28 dic 2008

"Come spenderemo i soldi della compensazione"

Parla il sindaco Vito Agresti: "Fondi divisi tra centro collinare, Rotondella due e campagne"



ROTONDELLA – I fondi di compensazione ambientale per la presenza del centro Itrec in Trisaia sono stati attesi per molto tempo. In un certo momento si è addirittura temuto che non arrivassero più. Poi, dopo l’arrivo, si è discusso (anche piuttosto animatamente) su come suddividerli tra le diverse aree del territorio. Ora, dopo la lunga gestazione, è arrivato il momento di spenderli. “Sembrerebbe la cosa più facile, ma non è così”, chiarisce il sindaco Vito Agresti.

L’amministrazione, infatti, ha suddiviso gran parte dei fondi in tre macroaree: sviluppo urbano per Rotondella due (500 mila euro); interventi di recupero dell’arredo urbano ai fini abitativi del centro storico (478 mila euro); azioni ed interventi per lo sviluppo infrastrutturale e promozione delle aree rurali (558 mila euro). Insomma, i fondi sono divisi in modo equanime (o quasi) tra il centro collinare, le campagne e Rotondella due. Queste voci, però, dovranno essere declinate ora in forme concrete di intervento e in specifici avvisi pubblici cui potranno accedere imprese e cittadini. Insomma, si passa al concreto.

Qualche esempio, sindaco?
Prendiamo il centro storico. I 478 mila euro destinati saranno suddivisi ulteriormente per le diverse strategie di intervento, con appositi avvisi pubblici e graduatorie di accesso ai contributi: contributi per l’acquisto della prima casa, ristrutturazione di abitazioni, creazione di case albergo e altro ancora. Anche i fondi per le aree rurali, naturalmente, non saranno dati a pioggia. Bisognerà organizzare diverse strategie di intervento: incentivi alle aziende agricole per miglioramento di qualità e sicurezza, incentivi per impianti di produzione di energia mini-eolica, acquisto di cisterne per il gasolio, allacciamenti idrici o al metano, realizzazione di fosse biologiche e contributi alle aziende che vogliano acquistare computer o software gestionali.
Sommando i fondi di queste tre macroaree si arriva a circa 1,5 milioni di euro. Voi, però, ne avete ottenuti circa 2,8. Cosa farete con gli altri?
In questa suddivisione sono indicati solo i fondi dedicati alle specifiche aree del territorio. Poi, naturalmente, ci sono interventi di interesse comune, come il cine-teatro comunale (333 mila euro previsti), che sarà realizzato nel centro storico ma rappresenta un’opera fruibile da tutta la comunità. Abbiamo pensato, inoltre, a tante altre cose: interventi per il miglioramento dell’area boschiva (20 mila euro); attrezzature informatiche per la sede municipale (30 mila euro); riordino della numerazione civica (18 mila euro); copertura wireless per aree rurali e Rotondella due (20 mila euro) etc. Piuttosto cospicui, e potenzialmente importanti, saranno poi gli interventi economici e sociali in favore dei cittadini e delle famiglie: 108 mila euro.
Ora si tratterà di predisporre gli avvisi pubblici, le regole per le graduatorie dei benefici, etc. Non sarà una cosa facile?
Sicuramente no. Noi, però, abbiamo grande fiducia nei nostri uffici comunali e nei responsabili di settore. Anche in previsione di ciò, nei mesi scorsi, abbiamo assunto come responsabile del settore amministrativo (con contratto a mandato del sindaco, ndr.) il dottor Giuseppe Di Muccio. Saranno gli uffici stessi, sulla base della quantità di lavoro, ad indicarci se sarà utile ricorrere ad altro personale per eseguire tutte le pratiche. E’ probabile, perciò, che si possa ricorrere a una società esterna che proponga personale qualificato.
La Coldiretti aveva protestato piuttosto animatamente per le vostre scelte nei confronti del settore agricolo, che, in un primo momento, sarebbe stato penalizzato nella suddivisione dei fondi. Ora?
Credo che si sia fatto il massimo per le aree rurali. E anche i rapporti con la Coldiretti, come si è visto nell’ultima commissione agricoltura del comune, si sono meglio chiariti.

