieri sul Quotidiano della Basilicata sono stati pubblicati alcuni stralci dell’esposto.
La denuncia di Bianco tocca in primo luogo la zona lido, dove sarebbe anomalo avere “licenze di somministrazione di bevande e alimenti (come quelle dei lidi) legate all'utilizzo dei servizi igienici pubblici (bagni pubblici del lungomare) e tenere gli stessi servizi igienici chiusi con lucchetti e comunque in condizioni igieniche disastrose tanto da far vergognare qualsiasi mio concittadino. Per rispettare le norme e non fare particolarità si dovrebbero sicuramente ritirare le licenze ai lidi da subito se i bagni non funzionano.
Poi, sempre in merito al lungomare, si fa riferimento a «pericoli e ostacoli, soprattutto per i bambini, come tombini scoperchiati, ovviamente senza alcuna segnalazione per chi non dovesse notare il pericolo”.
Ed è pesantissima, infine, la segnalazione sul centro abitato di Nova Siri Scalo, dove ci sarebbero “cartelli pubblicitari di attività commerciali private installati senza alcun criterio di sicurezza a ridosso (meno di 30 cm) dei bellissimi e nuovissimi lampioni della illuminazione pubblica del corso centrale”.
Mi sono chiesto chi possa aver mai rilasciato un'autorizzazione a un simile scempio e poi ho pensato che probabilmente non esiste autorizzazione rilasciata perché a quanto risulterebbe i lavori di pavimentazione del nuovo corso non sono mai stati consegnati dalla ditta appaltatrice al Comune e, quindi ,essendo abusivo il transito nessuno mai si è preoccupato di rendere regolare un palo con una insegna».
Infine un appunto sulle cattivo uso degli spazi pubblici da parte di alcuni commercianti, che avrebbero iniziato “a impadronirsi” di tutta l'area circostante il chiosco, eccedendo di gran lunga i30 mq massimi permessi, persino con l'installazione di tavolinetti e salottini da giardino”.
Di recente una struttura commerciale è stata oggetto di sanzione proprio in riferimento a questioni del genere. E’ una conseguenza dell’esposto di Bianco?

Notizie tratte dal Quotidiano della Basilicata, articolo pubblicato il 24 luglio a firma di Antonio Corrado

NOVA SIRI . Anas. Gli espropriati per la 106 sul piede di guerra

La cosiddetta “variante Ss 106 di Nova Siri” era attesa da tempo. Poi, come spesso accade per le grandi opere, le cose sono andate per le lunghe. Non solo a Nova Siri. Non è un caso che Mario Draghi, Governatore della Banca d’Italia e futuro leader della Banca Centrale Europea, abbia tuonato di recente contro la lentezza nella realizzazione di quasi tutte le infrastrutture viarie programmate, ricordando che “ad oggi sono stati completati poco più del 60% degli ampliamenti concordati nel 1997 dall’ Anas e la principale concessionaria autostradale, e meno del 30% di quelli decisi nel programma del 2004. E il programma più recente, quello del 2008, è ancora in fase di studio”.

Ha risposto per le rime Altero Matteoli, Ministro dei Trasporti: “Sulla necessità di velocizzare la realizzazione delle opere – ha dichiarato - abbiamo cambiato il codice degli appalti e il regolamento per accelerare. Se il governatore della Banca d’Italia ha qualche suggerimento su come realizzare più rapidamente le opere, lo renda noto”.

Un’accelerata imposta, dunque. E i segnali del cambio di passo si vedono anche a Nova Siri. L’Anas, infatti, sembra aver messo la marcia veloce. Si direbbe questo dalla celerità con cui ha gestito le prime fasi relative agli espropri. Molto veloci. Per qualcuno anche troppo.
La pensano così alcuni degli espropriati per la realizzazione dell’opera. Sono più di sessanta i proprietari che saranno danneggiati ed economicamente risarciti dalla costruzione del nuovo tratto stradale. Molti dei loro terreni sono agricoli, in prevalenza frutteti. E non manca chi è già sul piede di guerra.

A più di qualcuno non è andato giù il metodo adottato dall’Anas, con la sola formulazione di un’offerta di indennizzo (cosiddetta indennità provvisoria) e l’implicito rimando, per gli eventuali scontenti, alle vie legali. Senza un tavolo discussione in cui siano messi a confronto i rilievi dell’ente e le osservazioni dei proprietari. Senza un tentativo di definizione pacifica e dialogata, insomma.

Secondo alcuni proprietari,infatti, la determinazione provvisoria dell’indennità di esproprio proposta dall’Anas non sarebbe in sintonia con il danno effettivo da ristorare. Quasi tutti (e in particolare le aziende agricole) partono da un presupposto: nella valutazione dell’indennità da corrispondere si dovrebbe tenere conto non solo dei danni diretti causati a soprassuoli e manufatti, ma anche del danno complessivo e della diminuzione di valore dell’azienda agricola. Nell’indennità, insomma, andrebbe considerata anche la diminuzione di valore della parte non soggetta ad esproprio: spaccare un’azienda, le sue condotte idriche, la sua unità di gestione, per loro è un danno a tutti gli effetti.
C’è questo e c’è altro nei primi reclami che hanno fatto partire. Prima si sono mossi con osservazioni personali, adesso cominciano a fioccare le lettere degli avvocati. Ma nulla: l’Anas,per ora, non risponde.

