30 mag 2008

Compensazione: affondo della Coldiretti contro il comune

Filomena Laguardia: "Una presa di posizione senza colori di partito"

ROTONDELLA – La Coldiretti fa la voce grossa. E attacca duramente l’amministrazione sul documento di ripartizione dei fondi di compensazione, approvato ieri in consiglio comunale. Centinaia di volantini e manifesti gialli sono affissi da mercoledì sui muri del paese. Il messaggio è forte e chiaro: “sconcerto e disappunto” per la delibera comunale, che avrebbe destinato allo sviluppo delle aree rurali “appena” 600 mila euro, promuovendo un utilizzo “assistenzialistico e non produttivo dei fondi”. Una presa di posizione netta, che ha stupito anche Angelo Agresti, assessore comunale all’agricoltura: “Ma perché questo attacco – avrebbe detto a chi faceva attacchinaggio – se vi abbiamo dato 600 mila euro, anche più del centro storico?”. Nulla da fare. Quei 600 mila euro destinati allo sviluppo rurale, secondo gli agricoltori, non sono sufficienti. Tutta un’altra cosa rispetto agli 1,4 milioni di euro rivendicati in passato: un esiguo 22% rispetto al 50% richiesto.
Una richiesta che la Coldiretti aveva rappresentato anche con una certa insistenza: ignorando la promessa di “programmazione partecipata”, non mantenuta dall’amministrazione, l’organizzazione era andata avanti lo stesso, chiedendo al sindaco e alla giunta un’audizione ad hoc. Non solo. Gli agricoltori di Rotondella erano andati a bussare anche alle porte della Provincia di Matera, che gestirà l’altra metà dei fondi di compensazione per il territorio. Iniziative decise e apprezzabili, che però non hanno sortito, almeno nel primo caso, gli effetti sperati. L’organizzazione degli agricoltori aveva proposto al sindaco un documento chiaro e sintetico, in 7 punti essenziali: Valorizzazione prodotti tipici agroalimentari; adeguamento ai sistemi di sicurezza agroalimentare ed infortunistica delle aziende agricole; area per farmers market e vetrina promozionale del territorio; installazione di un’oasi ecologica come centro di raccolta dei rifiuti agricoli; dotazione di tecnologia wireless per aree rurali; toponomastica delle aree e realizzazione di un centro di aggregazione a Rotondella due.
Richieste chiare, dunque, e dall’ampio respiro programmatico. Quel respiro programmatico che molti hanno contestato all’amministrazione. Lo hanno detto, quasi all’unisono, tutti gli intervenuti all’assemblea organizzata mercoledì sera dal Pd per raccogliere i pareri della popolazione sulla delicata questione. Una popolazione che però non ha risposto come si sperava, dimostrando un preoccupante distacco dalla politica.
Tra i presenti c’era anche Filomena Laguardia, responsabile Coldiretti di Rotondella, che non ha esitato a far notare l’indiscutibile peso elettorale degli agricoltori locali: “si ricorderanno delle scelte fatte nei loro confronti – ha detto - quando saranno alle urne”. La Laguardia ha voluto sottolineare, però, che la presa di posizione muove da una richiesta di “riconoscibilità di ruolo dell’agricoltura locale, e perciò che non può essere strumentalizzata o ridotta agli interessi di nessun partito politico”. Un chiarimento sulla reciproca autonomia che ha fatto suo anche Vincenzo Francomano, capogruppo del Pd in consiglio comunale. Insieme a lui, tra i padroni di casa del Pd, sono intervenuti Vincenzo Montesano, Mario Cucari e Maria Cuccarese, sottolineando l’incapacità programmatica dell’amministrazione e la dispersione dei fondi in mille rivoli, senza una indicazione dettagliata di interventi, che sarebbe rimandata a un “dopo” indefinito.
Dal pubblico sono intervenuti, con chiarezza e decisione, anche Walter Lobreglio (Prc) e il professor Carlo Santarcangelo, dirigente scolastico in pensione, entrambi critici sulle scelte della giunta. Tra lo sparuto pubblico c’erano anche gli assessori comunali Antonio Dimatteo e Francesco Dilorenzo. Entrambi sono intervenuti per difendere l’operato amministrativo mosso, secondo Dilorenzo, “non da intenti assistenzialistici, ma dal desiderio di concepire in modo globale il territorio”. “Non ci siamo tappati le orecchie – ha aggiunto l’assessore Dimatteo –ma abbiamo voluto lasciare una certa indefinitezza che sarà specificata da quanti vorranno proporsi per i bandi che stiamo approntando”.

