29 apr 2009

Pd-Idv: si spacca l'alleanza a Rotondella

Pomo della discordia la candidatura di Antonio Dimatteo

ROTONDELLA - E alla fine il tavolo è saltato. C’era un accordo tra Pd e Idv, con linee programmatiche e candidato sindaco già definito. Tutto firmato e controfirmato. Ma poi è arrivato il pomo della discordia. Si tratta dell’ex assessore Antonio Dimatteo: un nome obbligato per la segreteria dell’Idv, un “impresentabile” per il partito del candidato sindaco Vincenzo Francomano.

Dietro il rifiuto del Pd c’è una storia lunga: è il famoso “tradimento” di Dimatteo, che nel 2003 fu estromesso dalla giunta dell’allora sindaco Mario Cucari per presunti “inciuci” con l’opposizione, e, due mesi dopo, si dimise con altri otto consiglieri, determinando la caduta dell’amministrazione Cucari-Francomano. Uno “sgarbo” ancora vivo nella memoria di molti tesserati del Pd. Troppo vivo per riaccogliere Dimatteo come se nulla fosse accaduto.

Eppure, nell’ultimo consiglio comunale, il Pd e Dimatteo avevano votato assieme una risoluzione per la stabilizzazione in pianta organica dei sei ex Lsu sotto contratto con l’ente comunale. Una condivisione operativa che aveva fatto pensare a un riavvicinamento graduale ma pacifico.

E invece la scelta di Francomano e dei suoi è andata in direzione opposta. Un rifiuto che ha convinto Dimatteo ad uscire dal tavolo delle trattative. Con lui gli altri consiglieri vicini all’Idv, Cosimo Fortunato e Vincenzo Varasano. Il “gruppetto”, che nei giorni scorsi ha aperto una sezione Idv, è in piena attività. I fuoriusciti, infatti, starebbero lavorando per una nuova aggregazione che potrebbe dare corpo, a questo punto, a una sorprendente terza lista.

Ma chi potrebbe sposare il progetto? Innanzitutto c’è Rifondazione Comunista, che pure si era accordata con Francomano, ma non aveva posto alcun veto su Dimatteo. “Potrebbero riprodurre a livello locale – ha spiegato Dimatteo - l’apparentamento che si sta facendo a livello provinciale”.

E poi ci sono i fuoriusciti dal gruppo di Vito Agresti, che avrebbero mal digerito il suo apparentamento partitico col Pdl. Uno di questi, l’assessore Antonio Pastore, si è già tirato fuori polemicamente. Non sarà troppo poco per sperare in una terza lista? “Certe sfide bisogna accoglierle – ha detto Dimatteo – Negli anni ’80 la Dc rifiutò la candidatura del compianto Tonino Bianco, ma in seguito a quel rifiuto Bianco diede vita a una nuova lista civica che a sorpresa riuscì a vincere. Mai darsi per vinti. E poi – ha concluso l’ex assessore – c’è una buona fetta di società civile e di gioventù locale che non si sente rappresentata dai due contenitori e potrebbe sposare una terza via”.

Dopo l’accordo tra la civica di Agresti e il Pdl lo scacchiere elettorale sembrava ormai definito: due vaste aggregazioni capeggiate da Agresti e Francomano, proprio come nel 2004. Ma a questo punto tante cose potrebbero cambiare.

Pino Suriano – www.ilquotidianodellabasilicata.it

28 apr 2009

"Coalizione per Rotondella"

Vito Agresti sposa il Pdl. Ma il suo gruppo civico perde pezzi. Pastore: "Ha preferito la quantità alla qualità".

ROTONDELLA – Vito Agresti sposa il Pdl, ma perde pezzi all’interno del suo gruppo civico. Non poteva rimanere senza conseguenze il matrimonio tra il sindaco Agresti e il Pdl, che ha coinvolto anche il nuovo Comitato per la Ripartenza Rotondellese. L’accordo, sottoscritto sabato sera alla presenza del senatore Cosimo Latronico e del candidato alla presidenza della Provincia Nuccio Labriola, ha sancito la candidatura di Agresti alla carica di sindaco e, in caso di vittoria, l’incarico di vice sindaco per Giuseppe Lippo del Pdl. Il sodalizio, che si chiamerà “Coalizione per Rotondella”, riporterà in miniatura i simboli del Pdl e del gruppo civico di Agresti “Uniti per Rotondella”.

Ma le prime reazioni non si sono fatte attendere. Senza mezzi termini quella di Antonio Pastore, assessore comunale alla cultura, tra i più fedeli alla linea di Agresti nel quinquennio amministrativo: “Non entrerò mai in un simile contenitore elettorale. Io sono stato sempre vicino alle scelte del sindaco, ma avevo già chiarito che per la mia identità (Pastore esprime e rappresenta da sempre idee della sinistra storica, ndr.) non avrei mai accettato di candidarmi con un simbolo politico. Ma Agresti, evidentemente, ha preferito la quantità alla qualità. E ha peccato anche di scorrettezza, stringendo un accordo senza coinvolgere i membri del suo gruppo”.

Il pensiero di Pastore potrebbe non differire troppo da quello dell’attuale vice sindaco Gianluca Palazzo, che più volte aveva espresso la propria preferenza per una lista civica senza simboli di partito. Per ora, però, non c’è alcuna dichiarazione ostile del vice sindaco, il quale, stando a indiscrezioni, starebbe però pensando di non candidarsi.

E dal nuovo contenitore potrebbero essere fuori anche i Popolari Uniti, che fino all’altro ieri erano considerati quasi certamente organici alla coalizione. Dopo un incontro con il Pdl in apparenza definitivo, sembra che gli esponenti locali del gruppo di Nigro abbiano incontrato poche ore dopo anche il Pd. E adesso hanno chiesto un paio di giorni per valutare con calma. Staremo a vedere.

Nonostante queste potenziali defezioni, però, Vito Agresti può comunque gioire. Il sindaco, per usare un gergo sportivo, ha portato a casa “il miglior risultato possibile”. Non appariva certo scontata, appena un paio di settimane fa, una soluzione del genere, che lo incorona oggi leader di un contenitore elettorale piuttosto ampio. Neppure un mese fa il Comitato per la Ripartenza Rotondellese dialogava più con il Pd che con Agresti, il Pdl poneva la questione della lista e minacciava di non sostenere la candidatura di Agresti.