Ci si chiede la ragione del “silenzio” dell’ente. Per velocizzare? Per rimandare al futuro grane che potrebbero rallentare l’opera, anche a costo di indennizzi più salati? E’ possibile. Intanto gli espropriati non ci stanno. Non tutti, almeno. Alcuni di loro si sentono privati del diritto di far sentire la propria voce. Hanno chiesto un incontro, almeno un momento di concertazione con i tecnici Anas per la determinazione del valore. Vogliono che l’Ente decida assieme a loro, consideri e valuti le loro osservazioni in rapporto all’indennizzo proposto. Non vogliono, insomma, che il tutto si debba risolvere dopo anni davanti a un giudice. Alcuni lo hanno chiesto formalmente, ma senza ricevere risposta. Il silenzio dell’Anas è un’attesa strategica o un no senza condizioni?

Pino Suriano - pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata del 24 luglio 2011

24 lug 2011

Le bellezze di Nova Siri sui teleschermi Rai.

NOVA SIRI – Di nuovo in Rai le bellezze e le risorse di Nova Siri. Domenica 24 luglio, alle 16,40 su Rai2, ci sarà spazio per la promozione del centro jonico nella trasmissione "Due passi in Italia - Il sorriso nell'accoglienza", condotta da Luana Ravegnini.
A rappresentare Nova Siri, dalla piazza di Norcia (sede che ha ospitato l'evento televisivo all'aperto) si vedrà in azione una coppia di giovani coniugi, Nicola Ranù e Giulia Guida, che hanno partecipato a un gioco-quiz. Non è andata per niente male, come potranno scoprire i telespettatori nella differita di domenica pomeriggio. 
La trasmissione "Due passi in Italia" si struttura come un tour itinerante che, attraverso otto appuntamenti, disegna un percorso suggestivo tra i comuni italiani. Ogni appuntamento è ambientato in una piazza di particolare valenza turistica, e in ogni occasione è prevista la partecipazione delle istituzioni locali, di associazioni e consorzi turistici, di ristoratori della zona e soprattutto delle persone del posto. In tutte le tappe sono presentate le eccellenze turistiche, culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche che i principali comuni italiani sono in grado di offrire. E' un'iniziativa realizzata in collaborazione con il Ministro del Turismo, Michela Brambilla.
"E' un importante obiettivo di promozione del territorio – ha commentato Giuseppe Mitidieri, Assessore Comunale al Turismo – se si vuole concepire uno sviluppo turistico importante si devono ricercare vetrine nazionali di un certo livello".
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22 lug 2011

ROTONDELLA - Riattivato lo sportello turistico

I turisti in arrivo a Rotondella avranno il supporto di un apposito sportello turistico. Leggete qui

ROTONDELLA - Dalla ricerca Enea un brevetto europeo

Sono in tanti a chiedersi: ma cosa si fa all'Enea di Trisaia? si è mai concluso qualcosa di concreto? Qualche volta, a quanto pare, succede anche questo. Leggete qui

Reportage di Avvenire sul Metapontino

Cliccate qui per leggere il simpatico (per la verità non bellissimo) reportage di Avvenire sulle bellezze del metapontino.

21 lug 2011

Incendio. Dieci ettari di rimboschimento distrutti a Rotondella

Una breve nota sul duplice incendio che ha colpito Policoro e Rotondella nella giornata di ieri. Cliccate qui per leggere la notizia dal sito di Trm

NOVA SIRI - La Basilicata dice no, il progetto per disabili si fa in Calabria

La bella storia di Salvatore Scarpato. Per uno scatto di mentalità sul tema della disabilità. "Quando l'assessore Straziuso mi disse: lei vuole fare un ghetto". 