Pino Suriano - da www.ilquotidianodellabasilicata.it

Polizia Municipale Associata: la sede del comando sarà Rotondella due

Eugenio Fortunato: "Gestiremo in consorzio anche altri servizi"

ROTONDELLA – Avrà sede a Rotondella due la Centrale Operativa del nuovo servizio “comprensoriale” di Polizia di Municipale, che dovrebbe riunire i comuni di Colobraro, Valsinni, Rotondella e San Giorgio. A dare la notizia è Eugenio Fortunato, vice sindaco di Colobraro, tra i principali promotori dell’iniziativa.
Due le ragioni della scelta: la disponibilità di locali pubblici attrezzati e la particolare posizione del centro, facilmente raggiungibile da tutti e quattro i comuni interessati. Già nello scorso novembre il Quotidiano diede notizia di questa “inedita” modalità di gestione. Si tratta, infatti, del primo caso regionale di associazione di comuni per la gestione del servizio di polizia municipale.
L’iniziativa, finanziata con il Fondo di Coesione (legge 10/02), dovrebbe usufruire di circa 160 mila euro per l’avvio e la gestione (almeno triennale) del progetto. Dopo i tre anni, naturalmente, i comuni dovranno essere in grado di camminare con le proprie gambe, mettendo in bilancio le specifiche somme atte a garantire il servizio.
Ma di cosa si tratta concretamente? Tra pochi mesi gli agenti dei quattro comuni non faranno riferimento solo al proprio comando locale, ma alla centrale operativa di Rotondella due, nella quale si decideranno le modalità organizzative e gestionali del servizio complessivo. Il tutto è concepito in una logica di sussidiarietà e razionalizzazione dei servizi. Un esempio: il comune di San Giorgio ha un solo vigile, e spesso è sorta l’esigenza di un più corposo pattugliamento del territorio. Con la nuova organizzazione il problema sarebbe risolto, perché in paese, in una rinnovata logica di mobilità territoriale, potrebbero intervenire i vigili degli altri comuni associati.
Lo scenario appare molto innovativo: non più tanti comandanti, ma uno solo affiancato da alcuni vice-comandanti nei vari comuni. Del tutto inedita anche la gestione di atri servizi di polizia municipale: ogni sezione del comando, in pratica, potrebbe gestire un determinato servizio anche negli altri comuni, avvalendosi così di una maggiore specializzazione nel settore, acquisita attraverso corsi di formazione mirati. Per esempio, gli agenti di un comune potrebbero specializzarsi nel pattugliamento stradale, quelli di un altro comune nell’abusivismo, etc.
La novità, perciò, non è da poco, ma bisognerà valutare con attenzione la sua effettiva funzionalità, perchè potrebbe fare da progetto “pilota” per simili iniziative in altri comuni. “E soprattutto – spiega Fortunato – potrebbe essere anche il primo passo per poi implementare l’eventuale gestione associata di altri servizi, quali l’Ufficio Tributi, l’Ufficio Tecnico, etc”.
Ma a che punto è il progetto? “Stiamo stipulando le convezioni che ogni comune dovrà approvare nel proprio consiglio – chiarisce Fortunato – poi approveremo il Regolamento Unico e, dopo una breve fase di formazione del personale, il progetto potrà finalmente decollare”.
Non è improbabile, perciò, che il progetto possa partire subito dopo l’estate, o comunque entro la fine del 2008.

28 mag 2008

Rotondella: come sarà speso il tesoretto di compensazione

Giovedì in consiglio si vota il bilancio. Ecco alcune anticipazioni

ROTONDELLA – Il Consiglio comunale approverà giovedì il suo bilancio di previsione, ma non sarà un consiglio come gli altri. In questo esercizio finanziario, infatti, saranno compresi i 2,8 milioni di euro entrati nelle casse del comune per compensare l’impatto ambientale del centro Itrec di Trisaia.
Sapremo, insomma, come l’amministrazione ha deciso di investire il famoso “tesoretto”. Di sicuro non avverrà, come promesso, dopo una serie di consultazioni con la popolazione. Sotto l’egida della “programmazione partecipata”, richiamata dagli stessi amministratori, si è svolto, nel dicembre scorso, un solo incontro senza alcun seguito. Poi nulla più. I tempi si sono ristretti e l’amministrazione ha dovuto decidere. In polemica con questa contraddizione, alle 18 di questa sera, la sezione locale del Pd organizza una pubblica assemblea. Un’occasione di bilancio per descrivere l’attività dell’opposizione, ma anche una sorta di “contro-consiglio”, che, secondo il capogruppo dell’opposizione Vincenzo Francomano (Pd), dovrebbe sostituire quella “mancata discussione con la cittadinanza che l’amministrazione ha promesso e mai realizzato”.
Sulla destinazione della somma è comunque possibile fornire una serie di anticipazioni, così come emergono da un documento di giunta approvato nelle scorse settimane. Tra le opere di rilievo, a quanto pare, diventerà concreto il cineteatro, una struttura completamente nuova nei pressi della caserma dei carabinieri, per una spesa di circa 330 mila euro. 500 mila euro saranno spesi per Rotondella due, la metà dei quali dovrebbe servire per la costruzione della nuova Chiesa. 600 mila euro andranno allo sviluppo rurale, sia per interventi infrastrutturali che promozionali, e circa 500 mila saranno spesi per fini abitativi nel centro storico di Rotondella.
Oltre a queste grandi cifre, è prevista la realizzazione di tanti piccoli interventi di minor spessore, come il rinnovo della segnaletica stradale (18 mila euro), il rifacimento dei numeri civici, l’acquisto di attrezzature informatiche per gli uffici comunali(30 mila euro) e altro ancora. Ben 170 mila euro, inoltre, saranno utilizzati per le rate di mutui contratti dal comune.
Non è positivo il giudizio di Francomano: “Hanno usato questi fondi per spese minimali, che non permetteranno un’autentica inversione di tendenza per lo sviluppo del territorio. Hanno voluto accontentare tutti senza un vero indirizzo programmatico, destinando una cifra inadeguata al centro storico. Mi viene il dubbio che tante scelte siano state fatte solo in chiave elettoralistica”.
Bisognerà, comunque, attendere giovedì per ottenere conferme più precise e conoscere le motivazioni che hanno orientato le scelte degli amministratori. Quello di giovedì, peraltro, non sarà solamente il “consiglio del bilancio”. Ben 11 i punti all’ordine del giorno, tra cui la gestione associata della polizia municipale e lo stato dei lavori in corso Garibaldi, che procedono a rilento. Sarà, inoltre, il consiglio di Gianluca Palazzo, l’ex vicesindaco dimissionario che non ha ancora spiegato alla cittadinanza le ragioni della sua scelta. “Chiarirò tutto nel prossimo consiglio comunale” aveva detto al Quotidiano nel mese di febbraio. Vedremo se sarà di parola: il “prossimo consiglio”, tanto atteso da tutti, finalmente è arrivato!

