25 ott 2008

Rotondella: Ecco i documenti del dissidio tra Palazzo e Dimatteo

Le accuse di Palazzo: "metodi da prima repubblica"
ROTONDELLA – Le ricostruzioni ipotizzate dal Quotidiano trovano conferma: Gianluca Palazzo aveva lasciato l’incarico di vice sindaco per uno scontro con l’assessore Antonio Dimatteo, allora capogruppo della civica “Insieme per Rotondella”.
Palazzo (che intanto è tornato a fare il vice sindaco) non aveva mai chiarito pubblicamente le ragioni del suo strappo. Il “non detto”, però, emerge oggi da due documenti che permettono di ricostruire meglio la vicenda: il primo è la severa lettera con cui Palazzo comunicava al sindaco le proprie dimissioni in data 21 dicembre 2007; il secondo è la nota di risposta con cui l’intera maggioranza reagiva alle accuse di Palazzo, prendendo con fermezza le difese di Dimatteo, in data 15 gennaio 2008.
Ma andiamo con ordine. Il 21 dicembre al sindaco Vito Agresti giungeva la lettera di dimissioni di Palazzo, che il primo cittadino avrebbe definito, in seguito, “inattesa e sorprendente”.
Nella lettera c’erano pesanti allusioni, tanto più penetranti perché riferite, in particolare, a una determinata persona: l’assessore Dimatteo.
“Sarebbe infantile – scriveva Palazzo – nascondere le incrinature che hanno caratterizzato la vita politica dell’ultimo semestre, le quali mi hanno indotto ad una riflessione sul mio ruolo e le mie aspettative. […] La nostra esperienza, infatti, nasceva dall’esigenza di discontinuità da vecchie logiche che hanno costituito i “valori dell’Italia” della Prima Repubblica: lottizzazione, consociativismo, trasversalismo. Non voglio erigermi a moralizzatore dell’attività politica locale, ma mi sia consentito prendere le distanze da una situazione che mi provoca un forte disagio: è, infatti, evidente a tutti la mia contrapposizione di vedute con il capogruppo della maggioranza, nonché la mia contrarietà ad alcune scelte e ad alcuni indirizzi che negli ultimi tempi sono stati assunti”.
Insomma, la penna di Palazzo era calibrata, ma tra le righe si coglievano parole pesanti e giudizi gravissimi. O almeno come tali li avrebbero recepiti gli altri membri della maggioranza, che in data 15 gennaio rispondevano con un duro documento, redatto da Dimatteo ma sottoscritto da tutti gli altri.
In quella lettera di risposta la maggioranza metteva i puntini sulle “i”. E prima di tutto rimproverava a Palazzo di aver “scritto prima di discutere”.
“Il nostro operato amministrativo – recitava la nota – è stato sempre trasparente, rispettoso delle regole e della legalità. Il ruolo ricoperto è stato sempre di indirizzo, e non impositore di comportamenti consociativi, di lottizzazione e consociativismo, come impropriamente si usa dire. Queste parole sono gravi e offendono la dignità di tutti i suoi colleghi consiglieri, verso i quali e con i quali lei avrebbe dovuto far valere le sue verità di vice comandante, anziché abbandonare la nave al suo destino”. Nel documento, infine, veniva ricordato che “il capogruppo di maggioranza non ha mai deciso in modo monocratico, ma è stato sempre portavoce della volontà dell’intera maggioranza”.
“Solo la fiducia espressa in quel documento - avrebbe dichiarato in seguito Dimatteo - mi avrebbe permesso di andare avanti con l’incarico di capogruppo”, incarico da cui si è comunque dimesso alla fine di settembre per “il venir meno del sostegno unanime del gruppo”.
Dimatteo, infatti, ha lasciato il suo incarico proprio nei giorni in cui si approssimava il ritorno di Palazzo. Insomma, stando alle indiscrezioni, non regna certo la pace nella maggioranza di Vito Agresti. Naturalmente non è colpa del sindaco, quanto di una campagna elettorale sempre più vicina, che probabilmente non mancherà di evidenziare solchi già presenti tra membri della stessa coalizione.
Ma nessuno, in questo momento, ha interesse a “lasciare la nave al suo destino”. Anche perché è una nave con un bottino pesante: i 2,8 milioni di euro della compensazione ambientale, che nessuno ha intenzione di lasciar spendere agli altri.

20 ott 2008

Rotondella: recuperati 250 mila euro

La Regione riassegna al comune una somma che doveva restituire.


ROTONDELLA – 247 mila euro non sono noccioline, neppure per un comune come Rotondella, che ha già le casse piene grazie ai fondi di compensazione ambientale. Tanti sono i soldi che la regione Basilicata ha concesso al comune jonico e che saranno spesi per la realizzazione di un progetto di “architettura naturalistica ed ambientale” su viale Europa, principale strada di accesso al paese. Desta interesse la modalità con cui i fondi sono stati concessi, o meglio, “trattenuti”. La somma, infatti, era già nelle disponibilità del comune di Rotondella, che avrebbe dovuto restituirla alla regione Basilicata per un debito pregresso. Il debito in questione risaliva a una vicenda del 1992, anno in cui la regione finanziò un’opera di collegamento tra il centro abitato e la Sinnica (dgr n. 3264). L’opera non fu conclusa nei tempi stabiliti, e il comune si vide costretto a restituire la somma che la regione aveva già erogato come anticipo. Insomma, il comune aveva un debito con la regione, che ne aveva più volte sollecitato l’estinzione a partire dal 204, anno di revoca del finanziamento.
La questione si pose nuovamente nel gennaio scorso, quando il comune di Rotondella ricalcolò la somma da restituire in 247 mila euro. In giunta si discusse sull’opportunità di una restituzione immediata (viste le disponibilità di cassa) o di una modulazione in tre rete annuali.
Prevalse la seconda ipotesi, sostenuta, tra gli altri, dall’assessore al Bilancio Francesco Dilorenzo. Una scelta felice, poiché anche grazie alla remora si è potuta tentare una “terza via”, quella percorsa dall’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Dimatteo. Questi, nel giugno scorso, scriveva alla regione chiedendo la rassegnazione dei fondi suddetti per un progetto di miglioramento della fruibilità turistica del centro storico. Come a dire: “dovremmo restituirvi dei fondi, che ne dite di lasciarli a noi se li usiamo per finalità progettuali comuni alle vostre?” A questo argomento Dimatteo aggiungeva la disponibilità del comune a compartecipare al progetto con una somma di 40 mila euro.
Richiesta accettata: la giunta regionale, su proposta del presidente Vito De Filippo, ha deliberato la rassegnazione il 23 settembre scorso. Grazie alla concessione il comune di Rotondella potrà migliorare viale Europa e realizzare scalinate di collegamento con il corso Garibaldi, garantendo così un numero maggiore di parcheggi fruibili (problema annoso a Rotondella e già, in parte, affrontato con i lavori di riqualificazione di corso Garibaldi).
“E’ un recupero importante – ha spiegato l’assessore Dimatteo – molti avevano perso ogni speranza per quei fondi, e invece siamo riusciti a trattenerli grazie alla nostra tenacia e, soprattutto, grazie all’impegno e alla sollecitudine dell’ufficio di presidenza della regione”. Meglio così, almeno per Rotondella.

16 ott 2008

Caso Palazzo-Dimatteo: il Pd chiede chiarezza

Francomano: "La maggioranza ne parli in consiglio"

ROTONDELLA – “Il caso di Palazzo e Dimatteo va chiarito in consiglio”. Chiede trasparenza il gruppo consiliare del Pd di Rotondella, dopo le vicende che hanno portato al ritorno di Gianluca Palazzo alla carica di vice sindaco e alle dimissioni, quasi contestuali, di Antonio Dimatteo dall’incarico politico di capogruppo della Civica “Insieme per Rotondella”.