Insomma, i cittadini di Rotondella possono cominciare ad attendersi benefici. Alcuni di questi, seppur in modo indiretto, sono già arrivati: in estate, con circa quaranta eventi di buon livello (mai così tanti a Rotondella), e nelle festività natalizie, quasi tutte ricche di eventi musicali. E poi ci sono le rate dei mutui in ammortamento, che il comune ha coperto con circa 289 mila euro. Sono queste le spese che il comune ha già avviato ponendo mano ai fondi di compensazione. E sono queste le spese su cui ha maggiormente protestato l’opposizione del Pd, parlando, in un volantino, di “uso distorto dei fondi”.





La prima tesi di laurea su Gaetano Dimatteo



Lavoro sull'opera del pittore a Beni Culturali di Pisa




Il suo professore, a lezione, parlava sempre di Federico Fellini, Luchino Visconti e Vittorio De Sica. Parlava della loro rilevanza nella storia del cinema mondiale e di quanto fosse importante coglierne e valorizzarne la grandezza.
E allora Giovanni Desantis, studente di Rotondella iscritto alla Facoltà di Scienze dei Beni Culturali dell’Università di Pisa, ha pensato di approfondire. Si è ricordato che qualcuno, dalle sue parti, aveva partorito anni fa un’iniziativa davvero originale: intitolare la toponomastica di tutto il lungomare ai film di Federico Fellini. Dopo qualche minuto di ricerche su internet è capitato nel posto giusto: il sito del pittore e scenografo Gaetano Dimatteo, per due volte assessore alla cultura del comune di Nova Siri. Lì ha scoperto che quel “bizzarro” assessore non si era accostato al cinema solo per la toponomastica e che, anzi, quella era stata solo l’ultima tappa di un percorso ben più ampio. Sul sito, infatti, erano pubblicati i suoi straordinari studi pittorici sui volti di Luchino Visconti, e dalle note biografiche si apprendeva che aveva lavorato anche sulle figure di Anna Magnani, Pier Paolo Pasolini e tanti altri grandi del cinema.
Giusto il tempo di memorizzare qualche dato e l’indomani, al termine della lezione: “Professore, sono uno studente lucano, volevo dirle che dalle mie parti c’è qualcuno che potrebbe essere interessante rispetto ai temi che abbiamo trattato a lezione”. “Chi?” chiese il professore. “Gaetano Dimatteo, un artista che vive a Nova Siri”, disse il ragazzo, convinto di citare un nome ignoto al docente. Dovette stupirsi quando quest’ultimo, invece, con un cenno del capo diede ad intendere che non solo conosceva quel nome, ma ne stimava anche parecchio la produzione. “Che bello – esclamò - è un’occasione eccezionale, perché non farne un progetto di tesi?”
E’ nata lì, da quel brevissimo scambio di battute, l’idea della prima tesi sull’opera di Gaetano Dimatteo. Una ricerca che guarderà anzitutto alla sua capacità di rapportarsi alle glorie del cinema italiano, da pittore con i suoi bellissimi studi sui volti, da uomo politico con le sue iniziative di toponomastica.
Il docente che seguirà il lavoro, peraltro, non è certo “l’ultimo arrivato” nel settore. Si tratta di Pier Marco De Santi, dal 2005 Docente Ordinario di Storia e Critica del Cinema e di Museologia del Cinema e dello Spettacolo presso l'Università degli studi di Pisa. Suo principale ambito di ricerca è proprio il rapporto tra il cinema e le atri figurative. Di grande interesse, in particolare, i suoi studi sui disegni e bozzetti realizzati da Federico Fellini in preparazione dei film. Dal 1992 dirige la collana "ArteCinema" del Gruppo Editoriale Giunti, Firenze.
Neppure Giovanni Desantis sembra essere uno studente come tanti, che in genere vivono la tesi solo come una pratica da sbrigare al più presto e nulla più. Avrebbe potuto rinunciare e scegliere una via più semplice, quando seppe che il suo curriculum di studi (biblioteconomico-bibliografico) gli imponeva un lavoro di argomento diverso. E invece, dopo essersi informato sul regolamento della facoltà, si è ingegnato per una specifica richiesta al Consiglio di Corso di Laurea. La richiesta, perorata dalle valide ragioni dei suoi docenti, è stata accolta. E così, sbrigati gli ultimi esami, Giovanni potrà cominciare a lavorare su questo lavoro di esame (si chiama così, nella terminologia post-riforma, la tesi per le lauree triennali).
Non ha nascosto il compiacimento Gaetano Dimatteo: “E’ uno dei riconoscimenti più belli della mia vita artistica”. La tesi di Giovanni Desantis, imperniata sugli universi, non certo paralleli, di cinema e arte figurativa, andrà sicuramente ad approfondire i suoi studi sui volti di Luchino Visconti (nella foto), Maria Callas e Pier Paolo Pasolini. Il lavoro su quest’ultimo, portato in mostra a Berlino nel 2001, riscosse un particolare successo di critica. “Dimatteo – scrisse Flaminio Gualdoni sul Corriere della Sera del 5 febbraio 2001 – lavora in una sorta di jazz espressionista dai molteplici riferimenti culturali, ma insieme nudo, diretto, anche ruvido. Ci dice di stati d' animo (rabbia amore e dolore) così come la poesia di Pasolini”. “I miei non sono ritratti –chiarisce lui – ma studi sui personaggi, nel tentativo di rendere artisticamente le profondità del loro animo”.
Questa tesi, per Dimatteo, rappresenta lo straordinario punto d’arrivo di un’attività che lo ha visto spesso incompreso nella sua indole estroversa. E pensare che aveva dovuto sfidare lo scherno di chi accolse con sorrisi beffardi le targhette che indicavano sul lungomare via “La Voce della Luna” o via “Tre Passi nel Delirio”. Oggi quella scelta istrionica è oggetto di studio accademico: potenziale modello per mostrare agli studenti cosa significhi valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale della nazione. Un traguardo che interpella la genialità dell’artista, ma anche la sagacia dell’uomo politico. In fondo, per uno come Dimatteo, non sono mai state due cose separate!