Salvatore Scarpato
C’è da fare anzitutto una premessa-confessione. Capita, talvolta, di ravvisare in alcuni disabili una ostinata ricerca di pietà, oppure un infantilismo rabbioso fatto di pretese, come a dover sempre gridare vendetta per l’ingiustizia del proprio limite. Sono atteggiamenti che ci si sforza di comprendere, magari ripetendosi spesso: “sarebbe impossibile pretendere il contrario”.
Ebbene, due ore di gradevole conversazione con Salvatore Scarpato ribaltano completamente questa impostazione di pensiero. “Il contrario non è impossibile”, si finisce per dire, dopo aver conosciuto quest’uomo che condanna tutto ciò anche più duramente degli altri. Ma lo fa – il particolare non è da poco - dal basso della carrozzina su cui è seduto dal primo giorno della sua vita. Non solo a parole, e chi ha modo di conoscerlo se ne accorge presto. Come la signora che lavora a due passi dal suo residence, proprietaria di un negozio a Nova Siri. Si avvicina e racconta di quella cliente fulminata poche ore prima. Osservando Salvatore, da lontano e con area sconsolata, la cliente aveva esclamato: “Poveretto..”. “Macché poveretto – l’aveva fulminata lei – quello sta meglio di noi: ciò che gli manca qui (con cenno alle gambe), lui ce l’ha qui (cenno alla testa)”.
Ecco, la vicenda lucana di Salvatore, nato e cresciuto a Napoli, merita di essere raccontata già solo per questo: per lo scatto di mentalità e di concezione culturale che propone, per lo sguardo nuovo su persone che non devono più sentirsi dire “poveretto”. Si tratta - Salvatore lo ripete spesso - di una questione “sociologica”. In sintesi non rende pienamente, ma è utile provare a spiegarla. Le persone con disabilità, secondo lui, non vanno comprese e, se possibile, non vanno neppure accompagnate.
Il loro è solo ed esclusivamente un problema di accesso agli spazi di tutti. Scarpato lo spiega con una serenità e una lucidità che spiazzano, senza la minima enfasi pietistica, solo con il suo sorriso largo stampato in viso: “Andrebbero banditi tutti i bagni per i disabili con quel pietoso disegnino della carrozzina sulle porte”.
La sua stella polare si chiama “misura d’uomo”. E’ il più democratico dei principi: ogni spazio deve essere accessibile a tutti. Come si fa? Semplicemente rendendolo più ampio e senza barriere. In fondo si vive già così: nessuno di noi potrebbe immaginare che l’altezza dei soffitti fosse pensata per l’altezza media delle persone e non per quella di tutti. Si potrebbe continuare all’infinito: costruiamo strade abbastanza larghe per le autovetture più ampie, porte abbastanza larghe e alte per i più alti e i più larghi di noi. Ogni azione e ogni costruzione umana è pensata per la fruibilità. Solo che, paradossalmente, non sempre si è pensato a tutti, proprio a tutti, compresi quelli che, per esempio, non possono fare uso delle gambe come la maggioranza.
E’ per questo che la perifrasi “per tutti” è diventata così importante per lui. A questo principio ha letteralmente dedicato la vita, non solo a parole e anche in contesti di rilievo, come quando ha preso parte alla Commissione per la realizzazione della metropolitana di Napoli, per vigilare affinché l’infrastruttura fosse utilizzabile da tutti, compresi i “disabili” (le virgolette vengono da sé, quando ci si accorge di usare un termine che si sente sempre più improprio).
Salvatore ha trascorso la vita a combattere la creazione dei ghetti, a combattere ogni cartello che richiamasse una differenza anche solo visivamente. A Nova Siri, appena arrivato per una vacanza estiva, lesse il manifesto di un progetto per disabili chiamato “Mare anche per noi”. Quell’“anche” lo mandò su tutte le furie: riproponeva un modello di  fruizione della spiaggia che intendeva la disabilità come limite, come riconoscimento implicito di uno svantaggio, come un “anche” da reclamare con pietà. In un primo momento si infuriò e andò a protestare dal sindaco e dai promotori dell’iniziativa, poi comprese che sarebbe stato più giusto, nonostante la critica, collaborare con chi amorevolmente si impegnava. Con il sindaco, Pino Santarcangelo, ne derivò una vera e propria amicizia operativa. “Oggi – spiega - se Nova Siri è fruibile per tutti (marciapiedi con scivolo sulla via principale, alcuni bar e anche la Chiesa senza barriere architettoniche) è anche merito di questa nostra intesa”.
Lui, napoletano doc, da allora ha scelto il centro jonico come patria di adozione. Qui, con la sua cooperativa, ha messo in piedi una casa-vacanze molto frequentata, che accoglie “disabili” ma, naturalmente, non solo loro. Il nome della struttura? “La vacanza per tutti”, non per caso.
Ecco perché, con la sua fissa del “per tutti”, la bile gli sarà andata alle stelle quel giorno del 2009 in cui, davanti alla scrivania dell’ex assessore regionale alle Attività Produttive Gennaro Straziuso, si sentì dire: “Lei vuole fare un ghetto”. Era andato lì con un progetto, “Il mare e la spiaggia per tutti”, redatto dalla sua cooperativa Aerrem in collaborazione con l’amministrazione comunale di Nova Siri. Antonio Melidoro, a quel tempo assessore comunale alle Politiche Sociali, lo aveva preso particolarmente a cuore. Salvatore Scarpato aveva con sé il supporto del Consiglio Comunale, che pochi mesi prima aveva approvato l’iniziativa con il voto di tutti. Anche i consiglieri di minoranza del Pd e di Insieme per Nova Siri avevano detto sì.
Difficile, del resto, non approvare l’iniziativa messa in campo. Si trattava di un lido ispirato ai moderni principi del cosiddetto Universal Design: supporti di trasporto elettronico fino alla spiaggia, docce più ampie, passerelle più ampie, mappe tattili per i non vedenti. E poi strutture sportive: pallavolo, basket con parquet e pallone sonoro. E ancora, salvagente per disabili, pannelli fotovoltaici con possibilità di attacco elettrico  ai singoli ombrelloni, postazioni con musica autonoma, wireless e tanto altro. Di tutto e di più, insomma, per permettere la fruibilità della spiaggia anche alle persone con ridotte o impedite capacità motorie e sensoriali, nel massimo di autonomia possibile. Ma, soprattutto, nessun cartello che indicasse la destinazione a una specifica categoria di persone.
Avrebbe avuto un risvolto sociale, ma anche un indubbio risvolto economico per il territorio: il lido avrebbe qualificato Nova Siri come uno dei pochi centri in Italia con simili strutture, rendendolo un attrattore senza eguali per una fetta importante di mercato turistico. La politica locale ci aveva creduto e i primi riscontri erano già arrivati: la Provincia di Ravenna, per esempio, si era subito attivata per portare a Nova Siri i beneficiari di un suo progetto sociale.
La realizzazione sembrava a portata di mano, fino a quando il tutto non è andato a finire nelle grinfie di un mostro chiamato burocrazia. La ragione ufficiale del “no” arrivato dalla Regione Basilicata sarebbe l’impossibilità di dare avvio a un’azione non compresa nel Piano per i lidi. Impossibile concedere i 60 metri fronte-mare richiesti. Questioni di burocrazia, insomma. Superabili, secondo Antonio Melidoro, considerando che “non si richiedeva l’autorizzazione per un’attività commerciale, ma solo la possibilità di abilitare con strutture particolari un tratto di spiaggia che si sarebbe potuta mantenere pubblica”. Anche Franco Stella, Presidente della Provincia di Matera, ne ha parlato come di una “occasione persa di civiltà e sviluppo socio-economico”.
Salvatore aggiunge a tutto ciò un’allusione agli intrighi della politica. A suo parere a qualcuno non è andato giù che l’iniziativa potesse diventare motivo di slancio (e magari di vanto) per un’amministrazione civica vicina al centrodestra. “E’ un classico esempio di come il contrasto partitico possa diventare prevalente su civiltà e interessi delle comunità”. “Figurati – e alza la voce, col suo inconfondibile accento napoletano – mi hanno collocato a destra. Proprio a me…”. Un dubbio, poi, gli è sempre frullato nella testa: che in Regione non lo abbiano neppure letto il progetto, tanto agli antipodi era stata quella battuta di Straziuso rispetto alla concezione che ne era alla base.
Il diniego della Basilicata non è però riuscito a scoraggiarlo. Cosa ha fatto? Si è spostato semplicemente di poche centinaia di metri. Lì, al confine, il territorio è di un altro comune, Rocca Imperiale. Ha un vantaggio: non fa parte della Regione Basilicata ma della Calabria. Tanto basta per sorvolare il problema delle autorizzazioni, che lì sono di pertinenza comunale. “E poi – scherza lui – c’è qualcuno che almeno legge per davvero ciò che gli capita sulla scrivania”. Dove non arrivano i  lacci della Basilicata potrebbe arrivare la Calabria, che per una volta diventerebbe modello di accoglienza e sviluppo, dopo tante vicende che l’hanno fatta passare (con improprie generalizzazioni) come terra di discriminazione. A Nova Siri e alla Basilicata, naturalmente, rimarrebbero comunque i vantaggi ricettivi per un lido che sarebbe, comunque, praticamente al confine.
L’iter autorizzativo di Rocca Imperiale si è quasi concluso. Anche qui il Comune ha approvato e, come detto, in Calabria non si passa dalla Regione. Anche se, per problemi legati agli impianti, qualche grana è arrivata pure lì, tanto da far slittare l’avvio per l’estate 2011. Sarebbe il caso di darsi una mossa. Salvatore non si scoraggia. “Quella spiaggia – promette – sarà realizzata. E sarà una cosa in grande. Tanti artisti e uomini dello spettacolo mi hanno già promesso contributi e pubblicità”. Poi un’altra promessa, scherzosa ma non troppo. “Uno dei percorsi del lido, una cabina o un ombrellone saranno intitolati a lui”. A lui? A chi? “A lui, a lui. A Gennaro Straziuso”.
Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 20 luglio 2011

