26 gen 2011

Le omissioni del decennio

Cari lettori del blog, nell'articolo precedente ho cercato di tracciare un bilancio sul decennio appena trascorso. Naturalmente so che non è, e non può essere, esaustivo, anzitutto perché è personale e risente del mio modo di vedere le cose e di dar loro un peso.
Sull'argomento ho ricevuto alcune mail interessanti. Qualcuno mi ha ringraziato per l'analisi "spassionata", qualcuno mi ha rimproverato di eccessivo allarmismo, qualcuno di pessimismo, qualcuno mi ha sinceramente confessato il proprio sconforto per le sorti del paese.
Accetto sempre tutte le critiche con piacere, soprattutto se costruttive.
Intanto, nel richiamare le "cose belle" del decennio, mi sono accorto di avere omesso più di qualcosa.
Una su tutte: il grande contributo che hanno dato le associazioni sportive del territorio, riaccendendo la passione per lo sport e in particolare per il calcio. E' un contributo che ci ha anche regalato un grande risultato: il ritorno in Promozione, dopo 22 anni, di una delle nostre squadre.
Chiedo scusa per la dmenticanza. Alla prossima.

Pino Suriano
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25 gen 2011

Il decennio di un paese che chiude?




ROTONDELLA - Succede, a volte, che una vicenda commerciale diventi una notizia. In Corso Garibaldi, dopo decenni, la saracinesca della bottega di Angelomario da qualche settimana è chiusa. Era l'unico negozio di abbagliamento rimasto ancora in piedi a Rotondella. I suoi battenti si sono chiusi negli ultimi giorni di dicembre, in perfetta sincronia con il decennio che ci siamo lasciati alle spalle.

La coincidenza offre il fianco a pensieri, immagini, malinconie. Perché la fine di quel negozio è l'emblema di un paese in declino. Storico e centralissimo, il negozio-sartoria è stato l'unico del settore a sopravvivere in un decennio che ha visto morire bar, market, uno studio fotografico, sale da gioco e ristoranti. E per il futuro si annunciano altre "morti", graduali ma inesorabili. Come quella dell'Ipsia Chimico, dove quest'anno non si è formata, per mancanza di iscrizioni, una classe prima. O dell’Istituto Comprensivo, che è sottodimensionato e potrebbe essere accorpato con il Secondo Circolo di Policoro.

Muore lentamente anche l'Enea, dove le unità lavorative, dal 2004 al 2009, si sono ridotte del 30 per cento.
Poi ci sono le morti vere e proprie, quelle che annualmente triplicano, bene che vada, il numero delle nascite: i loculi comunali, da almeno sei mesi, non riescono a soddisfare le troppo numerose “richieste”.

Si guarda ancora con speranza a Rotondella due. C’è chi pensa che possa rappresentare il futuro. Con il nuovo piano regolatore (in fase di approvazione) il centro sarà anche interessato da positive novità. La storia recente, però, non invita all'ottimismo. Guardarsi attorno spesso aiuta: dello sviluppo di Rotondella due si parla da almeno trent'anni, nello stesso tempo da Pisticci si è generato il popolato centro di Marconia, dal centro storico di Nova Siri è nato quello di Nova Siri Scalo. Rotondella due, di fatto, non è riuscita a recepire l’emigrazione dal centro collinare. Capannoni e insediamenti artigianali sono l’unica vera anima di un centro in cui quest'anno, per la prima volta, non si è costituita neppure la prima classe delle elementari.

Lo sconforto per ciò che muore, però, non può e non deve essere l’ultima parola. E non solo per uno slancio ottimistico o per una consolazione, ma perché c’è anche dell’altro da guardare. C’è del buono, in campo sociale, politico, commerciale, umano.

Il decennio appena concluso, per esempio, sarà ricordato per la fioritura degli agriturismi. Partiti sulla spinta di fondi europei, ma poi, per buona parte, capaci di camminare con le proprie gambe. Sono nate anche le case albergo, forse il lascito migliore degli investimenti milionari messi in atto dal Gal Cosvel.

Spesso ha fatto meglio chi ha fatto con poco. Come una vivace Pro Loco, guidata dal dinamico presidente Pasquale Gentile, che nell’ultimo quinquennio ha valorizzato la cultura e le tradizioni locali.

L’altro grande fatto del decennio è stato l’arrivo degli immigrati. Non poche famiglie di albanesi sono perfettamente integrate e i loro figli possono dirsi del tutto italiani. Cominciano ad esserlo anche alcune badanti dell’Est Europeo, giunte soprattutto negli ultimi anni. E poi ci sono i kurdi, portati in Italia nell’ambito di un progetto ministeriale per i rifugiati politici e accolti per un certo tempo dalle istituzioni a fronte di finanziamenti pubblici. In seguito, stabilmente e gratuitamente, accolti da una Chiesa locale che ancora regge. Persone come don Mario, Fulvia, Carmelina meritano il grazie di tutti, perché hanno operato gratuitamente per il bene comune.
Si percorrono strade nuove. Una è quella della Polizia Locale. Rotondella, assieme a Colobraro e Valsinni, si è lanciata in questa avventura che appare positiva. Non è un caso che altre aree, come quella di Stigliano, stiano facendo lo stesso. E' una strada da guardare, anche per altri ambiti: concepirsi insieme, nei servizi, nella solidarietà e nei rapporti, sta diventando sempre più urgente. Da soli si muore, anche se si hanno i soldi della compensazione ambientale.

E qui si apre un nuovo capitolo. Perché questo decennio è stato anche quello delle grandi occasioni di investimento per Rotondella: 6 milioni di euro per la viabilità extraurbana sul territorio, quasi 3,5 milioni (altri devono ancora arrivare) di compensazione ambientale per la presenza del centro Itrec della Trisaia. Cosa resta di concreto? La futura realizzazione del Ponte sul Sinni, che non risolverà il vero problema della viabilità del territorio (che è il collegamento con la ss 106) e qualche finanziamento per l’acquisto e la ristrutturazione di appartamenti nel centro storico. Per il resto, tante piccole azioni (come qualche spicciolo in più nelle tasche di operatori agricoli e commercianti) ma nessun cambiamento di sostanza.

In questo decennio ci hanno lasciato all’improvviso due uomini importanti: Carlo Stigliano e Mario Dimatteo. Entrambi molto discussi, ma anche molto amati: attivo e dinamico il primo, politicamente geniale il secondo. Ci ha lasciato anche una grande donna, Maria Rapanaro.


Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano del 25 gennaio 2011

19 gen 2011

Rotondella: c'è ancora speranza per la dirigenza

Francomano chiede un'audizione alla Quarta Commissione Regionale

E intanto l'Udc critica il sindaco. "Paghiamo un peccato di leggerezza dell'amministrazione"

Un estratto dall'articolo pubblicato martedì sul Quotidiano


ROTONDELLA - La deroga per il mantenimento della Dirigenza Scolastica sembrava cosa fatta. Almeno fino al 7 gennaio, quando la Giunta Regionale di Basilicata ha reso nota la proposta di accorpamento dell'Istituto Comprensivo di Rotondella con il Secondo Circolo di Policoro. Una vera doccia fredda per il territorio, che aveva fatto proprie le certezze di mantenimento della dirigenza scolastica incassate in ambito provinciale dal sindaco, Vincenzo Francomano. Adesso potranno "salvare" Rotondella solo le Commissioni del Consiglio Regionale, chiamate ad esprimersi entro il 30 gennaio. Perciò bisogna fare presto.
Il primo passo è decisivo: è necessario far presente in Consiglio che la scelta dell'accorpamento non piace proprio. Se ne farà carico il sindaco, Vincenzo Francomano, che ha già chiesto alla Quarta Commissione un'audizione urgente, al fine di far valere le ragioni del territorio.
L'obiettivo è quello di capovolgere una decisione della Giunta Regionale che, secondo l'amministrazione comunale, "non convince nessuno".
Due le argomentazioni principali su cui il sindaco farà perno. "Il nostro comune può contare - si legge nella nota dell'amministrazione - sia su un numero di
alunni che supera abbondantementre le 200 unità che sulle caratteristiche di
comune montano (facente parte della Comunità Montana del Basso Sinni)". L'amministrazione ha inoltre ricordato che "il mantenimento della dirigenza scolastica era contenuto anche nel Piano di Dimensionamento approvato dal Consiglio della Provincia di Matera".
E infatti è stata la Giunta Regionale, in modo sorprendente, a sovvertire questa proposta che non sembrava potesse trovare impedimenti in Regione.
Sulla vicenda è giunta ieri anche una nota della sezione locale dell'Udc, che intanto si sta muovendo sul piano politico per raggiungere lo stesso obiettivo. Non manca un cenno critico sulla gestione della vicenda da parte del sindaco. "Scopriamo con stupore dal Quotidiano - si legge nella nota - che il Sindaco non sapeva niente della soppressione dell'istituto comprensivo di Rotondella, annunciata dall'assessore Mastrosimone già dal 7 gennaio, con una proposta della Giunta Regionale approvata dopo aver valutato i pareri dell'Anci (del cui direttivo il sindaco fa parte) e della Provincia di Matera (dove si è recato per sostenere la causa, forse non in modo saggio, a giudicare dal risultato). Stupisce, inoltre, che questa doccia fredda sia arrivata dalla Delibera di una Giunta Regionale in cui siede una nostra compaesana (Rosa Gentile, ndr.) alla quale, probabilmente, la cosa sarà sfuggita".
Nella nota c'è poi un richiamo alle vicende del 2009, quando Rotondella affrontò esattamente la stessa battaglia, riuscendo, alla fine, a difendere la dirigenza scolastica. "Nel 2009 - prosegue la nota - la battaglia fu vinta con un'azione sinergica di tutti i soggetti interessati (Consiglio di istituto, Giunta e Consiglio Communale, Dirigente Scolastico). Fu encomiabile l'impegno dell'allora sindaco Vito Agresti, che in un'audizione alla Quarta Commissione del Consiglio Regionale motivò la richiesta di deroga e raggiunse l'obiettivo anche grazie a un lavoro di mediazione della politica locale con l'Assessore Regionale Autilio e l'intera commissione consiliare".
Quello spirito di squadra, a due anni di distanza, si sarebbe del tutto smarrito.
"Oggi - prosegue la nota dell'Udc - non solo è venuta a mancare la concertazione tra i vari soggetti del territorio, ma sulla vicenda non esiste neppure un deliberato del Consiglio di Istituto o del Consiglio Comunale, né un'informativa del Sindaco al corpo docente. Non è stato fatto niente di niente".
Un "peccato di leggerezza dell'amministrazione", che avrebbe pensato di avere già in tasca un risultato tutto da conquistare.
Da qui l'annuncio dell'impegno politico: questa mattina i rappresentanti locali del partito saranno a Potenza per chiedere l'impegno dei loro referenti politici in Consiglio Regionale.