20 dic 2008

Policoro: concerto di beneficenza del Rotary Club

Il coro della cattedrale di Tursi si esibisce stasera nella Chiesa di San Francesco

POLICORO – Concerto di beneficenza a Policoro. E’ in programma per questa sera, alle ore 19 presso la Chiesa di San Francesco in via Lido, il Concerto di Natale del coro della Cattedrale di Tursi, organizzato in collaborazione tra il Rotary Club Heraclea Centenario di Policoro e il Club Inner Wheel di Policoro. Sarà presente il vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro, mons. Francesco Nolè, che ha espresso ampio apprezzamento per l’iniziativa.

Il ricavato delle offerte volontarie sarà devoluto in favore del progetto internazionale “Polioplus”, iniziativa di sostegno per campagne di sensibilizzazione e progetti di sorveglianza promossi dai Rotariani residenti in Paesi polio-endemici o con elevato rischio di importazione della malattia.

“Grazie a questa iniziativa - ha dichiarato Francesco Mauri, presidente del Rotary di Policoro - i Rotariani, i club e i distretti possono sostenere le attività di eradicazione della polio mettendo a disposizione gli strumenti richiesti laddove essi risultino maggiormente necessari”.

Degna di nota è la logica collaborativa con cui l’iniziativa è stata pensata e proposta da Rotary e Inner. I due sodalizi, infatti, nascono da una storia comune e tendono a una prospettiva ideale unitaria, che è quella di “promuovere la vera amicizia, incoraggiare gli ideali di servizio individuale e favorire la cooperazione internazionale”. Non per caso il simbolo dell’Inner è una ruota nella ruota, evidente richiamo alla ruota rotariana. Sono i legami parentali con i rotariani, inoltre, a conferire il diritto di accesso all’Inner.