NOVA SIRI - Approvato il progetto per lo svincolo

Svincolo 106 di Nova Siri. Cliccate qui per vedere il servizio della web tv Emmenews. 

ROTONDELLA - Lacopo: "Non mi dimetto per la vicenda del campo"


L'ex assessore allo Sport chiarisce: "Nessuna frizione con il sindaco e la giunta"

ROTONDELLA – “Le mie dimissioni non hanno nulla a che fare con la vicenda del campo sportivo”. Domenico Lacopo, ex assessore comunale allo Sport e alle Politiche Sociali, ci tiene a un chiarimento. Si era dimesso il 15 luglio scorso “per motivazioni di carattere personale”, come aveva scritto nella lettera di dimissioni, con riferimento alla sua nuova attività lavorativa lontano da Rotondella. Aveva destato qualche perplessità, però, il fatto che la lettera, già pronta da tempo, fosse arrivata in municipio proprio all’indomani della decisione dell’Adp Rotondella di non iscrivere la squadra al Campionato di Promozione, qualora non fosse stato reso agibile il campo sportivo di Rione Mortella. Si era pensato, perciò, alla volontà di dare un segnale forte all’amministrazione per la soluzione del problema.

L’assessore ha voluto spiegare che le due vicende non sarebbero collegate. “Non essendo attaccato alle poltrone e siccome non vivo di politica, ho deciso di dimettermi per far sì che in futuro le mie deleghe vengano assegnate a qualcuno che abbia maggior tempo disponibile da dedicare all’Amministrazione. Le problematiche relative al campo sportivo e alle diatribe tra l’Amministrazione Comunale e l’Adp Rotondella, nel cui organico sono presenti alcuni miei amici e parte dei miei elettori del giugno 2009,non sono state assolutamente le cause scatenanti. Naturalmente, spero vivamente che questo problema del campo sportivo venga risolto in tempi brevi per permettere a tutte le società, rotondellesi e non, di usufruirne a pieno regime. Sono certo che avverrà presto, avendo fiducia totale nella mia Amministrazione”.