Da qui la richiesta di un consiglio comunale in tempi brevi. “La fatica del Sindaco di tenere nascoste le divisioni nella propria maggioranza- recita un volantino affisso dal Pd - non produce ormai alcun risultato. L'affare delle dimissioni e del ritorno del vicesindaco Palazzo ha aspetti ombrosi, visto che la maggioranza, per ben dieci mesi, ha provato un senso di vergogna a rendere noti al Consiglio Comunale ed alla Cittadinanza le ragioni vere che, nel dicembre 2007, avevano indotto il Vicesindaco a lasciare il suo incarico. Infatti, soltanto con le dimissioni di Dimatteo si scopre l'esistenza di una lettera di dimissioni del Vicesindaco datata 21 dicembre 2007 e di un risposta del gruppo di maggioranza del 15 gennaio 2008, da cui sembrerebbero emergere gravi dissensi in seno all'Amministrazione Comunale sulla “poco chiara linea politica dei programmi (sono parole di Dimatteo!!!!). Come si è potuto pensare - prosegue il volantino - di tenere nascosti questi atti per così tanto tempo? C'è da chiedersi quali sono stati i motivi veri delle dimissioni del Vicesindaco e, soprattutto, quale il «prezzo» che è stato pagato per il suo ritorno. Sono domande legittime che esigono risposte chiare. Il dubbio (per non dire la certezza) è che l'unico collante che continua a tenere insieme coloro che occupano il Palazzo è la brama di gestire fondi, creando clientele in vista delle prossime elezioni amministrative”.


Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

13 ott 2008

Sito unico: il Pd ha paura

Santarsiero e Adduce chiedono la mobilitazione in un incontro a Rotondella

ROTONDELLA - Sito unico per le scorie: il Pd ha paura. E’ allarmante il quadro emerso l’altro ieri nell’ambito dell’incontro organizzato sul tema dalla sezione del Pd di Rotondella. Non casuale la scelta del luogo (Rotondella ospita nel suo territorio il centro Itrec di Trisaia) e non casuale la composizione della platea, in buona parte gremita da ambientalisti.
Veementi sono stati i moniti lanciati dai rappresentanti del partito di Veltroni: il segretario Pd di Rotondella Donatella Negro; il capogruppo Pd in consiglio comunale Enzo Francomano; l’assessore provinciale all’Ambiente Franco Labriola; il presidente di Agrobios Salvatore Adduce; l’assessore regionale all’ambiente Vincenzo Santochirico. Tutti e tre hanno manifestato timori per la “deriva decisionista” del Governo, peraltro sostenuto da un discreto gradimento popolare in questi primi mesi di lavoro.
“Mi preoccupa molto – ha detto Labriola - il metodo messo in campo dal Governo, che salta ogni possibile forma di confronto con le realtà locali. Dobbiamo riprendere a discutere del problema scorie, anche e soprattutto all’interno dei nostri consigli comunali”. Anche per questa ragione lo stesso assessore si è fatto promotore di un documento politico che i comuni della provincia potranno approvare per esprimere la propria contrarietà a una possibile individuazione del sito in territorio lucano.
Ci è andato giù duro Salvatore Adduce, intervenuto dal pubblico: “Il clima politico di oggi è terribile. Può accadere di tutto in tutti i settori. Le popolazioni devono mobilitarsi in fretta”.
Una vera musica per le orecchie degli ambientalisti presenti in sala, i quali - a loro ire – non hanno mai smesso di farlo sin dai tempi di Scanzano (novembre 2003). Anzi, il loro impegno e i loro moniti non avrebbero ottenuto adeguato riconoscimento dagli stessi politici che ora invocano la mobilitazione. Secondo loro la politica avrebbe potuto fare molto di più, anzitutto riconvertendo i luoghi candidabili per il deposito unico. “Avevamo proposto di realizzare il parco dei calanchi e di convertire l’Enea di Trisaia in facoltà universitaria, ma nessuno ci ha presi sul serio. E ora?”.
E’ la posizione critica su cui si sono attestati gli interventi di Pino Passarelli, No Scorie Metaponto, e Felice Santarcangelo, No Scorie Trisaia. Più docile la posizione di Scanziamo le Scorie, che per bocca del presidente Donato Nardiello si è limitata a sottolineare l’urgenza di nuovi investimenti della Regione sulle energie rinnovabili.
Ha concluso l’incontro l’assessore Santochirico, richiamando l’attenzione sugli orizzonti aperti dalla nuova maggioranza: “Con il governo Prodi si era creato un tavolo per decidere le procedure di individuazione del sito, e noi decidemmo di entrarci insieme ad altre regioni. Allora, però, si parlava di collocare solamente le scorie esistenti e di vincolare il tutto alla eventuale autocandidatura di qualche regione. Con il nuovo governo, che vuole reintrodurre il nucleare, sono entrati in gioco due nuovi fattori: da un lato il problema della conservazione delle scorie del futuro (e non solo quelle del passato); dall’altro una certa chiarezza sulla possibilità del governo di individuare il sito, anche se nessuna regione si candidasse a ospitarlo”.
Insomma, la situazione ha preso una linea diversa e sarà bene difendersi. Anche per questo la Regione Basilicata, in sede di conferenza delle Regioni, ha sostenuto una posizione isolata per sottolineare la propria alternatività alle decisioni prese. E anche per questo Santochirico ha invitato tutti a evitare campanilismi e, rivolgendosi agli ambientalisti e alle loro obiezioni, ha predicato realismo: “non conviene fare il salto più lungo dell’asta: c’è ben altro da fare per evitare il sito che pensare a una Università all’interno dell’Enea”.
Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

11 ott 2008

Rotondella: all'Ipsia monta la protesta

Piove nelle aule, ma la Provincia promette: "già appaltati i lavori"

ROTONDELLA - “Tra poco sarà tutto pronto. I lavori stanno partendo, state tranquilli e tranquillizzate le famiglie”. Così rispondevano i professori agli alunni dell’Ipsia Chimico di Rotondella, che di tanto in tanto andavano a protestare per lo stato fatiscente delle aule scolastiche. Non una volta o due, ma almeno da tre anni a questa parte. Sempre a placare, a chiedere pazienza, per poi ritrovarsi a fare promesse che, loro malgrado, non avrebbero avuto seguito.

Così fino all’altro ieri, quando gli alunni dell’Ipsia hanno deciso di non entrare a scuola per protesta contro le carenze strutturali degli edifici scolastici. Il solito pretesto di ottobre per evitare “legalmente” un giorno di scuola? Forse anche questo. Ma in quelle aule, come conferma il responsabile di plesso professor Giovanni Auletta, le infiltrazioni ci sono davvero. E non solo da qualche giorno.

Questa volta, però, all’annosa questione si dovrebbe mettere la parola fine. Un fax pervenuto l’altro ieri dalla provincia, infatti, ha confermato che i lavori per la riqualificazione dell’immobile sono stati già finanziati e appaltati. “E’ in fase conclusiva – hanno fatto sapere dalla Provincia – la fase di regolamentazione del contratto con la ditta appaltatrice”. Insomma, l’impermeabilizzazione delle aule dovrebbe essere completata in tempi brevi.

Al chimico, del resto, i lavori era già partiti qualche tempo fa, quando un finanziamento di 80 mila euro permise di procedere a qualche intervento. Quella cifra, come già qualcuno prevedeva, non è però bastata a completare tutti gli interventi programmati. “ Il monta carichi per i diversamente abili – spiega il professor Auletta a titolo di esempio – è stato praticamente lasciato a metà, così come altre cose”.

A questo punto viene da chiedersi: basterà il nuovo stanziamento della Provincia (circa 120 mila euro) per il completamento d’opera? Si spera di sì, anche perché l’Ipsia di Rotondella, che garantisce uno dei diplomi più spendibili sul piano lavorativo, deve già pagare lo scotto di un difficile collegamento viario con i centri limitrofi. Se a questo limite si aggiunge la fatiscenza delle aule, il tutto diventa un implicito invito a non iscriversi.


10 ott 2008

Pd: una conferenza sul sito unico

Tra i relatori l'assessore regionale Vincenzo Santochirico

ROTONDELLA – E’ in programma per questa sera, alle ore 18 presso la sala consiliare “Antonio Bianco”, un incontro dal titolo “Rotondella 2009-2014: come la vuoi tu? Verso la Conferenza Programmatica Locale del Partito Democratico”.
L’incontro sarà centrato in particolare sul tema del sito unico radioattivo e sul possibile ruolo della Regione Basilicata. Non per caso l’intervento conclusivo è affidato a Vincenzo Santochirico, assessore regionale all’ambiente. Prima di lui prenderanno la parola Donatella Negro, segretaria del circolo Pd “Carlo Stigliano” di Rotondella; Vincenzo Francomano, capogruppo Pd al comune di Rotondella; Franco Labriola, assessore all’Ambiente Provincia di Matera. La cittadinanza è invitata.

8 ott 2008

Palazzo torna a fare il vice sindaco, ma Dimatteo si dimette da capogruppo

L'assessore lascia l'incarico con una missiva molto critica sull'operato dell'amministrazione
ROTONDELLA – Poteva essere il giorno della pace ritrovata. Giovedì sera, dopo una lunga e serrata discussione del gruppo di maggioranza, veniva sancito il ritorno di Gianluca Palazzo alla carica di vice sindaco, incarico da cui si era dimesso nel dicembre 2007 per ragioni non del tutto note.
Dopo più di nove mesi il ritorno in sella: nuova delega del sindaco e accettazione dell’incarico da parte di Palazzo nella mattinata di venerdì. Tutto a posto? Non proprio. Almeno così lasciano intendere le dimissioni, quasi contestuali e per molti inaspettate, del capogruppo di maggioranza Antonio Dimatteo. L’assessore ai Lavori Pubblici e Politiche Sociali lascia l’incarico politico, pur mantenendo le deleghe assessorili. E non si può certo dire che si tratti di un atto indolore.
La lettera di dimissioni di Dimatteo tradisce più di qualche frizione con alcuni colleghi di maggioranza. Nella missiva, indirizzata in data 29 settembre al sindaco Vito Agresti, si evidenziano “pareri non unanimi sui diversi argomenti strategici per il compimento del programma elettorale” e, addirittura, una “poco chiara linea politica di attuazione dei programmi, non volta ad affrontare i problemi ma a rimandarli perdendo tempo prezioso”.
Il messaggio di Dimatteo è forte e chiaro: avrebbe voluto attorno a sé un consenso unanime che, di fatto, non c’è più. “Anche perché – commenta sereno al telefono – qui si comincia già a respirare una certa aria di campagna elettorale (si vota l’anno prossimo per le comunali, ndr.), e questo non è un bene per l’attuazione del programma”.
Insomma, per il sindaco Vito Agresti c’è una nuova gatta da pelare. Dopo la lunga “gestazione” per la nomina del vice sindaco, il ruolo di capogruppo potrebbe aprire un nuovo fronte di dissidio. Vito Agresti lo sa bene e rimane cauto: “mi rimetto alla mia maggioranza per la scelta del capogruppo”. Il sindaco, però, non esclude un’ipotesi che potrebbe evitare guai ulteriori: “potrei pensare anche di proporre me stesso per il ruolo di capogruppo”.
Di buono, intanto, c’è che nella serata di giovedì tutti i membri di maggioranza (compresi Dimatteo e Palazzo) hanno firmato un documento programmatico, che sintetizza in punti prioritari quello che l’amministrazione deve ancora realizzare prima della fine del mandato. A Rotondella, si sa, ci sono da spendere i soldi della compensazione ambientale per la presenza del centro Itrec (circa 2,8 milioni di euro), ed è nell’interesse di tutti agire in un clima di unità e compattezza. Naturalmente, sul finire del mandato, non ci stupiremmo di vedere esplodere conflitti che, per ora, devono rimanere latenti. E non ci stupiremmo, nella prossima primavera, di trovare in liste contrapposte quelli che oggi siedono, forse forzatamente, alle stesse riunioni di maggioranza.

6 ott 2008

Ponte Sinni: il comunicato della Provincia

Riporto il comunicato della provincia di Matera sulla vicenda del ponte Sinni. Ulteriori notizie, in ordine cronologico, le trovate qui, qui , qui e qui.

La giunta provinciale di Matera, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Giuseppe Dalessandro, ha approvato nei giorni scorsi il progetto definitivo della strada che collega il centro abitato di Rotondella alla strada statale “Sinnica”. “Si tratta di un percorso di ben 13 chilometri – ha spiegato l’assessore Dalessandro - che per essere completato richiederà sicuramente ulteriori fondi. Infatti gli attuali 6 milioni di euro, che la Regione ha messo a disposizione utilizzando le royalties del petrolio, sono in massima parte destinati al recupero della traversa ed al consolidamento del vecchio ponte. Una struttura ormai fatiscente che risale agli anni cinquanta, lunga ben 370 metri la cui carreggiata dovrà essere adeguata dagli attuali 5,10 metri ad una larghezza di 6,10 metri. La comunità di Rotondella – ha concluso l’esponente della giunta Nigro - attende da tempo la realizzazione di quest’opera che sicuramente concorrerà a migliorare la qualità della vita di quei cittadini che scendono a valle per raggiungere le grandi città e le regioni limitrofe.”
Comunicato Stampa della Provincia di Matera

5 ott 2008

Valsinni: Olivieri pronto a ricandidarsi

"Voglio continuare l'abbellimento di Valsinni"

VALSINNI – “Quasi certamente mi ricandido”. Gennaro Olivieri, sindaco di Valsinni, lancia la nuova sfida elettorale senza giri di parole. “Dovrò fare qualche valutazione di carattere familiare e personale – spiega il primo cittadino – e, soprattutto, dovrò rimettermi al giudizio della mia coalizione civica, ma non posso negare la volontà di continuare il lavoro avviato”. Non era difficile prevederlo: la giunta di Olivieri si avvia alla fine del mandato in un clima di coesione e solidità politica. La sua, tra le coalizioni civiche vicine al centrodestra, è stata senz’altro la più stabile. Non ha avuto bisogno di continui rimpasti e mediazioni, come quelli che hanno “assillato” l’operato di Vito Agresti a Rotondella. E non ha fatto registrare dimissioni improvvise, come quelle che nelle scorse settimane hanno “turbato i sogni” del sindaco di Nova Siri Pino Santarcangelo.
A Valsinni ha regnato la pace. Nessuna dimissione, nessun rimpasto di giunta. “Solo qualche cambio di delega – spiega Olivieri – ma sempre di comune accordo”. E in questo clima di concordia è entrata addirittura l’opposizione. “Che ha fatto il suo dovere di opposizione – aggiunge il sindaco – senza mai superare i limiti di correttezza civile e formale. Sia chiaro, non è stata una opposizione costruttiva, ma almeno non ha contribuito a creare quegli eccessi di astio politico che la storia di questo comune ha conosciuto in altri momenti”.
Questo clima avrebbe favorito, secondo il sindaco, anche l’ordinaria attività amministrativa, nonostante le difficoltà create dalla sempre minore disponibilità di risorse per gli enti locali. “Eppure – commenta Olivieri – abbiamo fatto davvero tanto per il paese. Innanzitutto, così come avevamo promesso all’inizio, lo abbiamo reso più bello e attraente. Il turista che oggi entra nell’abitato di Valsinni rimane stupito per la bellezza delle cascate di acqua e luci poste all’ingresso del paese, realizzate con un finanziamento della Comunità Montana Basso Sinni”.
A ciò vanno aggiunti i numerosi interventi di abbellimento del centro storico, che saranno completati con una ulteriore spesa di 350 mila euro per la realizzazione di pavimentazione e illuminazione pubblica. L’intervento, già finanziato, è ora in fase di progettazione. Non sono mancati interventi sulla viabilità, in particolare con la messa in sicurezza dello svincolo per la Sinnica. Inoltre, sempre secondo Olivieri, l’amministrazione avrebbe guardato con grande attenzione alle politiche sociali. Tre gli obiettivi raggiunti: l’attivazione del Sad (Servizio di Assistenza Domiciliare per gli anziani e i disabili); la realizzazione di un laboratorio per gli anziani e l’attivazione di un servizio di trasporto bus per il mare. Sono solo alcuni degli elementi su cui Olivieri vuole fondare la sua sfida. Chi, dalla sponda del centrosinistra, sarà pronto ad accoglierla?

Pino Suriano - Il Quotidiano della Basilicata