24 mag 2008

Articoli in bianco e nero. Quando si votò per l'eolico

Pubblico un articolo del maggio 2002 in cui riportavo la cronaca di un consiglio comunale molto accesso. Quello in cui, tra le altre cose, si decise l'arrivo dell'eolico a Rotondella.

Dal 31 dicembre 2005 potrà attuarsi la tanto reclamizzata liberalizzazione del mercato. Già da adesso varie società per azioni si stanno attrezzando per trovarsi in futuro in una situazione di vantaggio sulla concorrenza. Una di queste, la “Laut” di Padova, potrebbe avviare a Rotondella fasi della propria produzione. Si tratterebbe della realizzazione di un parco eolico in determinate aree del territorio. In altre parole, una serie di pali andrebbero a produrre energia elettrica sfruttando la forza del vento. Anche di questo si è discusso nel consiglio comunale tenutosi mercoledì pomeriggio presso la sala consiliare “Antonio Bianco”. I consiglieri di minoranza non hanno nascosto le proprie perplessità sulla convenienza dell’affare. Rudy Marranchelli e Gianluca Palazzo hanno voluto informarsi sull’ubicazione e sul numero dei pali che saranno installati chiedendo notizie sull’eventualità di arrecare danni alle colture. Infine Vito Agresti, capogruppo dell’opposizione, ha mosso un’importante obiezione: “Ci date in pasto una convenzione bella e pronta” ha detto “senza aver interpellato altre aziende, affinchè si potessero ricercare migliori benefici per i cittadini. Si è fatto un grave errore nel non voler indire una regolare gara d’appalto come richiesto dalla legge”. Alle loro obiezioni hanno cercato di dare risposta l’Assessore all’Ambiente e Gestione dei Territori, Antonio Dimatteo, e il sindaco Mario Cucari. Il primo ha detto di non poter citare con precisione il numero dei pali e i luoghi di ubicazione, dati che “comunque saranno resi pubblici dopo l’effettuazione di analisi atte ad individuare in quali luoghi e in quali quantità sarà possibile recuperare energia dal vento. Si parla comunque di un numero oscillante tra i 16 e i 20 pali.” Due aree particolarmente “ventilate” sono già state indicate: la località cosiddetta dei “paraventi”, nella strada per Caramola, e quella della Croce Pastore, nella salita per il bosco. Dimatteo, infine, si è detto certo del fatto che “nessun danno sarà arrecato alla produzione agricola”. Il sindaco Cucari ha invece fatto cenno alle obiezioni di Agresti: “Non abbiamo voluto fare la gara d’appalto perché ci avrebbe portato via troppo tempo, come è successo per il comune di Brienza. Ciò non ci ha però impedito di fare una comparazione tra le offerte delle società candidate.” La “Laut” garantirebbe, a detta del sindaco: l’abbattimento della bolletta energetica del Comune, un finanziamento di 40 milioni di lire all’anno per la realizzazione di opere pubbliche e un’indennità di 1500 euro annui, per ogni palo, ai proprietari dei terreni in cui questi saranno installati. Inoltre la società si impegnerebbe a vendere l’energia, per Rotondella, allo stesso prezzo con cui la venderà, dopo la liberalizzazione, al futuro eventuale gestore, con un risparmio del 50% circa. Agresti si è comunque dichiarato insoddisfatto delle spiegazioni ricevute e ha chiesto al sindaco l’esposizione per iscritto delle offerte delle altre aziende contattate. Cucari si è detto disponibile ad accontentarlo. Il consiglio ha dato voto favorevole all’immediata eseguibilità dei rilevamenti.