Pino Suriano
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14 gen 2011

Dimensionamento scolastico. Doccia fredda su Rotondella

La Giunta Regionale delibera l'accorpamento con Policoro, ma in paese nessuno lo sa

Il sindaco Francomano: " Mi avevano dato certezze al cento per cento. Non capisco cosa possa essere accaduto a Potenza"

ROTONDELLA – La prima non è andata. Sembrava scontato che la Giunta Regionale avrebbe fatto passare la richiesta di deroga di un anno per l'autonomia dell'Istituto Comprensivo di Rotondella. Il sindaco Francomano, in sede provinciale, aveva incassato un "cento per cento di certezza".
E invece no. Nella Delibera di Giunta sul nuovo Piano di dimensionamento scolastico è scritto che "si ritiene opportuno l'accorpamento dell'Istituto Comprensivo con il Secondo Circolo di Policoro". Rotondella, insomma, potrebbe perdere, dopo averla difesa per anni, la Presidenza. Non è detta l'ultima parola, però. Anche due anni fa la Giunta aveva negato l'autonomia a Rotondella, accorpando la scuola con un altro Istituto. Fu poi il Consiglio Regionale, grazie all'impegno delle forze politiche locali e alle proteste dei cittadini, a decretare un altro biennio di autonomia in deroga.
Oggi la storia si ripete. Potrà il Consiglio Regionale ribaltare ancora una volta l'indicazione della Giunta? A Rotondella non manca qualche carta da giocare. Prima tra tutte un'ipotesi di verticalizzazione con l'Ipsia Chimico. C'è poi da far valere un altro aspetto di rilievo: sul territorio esiste il Centro Enea, per la cui presenza il comune di Rotondella viene compensato da qualche anno in termini economici. Perché non esserlo anche in termini di organizzazione scolastica, se il decremento demografico del Comune può essere legato (almeno teoricamente) alla presenza del Centro?
Sono gli aspetti che furono fatti valere due anni fa, quando già i numeri condannavano Rotondella in rapporto ai limiti imposti dal Miur. Oggi il tutto è reso più difficile dal fatto che quest'anno anche il Chimico ha cominciato a "boccheggiare", non riuscendo a formare neppure la prima classe. Fanno però ben sperare le parole di Rosa Mastrosimone, Assessore Regionale alla Formazione, che in una nota di commento alla Delibera di Giunta ha spiegato che "la possibilità di andare al di sotto del limite dei 300 alunni sarà autorizzata […] in presenza di comuni montani o ricompresi in comunità montane o per territori caratterizzati da specificità linguistiche". Potrà essere una buona ragione l'essere appartenuti a una Comunità Montana? Speriamo di sì.
E' la speranza che nutre anche il sindaco, Vincenzo Francomano. Ieri lo abbiamo interpellato telefonicamente per una dichiarazione sulla vicenda. Ne è nato un piccolo giallo, perché il primo cittadino si è detto sorpreso e, in un certo senso, addirittura scettico sulla fondatezza della notizia. "Anch'io - ha detto - ho letto sulla stampa la notizia dell'accorpamento e sinceramente vorrei meglio verificarla, perché da notizie informali a me risulta che la deroga sia stata confermata senza problemi. Non vorrei che si trattasse semplicemente di un errore. Sono perplesso, perché la nostra era l'unica richiesta di deroga della Provincia di Matera e non sembrava proprio che potessero esserci impedimenti. Avevo ottenuto l'ok dell'assessore provinciale Montemurro e anche i rappresentanti degli altri comuni non avevano fatto obiezioni. Io, comunque, vorrei verificare meglio prima di creare allarmi".
La perplessità ci ha in parte spiegato ciò che già avevamo notato con sorpresa: molti docenti, ai quali avevano chiesto un'opinione, non ne sapevano nulla. A scuola non se n'era parlato. Tutti convinti della deroga, proprio come il sindaco.
A questo punto abbiamo voluto verificare con chiarezza, accertando che nella relazione al Piano scolastico, inviata dalla Regione Basilicata alle redazioni dei giornali lucani, c'è scritto proprio così: "Poiché la scuola secondaria di I grado dell'Istituto Comprensivo di Rotondella risulta sottodimensionata, si ritiene opportuno accorpare l'Istituto con il Secondo Circolo di Policoro".
Lo abbiamo comunicato telefonicamente al sindaco, che intanto aveva provveduto a fare la stessa verifica. Tutto vero, purtroppo.
"Resto allibito - ha detto - in Provincia mi avevano dato il cento per cento di certezze per la soluzione del problema. Davvero non capisco cosa possa essere successo a Potenza. Esprimo il mio disappunto che sarà certamente condiviso anche a livello provinciale. Comunque non ci fermeremo, chiederò subito un'audizione nella Quarta Commissione del Consiglio Regionale. Noi, anche se non abbiamo i trecento iscritti, siamo stati parte di una Comunità Montana e quindi, secondo quanto ha dichiarato la stessa Mastrosimone, non dovremmo avere problemi. Ripeto, non so proprio cosa sia successo a Potenza".
E' la stessa domanda che a questo punto accende la curiosità di tutti. Cosa è accaduto a Potenza? Cosa è successo in quella riunione della Giunta Regionale, dove siede (a questo punto non sembra superfluo ricordarlo) anche un assessore di Rotondella, Rosa Gentile? Questioni politiche, rapporti di forza tra gli assessori? O un semplice errore? Si vedrà, nella speranza che le Commissioni Regionali mettano comunque le cose a posto.

Pino Suriano - estratto dell'articolo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata il 12 gennaio 2011.
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Non si smette mai di ripartire

Ho deciso di ripartire. In questi mesi mi sono giunte numerose e-mail di persone di origini lucane, ma residenti in altre regioni.
Quasi tutte mi chiedono all'incirca la stessa cosa. "Ma perché il blog non riparte? Vogliamo leggere le tue notizie e i tuoi commenti. Da quando hai smesso di scrivere ci sentiamo più distanti dalla nostra terra".
Le loro "proteste" mi gratificano e mi chiamano in causa.
Io, che amo di più l'altro mio blog (www.pinosuriano.blogspot.com), ho deciso di ripartire ancora una volta.
Non si smette mai di ripartire, per fortuna.
Gli estratti dei miei articoli saranno pubblicati sempre dopo le ore 20 del giorno di pubblicazione, quando i "fuorisede" potranno comunque scaricare l'intero pdf del giornale sul sito www.ilquotidianodellabasilicata.it. Anzi, è la scelta che consiglio per chi non potesse acquistarlo nelle edicole lucane, dove è in vendita con Il Sole 24 Ore a soli 1,20 euro.
Da oggi, però, tutti i commenti saranno moderati. Nessuna censura alle idee, severe censure a offese e diffamazioni: non voglio più dare i miei spazi a chi non sa usarli.
Pubbico da subito il mio ultimo articolo sul Piano di Dimensionamento Scolastico approvato dalla Giunta Regionale. L'Istituto Comprensivo di Rotondella, se il Consiglio Regionale non metterà le cose a posto, potrebbe perdere l'autonomia. Sulla vicenda c'è un piccolo giallo: al sindaco avevano assicurato che la deroga all'autonomia sarebbe passata con facilità in Giunta. Le cose sono andate diversamente. Perché?
Buona lettura

Pino
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