Sarebbe riduttivo, però, definire l’Inner Wheel come semplice “costola femminile” del Rotary Club, senza considerare il carattere di autonomia con cui il sodalizio è concepito statutariamente. Insomma, uniti negli ideali, ma reciprocamente rispettosi della diversità e dell’autonomia operativa.

19 dic 2008

Nova Siri: giovani uniti nel segno della parrocchia

Nasce il primo gruppo giovanile parrocchiale su iniziativa di don Vincenzo Tassitani


NOVA SIRI – E’ sorto nei giorni scorsi, nell’ambito della parrocchia di San’Antonio di Padova a Nova Siri Scalo, il nuovo Gruppo di pastorale giovanile. L’iniziativa ha uno scopo di fondo: aggregare i giovani per renderli protagonisti della vita sociale ed educarli al significato dell’esperienza cristiana.

La nuova linfa arriva da don Vincenzo Tassitani, nuovo vice parroco di Nova Siri dal mese di settembre. Di origini calabresi, è nato il 28 giugno 1973 ed è sacerdote da circa quattro anni. Ha trascorso i primi anni di ministero ad Agnano Calabro e Canolo (Reggio Calabria), fino al suo arrivo nella diocesi lucana.

E’ stato lui a richiamare l’esigenza di un nuovo slancio nell’approccio della Chiesa alla realtà giovanile. Sembra essere una sua attenzione particolare, quasi “un pallino”. Per averne un’idea, basti dire che, appena arrivato in paese, si è subito premurato di far stampare centinaia di “lettere aperte” indirizzate ai giovani di Nova Siri, distribuite nelle Chiese e nelle scuole. Ha scelto questa forma pubblica per dichiarare il suo desiderio di farsi presente a ciascuno di loro. Anzi, ha fatto di più: alla fine della lettera ha pensato bene di aggiungere il suo indirizzo e-mail e il suo numero di cellulare, in modo da rendersi subito contattabile. E qualcuno, a quanto pare, lo ha già fatto, avviando con lui un rapporto di amicizia che si spera possa crescere.

Il suo spirito di iniziativa è stato positivamente accolto dal parroco, don Michele Cirigliano. Anzi, sembra che questi abbia addirittura deciso di devolvere tutta la quota della colletta della domenica mattina come fondo cassa per le future attività del Gruppo pastorale. Una scelta che, a sentire i fedeli che conoscono don Michele da anni, risulterebbe “sorprendente”, segno della sua “grande fiducia nel lavoro e nella fedeltà del nuovo collaboratore”.

Di cosa si occuperà il centro giovanile? Anzitutto di educare i giovani alla fede e “aiutarli a vivere la gioia cristiana”, come esplicita il volantino redatto da alcuni promotori del Gruppo e già pubblicamente letto in Chiesa da don Michele. Non è un caso che, per spiegare il cuore dell’iniziativa, si sia fatto ricorso a una bellissima espressione di Giovanni Paolo II: “solo l’evangelizzazione è pienezza dell’educazione”.

La tensione educativa del Centro si esprimerà anche attraverso una serie di iniziative pubbliche. La prima si è svolta proprio ieri in parrocchia, dove i giovani hanno dato vita a un momento di preghiera sotto la guida dei sacerdoti. Già per domenica 21, inoltre, è in programma una nuova iniziativa: si tratta di una “vendita” di dolci (preparati dalle famiglie dei giovani) fuori dal sagrato della Chiesa. Il ricavato dell’iniziativa contribuirà, come la raccolta domenicale, ad avviare il fondo cassa del centro. Per le festività natalizie, infine, è in programma una “Tombolata dell’amicizia”.

La responsabilità operativa del Gruppo, per ora, è stata affidata ad alcuni laici adulti, da tempo legati alla parrocchia. Si tratta, però, di una fase di transizione. Don Vincenzo, infatti, avrebbe già espresso la propria intenzione di rendere i giovani capaci di”autogovernarsi” e di gestire responsabilmente i propri spazi, pur senza ricadere in eccessi autonomistici. Sarà una scommessa vincente?


Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

Foto tratta dal sito www.terrejoniche.it

12 dic 2008

Rotondella e i lavori "discussi" nel centro storico


Nel corso Garibaldi non piacciono le nuove ringhiere
ROTONDELLA – Il centro storico rifà il look. Procedono, a Rotondella, i lavori per la riqualificazione del centro collinare. Alcuni di questi sono già conclusi da tempo, come la piazzetta di via Aspromonte; altri da poco, come l’ex mercato coperto di via Brunelleschi; altri sono in fase di realizzazione, come i lavori di piazza Risorgimento e quelli di corso Garibaldi.
Questi ultimi, in particolare, rappresentano un banco di prova decisivo per il consenso all’attuale amministrazione comunale, capitanata dal sindaco Vito Agresti. Da subito osteggiati da alcuni partiti e associazioni per ragioni ambientali e architettoniche, i lavori del corso si sono protratti per troppo tempo, sfidando la pazienza di una comunità particolarmente legata a quel luogo.
Tante le cause dei ritardi: dalla carenza di strumenti in dotazione alla ditta vincitrice dell’appalto, all’armonizzazione dei tempi per la progettazione del secondo e terzo lotto. Proprio quest’ultima ragione, secondo il sindaco, avrebbe causato le remore più recenti. “ Abbiamo atteso la conclusione del primo lotto – ha spiegato il primo cittadino – per poter meglio armonizzare le ultime fasi di progettazione (secondo e terzo lotto, ndr.), realizzate dall’ufficio tecnico comunale. Inoltre, come già annunciato dal Quotidiano, miglioreremo i lavori con la realizzazione di due scalinate di collegamento tra il corso e la sottostante viale Europa, che permetteranno la fruizione di ulteriori parcheggi”.
E i tempi? “Entro il 24 dicembre dovremo affidare gli ultimi due lotti di realizzazione, già appaltati. Poi bisognerà solo attendere i lavori di arredo, con ringhiere, alberi e pavimentazione. Se tutto andrà bene, dunque, penso che riusciremo a concludere entro la fine di febbraio”.
Il procedere dei lavori, però, non sembra raccogliere troppi consensi. Le ringhiere montate nei giorni scorsi, infatti, hanno fatto storcere il naso a tanti. “Sembrano impalcature di legno” commentava ieri un cittadino, che quasi non credeva si trattasse della struttura definitiva. “Sembravano più moderne quelle di prima” diceva un altro. E in effetti, il primo impatto non è certo dei migliori (come mostra l’immagine nella pagina), ma, per meglio giudicare, sarà bene attendere che le ringhiere siano armonizzate con il resto dell’arredo.
E se il volto nascente del nuovo corso non convince sul piano estetico, a convincere sono invece i lavori realizzati nella piazzetta Aspromonte e, soprattutto, i più recenti in via Brunelleschi. La scalinata illuminata, infatti, garantisce un più agevole collegamento tra la parte bassa e la parte alta del paese, dove si trova, peraltro, il nuovo mercato coperto. I lavori, inoltre, hanno permesso di risanare le condizioni igieniche di uno stabile divenuto ormai pericoloso per la salute pubblica e ricavare nuovi parcheggi. “Adesso, però – commentava ieri un cittadino – gli amministratori dovranno impegnarsi per garantirne la pulizia, affinché la nuova scalinata non vada faccia la fine della vecchia, immersa nella sporcizia”.
Non giudicabili, almeno per ora, i lavori che procedono tra piazza Risorgimento e piazza Plebiscito, nei pressi della Chiesa di Sant’Antonio. Lì, oltre al rifacimento del vecchio “zampillo”, è in programma la realizzazione di un palchetto artificiale per spettacoli, con bagni pubblici e spogliatoi. Quasi conclusa, infine, la pavimentazione nei pressi della Chiesa. A Rotondella, come è noto, la prossima primavera si va al voto, e il look del centro storico sarà certamente determinante. Vedremo se nel bene o nel male.
Da Il QuotidianodellaBasilicata.it

10 dic 2008

Nova Siri: Mario Dimatteo candidato sindaco sui generis

L'ex sindacalista Ugl lancia la sfida con mille volantini

NOVA SIRI – Era nata come una “simpatica provocazione”, ma potrebbe diventare qualcosa di più. Mario Dimatteo, presidente del circolo cittadino dei pensionati ed ex sindacalista Ugl (Unione Generale del Lavoro) è il primo candidato sindaco di Nova Siri. O, almeno, è il primo a dichiarare pubblicamente la propria disponibilità.