Pino Suriano

Rotondella dal nucleare all'eolico

Installati 12 aerogeneratori in contrada Mancosa

ROTONDELLA – Già da alcuni giorni, in cima alle vallate di contrada Mancosa, si vedono svettare le imponenti pale eoliche annunciate da tempo. Non sono ancora funzionanti, ma, a quanto pare, lo saranno presto, sicuramente non più tardi della fine di giugno. Nel complesso, alla fine dei lavori di installazione, il parco sarà costituito da 12 aerogeneratori (si chiamano così, tecnicamente, le “pale”). Ben 15 in meno dei 27 previsti nel progetto iniziale.
Non è discorso da accaniti ambientalisti ammettere che l’impatto visivo non è certamente dei migliori. Ma è un prezzo che il comune ha deciso di pagare, in cambio dell’1,5% della produzione energetica che la ditta proprietaria dell’impianto fatturerà all’Enel. Il 3%, invece, andrà alla Regione Basilicata.
E non è andata male neppure per i proprietari dei terreni su cui sono installate. A quanto pare, avrebbero quasi triplicato gli introiti in rapporto alle condizioni iniziali.
Sempre in questi giorni, inoltre, sono partiti i lavori per la realizzazione delle condotte di trasporto energetico, che interessano un tratto di strada che va da Rotondella centro fino quasi alla ss 106.
La presenza dell’eolico a Rotondella fu decisa da un consiglio comunale del maggio 2002. A quel tempo Mario Cucari era il sindaco, Antonio Dimatteo il suo assessore all’Ambiente e Territorio e Vito Agresti l’oppositore che mosse obiezioni sulla modalità di affidamento, mentre Gianluca Palazzo (allora consigliere di opposizione) poneva dubbi sull’impatto ambientale del parco. Oggi, politicamente, le cose sono un po’ diverse, ma l’attuale amministrazione (capeggiata proprio da Vito Agresti) non ha bloccato il parco, che sarà funzionante tra breve insieme a quello di Campomaggiore (Potenza), inserito nello stesso piano di produzione energetica. Si tratta di un’operazione che dovrebbe rispondere al fabbisogno energetico annuo di circa 8000 famiglie e che “dovrebbe evitare – secondo la società produttrice - la dispersione nell'atmosfera di ben 42 mila tonnellate annue di emissioni di CO2”.
Entusiastiche le prospettive della Cre Project Srl, la società che ha realizzato il parco con l’ausilio finanziario di numerosi partners. “Le risorse finanziarie per la realizzazione dei parchi (circa 23 milioni di euro per quello di Rotondella, ndr.) derivano – spiega la società in una nota - dall'iniezione di equity dei soci della Cre Project S.r.l. e, per la restante parte, sono state rese disponibili dalla Cassa di Risparmio Padova e Rovigo, che ha concesso alla Cre Project un finanziamento, nell'ambito di un'operazione di project financing già conclusa. Il ruolo di financial advisor e di arranger dell'operazione di project financing è stato svolto da Banca Imi, investment bank del Gruppo Intesa Sanpaolo”.
“Questa operazione - ha dichiarato Daniele Boscolo Meneguolo, presidente di Cre Project - ci pone tra le realtà italiane di punta nel settore delle energie rinnovabili. Siamo orgogliosi di poter contare su un partner come Cariparo, che ci assiste con gli strumenti finanziari più innovativi e che ci permetterà di ottenere importanti risultati in un contesto con grandi potenzialità come il Sud Italia. Vogliamo, infatti, sfruttare il vento per produrre energia a basso costo, senza sprechi, senza danneggiare l'ambiente, in armonia e collaborazione con le realtà locali”.

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Il presidente Napolitano si fa vivo sul caso Falcone

"Impegno per garantire il gratuito patrocinio"