Tutto sembrava remargli contro, quando annunciò attraverso la stampa una volontà di candidatura apparsa a molti, anche a lui vicini, avventata e poco autorevole. Probabilmente si sbagliavano.

Pino Suriano – www.ilquotidianodellabasilicata.it


A Nova Siri l'Udc corre con Pino Santarcangelo

E intanto il partito candida Nicola Stigliano alla provincia

NOVA SIRI – L’Udc di Nova Siri correrà con la lista di Pino Santarcangelo. A dare la notizia è Antonello Mele, giovane commercialista nominato nei giorni scorsi commissario locale Udc da Vincenzo Ruggiero, segretario provinciale del partito. La precisazione arriva a fugare i dubbi sul “chiacchierato” avvicinamento del partito al centrosinistra locale. Non sarebbe questa la linea ufficiale dell’Udc.

“La coalizione di Santarcangelo – ha spiegato il segretario Mele – è il nostro habitat naturale, che meglio accoglie i valori e le istanze socio-culturali del partito”. C’è ancora discussione, però, sui nomi che il gruppo potrebbe proporre per la candidatura alle comunali. “Stiamo ancora valutando i nomi da proporre per la lista – ha detto Mele - anche perché il gruppo sta crescendo e fa incetta di adesioni tra i giovani. Ci sarà bisogno di una sintesi condivisa da tutti”.

Un nome già certo, intanto, è quello di Nicola Stigliano. Il medico di Nova Siri, oggi assessore comunale alla Pubblica Istruzione, correrà con l’Udc per il Collegio Uninominale di Nova Siri-Policoro. La sua candidatura è stata presentata nei giorni scorsi in un incontro tenutosi all’Hotel Imperiale di Nova Siri. Stigliano, per l’occasione, ha incassato una sponsorizzazione importante. E’ quella di Angelo Sanza, candidato all’Udc per le Europee, già punto di riferimento sul territorio della vecchia Dc tra gli anni ’80 e ‘90, giunto a Nova Siri per sostenere la candidatura di uno dei suoi “amici storici”.

Un nuovo tassello importante si aggiunge, dunque, alla coalizione civica di Santarcangelo. L’Udc, infatti, alle ultime elezioni politiche si è imposto come terzo partito di Nova Siri alle spalle di Pdl e Pd. Intanto, all’interno della coalizione dell’attuale sindaco, si lavora per la selezione delle candidature. Il contenitore, fattosi ormai piuttosto ampio, richiederà infatti una ponderata scelta dei nomi, mirata a non scontentare nessuna delle tante “anime” politiche che dovrebbero farne parte.


23 apr 2009

"Rotondella ha ancora bisogno di una civica"

Intervista all'assessore Antonio Pastore a sostegno di Vito Agresti


ROTONDELLA - Le elezioni comunali si avvicinano. Ed è in arrivo anche il tempo delle prese di posizione personali. Quella di Antonio Pastore, assessore alla cultura e ai rapporti con le associazioni, è forse una delle più interessanti. Prima comunista, poi transitato nel Pds, nei Ds e, qualche tempo fa, addirittura al voto nelle Primarie del Pd. Eppure, nel 2003, aveva sposato la causa della civica trasversale di Vito Agresti, sorta per battere l’egemonia dell’asse di centrosinistra composto da Mario Cucari e Enzo Francomano. Sempre fedele, o quasi, alla linea del suo sindaco. Sempre distante dalle sortite polemiche, più o meno esplicite, di alcuni suoi colleghi di giunta. Oggi, a differenza di molti suoi “compagni di viaggio”, non ha cambiato idea.

Con quali criteri pensa di muoversi per le prossime elezioni comunali?

La mia prima stella polare era, e rimane, l’esigenza di rinnovamento. Non abbiamo certo bisogno di formalismi come quelli che l’opposizione di centrosinistra sta mettendo in scena adesso (ndr., il riferimento è a una polemica con il consigliere di opposizione Vincenzo Franconano). C’è bisogno di idee e di impegno concreto, non di tecnicismi inutili.

In che senso rinnovamento?

Rinnovarsi significa guardare ai giovani. E, in una logica di candidature, a persone dinamiche e molto vicine alla gente.

E’ l’identikit di Vito Agresti. Gli rinnoverà il suo appoggio, ora che ha deciso di candidarsi?

Assolutamente sì. Questi cinque anni di esperienza hanno accresciuto le sue già buone capacità di amministratore. Possiamo fidarci di lui.

Anche se fosse sostenuto da una lista di centrodestra?

In quel caso sarebbe diverso. Penso che Rotondella non abbia bisogno di divisioni partitiche. Anzi, credo che possano solo nuocere a uno sviluppo che deve essere anzitutto collaborativo. Non è una questione di destra e sinistra. Per capirci, io che sono da sempre di sinistra, non appoggerei Agresti neppure se si candidasse con una lista di sinistra. Ciò non vale, naturalmente, per le elezioni provinciali, laddove mi schiererò su una chiara posizione di sostegno politico.

Cinque anni di amministrazione. Un impegno personale, nell’organizzazione di eventi, che difficilmente potrà essere messo in discussione. Quali sono, a suo parere, le iniziative più meritevoli del “quinquennio Agresti”?

Abbiamo puntato sulle questioni di sostanza per un paese come il nostro, che tende a invecchiare: il sociale e la qualità della vita. Penso, in questo senso, alla logica di spesa dei fondi di compensazione e in particolare al buono per l’acquisto e la ristrutturazione degli immobili, che potrebbe far rimanere qui da noi altre nuove coppie e arginare lo spopolamento. Ma, al contempo, anche eliminare gran parte del degrado in cui versano tanti ruderi del centro storico. Qualità della vita, a mio parere, significa anche questo. E poi, un contributo alle famiglie che assistono malati gravi.

Queste sono le cose buone. Esiste, invece, qualche criticità, qualche punto su cui avreste potuto fare meglio?

Ci sono anche quelli ed è bene riconoscerli. Penso, per esempio, ai troppi indugi sul Regolamento Urbanistico. Se ci fossimo mossi per tempo adesso avremmo potuto usare i fondi di compensazione anche come buono casa per Rotondella due. Ma ci sarà tempo per recuperare.

Pino Suriano- www.ilquotidianodellabasilicata.it

Giovanni Falcone torna in India

Potrà riabbracciare il figlio Angelo.

ROTONDELLA – Giovanni Falcone torna in India. L’ex carabiniere di Rotondella potrà riabbracciare il figlio Angelo, detenuto nella regione dell’Himacal Pradesh dal 9 marzo 2007 e condannato a dieci anni di carcere per possesso e spaccio di stupefacenti. E’ il secondo viaggio di Giovanni alla volta dell’India, programmato questa volta insieme alla parlamentare radicale del Pd Elisabetta Zamparutti, che si recherà nella regione asiatica per visitare Angelo e verificare le condizioni degli altri detenuti italiani nelle carceri indiane. Già nei mesi scorsi, inoltre, la parlamentare si era impegnata per portare la vicenda di Angelo all’attenzione degli organismi competenti. Falcone e Zamparutti dovrebbero partire giovedì pomeriggio da Roma, per rientrare poi nel corso della giornata di lunedì. Angelo, che non può ricevere telefonate per le regole della detenzione in seguito alla condanna, è stato informato dell’arrivo del padre da una visita dell’ambasciata. “Finalmente ce l’hanno fatta. Era dal mese di ottobre che Angelo attendeva una visita consolare”. Ricordiamo che nelle scorse settimane il giovane detenuto si è confidato alla giornalista free lance Maria Grazia Coggiola, collaboratrice dell’Apcom, alla quale ha dichiarato di aver “pensato di farla finita”. L’abbraccio del padre non potrà che rinfrancarlo.

Pino Suriano – www.ilquotidianodellabasilicata.it

Provincia: alcuni nomi circolati per le candidature

Per il Pd forse Mario Cucari, per il Pdl si fa il nome di Enrico Bianco

ROTONDELLA – E’ un collegio elettorale particolare quello che comprende i comuni di Rotondella, Valsinni, Colobraro e San Giorgio Lucano. Particolare perché composto da tanti centri di piccole dimensioni. E nei piccoli paesi, si sa, i nomi contano più dei simboli. Il raggiungimento di un seggio, perciò, dipenderà molto da una scelta ponderata dei candidati. Sarà importante, inoltre, evitare la presentazione di troppi candidati di uno stesso comune, che potrebbero spaccare l’elettorato e favorire candidati più deboli sul piano del consenso personale, ma privi di avversari diretti nel proprio comune. Anche di questo si sta tenendo conto per la definizione delle liste, di cui si discute nelle sedi di partito già da qualche settimana.

Partiamo dal Pdl. Nel partito di Berlusconi circola con insistenza il nome di Enrico Bianco. Il giovane, ex assessore al comune di Policoro e figlio del compianto politico socialista Tonino Bianco, non dispiacerebbe al senatore Cosimo Latronico. Su di lui, però, potrebbero pesare le polemiche già sollevate da alcuni esponenti locali dell’area politica, che hanno posto il problema del suo domicilio a Policoro, fuori dal collegio elettorale. A scompaginare le carte nell’area di centrodestra potrebbe contribuire, inoltre, la candidatura di Rudy Marranchelli, assessore alla comunità Montana Basso Sinni, che correrebbe con la civica del consigliere regionale Pasquale Dilorenzo. E’ probabile che la sua candidatura (ormai quasi certa) possa produrre una spaccatura importante nell’elettorato di centrodestra, riducendo così le chance di elezione del candidato del Pdl.

Problemi di domicilio nel territorio potrebbero pesare anche sulla scelta del candidato dell’Idv. Un nome papabile è quello di Antonio Laguardia, che è nato a Rotondella ma vive stabilmente a Scanzano ormai da parecchi decenni. In alternativa si fa il nome di Antonio Dimatteo. Il giovane esponente del partito di Di Pietro è di certo più presente sul territorio di Rotondella, che ha amministrato negli ultimi anni in qualità di assessore ai lavori pubblici. Ma per la sua candidatura bisognerà verificare un paio di condizioni: la presentazione di un unico candidato presidente per Idv e Pd (che libererebbe un ulteriore seggio potenziale per l’Idv) e la scelta di un candidato del Pd esterno al comune di Rotondella. La candidatura di Dimatteo, infatti, sarebbe meno autorevole se il partito di Franceschini scegliesse un candidato nella collina jonica, con il quale dovrebbe poi contendersi l’elettorato. Ma l’ipotesi non è da escludere, vista l’ampia insistenza sul nome di Mario Cucari, già sindaco di Rotondella e assessore alla provincia di Matera. In alternativa, il partito potrebbe puntare sulla sezione di Valsinni, dove è circolato, nei giorni scorsi, il nome del segretario locale Maurizio Stigliano.

A Valsinni potrebbe pescare anche il gruppo dei Popolari Uniti, dove circola il nome dell’attuale vice sindaco Gaetano Celano. E anche l’Udc potrebbe guardare al comune di origine del leader provinciale del partito, il consigliere regionale Vincenzo Ruggiero. Anche se, per il momento, nessun nome è trapelato con frequenza. C’è poi Rifondazione Comunista, che dovrebbe puntare su un candidato “storico” di San Giorgio Lucano, Virgilio Linfante. Non è da sottovalutare, per tutti i partiti, l’ipotesi di pescare con successo a Colobraro, comune che ha già riservato, negli anni scorsi, sorprendenti exploit dei candidati locali.

Si tratta, per ora, solo di nomi che circolano. Proprio in questi giorni si stanno incontrando con frequenza i vertici provinciali di Pdl e Udc, Cosimo Latronico e Vincenzo Ruggiero. E da queste consultazioni potrebbero emergere sorprese anche a breve termine.

Pino Suriano – www.ilquotidianodellabasilicata.it

A Rotondella spunta il terzo nome. E' Giuseppe Lippo

L'ex presidente di An sarebbe appoggiato dal Comitato per la Ripartenza Rotondellese

ROTONDELLA – Il Comitato per la Ripartenza Rotondellese torna a scuotere il quadro delle alleanze elettorali. E lo fa con una doppia mossa sorprendente: la disponibilità ad entrare “in massa” nel Pdl e la disponibilità ad appoggiare una lista politica e un candidato sindaco di quel partito, l’ex presidente del circolo di An Giuseppe Lippo.

La nuova strategia mette in forse lo scenario che a molti appariva scontato, quasi identico a quello delle elezioni del 2004: Vincenzo Francomano a capo di una coalizione politica di centrosinistra, Vito Agresti a capo di una civica con bacino elettorale più spostato a destra.

Adesso il progetto di Agresti, mai condiviso da tutti nel centrodestra, è per la prima volta messo in discussione da una concreta strategia politica. E soprattutto dalla proposta, per la prima volta dall’inizio delle consultazioni, di un nuovo nome per la candidatura alla carica di primo cittadino.

Giuseppe Lippo, presidente provinciale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio ed ex membro del direttivo provinciale di An, ha confermato al Quotidiano la propria disponibilità: “E’ un’ipotesi interessante – ha spiegato – che va nella direzione da me auspicata per la costituzione di una lista politica e non civica. Anche per questa ragione la mia candidatura è soggetta a tre precise condizioni: l’appoggio esplicito e ufficiale del partito a livello extraterritoriale; l’utilità della nuova lista a unire e non a spaccare il centrodestra; l’appoggio di alcuni consiglieri della mia area politica che fanno parte oggi dell’amministrazione Agresti (Francesco Dilorenzo, Giovanni Gentile e Rudy Marranchelli, ndr.) e potrebbero garantire la necessaria esperienza amministrativa”. Il potenziale candidato ci tiene però a una precisazione: “Chiarisco che la mia è una disponibilità. Se qualcun altro vuole proporsi con lo stesso obiettivo di aggregazione del centrodestra sotto un simbolo politico, io sono disposto anche a mettermi da parte e ad appoggiare il progetto”.

Sul nome di Lippo, inoltre, potrebbe arrivare anche la convergenza del gruppo dei Popolari Uniti, con cui è in atto da qualche giorno un positivo dialogo.

Comunque, per la conferma di tutto, bisognerà attendere l’approvazione ufficiale del direttivo provinciale del Pdl, che dovrebbe esprimersi nella giornata di oggi sulla strategia elettorale proposta dal Comitato. Cosa farà Lippo se il Pdl dirà di no alla proposta e propenderà per un sostegno alla civica di Agresti? “ Mi impegnerò per sostenere Labriola e il Pdl per le provinciali. Ma nessuno mi chieda di appoggiare una civica a Rotondella: non lo farò”. Cosa farà, invece, il Comitato per la Ripartenza Rotondellese, in caso di risposta negativa? “Dobbiamo valutare tra diverse soluzioni – spiegano dal direttivo - comunque sia, entro questo fine settimana prenderemo la decisione definitiva”.

Lo stesso comitato, intanto, è già attivo con una serie di iniziative per il territorio. L’ultima, in ordine di tempo, è l’istanza fatta all’Api sui nuovi bandi di gara indetti da Sogin per lo smantellamento del centro Itrec della Trisaia. Una richiesta prontamente accolta da Franco Stella, presidente dell’Api, che si è subito attivato per chiedere un incontro a Sogin al fine di “conoscere il programma degli appalti – si legge in una nota di Stella – e consentire alle imprese locali l’attivazione delle procedure di qualificazione per i lavori, le forniture e i servizi di competenza di ciascuna di esse”.

Pino Suriano – www.ilquotidianodellabasilicata.it

20 apr 2009

Accoltellamento Nova Siri: le ultime novità

Le ultime novità sull'accoltellamento a Nova Sir. Convalidato l'arresto.
Qui potete leggere l'agenzia di stampa di Apcom.

Padre Ricardo in giro per l'Italia

NOVA SIRI – Padre Ricardo Gonzales è in giro per l’Italia. Il missionario del Guatemala, che nei giorni scorsi ha lasciato la comunità di Nova Siri, sarà ospite in varie parrocchie fino al mese di giugno, data in cui la sua Fraternità Missionaria dovrebbe assegnargli una sede parrocchiale più stabile.

Per ora, quindi, nessuna sistemazione. Ricardo è stato accolto, sabato scorso, dalla comunità di Cave, cittadina di 9 mila abitanti in provincia di Roma, dove risiederà per qualche giorno. Poi, con molta probabilità, tante permanenze temporanee nel centro Italia. Nel frattempo, il missionario vorrebbe programmare anche un breve viaggio nel suo paese di origine, il Guatemala, per il quale ha già chiesto il permesso alle autorità ecclesiastiche.

Raggiunto telefonicamente dal Quotidiano, padre Ricardo si è detto dispiaciuto per l’epilogo della vicenda, che lo aveva visto indirettamente coinvolto in alcune polemiche e accuse ai danni del vescovo e di altri sacerdoti della diocesi, espresse da alcuni ascoltatori nel corso delle trasmissioni radiofoniche di un’emittente locale e attraverso un volantino anonimo diffuso in paese: “La scelta del vescovo è comprensibile – ha spiegato – in effetti la situazione era precipitata in modo eccessivo. I fatti sono chiari: io avevo chiesto l’incardinazione e lui non me l’ha concessa. Sono molto dispiaciuto per questo, ma so che è una sua prerogativa e, in nome della fedeltà alla Chiesa, mi sento tenuto a obbedire con rispetto”.

Una dichiarazione che esprime il rammarico del sacerdote, simile a quello vissuto da molti fedeli per la sua partenza, ma rappresenta anche un gesto di grande fedeltà all’autorità della Chiesa.

Intanto il vescovo Nolè ha cominciato a pieno ritmo la sua attività di “parroco” di Nova Siri. Lui stesso, infatti, ha preso in carico la parrocchia per l’impossibilità di sostituire subito padre Ricardo. I fedeli, nei giorni scorsi, lo hanno accolto con grande entusiasmo, preparando per lui uno striscione con la scritta “Benvenuto Monsignore”. Martedì 7 aprile il vescovo ha incontrato, inoltre, il comitato per gli affari economici della parrocchia e le altre persone impegnate in varie forme nella vita parrocchiale.

Sabato sera, in occasione della celebrazione per la Santa Pasqua, è ritornato brevemente sulle polemiche dei giorni scorsi. “Questi giorni trascorsi insieme a voi mi hanno confermato quello che già pensavo e avevo scritto nella lettera pubblica del 19 marzo, e cioè che la vostra comunità non è come rischiava di apparire all’esterno nelle ultime settimane. Si vede subito che la vostra è una fede solida, che arriva da lontano”.

A margine della celebrazione, inoltre, un rappresentante del Comitato per gli Affari Economici della parrocchia ha voluto leggere una lettera di accoglienza al vescovo, sottolineando il positivo ritorno delle Suore della comunità religiosa San Giuseppe dell’Apparizione, alle quali il vescovo ha chiesto di intensificare la presenza a Nova Siri. Un piccolo segno di bene che già comincia a emergere come frutto positivo di una vicenda difficile.

Un altro episodio, intanto, aveva messo in allarme la comunità parrocchiale locale: il lieve malore che giovedì scorso aveva colto il nuovo sacerdote di Nova Siri Scalo don Vincenzo Tassitani. Per fortuna nulla di grave. Il parroco, per la gioia dei tanti fedeli che a lui si sono legati in questi mesi, sta bene e già sabato sera ha potuto presenziare in buona salute alle celebrazioni per la Pasqua.

Pino Suriano – www.ilquotidianodellabasilicata.it

15 apr 2009

Si spacca il Pd. A Nova Siri arriva la terza lista

L'iniziativa è promossa da Rocco Montagna e Gino Battafarano


NOVA SIRI – Qualcuno pensava che il “patto” Santarcangelo-Laddomata avrebbe stabilizzato lo scacchiere delle alleanze per le comunali di Nova Siri? Dovrà ricredersi. Anzi, il nuovo accordo tra i leader delle due civiche potrebbe avere avuto l’effetto contrario, e cioè quello di rivoluzionare il quadro delle alleanze in modo imprevedibile. La prima grande novità, seppur indirettamente collegata, arriva oggi: si presenta a Nova Siri una nuova compagine che avrà come leader l’avvocato Rocco Montagna, che proprio nei giorni scorsi si era dimesso polemicamente dal direttivo del Pd.

La spaccatura interna al Pd, ormai ampiamente prevedibile, si è dunque consumata. Le recenti dichiarazioni di Gino Battafarano, candidato sconfitto alle Primarie, avevano fatto emergere il forte dissenso sulla gestione della segreteria di partito. E subito si era intuito il rischio di una scissione importante, anche perché le posizioni di Battafarano erano notoriamente condivise da altri autorevoli esponenti del Pd locale: di sicuro lo stesso avvocato Rocco Montagna, poi Mimmo Tufaro, altro candidato alle primarie Pd, l’ex sindaco di Nova Siri Pino Battafarano e un paio di imprenditori piuttosto in vista sul territorio. I “dissenzienti” ora sono passati ai fatti, e pongono così un’alternativa elettorale che potrebbe attrarre anche qualche esponente della parte opposta al Pd.

Nella civica del sindaco Pino Santarcangelo, infatti, il patto con Laddomata ha aperto la strada a soluzioni impensabili solo fino a qualche settimana fa. E’ infatti presumibile che il leader di “Insieme per Nova Siri”, per entrare in lista, abbia posto delle condizioni: anzitutto la carica di vice sindaco (che egli stesso dovrebbe assumere), un assessorato di peso per uno dei suoi e un certo numero di nomi per la lista. Accontentare Laddomata, come è ovvio, significa scontentare qualcun altro. Il primo a perderci, in rapporto alle postazioni attuali, sarebbe il vice sindaco Vincenzo Pavese, che potrebbe non sentirsi più a suo agio in quel contesto.

A dissuadere lui e altri elementi vicini a Santarcangelo, inoltre, potrebbe esserci la questione dei simboli. Più di qualcuno, infatti, spingerebbe per connotare la compagine in senso partitico, presentandola come una lista Pdl. L’ipotesi sarebbe caldeggiata anche da uomini vicini a Laddomata. “Il popolo del centrodestra – ha scritto su un blog Pasquale Suriano, molto vicino al leader di Insieme per Nova Siri- sarà ancora una volta costretto a votare una lista destra-sinistra, quando il Pdl a Nova Siri è maggioranza assoluta!”

L’idea, per quanto si sa, non farebbe impazzire Pino Santarcangelo, che nel quinquennio ha consolidato positivi rapporti di collaborazione con elementi della vecchia sinistra, poco propensi a candidarsi sotto il simbolo del Pdl. D’altro canto, però, è ragionevole pensare che una scelta partitica possa piacere al senatore Cosimo Latronico, che del Pdl è coordinatore provinciale.

Ma né lui né altri, a questo punto, potranno sottovalutare il rischio che l’eccessivo malcontento dall’una e dall’altra parte vada ad alimentare troppo la nascente “terza lista”. Una compagine che si presenterebbe, a quel punto, non priva di qualche credibile aspirazione. Staremo a vedere.


Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

Accoltellamento a Nova Siri. Fermato questa mattina un trentenne

Un breve aggiornamento sull'accoltellamento accaduto il giorno di Pasquetta a Nova Siri, nel quale erano rimasti feriti due fratelli del centro jonico.
Riporto gli articoli delle agenzie Adnkronos e Apcom.

Qui trovate l'agenzia sul ferimento.

Qui l'agenzia sul fermo di stamattina.

8 apr 2009

Autocarro in fiamme sulla ss 106

ROTONDELLA – Incendio spettacolare questa mattina sulla ss 106. Al km 419 della statale, tra il centro Enea e il bivio per Rotondella, è andato improvvisamente in fiamme un autocarro. Il mezzo, targato AM366CH, di proprietà di Giuseppe Antonucci, trasportava stoffe per il commercio ed era diretto a Schiavonea.

Uno spavento enorme per i due passeggeri, che per fortuna sono rimasti illesi. Questi, infatti, dopo aver notato un principio di incendio nel vano motore dell’autocarro, sono subito usciti sulla strada. Pochi secondi dopo il mezzo si sarebbe incendiato e distrutto completamente.

Un incendio di proporzioni devastanti, che difficilmente avrebbe dato una via di scampo ai passeggeri, se non fossero riusciti a fuggire prima. Tempestivo l’intervento dei Vigili del Fuoco di Policoro. Non sembrano esserci elementi per ipotizzare un’origine dolosa dell’evento.


p.s. Da Il Quotidiano della Basilicata

"Vado con Santarcangelo perchè è onesto"

Intervista a Michele Laddomata sull'accordo elettorale siglato col sindaco


Non è esatto ritenere, come potrebbe intendersi dalla lettura dell’articolo pubblicato oggi sul Quotidiano, che l’accordo elettorale in questione prevedrebbe “ruoli definiti per tutti”. Non è questo, almeno, ciò che ha dichiarato al sottoscritto Michele Laddomata, il quale, come potrete leggere, ha risposto alla domanda sui futuri ruoli affermando che i percorsi per la nuova compagine sarebbero ancora “in costruzione”. Per correttezza di informazione, l’articolista Pino Suriano.


NOVA SIRI – L’accordo elettorale tra Pino Santarcangelo e Michele Laddomata, siglato sabato sera alla presenza del senatore Cosimo Latronico, modifica ampiamente la trama di alleanze per le prossime elezioni comunali di Nova Siri. L’intesa, redatta per iscritto, sembra fare chiarezza sulle figure candidate dalla futura lista ad occupare i due principali ruoli amministrativi. Abbiamo approfondito i dettagli del “patto” con uno dei protagonisti.

Allora Michele Laddomata e Pino Santarcangelo corrono insieme.

Non è esatto. Mettiamo subito le cose in chiaro. Il “patto” di sabato non è stato soltanto l’accordo tra due persone, ma rappresenta l’incontro costruttivo tra due movimenti di popolo che hanno già dimostrato il loro potenziale elettorale e che ora si uniscono per un progetto forte di sviluppo del territorio.

Quindi non hai deciso da solo?

Al contrario. La mia scelta di adesione è il frutto di un’ampia discussione interna al movimento che rappresento (“Insieme per Nova Siri”) e che ha condiviso, in questi anni, il mio percorso di opposizione.

Eccoci al punto. Dopo cinque anni di fiera opposizione a Santarcangelo la domanda è d’obbligo. Perché hai scelto di allearti?

E’ vero, per cinque anni ho sempre denunciato, con trasparenza, le mancanze dell’amministrazione. Questo, peraltro, è il compito di ogni buon consigliere di opposizione. Anzi, proprio per questo mio atteggiamento, che mi ha sempre portato a guardare con scrupolo i documenti amministrativi, oggi posso dare atto dell’onestà del sindaco. Sì, Pino Santarcangelo è onesto e per questo ho scelto di stare con lui.

Eppure fino a qualche settimana fa sembravate più vicini al Pd…

Con il Pd abbiamo condiviso cinque anni di opposizione congiunta. Proprio per questo, alla fine del percorso, avevamo ipotizzato un’alleanza con loro secondo un percorso di democraticità, che avrebbe dovuto avere il suo culmine nelle Primarie di coalizione, proposte da noi nelle scorse settimane. Ad oggi, però, non ci è pervenuta alcuna risposta esplicita in merito. Prendiamo atto della loro volontà di correre da soli.

Che ruolo avrà “Insieme per Nova Siri” all’interno della nuova coalizione?

Stiamo ancora costruendo i percorsi che porteranno alla nuova compagine elettorale. Una cosa è certa: sarà rappresentativa di entrambi i gruppi, e comunque aperta alla società civile.

Michele Laddomata, da oppositore, ha sempre sollevato le grandi tematiche dello sviluppo di Nova Siri. Su cosa punterà in vista della prossima competizione?

Le idee sono tante, e non è possibile sintetizzarle in poche parole. Penso, anzitutto, che sia necessario un piano di sviluppo turistico-economico integrato con il centro storico. Inoltre, va dato subito un supporto ai nostri operatori commerciali, vessati dall’attuale crisi. E poi ho da tempo un “pallino”: la realizzazione di un luogo di aggregazione e cultura per giovani e anziani. Mi impegnerò a realizzarlo in breve tempo.

Pino Suriano – articolo pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata

6 apr 2009

Padre Ricardo lascia Nova Siri

Monsignor Nolè prenderà ora in prima persona il peso della parrocchia

NOVA SIRI – E Nova Siri rimase senza prete. Si conclude con l’epilogo più paradossale la vicenda infinita della parrocchia di Santa Maria Assunta, nel centro storico di Nova Siri. Ha voluto così Francescantonio Nolè, vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro, a seguito del vespaio mediatico sollevato dalla vicenda di Padre Ricardo Gonzales, il missionario guatemalteco che aveva chiesto oralmente, senza ottenerla, l’incardinazione nella diocesi di Tursi-Lagonegro. Una richiesta impossibile da accogliere per ragioni legate alla cittadinanza del missionario (secondo quanto aveva fatto sapere il vescovo in una lettera pubblica del 19 marzo scorso), ma che aveva agitato una serie di polemiche da parte di alcuni fedeli, amplificate nel corso delle trasmissioni radiofoniche di un’emittente locale che ne difendeva la permanenza. Polemiche che erano arrivate a coinvolgere anche gli altri sacerdoti di Nova Siri, offesi sul piano personale da accuse infamanti e infondate, diffuse in paese attraverso un volantino anonimo.
La storia, in verità, aveva un più ampio retroterra. Già nei mesi scorsi, prima che le cose precipitassero, Padre Ricardo era stato affiancato nella gestione della parrocchia da altri due sacerdoti, don Vincenzo Tassitani e don Antonio Mauri. Entrambi, però, dopo una serie di difficoltà non del tutto chiare, avevano preferito “gettare la spugna”, chiedendo di essere sollevati dall’incarico.
E’ arrivata allora la decisione del vescovo, più forzata che voluta, come egli stesso ha spiegato nell’omelia della Domenica delle Palme, prima celebrazione liturgica dopo la partenza di padre Ricardo. “Non posso fare diversamente, non ho più sacerdoti da mandarvi”. Il pastore della diocesi prenderà ora il peso della parrocchia in prima persona, anche in qualità di celebrante, e già per la prossima settimana ha stabilito un calendario di celebrazioni e incontri con i fedeli di Nova Siri, secondo orari che gli consentiranno di conciliare gli impegni parrocchiali con quella della Cattedrale di Tursi. Non tutti i giorni, però, la celebrazione potrà essere garantita, come già oggi dovrebbe accadere.
L’epilogo della vicenda era diventato prevedibile sin da martedì sera. Nel pomeriggio, infatti, dopo un incontro tra il vescovo e padre Ricardo, Nolè aveva ritenuto inopportuna la permanenza del missionario a Nova Siri o all’interno della diocesi, che quest’ultimo aveva richiesto come ultima soluzione, dicendosi anche disposto a lasciare Nova Siri pur di rimanere in zona.
E così il missionario, sabato sera, ha dovuto lasciare Nova Siri per una meta non ancora accertata. Si tratterebbe, secondo quanto appreso da voci di paese, di una diocesi della Calabria (Da fonti più recenti si apprende che sarebeb a Maratea, ndr.).
Si conclude così una vicenda difficile. Il vescovo ha dovuto chiuderla con autorità, ma non è difficile immaginare quanto egli stesso ne abbia sofferto accanto alla comunità. “Un padre – ha detto Nolè nell’omelia di ieri – sta sempre con i figli che soffrono. Per questo ho scelto di esservi vicino”. E infine un accorato insegnamento: “Non parlate mai male di nessuno – ha detto ieri ai fedeli – e se anche non potete parlare bene di qualcuno, tacete”.
La gente non ha commentato le parole del vescovo, ma la viva partecipazione alla celebrazione ha confermato la vicinanza della comunità alla sua scelta sofferta, pur nel dispiacere per l’addio di padre Ricardo, sempre disponibile e ben voluto all’interno del piccolo paese. Non ci sono state, per fortuna, le “barricate” che qualcuno aveva minacciato nei giorni scorsi in caso di partenza del missionario.
Rimane lo sconforto per una situazione precipitata oltre il previsto, in cui “molti” hanno ora la percezione di aver dovuto pagare per il rumore di “pochi”. E’ bello, però, poter sperare nelle parole con cui il vescovo ha concluso la celebrazione di ieri: “Il Signore permette le sofferenze, ma dà anche la forza per sopportarle”.

Santarcangelo e Laddomata: l'alleanza "impensabile" è fatta

Sponsor dell'accordo il senatore Pdl Cosimo Latronico
NOVA SIRI – E così l’alleanza impossibile si è fatta. Fino a poche settimane fa sembrava impensabile che Pino Santarcangelo e Michele Laddomata, dopo anni di agguerrita opposizione, si trovassero a fare fronte comune. E invece i due, alle prossime comunali, correranno insieme.
L’accordo è arrivato nella tarda serata di sabato, grazie anche alla mediazione favorevole di Cosimo Latronico, senatore del Pdl. Già per i prossimi giorni sono previsti incontri di consultazione e di confronto per definire una proposta programmatica condivisa ed acquisire eventuali disponibilità nel perfezionamento della lista e del programma amministrativo. Non si può ancora dire, perciò, come e quando saranno definiti gli equilibri politici tra le due componenti, che non appaiono per nulla scontati.
La nuova alleanza arriva dopo che il Pd di Nova Siri aveva implicitamente rifiutato, con un comunicato dei giorni scorsi, la proposta delle “primarie di coalizione” arrivata dal gruppo civico “Insieme per Nova Siri”, di cui Laddomata è leader.
Il sodalizio stretto sabato rappresenta un’importante svolta per la competizione elettorale locale, soprattutto in considerazione del forte peso elettorale dimostrato dalla civica di Laddomata alle scorse elezioni, che va ad aggiungersi all’ampio consenso popolare ottenuto dalla lista di Santarcangelo, che nel 2004 aveva trionfato con ampio distacco.
“Si tratta di un’intesa finalizzata a raccogliere il più vasto consenso della comunità novasirese – ha commentato il senatore Latronico - per dare attuazione ad un importante programma di governo della città, che si appresta a rinnovare il suo consiglio comunale. L’intesa è fondata sul riconoscimento della necessità di far prevalere l’interesse supremo della collettività e di dare ogni priorità ad azioni di promozione dello sviluppo valorizzando le straordinarie risorse del territorio iniziando dai giovani e dalle risorse umane. Si legano storie ed esperienze importanti che garantiranno una qualificata e sicura amministrazione della città e dei suoi bisogni primari, che saprà aprirsi al contributo di forze significative della città”.

Il Rotondella impone ancora la "Legge del quattro"

Nuovo poker casalingo alla Rigamonti dopo quelli a Tursi, Bernalda e Valsinni

ADP ROTONDELLA 4

Salerno G. , Toscano, Salerno A., Divincenzo (Corsano), Mele, Rubolino, Santarcangelo (Varlaro), Zuccarelli, Ripa (Guida), Galati, Tarantino. In panchina: Manolio R., Scaiella, Mauro, Acciardi – Allenatore Martino

L. RIGAMONTI 0

Rega, Di Simone, Cifarelli, Bongerminio (Onofrio), Martulli, Masciandaro, Tosco (Di Cuia) Festa, Marsico, Nuzzolese, Clemente (Morelli). In panchina: Montemurro – Allenatore Manicone

RETI : 40’ Ripa, 44’ Divincenzo, 60’ E 85’ Galati;

ArbitrO Giuseppe Vitale – Sezione Moliterno

ROTONDELLA – La sconfitta col Lagonegro non ha spento le motivazioni Rotondella. Anzi, la squadra di mister Martino vola a gonfie vele verso un secondo posto che potrebbe valere, comunque, l’approdo in Promozione. Pokerissimo rifilato alla Rigamonti, un trattamento che gli jonici avevano già riservato, quest’anno, al Tursi, al Bernalda e al Valsinni. Ne ha fatto le spese l’incolpevole portiere Rega, impegnato per quasi tutti i novanta minuti dalla pressione di Salerno e compagni.

Eppure il Rotondella aveva dovuto faticare non poco per trovare il gol del vantaggio. Dopo le tante occasioni capitate sui piedi di Galati, Tarantino e Divincenzo, era stato Ripa a trovare lo spunto giusto al 40’. dopo una rocambolesca azione in area di rigore. Appena cinque minuti e arrivava il raddoppio, trovato da Divincenzo con uno spettacolare tiro al volo.

L’uno due dei locali paralizzava la Rigamonti, che già al 48’ rischiava di capitolare sulla punizione di Zuccarelli, che colpiva la traversa. Ma il gol della sicurezza era solo rimandato, e arrivava al 60’ su colpo di testa di Galati, lesto a mettere in rete un ottimo assist di Tarantino.

“Legge del poker” rispettata all’85’, ancora una volta con Galati, bravo a raccogliere la palla in area per mettere nel sacco il 4-0. Poi tutti negli spogliatoi, per una festa a metà, in parte rovinata dalla concomitante vittoria del Montescaglioso, che ieri è riuscito a espugnare per 1-2 il difficile campo di Satriano. Le due squadre continuano la loro corsa a pari punti, che potrebbe anche concludersi con uno spareggio per la seconda piazza.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it


5 apr 2009

Caso Enea: le interrogazioni parlamentari di Cosimo Latronico

Riporto le interrogazioni parlamentari del senatore Cosimo Latronico sulla situazione del centro Enea di Trisaia. La prima delle due riprende utilmente alcune questioni che avevamo richiamato di recente in un'inchiesta sui trasferimenti del centro. Potete leggerla qui

Cosimo Latronico - Ai Ministri dell'istruzione, università e ricerca e dello sviluppo economico - Premesso che:

da anni opera in Basilicata un centro di ricerche dell'Ente per le nuove tecnologie l'energia e l'ambiente (ENEA) situato nella località Trisaia di Rotondella (Matera);

in questo centro, tramite l'utilizzo di ingenti finanziamenti pubblici destinati al Mezzogiorno, si sono attuati interessanti progetti di ricerca;

queste attività hanno arricchito le competenze della struttura sia dal punto di vista umano con la presenza di decine di giovani laureati ricercatori che con l'installazione di importanti strumentazioni per svolgere attività di ricerca;

i settori di intervento spesso hanno riguardato contenuti avanzati nei settori dello sviluppo delle fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica, dell'ambiente, dei materiali, delle biotecnologie, del nucleare sicuro;

negli ultimi anni si avverte viceversa una caduta di attenzione per il centro sempre meno destinatario di progetti di ricerca;

Trisaia rischia di perdere nel sistema dell'ENEA quella centralità che meriterebbe per la presenza di eccellenze e di strumentazioni avanzate;

la struttura scientifica dovrebbe costituire una infrastruttura strategica che dovrebbe far parte a pieno titolo di un polo di ricerca e di innovazione di cui sente forte il bisogno il sistema produttivo dell'intero Mezzogiorno d'Italia;

occorre che il Governo assuma le iniziative opportune per difendere e rilanciare il ruolo del centro lucano nel sistema dell'ENEA affinché la struttura scientifica del Metapontino diventi punto di riferimento nazionale e del Mediterraneo nel campo della ricerca,

si chiede di sapere:

quale tipo di assicurazioni i Ministri in indirizzo siano in grado di fornire riguardo al ruolo che il centro di Trisaia di Rotondella svolge e potrà svolgere nel sistema nazionale dell'ENEA con l'assegnazione di nuovi progetti e programmi di ricerca;

quale ruolo ritengano di assegnare alla struttura scientifica nella prospettiva di costruire un polo di eccellenza nel settore della ricerca e dell'innovazione;

come intendano utilizzare al meglio il centro di ricerca al fine di promuovere trasferimenti tecnologici su base organica con il tessuto imprenditoriale locale.

(3-00155)

LATRONICO - Ai Ministri dell'istruzione, università e ricerca, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico - Premesso che:

nel centro dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA) di Trisaia (Matera) sono presenti da anni barre di uranio irraggiato che dovevano essere utilizzate per le sperimentazioni relative al riprocessamento dell'uranio;

nella struttura è inoltre presente una quantità imprecisata di materiale radioattivo, residuo delle ricerche compiute negli anni scorsi, che ENEA e Sogin SpA avrebbero dovuto mettere in sicurezza rispetto alle originarie condizioni di conservazione;

le popolazioni che vivono nell'area del centro ENEA di Trisaia da tempo manifestano preoccupazione riguardo alla conservazione del materiale radioattivo e desidererebbero conoscere l'avanzamento dell'attività di messa in sicurezza annunciata negli anni scorsi,

si chiede di sapere:

quale sia lo stato di attuazione dei programmi di messa in sicurezza del materiale nucleare e radioattivo custodito nel centro ENEA di Trisaia proveniente dalle attività di ricerca e sperimentazione, affidate all'iniziativa della Sogin;

quali siano i sistemi di protezione allestiti per realizzare in assoluta sicurezza l'esecuzione dei lavori programmati;

se il cronoprogramma a suo tempo convenuto tra Governo nazionale, Regione Basilicata e Sogin SpA sia stato rispettato sia nei tempi che nelle modalità di esecuzione e di salvaguardia dei livelli di sicurezza per i lavoratori e per il territorio circostante;

quale sia lo stato di realizzazione del programma di delocalizzazione dell'uranio irraggiato a suo tempo importato e del materiale radioattivo messo in sicurezza e attualmente custodito nel centro ENEA di Trisaia;

quanto personale sia impiegato per le attività di decommissioning e di mantenimento in sicurezza dell'impianto Itrec di Trisaia di Rotondella;

a quali società il personale impiegato faccia capo (Sogin o società esterne) e con quali criteri sia stato selezionato.