Del tutto singolare il modo in cui ha deciso di farlo: circa mille volantini distribuiti a tappeto e cinquanta manifesti affissi negli esercizi commerciali. Il teso non dà adito ad equivoci, Dimatteo si candida alla guida del comune e cerca interlocutori credibili che abbiano queste quattro caratteristiche: “passione politica e amministrativa, altruismo, grinta e decisionismo”.

Prima del singolare “reclutamento”, però, il volantino dà spazio a una feroce critica contro le ultime amministrazioni del territorio: “Nova Siri è ferma. Gli artigli degli uccelli predatori possono ritornare!”. Un giudizio forte, “ma lontano - assicura - da logiche di partito”. E infatti “non tutti i commercianti – spiega il “candidato” – hanno voluto affiggerlo, segno che domina ancora una certa paura di schierarsi con posizioni diverse da quelle dei soliti gruppi di potere”. E proprio questa dovrebbe essere la sua sfida: rinnovare la politica locale dopo le precedenti esperienze negative “civiche, di centrodestra e di centrosinistra”. “Quelle amministrazioni – racconta – che per tanti anni non hanno concesso un locale all’associazione dei pensionati, rendendola incapace di operare concretamente”.

La sua passione per la vita pubblica viene da lontano. Precisamente da Taranto, dove ha lavorato per anni come autoferrotranviere. E’ lì che ha cominciato a impegnarsi per la difesa dei diritti dei lavoratori, prima come responsabile provinciale Cisnal (oggi Ugl) e poi come membro del Consiglio Nazionale. Da undici anni è tornato a Nova Siri, “una realtà diversa da quelle pugliesi, perché lo sviluppo è bloccato dall’adulazione verso il potente di turno”.

Non si può dire, al momento, che Dimatteo abbia con sé un significativo consenso elettorale. Molti, anzi, credono che sia vero il contrario. Ma chissà che il suo gesto coraggioso non possa trasformare un dibattito di consultazioni e scelte di schieramento che, fino ad ora, si è svolto prevalentemente nei salotti privati. Primi riscontri? “Tanti cittadini mi hanno fermato e si sono complimentati per il coraggio”. E tra i politici? “Ho preso un caffè con Antonio Accettura (candidato sindaco del centrosinistra alle ultime comunali, ndr.) che mi ha espresso la propria stima per il gesto, ma per ora nulla di più”. Staremo a vedere.

Da Il Quotidiano della Basilicata del 9 dicembre


Nova Siri: ripristinata l'acqua nella fascia jonica

NOVA SIRI – Ieri mattina i ragazzi delle scuole di Nova Siri non sono entrati in classe per un’ordinanza di chiusura del sindaco Giuseppe Santarcangelo.

Il provvedimento si è reso necessario per la mancata erogazione idrica, programmata per la mattinata di ieri e comunicata domenica sera da Acquedotto Lucano. Non appena diffusa la notizia, la Polizia Municipale si è attrezzata di megafono per comunicare ai cittadini che l’indomani la scuola sarebbe rimasta chiusa. Non tutti, però, , hanno potuto apprendere la notizia. E così più di qualcuno si è ritrovato davanti ai cancelli di scuola, prontamente avvisato della chiusura dal personale della scuola.