ROTONDELLA – Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si occuperà del caso di Angelo Falcone, giovane di origini lucane detenuto in India dal marzo 2007 per possesso di stupefacenti. A renderlo noto, ieri mattina, l’Ufficio Stampa della Regione Basilicata. Il Capo dello Stato ha assicurato al difensore civico della Basilicata, Catello Aprea, il suo «interessamento presso il Ministero della Giustizia, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto del gratuito patrocinio». Non è andata persa, perciò, la lunga battaglia mediatica di Giovanni Falcone, padre di Angelo, che più volte aveva fatto presente alle autorità istituzionali la rilevanza delle spese legali (intorno ai 60 mila euro) per la difesa del figlio e dell’amico arrestato con lui, Simone Nobili. Già da tempo Falcone aveva chiesto l’assistenza legale a spese dello stato “anche per gli italiani detenuti all’estero, che pagano regolarmente le tasse in Italia, affinché siano garantiti l’articolo 24 della Costituzione e gli articoli 9, 10 e 11 della Dichiarazione Universale per i Diritti Umani”. Una richiesta che aveva fatto sua anche l’Onorevole Marco Zacchera, durante una conferenza stampa sugli italiani detenuti all’estero, svoltasi a Montecitorio lo scorso 28 ottobre.
E ora il cerchio dovrebbe quadrare, anche grazie all’impegno di Aprea, che si è rivolto al Capo dello Stato illustrandogli gli sforzi che il padre di Falcone ha fatto e sta facendo «per dimostrare l’innocenza del figlio», detenuto in condizioni disumane. Per sollecitare l’intervento, a quanto pare, Aprea avrebbe fatto perno proprio «sull'assenza di convenzioni tra Italia e India sul gratuito patrocinio in materia penale». Una condizione che avrebbe sminuito i diritti di cittadinanza dei due rispetto a quelli dei detenuti in altri stati. Ora la palla passa al Ministro della Giustizia Alfano, che subito dovrebbe attivarsi per garantire una tempestiva soluzione al problema. La notizia arriva in concomitanza con lo sciopero della fame avviato l’altro ieri da Giovanni Falcone, in protesta, tra gli altri, proprio con le massime autorità dello Stato (Presidente della Repubblica e del Consiglio), che mai fino ad oggi avevano preso posizione, nonostante la ribalta mediatica e le numerose interrogazioni parlamentari sul caso.
Per il 31 maggio, inoltre, è in programma la prossima udienza per Angelo e Simone. Sono previste altre testimonianze di agenti di polizia, dopo che, nelle scorse udienze del 29 e 30 aprile, alcuni di loro non si presentarono, rinvigorendo le speranze di padre e figlio: “Se qualcuno comincia a fare marcia indietro – aveva dichiarato Giovanni Falcone, sempre convinto dell’innocenza di Angelo – significa che la verità sta venendo a galla”.

Pino Suriano - da www.ilquotidianodellabasilicata.it


Calcio a 5 juniores: il Real Nova Siri tenta l'impresa

Oggi la sfida contro il Bisceglie che all'andata si è imposto per 13-2

NOVA SIRI – Il Real Nova Siri tenta l’impresa impossibile. E davvero di questo si tratterebbe se domani, presso il campo di calcetto in zona 167, i ragazzi di mister Favale riuscissero a superare l’Asc Risceglie. E’ in palio la qualificazione alle fasi nazionali del campionato di calcio a 5 juniores. Gli jonici, vincitori del campionato lucano, affronteranno i pari età vincitori del campionato pugliese. Proibitivo il risultato di partenza, maturato nella gara d’andata: 13-2 in favore dei pugliesi. Per i lucani, unici marcatori Lillo e Tarantino. Gli jonici, in quell’occasione, patirono le dimensioni del terreno di gioco, molto maggiori rispetto a quello di casa. E’ ragionevole, perciò, ritenere che anche i pugliesi, questa volta, possano pagare lo scotto.
Di sicuro non sarà facile rovesciare il risultato, ma il pubblico locale, sempre presente alle gare di campionato, potrà offrire il suo apporto decisivo. Molto dipenderaà, naturalmente, anche dall’animo con cui i ragazzi scenderanno in campo e da un eventuale sblocco immediato del risultato.
Comunque vada, il risultato di domani non potrà cancellare l’ennesima grande stagione dei ragazzi del presidente Vincenzo Giorgio. I ragazzi, infatti, si sono confermati campioni a una giornata dal termine, bissando il successo regionale dell’anno precedente. E non è improbabile che anche per l’anno prossimo il Nova Siri possa fare la voce grossa, aprendo un autentico ciclo in ambito regionale. Con la speranza del salto di qualità anche in ambito nazionale. Impresa non proibitiva, stando ai progetti e all’impegno della società.

21 mag 2008

Poesia nel segnodi Albino e Isabella

Anche per quest'anno in programma i concorsi dell'associazione Magna Grecia Lucana