Lacopo sottolinea con forza il possessivo. Sente suo il gruppo di centrosinistra, che continuerà ad appoggiare in Consiglio. Nessuna frizione, dunque. “Sono onorato di aver fatto parte per due anni della Giunta guidata da Enzo Francomano,che stimo come persona, come uomo politico e soprattutto come amico. Rimarrò sempre al suo fianco in questa esperienza amministrativa”.

Sul Quotidiano, nei giorni scorsi, si era fatto cenno alle difficoltà incontrate nel suo assessorato, in un momento in cui le strutture sportive hanno raggiunto minimi storici, nonostante il positivo sviluppo di tante realtà associative. Si era parlato del suo assessorato “scomodo”, fatto di poca visibilità ma molti problemi.

“Non credo proprio – spiega - di aver avuto poca visibilità rispetto agli altri componenti della Giunta. Non per caso, tra le mie deleghe, vi era quella alle Politiche Sociali, sicuramente una delega importante per una piccola comunità come la nostra. E comunque, a dirla tutta, io non sono alla ricerca di visibilità. Anzi, il mio carattere mi porta spesso a nascondermi lavorando in silenzio, senza per forza di cose voler apparire in prima fila sul carro dei vincitori”. Il rischio, però, è che qualche possa si possa apparire su quello degli sconfitti: Lacopo, forse non per sua responsabilità e con una buona dose di sfortuna, si è trovato a lasciare con situazioni di disagio(il riferimento è alle strutture sportive) di cui si sono visti i problemi, ma non, per adesso, le soluzioni.

Pino Suriano- pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 20 luglio 2011

19 lug 2011

Guido Vicino, il sindaco cattolico ferito da Gesù

POLICORO – E’ certamente casuale, ma non privo di significato, che il convegno commemorativo in onore dell’ex sindaco di Policoro, Guido Vicino, scomparso esattamente un anno fa, sia giunto all’indomani dell’accorato appello di Emilio Colombo a un rinnovato impegno dei cattolici in politica. Dall’ex Presidente del Consiglio è arrivato il prospetto ideale di un nuovo possibile impegno, da Policor

o, quasi fosse una risposta, è arrivato il ritratto vivo e concreto, per nulla idealizzato, di un uomo serio con l’esperienza cristiana e con i suoi conseguenti valori sociali e civili.

Ma nella vita di Guido Vicino, se è possibile dirlo, c’è stato anche qualcosa di più. Perché era già un politico cattolico, serio e onesto, quando rincontrò Gesù attraverso il carisma del Rinnovamento nello Spirito Santo. Fu allora che la convinzione della fede divenne passione, che quella stima e quella devozione divennero amore.

A quel tempo i politici non erano ben visti in certi contesti. Donato Scianameo, ex coordinatore del Rns Basilicata, lo ha ricordato con piglio vivace e profondo: “Per molti il Rinnovamento era solo preghiera e i politici erano guardati con sospetto, perché si pensava che entrassero per chissà quale strumentalizzazione elettorale. Guido subì, all’inizio, questo pregiudizio”. Non fu difficile capire, però, che la religiosità di quell’uomo era autentica e che, proprio per questa ragione, tutto il suo patrimonio di esperienza politica non andava buttato ma rilanciato, o, per dire una parola cara al suo carisma, “rinnovato” dalla preghiera.

E l’esperienza politica, a Guido Vicino, certamente non mancava. Policoro era la “sua” Policoro, ne parlava con un affetto quasi paterno, come ha ricordato la figlia Alessandra. Per lui, del resto, parlano i fatti. Quelli che, con la commozione dell’amico vero, ha elencato Cosimo Delli Veneri: “Guido ha animato ben dodici cooperative edilizie. Se il secondo piano di zona è quello che è, molto si deve a lui”. Vicino, da sindaco e responsabile delle Acli, compì anche azioni per la disabilità, istituì le prime associazioni sportive della città, una Consulta Sociale per combattere il nascente fenomeno della droga e molto altro ancora.

La passione sociale in senso ampio, però, in lui divenne anche passione concreta alla vita degli uomini, del singolo uomo. C’è un fatto che parla più di tanti possibili aggettivi. All’inizio degli anni ’90 sulle rive dello Jonio sbarcarono i primi albanesi. Furono accampati nei camping della costa, dove talvolta commisero furti e altre scorrerie. Da molti erano guardati con sospetto. Per qualcuno, però, andò diversamente. Il 17enne Saimir, imbarcatosi dall’Albania dopo aver detto ai familiari che si stava recando a scuola, in Italia non trovò solo sospetto e pregiudizio, ma anche accoglienza: fu ospitato per quattro anni nella casa di Guido, che si commosse per la vicenda umana, e dalla sua famiglia fu introdotto alla fede cristiana, tanto da voler chiedere e ricevere il battesimo e i sacramenti.