Impossibile, naturalmente, garantire l’attività scolastica con appena due ore di erogazione idrica (tante ne sono state “concesse” ieri), sia per i servizi igienici che per i riscaldamenti. Diverso il caso di Policoro, in cui il sindaco Nicola Lopatriello ha fermato solo l’attività scolastica del Liceo Scientifico Enrico Fermi, da cui gli era provenuta una specifica richiesta di chiusura. Per la giornata di oggi, comunque, la situazione dovrebbe essere ristabilita. “Sin dalle ore 7 – ha fatto sapere in una nota Acquedotto Lucano - riprenderà l’erogazione idrica nei comuni di Scanzano Jonico, Nova Siri Marina e Policoro. In mattinata, inoltre, sarà diramato un ulteriore comunicato per informare gli utenti sull’orario di interruzione dell’erogazione notturna, in ogni caso necessaria a causa della limitata disponibilità idrica di questo periodo”.


Da Il Quotidiano della Basilicata

1 dic 2008

Adp Rotondella: occasione sprecata

La squadra di Martino fermata sul 2-2 da un volitivo Villa d'Agri

A.D.P. ROTONDELLA:

Manolio R. – Toscano – Salerno A. – Acciardi – Mele – Rubolino – Santarcangelo – Ripa – Galati – Manolio F. (70’ Guida) – Tarantino. A disposizione: Agresti – Mauro – Nardiello – D’Alessandro – Allenatore Antonio Martino

VILLA D’AGRI:

Bocca – Lo Bosco – Chirichella – Bertapane – Berardone – D’Elia – Lauletta – Salera – Varallo – Grande – Di Buono. A disposizione: Masino A. – Parlotta – Iaquinta . Masino B. – Sansobrino - Allenatore Michele Infantino.

Arbitro Capolupo - Sezione di Matera

RETI: 3’ Galati (R) – 16’ Chirichella (V) – 55’ Rubolino aut. (V) – 75’ Guida (R)

ROTONDELLA – Per la squadra di Antonio Martino il pareggio di ieri ha tutto il sapore dell’occasione sprecata. Dopo la splendida gara sul campo della capolista Lagonegro (persa degnamente per 4-3), ci si attendeva una prova di forza contro un Villa D’Agri vivo e ben organizzato, ma, in apparenza, incapace di arginare la forza atletica dei locali. E invece, alla fine del match, sono stati proprio gli jonici a inseguire, agguantando il pareggio a soli quindici minuti dal termine.

Eppure le cose si erano messe nel migliore dei modi per il Rotondella. Appena tre minuti e già Galati sbloccava la partita su cross da sinistra di Tarantino. Passavano altri sette minuti e Ripa, lanciato ancora da Tarantino, veniva atterrato in area: proteste vibranti dei biancorossi, ma l’arbitro lasciava proseguire.

E così, al 16’, Chirichella vanificava la partenza lampo del Rotondella infilando il pareggio su lancio di Grande. La rete rilanciava in attacco il Rotondella, che sfiorava il gol prima con Ripa e poi con Santarcangelo, fermati dalla prontezza dell’estremo difensore Bocca.

Al 55’ il gol che non ti aspetti: punizione dalla destra di Bertapane e inzuccata di Rubolino, che sbagliava porta, infilando il compagno Manolio per il più classico degli autogol. Non immediata, almeno sotto porta, la reazione del Rotondella, che raggiungeva il pareggio solo venti minuti più tardi con Guida, pronto a insaccare l’ottimo cross di Ripa.

A quel punto cominciava l’assedio dei locali, che avrebbero sfiorato il gol per ben tre volte. Primo errore di Galati, che al 75’ sfiorava il palo con un diagonale; poi toccava ad Acciardi, che tentava una sterile conclusione anziché servire due compagni meglio piazzati in area, e infine Tarantino, che al 94’, solo in area, sparava fuori da buona posizione. Polemico con l’arbitro Domenico De Luca, vice presidente del Rotondella: “Ancora una volta, come a Lagonegro, l’arbitro l’ha fatta da protagonista in una partita correttissima tra le due squadre che alla fine si sono stretti le mani. Erano proprie necessarie 12 ammonizioni e 4 espulsioni?”. Deluso dai suoi il mister Antonio Martino, che sul sito web della squadra ha parlato di una “bruttissima prestazione”.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it