VALSINNI – Anche nella prossima estate la poesia non si farà attendere sulle sponde del fiume Sinni. Gran parte del merito, ancora una volta, va riconosciuto all’associazione piemontese Magna Grecia Lucania.
Il sodalizio, presieduto da Maria Celano, ripropone l’ormai tradizionale pacchetto di eventi culturali per l’estate lucana. Primi tra tutti, per storia e contributo alla cultura locale, i due concorsi di poesia dedicati ad Isabella Morra (poesia in lingua italiana) e Albino Pierro (poesia dialettale).
Ancora una volta, quindi, non saranno disattesi gli appuntamenti per le cerimonie di premiazione. Già programmate le date dei due eventi: il 13 agosto l’appuntamento è a Valsinni per i vincitori del concorso dedicato a Isabella, il 20 agosto a Tursi per la quarta edizione di quello dedicato a Pierro.
Sono ancora aperte le iscrizioni ai due concorsi, almeno fino al 31 maggio prossimo. Quanti volessero partecipare dovranno inviare le opere, in tre copie dattiloscritte e non firmate (almeno quelle inedite) al seguente indirizzo: “Associazione Culturale Onlus Magna Grecia Lucana - Via Valdellatorre n°101, 10149 Torino”. Bisognerà allegare, inoltre, una quota di iscrizione di 25 euro per ciascuna sezione a cui si partecipa.
Sono tante, come negli anni scorsi, le sezioni poetiche dei concorsi: poesie a tema libero, sillogi, libri editi e altro ancora. Uno stesso partecipante, inoltre, potrà concorrere per più sezioni.
Maggiori informazioni, comunque, possono reperirsi sui siti internet www.bierredue.it; www.associazionefinisterre.it; www.montescaglioso.net. Per eventuali richieste di approfondimento è possibile rivolgersi anche ai recapiti dell’associazione Magna Grecia Lucana: tel e fax 011.7380316, indirizzo e-mail magnagrecialucana@libero.it
La peculiarità di questi eventi, come ha più volte affermato la madrina Maria Celano, è quella di far rivivere la memoria dei poeti lucani non solo in un’ottica puramente celebrativa, ma come sprone reale perché la loro lezione poetica ritorni viva e si trasformi in stimolo reale per una produzione poetica nuova. Solo così, aggiungiamo noi, i nostri poeti smetteranno di essere semplici “miti da incorniciare”.

16 mag 2008

Nova Siri: riaperta la Cappella della Sulla

Celebrata dal vescovo Nolè la riapertura al pubblico

NOVA SIRI – Certi luoghi sono cari alla gente in modo speciale. Spesso accade senza una motivazione precisa, ma per un misterioso sentimento di affezione religiosa. Quell’affezione che ancora permane in certe zone. Non si spiegherebbero altrimenti la presenza di un vescovo e due senatori, ma soprattutto la folla di gente accorsa domenica per la riapertura della cappella Madonna della Sulla.
Si tratta di un autentico “gioiellino” nel cuore della campagna di Nova Siri, piccolo e grazioso allo stesso tempo. Era rimasta chiusa dall’ottobre 2006, a causa delle infiltrazioni d’acqua che ne avevano minato le fondamenta. E proprio nel corso dei lavori si è scoperto che la Chiesa reggeva senza cemento, tutto a secco con terra e pietra. Laboriosi contadini, a quanto pare, l’avevano messa in piedi nel solco di una geniale tradizione. Ai lavori di consolidamento si sono aggiunti quelli di restauro e riqualificazione del piazzale antistante la cappella. E proprio nel piazzale si è svolta la Santa Messa di domenica scorsa, celebrata da monsignor Francescantonio Nolè, vescovo della Diocesi Tursi-Lagonegro; e concelebrata da don Savino D’Amelio, reggente della parrocchia di Santa Maria Assunta e dal missionario Padre Riccardo Gonzalez.
Erano presenti, tra le autorità, il sindaco di Nova Siri Giuseppe Santarcangelo e i due nuovi senatori Carlo Chiurazzi e Cosimo Latronico. “La cappella – ha detto don Savino prima della Santa Messa – non è restituita solo alla comunità ma a tutta la zona, perché è un luogo apprezzato e riconosciuto anche fuori”.
Opinione condivisa dal vescovo, che nell’omelia ha spiegato il valore educativo, per la vita e per la fede, dei luoghi di venerazione mariana. “Maria è un modello per tutti noi – ha detto – la prima ad aver detto al Signore un sì senza riserve, proprio quello che è chiesto a noi”. Momento finale con la visita alla cappella restaurata: una fila composta e accompagnata dai tradizionali canti mariani. Poi un saluto alla statua della Vergine, un’offerta e l’uscita da un ingresso laterale. Per le vie del centro storico era già pronta la festa con giostre, banda e concerto musicale a fine serata. “Da anni – si è stupito qualcuno – la festa non era così bella e piena di gente”.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