E’ un piccolo-grande esempio di come dalla fede sia sgorgato il coraggio dell’azione. Le testimonianze sulla sua vita, giunte alla fine del convegno, hanno caricato di significato e di un’immagine concreta i richiami giunti dai precedenti relatori. Più chiare sono divenute le parole di monsignor Agostino Superbo, che aveva ricordato, in proposito, una bellissima frase di un documento dei vescovi del 1981. “Se non abbiamo fatto abbastanza per il mondo, non è perché siamo cristiani, ma perché non lo siamo abbastanza”. E cariche di significato, dopo i racconti della sua vita, sono risuonate anche le parole del senatore Giampaolo D’Andrea, che aveva sottolineato “l’inscindibilità, per l’uomo politico, di efficienza amministrativa e moralità”. Si è compreso bene, infine, anche il senso profondo della scelta del Rns di Basilicata di intitolare a Guido una Scuola di Formazione alla Socialità e alla Cittadinanza, che dall’autunno prossimo il movimento animerà, aprendola a chiunque voglia prendervi parte, come hanno annunciato Rosario Solazzo e Lindo Monaco, rispettivamente attuale ed ex coordinatore del Rns di Basilicata. Si partirà proprio da lì, da quel coraggio dell’azione che solo una fede autentica può generare, per arrivare ai valori umani che ne discendono. Torna alla mente una bellissima frase dello scrittore portoghese Fernando Pessoa. Nel suo poema Messaggio, del 1934, ha scritto: “Pieno di Dio, non temo ciò che verrà / perché qualunque cosa avvenga, non sarà mai / più grande della mia anima”.

Pino Suriano pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata del 19.07.2011

18esimo di don Tommaso Latronico


Nel 18° anniversario della morte di Don Tommaso Latronico sabato 23 luglio 2011 alle 19,30 sarà celebrata la S. Messa nella Chiesa Madre di Nova Siri paese. Lo ha reso noto il senatore Cosimo Latronico.

"Perché mi sono dimesso". Parla l'assessore Lacopo

"Perché mi sono dimesso". Domenico Lacopo, ex assessore comunale allo Sport e alle Politiche Sociali, si è dimesso nei giorni scorsi. Ne ha parlato a lungo con il Quotidiano della Basilicata. Il suo chiarimento nell'edizione cartacea dei prossimi giorni.

Il sindaco di Nova Siri tuona contro le Poste

Pino Santarcangelo, sindaco di Nova Siri, denuncia i disservizi dell'Ufficio Postale di Nova Siri. Leggete qui l'articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno di ieri.

Approvato il progetto per la variante ss 106 di Nova Siri

Approvato il progetto per la variante di Nova Siri. La cifra è 80 milioni. Leggete qui la nota dell'Ansa.

18 lug 2011

Guido Vicino. Il sindaco cattolico

Guido Vicino era già un politico cattolico, serio e onesto, quando rincontrò Gesù attraverso il carisma del Rinnovamento nello Spirito Santo. Fu allora che la convinzione della fede divenne passione. Fu allora che quella stima e quella devozione divennero amore. A quel tempo la categoria dei politici non era ben vista in certi contesti.
Domani 19 giugno, nelle pagine del Quotidiano, l'articolo sul convegno commemorativo in onore di Guido Vicini, ex sindaco di Policoro per due mandati.
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16 lug 2011

ROTONDELLA - Si dimette l'assessore Domenico Lacopo


Una notizia attesa. Era nell’aria da tempo la volontà di Domenico Lacopo, Assessore allo Sport e alle Politiche Sociali, di riconsegnare le deleghe nelle mani del sindaco, Vincenzo Francomano. La decisione, già maturata nei mesi scorsi, è stata formalizzata venerdì mattina con una lettera in cui si fa riferimento a “motivazioni di carattere personale”, legate all’attività lavorativa dell’ormai ex assessore.

“Lavorando fuori da Rotondella – ha scritto Lacopo - non dispongo più del tempo necessario a ricoprire in maniera adeguata il ruolo assegnatomi nel giugno 2009. Credo sia meglio che il mio posto venga preso da chi può dedicare maggior tempo ad un ruolo amministrativo che richiede impegno costante”.

Un quadro limpido, e, almeno in apparenza, non conflittuale. La scelta del momento, però, lascia pensare. Si dice che la sua lettera di dimissioni fosse già pronta da tempo, ma nella stanza del sindaco è arrivata in un momento particolare, proprio all’indomani di una dura presa di posizione dell’Associazione Polisportiva di Rotondella, che comunicava, in segno di protesta, la volontà di non iscrivere la squadra locale al Campionato di Promozione prima dello sblocco del campo sportivo, ancora impraticabile per le partite ufficiali dopo uno smottamento del terreno avvenuto appena dopo (è questo il paradosso) la fine dei lavori di riassestamento. Già in passato, del resto, erano trapelati segnali di frizione tra l’amministrazione comunale e l’associazione Polisportiva, che, a quanto pare, aveva dato un massiccio sostegno elettorale allo stesso Lacopo.

Ancora non è chiaro se le due cose siano legate. Di sicuro, però, la grottesca del campo vicenda ha caratterizzato pesantemente l’immagine del suo mandato da assessore. Lacopo ha dovuto gestire il peso di un assessorato piuttosto “scomodo”: tante situazioni complicate in cambio di poca visibilità e, forse, poste in bilancio non proprio larghe. Una maggiore visibilità, nell’arco del mandato, hanno certamente avuto gli altri due giovani assessori del Pd, Maria Cuccarese e Vincenzo Montesano (in quota Margherita, a differenza di Lacopo, che invece proviene dalle fila dei Ds, di cui è stato segretario cittadino).

Lacopo lascia le deleghe con il campo sportivo non sbloccato e le altre strutture sportive ancora ferme. Se ne va con la principale associazione sportiva in protesta nei confronti dell’amministrazione comunale. Non proprio tra gli applausi, insomma. Lascia, comunque, con la sua riconosciuta umiltà e senza creare clamore, garantendo “il pieno sostegno al progetto amministrativo della coalizione di centrosinistra”. Il sindaco, Vincenzo Francomano, ha fatto sapere di avere apprezzato “il senso di responsabilità dimostrato dal consigliere Lacopo” e, per ora, ha avocato a sé le deleghe assessorili. E’ una scelta momentanea? Di certo, tra i consiglieri senza deleghe, non manca chi potrebbe gradire. Due nomi su tutti: il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Fortunato e il consigliere indipendente Roberto Giannantonio, secondo della lista per numero di preferenze, ma rimasto senza deleghe.

Pino Suriano

Pubblicato sul Quotidiano della Basilicata

NOVA SIRI - LA MAGGIORANZA HA ANCORA I NUMERI

Approvati il Bilancio di Previsione e il Piano Annuale dei Lavori Pubblici

NOVA SIRI - Emerge un dato politico di rilievo dal consiglio comunale di mercoledì pomeriggio: la maggioranza ha ancora numeri ampi. Anche quando si votano cose che contano, come il Piano Annuale dei Lavori Pubblici e la Previsione di Bilancio.
Solo il tempo, però, potrà dire quanto sia solido e durevole il dato emerso. Era lecito attendersi cifre più risicate (se non proprio a rischio) dopo la sequenza di segnali ostili, arrivati a grappoli nelle ultime settimane sulla scrivania del sindaco, Pino Santarcangelo.
A parte la nota querelle con l'ex vice sindaco Michele Laddomata (doppia revoca del sindaco dopo il primo reintegro del Tar e in attesa di Sentenza sul nuovo ricorso, forse in arrivo a dicembre), il primo cittadino arrivava da un mese non proprio sereno: revoca delle deleghe al consigliere Giuseppe D'Armento; abbandono della delega alla Manutenzione da parte di Antonio Toscani (con tanto di lettera piccata sul mancato ascolto delle sue istanze); abbandono della delega al Personale di Giuseppe Settembrino; e voci di presunti mal di pancia (comunque sempre gestiti con riserbo e moderazione) di Dino Padula.
Eppure, alla conta dei voti, è 11-5, con un astenuto. I malumori, almeno per ora, non diventano rotture. Michele Laddomata vota con la maggioranza, e sul bilancio ci tiene a fare una dichiarazione di voto: "Tutti i pagamenti dell'ente - spiega - vanno onorati, per questo dico sì al bilancio. Assumo le mie responsabilità perché, nonostante la personale vicenda con il sindaco, mi sento a tutti gli effetti un consigliere di maggioranza". Come lui votano a favore anche Toscani e Padula. E, naturalmente, anche l'assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Tarsia, che presenta la relazione sul Piano Annuale.
Diversa la scelta di Giuseppe D'Armento, che preferisce astenersi. Non gli piace troppo il Piano Annuale dei Lavori: "Senza reali coperture di cassa e troppo futuristico". Non lo fa impazzire neppure il Bilancio, di cui contesta "la scelta di prevedere l'assunzione di due posti part-time e non uno a orario intero, per aggirare la mobilità nel settore della Polizia Municipale". Non ci sta il sindaco, che obietta: "Siamo nel rispetto della legge e comunque anche per i part-time stiamo prevedendo la mobilità". "La legge lo consente ma non è etico - ribatte ancora l'ex consigliere delegato - perché nessuno si trasferirà per un part-time e avremo di fatto scoraggiato la mobilità". Eppure, al momento del voto, lo stesso D'Armento chiarisce: "Questi sono limiti gravi, ma non me la sento di dare voto contrario a un bilancio che ritengo comunque moderato. Capisco le difficoltà di chi amministra e riconosco il serio lavoro dell'assessore al ramo (ndr. Settembrino)".
Più critico il Pd: Nino Dimatteo contesta "la pochezza del cartellone estivo", per Massimo Varasano, invece, "le poste contabili non hanno nulla a che fare con il trend storico. E' un bilancio che non si regge - spiega - le cifre previste per la riscossione dell'evasione sulle imposte locali sono assolutamente sproporzionate rispetto a quanto potremo realisticamente percepire. I dati degli anni scorsi parlano chiaro". C'è poi un'importante segnalazione sulla spesa corrente, "che bisognerebbe cominciare a ridurre in previsione dei futuri aggravi fiscali per gli enti locali". Il sindaco fa appello al buonsenso e alle difficoltà dei bilanci ridotti, invita a guardare le analogie con le soluzioni proposte da altri comuni del metapontino. Simili appelli arrivano da Vincenzo Pavese, assessore all'Urbanistica. L'assessore al Bilancio, Pino Settembrino, chiede invece di considerare i vincoli di legge, i tagli subiti dagli enti sovracomunali e, comunque, il mancato aumento di imposte locali per i cittadini. Le spiegazioni che non soddisfano la minoranza, come spiega il capogruppo Pd Pasquale Favale, che annuncia voto contrario. Poi, dopo lunghe discussioni e qualche inutile scaramuccia (i cui protagonisti si scusano presto) si arriva al voto, con l'esito già descritto. La maggioranza non sarà in piena salute (lo ammette implicitamente lo stesso sindaco: "non sono mai andato in giro a dire che va tutto bene" ), e non mostra certo quella compattezza che, probabilmente, non ha mai avuto dal primo giorno di insediamento. Ma anche i voti contrari, per ora, rimangono cinque: esattamente gli stessi del primo consiglio di due anni fa.
Se esistessero solo i numeri, davvero si potrebbe dire che poco o nulla è cambiato. Di fatto non è così. Vedremo se e quanto potrà durare questa apparente "quiete dopo la tempesta".

Pino Suriano - dal Quotidiano della Basilicata, www.ilquotidianodellabasilicata.it

12 lug 2011

NOVA SIRI - "Così ci rovinano l'immagine!

I COMMERCIANTI INSORGONO CONTRO LA CAMPAGNA MEDIATICA DEL PD SUI RIFIUTI

NOVA SIRI - Carlo Lermani è proprietario e gestore di un bar in pieno centro a Nova Siri Scalo. Nei giorni scorsi ha ricevuto le telefonate di due clienti della provincia di Potenza, storici frequentatori estivi del centro jonico. "Ma che succede a Nova Siri? Abbiamo letto sulla stampa di degrado e sporcizia, il paese viene dipinto come una discarica a cielo aperto. Non dobbiamo mica cambiare meta quest’anno?".

Lermani (per tutti è “Carlone”) ha incassato il colpo e ha portato la rabbia che aveva in corpo a un incontro con i commercianti locali per l'organizzazione della Notte Bianca. Ha comunicato ai colleghi il proprio stato d’animo e ha scoperto che quella stessa rabbia era condivisa da molti altri.
Non è andata giù, a lui e ad altri operatori commerciali, la campagna mediatica che l’opposizione comunale del Pd (in particolare il capogruppo, Pasquale Favale) ha messo in piedi nei giorni scorsi sul presunto stato di degrado ambientale del centro, con tanto di dossier fotografico. Ne è nato un piccolo comitato spontaneo (di cui Lermani è stato informalmente nominato portavoce) con l’intento di riabilitare l’immagine del territorio. Gli hanno chiesto di rendere pubblico un messaggio forte e chiaro: Nova Siri non è un centro sporco, come si vorrebbe farlo apparire.

“Girare un territorio di ampia superficie, come ha fatto il Pd, e trovare punti critici non è difficile. Si potrebbe farlo ovunque: a casa di ciascuno di noi, se si volesse, si potrebbe trovare la cosiddetta ragnatela sul soffitto, ma dipingere il paese come una discarica a cielo aperto pare eccessivo, oltre che dannoso”.

A muovere i commercianti, infatti, è una ragione molto semplice: “Una cattiva campagna sul territorio – spiega - ci danneggia economicamente”. C’è, insomma, il timore che calcare la mano sul presunto degrado ambientale abbia come prima conseguenza proprio la fuga dei turisti.

“Intendiamoci – chiarisce Lermani – sappiamo bene che alcuni dei problemi segnalati sono reali, ma questa ostinata ricerca della visibilità mediatica, anche a spese del territorio, a mio parere non giova a nessuno, neppure all'opposizione stessa. La sede appropriata per chi vuole fare opposizione costruttiva è il Consiglio Comunale, ma andare sui giornali in questo periodo, con cadenza puntuale e ostinata, pare del tutto inutile. Una minoranza consiliare che avesse a cuore il territorio avrebbe potuto fare lo stesso dossier fotografico e mostrarlo in consiglio comunale, avrebbe anche potuto interpellare i commercianti per fare delle pressioni al fine di risolvere i problemi e avrebbe certamente ottenuto il nostro supporto costruttivo, ma, per il bene del paese, avrebbe dovuto evitare di enfatizzare i problemi, come invece sta facendo. I panni sporchi si lavano in famiglia, almeno se si tiene alla famiglia più che alla propria immagine”.

Il risentimento di Lermani cresce quando pensa agli sforzi che la categoria commerciale sta compiendo. “Ci stiamo impegnando per organizzare due giorni di Notte Bianca anziché uno come l’anno scorso, stiamo abbassando notevolmente i prezzi e molti di noi hanno reso i locali più accoglienti con moderne ristrutturazioni. Nova Siri era e rimane una meta attraente. Se la politica non riesce a darci supporto, che almeno non diventi ostacolo”.

Gli si obietta che però, di fatto, non è tutto rose e fiori. Lui annuisce e parla con chiarezza. “Certamente sono numerose le criticità che emergono a più livelli, anche imputabili a chi amministra, come le tante buche sulle strade e un cartellone estivo che non è proprio il massimo, ma ripeto, le cose vanno segnalate, non enfatizzate o, peggio, strumentalizzate”.

Il caso, talvolta, è beffardo. Mentre conversiamo si avvicina al tavolo un gruppo di turisti romani. Stanno andando via dopo qualche giorno di permanenza e ringraziano per il servizio. "Grazie di tutto, siamo stati bene. Nova Siri è un paese accogliente e pulito". Pulito? A loro è sembrato di sì. Carlone sorride e sospira: “Si vede che non hanno letto i giornali”.


Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 12 luglio 2011