12 mag 2008

Rotondella: sorprende la vittoria del Pdl

Commento "a freddo" delle politiche di aprile
ROTONDELLA – A Rotondella il voto delle politiche si è rivelato in linea con il trend nazionale, ma non ha mancato di fornire qualche indicazione di rilievo sul piano locale. Forse anche in vista delle prossime elezioni comunali, in programma per la primavera del 2009. Il primo dato interessante è la sconfitta, difficilmente prevedibile, del Pd. In pochi, infatti, avrebbero scommesso sul sorpasso del Pdl, né tanto meno su uno scarto così rilevante: 737 voti alla Camera contro i 550 del partito di Veltroni! Infatti il Pdl, se escludiamo i Circoli della Libertà di Rudy Marranchelli e la ex sezione di An, non si distingue certo per un forte radicamento sul territorio. Diverso è il discorso per il Pd, che rappresenta una realtà politica ben più rilevante, capace di fare presa sul territorio e di coinvolgere anche molti giovani. Difficilmente, perciò, si spiega l’esito delle urne, se non con un forte senso di sfiducia per la proposta di Veltroni e di chi, sul territorio, se ne è fatto latore. Che questo risultato non possa essere lo stimolo per la creazione di una più stabile e radicata realtà di centrodestra sul territorio? Anche con un eventuale risvolto di candidatura per le prossime comunali? Chissà…. A Rotondella, come è noto, il centrodestra non presenta da anni una lista cosiddetta “politica”, facendosi rappresentare da più o meno trasversali coalizioni civiche. Troppo alto il divario elettorale col centrosinistra. Nell’ultima tornata, per esempio, il gruppo di Vito Agresti riuscì a battere l’Ulivo proprio grazie al contributo sostanziale del circolo Pio Latorre, oggi “trasformatosi” nella sezione di Rifondazione Comunista. E qui il caso non è diverso da quello del Pd. La sezione di Rc appare viva e presente sul territorio, ma il disastroso esito delle urne (appena 57 voti alla Camera per L’Arcobaleno) lascia spazio a qualche riflessione. Degni di nota anche gli 81 voti per l’Udc (5%), che fanno riferimento a una rappresentanza ideale più che territoriale. Non esiste, infatti, alcun esponente politico che si richiami pubblicamente a questo partito, né è mai esistita a Rotondella una sezione Udc. Agisce, probabilmente, il richiamo del simbolo sull’immaginario ideale di anziani e nostalgici Dc. Interessante si è rivelato anche il bacino di consenso intorno alla lista Di Pietro (73 voti), che ha potuto giovarsi del sostegno, più o meno esplicito, di alcuni esponenti politici del territorio, non ultimo l’assessore comunale Antonio Dimatteo. Interessanti anche i 42 voti per La Destra di Storace, su cui ha positivamente pesato la presenza di un candidato locale, seppur di bandiera. Sia chiaro, il voto politico risponde a logiche totalmente differenti rispetto a quello amministrativo. Ma trascurarne tutti i rilievi potrebbe essere un errore. Dall’una e dall’altra parte.

Un Pd di giovani per far rinascere Rotondella

Il partito ha eletto come segretaria, nei mesi scorsi, Donatella Negro

ROTONDELLA – Il risultato delle scorse politiche non è stato confortante, né per il Pd nazionale, né per quello locale, staccato nettamente a Rotondella da un sorprendente Pdl: 737 voti alla Camera per il partito di Berlusconi, 550 per quello di Veltroni.
Il voto del mese scorso, però, non fotografa del tutto la dinamica locale. Infatti, l’esperienza politica più attiva, quella più riconoscibile sul piano della presenza sociale, è senz’altro rappresentata proprio dalla sezione del Pd. Una realtà nuova, ricca di idee, che fa della partecipazione giovanile la sua arma principale.
Alla nuova generazione appartiene anche la nuova segretaria cittadina, Donatella Negro, eletta nei mesi scorsi con voto unanime, a testimonianza dello storico “clima di pace” del Pd di Rotondella. Si tratta di una figura del tutto nuova nel panorama politico locale. E proprio questa sarebbe stata “una delle ragioni principali che hanno indotto il coordinamento cittadino a puntare su di lei, per fare uscire la politica locale da vecchi schematismi e frammentazioni”, come ha spiegato Vincenzo Francomano, segretario uscente della sezione cittadina Ds e capogruppo del Pd in consiglio comunale. “Avremo una grande attenzione verso i giovani – ha dichiarato la Negro – come abbiamo già dimostrato con l’enorme ricambio generazionale del nuovo direttivo”.
Nello stesso clima di unanimità si è celebrata, in periodo elettorale, l’inaugurazione della nuova sezione del Pd (nei locali della ex sezione Ds) intitolata al compianto Carlo Stigliano, che tanto si spese per la costituzione di un centrosinistra unito in ambito locale e regionale. Ultima novità, anch’essa simbolo di intraprendenza e voglia di fare, è la realizzazione di un sito web aperto alla partecipazione pubblica, grazie alla presenza di un interessante spazio di discussione. L’indirizzo è www.rotondellapd.netsons.org.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

Arte in Rivolta al lido di Rotondella

Dal 22 al 25 maggio grande rassegna con artisti croati, lucani e pugliesi
La tre giorni è organizzata dall'associazione Federico II eventi

ROTONDELLA – “Arte in Rivolta” al lido di Rotondella. E’ il titolo del grande evento che animerà le spiagge joniche dal 22 al 25 maggio. L’iniziativa, promossa dall’associazione di Promozione Sociale “Federico II Eventi”, mette in campo la forza creativa di artisti lucani, pugliesi e croati. Non solo. Turismo e agricoltura, settori trainanti della realtà metapontina e croata, completeranno un programma ricco come non mai. Si comincia il 22 maggio nella sala consiliare di Rotondella. In quella sede il progetto sarà presentato alla presenza delle Autorità Locali e del Console della Repubblica di Croazia. Il giorno successivo appuntamento al Camping Rivolta, dove, dopo la registrazione dei presenti, sarà predisposta un’accoglienza con buffet di benvenuto a base di prodotti tipici lucani. Dopo l’apertura ufficiale degli stand espositivi di artigianato e prodotti tipici lucani e croati, sarà proiettato il film croato “The Society of Jesus” di Silvije Petranovic. Festa serale con l’esibizione di band musicali del luogo.
Cartello molto ricco anche per il 24. Si parte subito con la mostra concorso Fusion Art, che vedrà in gara artisti lucani, pugliesi e croati. In seguito il video-presentazione del progetto galleria Tigor (Buje) documenti video di Zoltan Toth galleria “Tigor” prodotto da M@lv@zij@. In serata proiezione del film “Le mani in faccia” per la regia di Daniele Basilio, prodotto da Rai Cinema in collaborazione con la Scuola nazionale di Cinema e distribuito da Lab 80. Anche in questo caso serata animata con la presenza degli E-zezi, gruppo di musica popolare composto da 12 elementi.
Grande conclusione il 25 maggio. Di grande interesse il dibattito previsto per la mattina: “Agricoltura di Qualità – Metapontino California del Sud” con la testimonianza di un imprenditore agricolo e turistico croato.
A seguire la mostra fotografica “Paesaggio rurale”, la presentazione del libro “La globalizzazione dei sentimenti”. Gran finale con il concerto del cantautore Mimmo Cavallo.
Insomma, per gli appassionati di arte e cultura c’è da leccarsi i baffi. Il tutto, peraltro, non può essere ridotto a una semplice mostra di artisti, ma si avvicina molto a quello che nel moderno lessico del marketing può definirsi “evento-prodotto”: “La volontà di Arte in Rivolta - spiegano i promotori - è quella di creare un evento che costituisca una valida opportunità di marketing per il territorio, per questo si è pensato di creare un percorso d’informazione a 360 gradi, attraverso schermi che diffonderanno le immagini del territorio, spazi espositivi, strumenti informatici e la realizzazione di materiale audiovisivo da diffondere a conclusione della tre giorni. Al fine di agevolare i visitatori, inoltre, sarà realizzata un’apposita convenzione con il Camping presente sull’area”. Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’indirizzo mail veturio@libero.it

Pino Suriano - Il Quotidiano della Basilicata

7 mag 2008

Una canzone per Angelo Falcone

Musica e parole del cantautore Pino Battafarano

ROTONDELLA - Una canzone per Angelo. E' l'ultima fatica del cantautore Pino Battafarano, che ha voluto raccontare in musica la vicenda del giovane di origini lucane, detenuto in India dal marzo 2007. L'audio è già disponibile in rete sul sito www.giovannifalcone.blogspot.com. Le melodie di Battafarano sono accompagnate dal suggestivo montaggio del grafico Graziano Toscano, che raccoglie le ultime immagini in carcere di Angelo, altre foto scattate prima dell'arresto e alcuni dei suoi tanti disegni “scaccianoia”, realizzati in cella. L'iniziativa di Battafarano ha commosso Giovanni Falcone, padre di Angelo, che ha chiesto di farne un inno di libertà per i giovani italiani detenuti all'estero. “Prigioniero di una politica sbagliata” è il primo verso di una canzone dalla melodia triste e coinvolgente, che va dalla denuncia alla domanda-sfogo “Angelo dove sei”? Passando per un commovente richiamo alla speranza: “Apri gli occhi al mondo, qualcuno ti salverà”. E' la stessa speranza, sempre più flebile ma non ancora sopita, che ispira i tentativi di Giovanni Falcone. Nonostante il suo impegno, però, la situazione giudiziaria di Angelo non sta registrando novità. Le udienze previste nei giorni scorsi (28 e 29 aprile) non avrebbero portato a nulla di concreto. Era prevista la testimonianza di due poliziotti, che però non si sono presentati in tribunale. La circostanza ha prodotto l'effetto negativo di posticipare ulteriormente l'udienza (il prossimo 31 maggio) ma ha in qualche modo supportato alcune speranze di padre e figlio, insospettiti dalle frequenti assenze di poliziotti chiamati a testimoniare. «Forse qualcuno comincia a fare marcia indietro -ha detto Giovanni Falcone- e per questo Angelo pare ottimista». Intanto, nel pieno di questo dramma, si è “consumato” anche il 28esimo compleanno di Angelo, festeggiato (si fa per dire) in cella lo scorso 26 aprile. «E' già il secondo compleanno che Angelo festeggia in cella - ha commentato suo padre - e non voglio neppure pensare all'idea che ce ne possa essere un altro»

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata