20 nov 2008

Ponte Sinni: comune di nuovo a muso duro con la provincia

Deliberata in consiglio comunale la richiesta di realizzare anche altri interventi oltre alla riqualificazione del ponte. Insieme maggioranza e opposizione.

ROTONDELLA –Questione Ponte Sinni: il comune di nuovo a muso duro con la provincia. Maggioranza e opposizione si sono riunite martedì sera in consiglio comunale per approvare, all’unanimità, un documento che parla chiaro e chiede che i sei milioni previsti dalla provincia per la riqualificazione del vecchio ponte siano rimodulati, affinché con la stessa somma possano essere realizzati ulteriori interventi per la viabilità che collega il centro collinare alla Ss 653 “Sinnica” e alla Ss 106 (allargamento curve e altri interventi simili). L’atto è una reazione al recente provvedimento della Provincia, che aveva fatto sapere di non poter provvedere, per ora, ad alcun intervento ulteriore, poiché i sei milioni stanziati – scriveva in un comunicato di ottobre Giuseppe D’Alessandro, assessore provinciale alle Infrastrutture – erano appena sufficienti “per il recupero della traversa e il consolidamento del vecchio ponte”. Il comune non ci sta e rilancia una proposta: rimodulare il quadro economico del progetto utilizzando il ribasso d’asta e andando a tagliare i costi per attività propedeutiche alla realizzazione (progettazioni varie, spese pubblicitarie, relazioni geologiche, etc.). Queste voci di spesa, stando a quanto si è detto in consiglio, ammonterebbero a circa due milioni di euro e sarebbero da considerarsi “eccessive”. Il documento approvato nei giorni scorsi, peraltro, ricalca un'altra delibera di consiglio comunale, approvata nel 2007, con cui il comune di Rotondella chiedeva alla provincia più o meno la stessa cosa. Richiesta, visto lo stato attuale delle cose, che è rimasta inascoltata. Per capire meglio la questione, però, è utile una breve ricostruzione storica. Il finanziamento per la Traversa Sinni, stanziato con fondi regionali per la viabilità extraurbana dei comuni, ammontava inizialmente a 7,1 milioni di euro, e prevedeva la ricostruzione del ponte e l’allargamento di alcune curve. A un certo punto, però, si veniva a sapere che quella cifra non ammontava più a 7,1 milioni ma ad “appena” 6 milioni. Come mai? Un errore di rendicontazione della Regione Basilicata, si disse. Sta di fatto che il taglio ridimensionava ampiamente il progetto, riducendolo alla sola ricostruzione del ponte. A questo punto scendevano in campo il comune e molte associazioni di Rotondella, che non ci stavano a veder spendere una cifra così alta per un tratto di viabilità poco funzionale allo sviluppo del territorio, che è da tempo chiaramente orientato verso la ss 106 e non verso la Sinnica. Semplice la richiesta: riqualificare il ponte esistente (senza realizzarne uno nuovo, ritenuto più costoso) e utilizzare i fondi per altri interventi sulla viabilità. La richiesta è stata, in parte, accettata. La provincia, infatti, provvederà alla riqualificazione e non alla ricostruzione ex novo, ma questo non permetterà di risparmiare il necessario per altri interventi, che erano considerati sicuramente più necessari del ponte stesso. Insomma, si profila il rischio che tutti i soldi siano “buttati” sul ponte e il territorio sia destinato a “subire” una mega opera di 6 milioni di euro che non inciderà, se non minimamente, sul suo sviluppo. Sei milioni di euro non capitano tutti i giorni, e sono manna dal cielo per un paese tanto colpito dall’isolamento. Vederli spesi per un ponte così poco trafficato, perciò, avrà tutto il sapore dell’occasione sprecata.


Da Il Quotidiano della Basilicata

19 nov 2008

Il Rotondella non perde più e bracca il Lagonegro

Domenica il big match sul campo della capolista

ROTONDELLA – Quest’anno il Rotondella non scherza. E se fino ad ora questo poteva essere un buon auspicio, adesso è realtà. La classifica del girone B parla chiaro.
E già comincia ad esprimere qualche verdetto su chi effettivamente potrà fungere da protagonista. E il Rotondella, in questo senso, non è certo fuori dai giochi. Anzi, i 19 punti conquistati nelle nove giornate sin qui disputate offrono la misura di quanto il team dell’allenatore Antonio Martino sia cresciuto in questi mesi. Il secondo posto classifica è un dato significativo, così come è significativa l’imbattibilità della squadra dall’inizio del campionato.
Cinque vittorie, quattro pareggi e zero sconfitte dicono con chiarezza che il Rotondella ha ormai superato la sua sindrome degli ultimi anni, che le impediva di inanellare risultati positivi, spesso con battute d’arresto sul proprio terreno di gioco e contro avversarie ben più modeste. Una sorta di schizofrenia calcistica, forse figlia di una mancanza di fiducia per una squadra che sembra aver raggiunto un ottimo mix di esperienza ed entusiasmo giovanile. Gli ultimi risultati fanno ben sperare. Il pareggio col Montescaglioso, in particolare, ha dimostrato che il Rotondella può giocarsela in trasferta senza subire lo strapotere di squadre ben attrezzate (il Montescaglioso è terzo). La vittoria contro il Sirino Mercure (6-3 domenica scorsa) ha invece mostrato come l’attacco di mister Martino possa essere prolifico e impietoso anche quando la difesa non si dimostri impeccabile.
Il primato di imbattibilità, però, il Rotondella deve condividerlo con l’altra grande del girone, lo Sporting Lagonegro. La squadra, infatti, detiene il primato in classifica con 23 punti, conquistati con sette vittorie e due soli pareggi. E proprio a Lagonegro dovrà andare il Rotondella domenica prossima, in quella che si preannuncia una bellissima sfida di vertice. Il pronostico favorirebbe i potentini almeno per due ragioni: il fattore campo e la maggiore incisività sotto rete dimostrata (20 reti segnate contro le 16 degli jonici). Il Rotondella, però, negli ultimi anni ha spesso dimostrato di saper giocare brutti scherzi alle grandi, anche in trasferta. E di sicuro la squadra di Martino ci proverà, facendosi ingolosire da un risultato che riaprirebbe i giochi e, sul piano del morale, darebbe al Rotondella uno slancio impressionante. L’appuntamento è per domenica prossima. Che vinca il migliore.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

17 nov 2008

Nova Siri: quelle contrade senza bidoni per l'immondizia

Problemi in paese per il passaggio di consegna tra le due ditte di gestione dei rifiuti

NOVA SIRI – Non è bello andare a gettare l’immondizia al solito posto e, anziché i bidoni per la raccolta, trovarsi davanti una caterva di buste e cartoni sparsi per terra. E’ l’esperienza che hanno vissuto nelle scorse settimane molti abitanti delle campagne di Nova Siri. L’assenza di cartelli o altre spiegazioni, in un primo momento, ha fatto sorgere qualche preoccupazione. I bidoni erano stati spostati? Il servizio di raccolta era stato interrotto? Nulla di tutto ciò, anche perché quelle buste, la mattina seguente, non c’erano più. Insomma, i bidoni erano scomparsi, ma il servizio di raccolta non si era fermato.

Cosa era successo, allora? “Semplicemente un passaggio di consegne tra la vecchia ditta addetta alla raccolta dei rifiuti e quella nuova, la Cyclat, che opera a Nova Siri dal 16 ottobre scorso”. A spiegare la causa del disagio è Pino Santarcangelo, sindaco di Nova Siri. Il primo cittadino chiarisce che “la nuova ditta ha avuto qualche difficoltà nel reperimento di alcuni contenitori, ma sta provvedendo a risolvere il problema nel minor tempo possibile. I cittadini non devono preoccuparsi, non è previsto alcuno spostamento, tutti i contenitori torneranno regolarmente al loro posto. E’ stata una transizione difficile – aggiunge Santarcangelo – poiché non era prevista e abbiamo dovuto organizzare tutto in tempi brevi. Nonostante ciò, siamo comunque riusciti a garantire il servizio di raccolta senza neppure un giorno di interruzione”.

E’ già noto perché sia da considerarsi “brusca” la transizione richiamata dal sindaco. Nel mese di agosto, infatti, il comune ha repentinamente revocato l’incarico alla vecchia ditta (con sede in Campania) per sospetto di subappalto. Da qui la necessità di redigere in fretta e furia un nuovo bando di gara per una gestione di soli cinque mesi, trascorsi i quali il servizio dovrà essere nuovamente affidato per una più lunga gestione. Perciò la vecchia ditta, appena “sfrattata”, ha pensato bene di portare via da Nova Siri tutto ciò che c’era di suo (atto legittimo, ndr.), non risparmiando qualche grattacapo al comune con cui è entrata ora in contenzioso.

In data odierna (13 novembre) sembra comunque che molti bidoni siano stati ricollocati, come quelli alla periferia del centro storico di Nova Siri. Altrove, però, non c’è ancora traccia dei contenitori. E anche se i residenti stanno evitando di lasciare a terra le buste, più di qualcuno si è detto “stanco di aspettare ancora”.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it




16 nov 2008

"Non più vittime sull'asfalto"

Celebrazione a Rotondella per le vittime della strada


ROTONDELLA – Degli incidenti stradali si parla quando fanno notizia, quando le loro immagini accendono la curiosità e il sentimento di tanti lettori. Difficilmente, però, se ne parla quando si tratta di prevenirli ed educare a una nuova cultura della strada. Che è anche, e soprattutto, una viva e autentica “cultura della vita”.

Parte da qui la scelta di celebrare con una Santa Messa la Giornata mondiale delle vittime della strada, con un’iniziativa intitolata “Non più fiori sull’asfalto”. L’idea, lanciata dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada, muove dall’esigenza di richiamare il significato della vita, il suo valore di fondo, da difendere e tutelare in ogni circostanza.

Non è un caso che il vescovo Francescantonio Nolè abbia pubblicamente approvato il volantino di presentazione dell’evento, raccomandandolo a tutti i fedeli della diocesi. E non è un caso che il suo contenuto richiami con veemenza i valori fondanti dell’esperienza cristiana: “Non puoi chiamarti cristiano – recita il volantino – e restare indifferente di fronte ai sacrifici umani delle strade. Difendi la vita con la tua preghiera e la tua quotidiana testimonianza. Combatti contro l’egoismo e l’indifferenza che sono dentro di te, contro il desiderio di porre al primo posto il denaro, il successo, il consumo. Poni al primo posto il valore della vita e la ricerca della verità. Pensa che la vittima di domani potrebbe essere ciascuno di noi”.

La celebrazione è in programma domenica alle ore 11 presso la Chiesa Madre di Rotondella. A promuoverla è Domenico Carlomagno, responsabile della sezione provinciale dell’associazione. Colpito anni fa dalla tragedia stradale di suo figlio 18 enne, da allora non si dà pace per evitare, con generosità, che simili scaigure possano colpire gli altri.

Tragedie che non dipendono solamente dall’ imprudenza di chi guida. Secondo l’associazione, oltre alle tanto citate sostanze stupefacenti, ha un peso decisivo la negligenza di tante scelte politiche, non sempre attente alle esigenze di sicurezza della strada. E, tra le altre cose, anche un’atavica lentezza delle sentenze giudiziarie.

Sono solo alcune delle cause che lasciano sulla strada le circa 7 mila vittime di questa “guerra non dichiarata” che si combatte per le strade. La chiama così, sul suo sito web, l’Associazione Vittime della Strada, che richiama anche le cifre dei disabili gravi provocati dagli incidenti (circa 20 mila) e del milione di accessi annuali nei pronto soccorso di tutta Italia. Si tratta, secondo l’associazione, anche di un gravissimo danno socio-economico per lo stato, che con maggiori interventi strutturali e di sensibilizzazione, pur costosi, potrebbe ottenere importanti risparmi. Un discorso semplice ma incisivo: se spendessimo di più per evitare gli incidenti, risparmieremmo tanto sulle gravi spese che comportano.

10 nov 2008

Rotondella: incontro del Pd sull'agricoltura

Dopo Santochirico il Pd porta a Rotondella anche Falotico

Si tiene stasera 10 novembre, alle 0re 18:00 presso la sala Comunale di Rotondella/Due, il convegno del Pd su "Il piano di sviluppo rurale 2007-2013: opportunità per un reale sviluppo del comparto agricolo e dell'economia regionale".
L'incontro è promosso dal Pd di Rotondella nell'ambito della serie di convegni "Rotondella 2009-2014: come la vuoi Tu? Verso la Conferenza Programmatica Locale"
Dopo l'introduzione del segretario del Pd di Rotondella Donatella Negro, seguiranno gli interventi di Antonio AMATO (Dirigente Ufficio Programmazione Regione Basilicata); Antonio DI SANZA
(Consigliere Regionale Pd) Roberto FALOTICO (Assessore Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale). E' degna di nota la scelta della sede (la sala comunale di Rotondella due) come segno di vicinanza del partito alle istanze degli agricoltori locali.

Pino Suriano

9 nov 2008

Rotondella: vecchio minibus in fiamme

Era parcheggiato in un'azienda ortofrutticola della zona


ROTONDELLA - Ieri notte, a Rotondella si è sviluppato un incendio su un minibus, per altro molto vecchio, adibito al trasporto di lavoratori agricoli. Il mezzo era parcheggiato all’interno di un’azienda ortofrutticola della zona, l‘Agrisela. Le fiamme lo hanno praticamente distrutto senza provocare altri danni. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Policoro e i vigili del fuoco. La causa è di natura accidentale addebitabile, probabilmente, al mezzo ormai vecchio, lasciato in sosta con la chiave inserita nel quadro di accensione. E’ probabile, dunque, si tratti di un corto circuito.


Fonte: www.ilquotidianodellabasilicata.it

Incidente a Rotondella. La Sita precisa: "Non ci sono precedenti"

Pubblico la precisazione della SIta Spa di Matera. La Società ha giustamente voluto chiarire che l'incidente dei giorni scorsi, cui facevo riferimento nel mio articolo di ieri, non era un bus Sita, ma un bus Grassani e Garofalo. Ci tengo a precisare, però, che nessuna delle dichiarazioni riportate eranvolte a offendere la dignità dei lavoratori. Basterà leggere l'articolo di sotto e il relativo commento finale.

ROTONDELLA- «Non era un bus della Sita quello coinvolto in un altro incidente, avvenuto nei giorni scorsi sui tornanti di Rotondella, a cui si fa riferimento nell’articolo pubblicato ieri alla pagina 37 del Quotidiano». A precisarlo in una nota è Rocco Stano, capo gruppo della Sita Spa di Matera, riferendosi al precedente citato da noi nella cronaca dell’incidente mortale avvenuto venerdì nei pressi di Rotondella. «Si tratta del primo incidente verificatosi nella zona di Rotondella. -spiega Stano- Precisiamo, inoltre, che gli autobus adibiti nella zona di Rotondella sono muniti di limitatore di velocità che non consente di raggiungere i 120 Km orari (come riportava il commento di un cittadino su di un blog citato dal Quotidianondr).
Sul caso è intervenuta ieri anche la Rappresentanza sindacale unitaria della Filt-Cgil, manifestando il proprio sentito cordoglio alla famiglia della vittima, Antonietta Dimatteo di 73 anni. Solidarietà è stata espressa dalla Rsa Cgil anche al collega autista coinvolto nell’incidente, con la doverosa precisazione della piena fiducia negli organi competenti per l’accertamento della dinamica dello scontro, limitandosi a indicare che il pullman è rimasto fermo sulla propria corsia di marcia e stigmatizzando i tentativi di gettare fango sugli autisti con segnalazioni di presunti eccessi di velocità o imprudenze, che sarebbero impossibili visti i controlli continui a cui sono sottoposti

8 nov 2008

Scontro con un bus Sita, muore un'anziana

Grave incidente sui tornanti di Rotondella. Vittima una 73enne
ROTONDELLA – Erano passate da poco le undici quando è avvenuto lo scontro che è costato la vita ad Antonietta Dimatteo, vedova 73enne di Rotondella. Il terribile impatto ha avuto luogo in uno dei tornanti che conducono a Rotondella, a meno di due chilometri dal centro abitato. L’auto su cui viaggiava la donna (una Fiat Punto grigia guidata dalla figlia) si è scontrata con un autobus di linea “Sita”, diretto a Nova Siri Paese. Le due donne rientravano da Nova Siri Scalo, dove erano state in mattinata per una visita medica, in direzione Rotondella centro.
Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato i primi rilievi fotografici con il supporto degli agenti di polizia municipale, impegnati a bloccare il traffico nel tratto di strada interessato. Sembra, a una prima impressione, che l’auto abbia impattato il lato sinistro anteriore del bus.
Quasi completamente distrutta la parte anteriore della Fiat Punto, meno danneggiato il bus, che dopo un paio d’ore è potuto ripartire senza l’ausilio di altri mezzi. Non è dato di conoscere, al momento, la velocità dei due mezzi al momento dell’impatto, né se il pullman avesse suonato il clacson, come è d’obbligo prima di ogni tornante.
Va detto, inoltre, che l’incidente ha avuto luogo nei pressi di una curva con visibilità ridotta e in condizioni atmosferiche sfavorevoli a causa della pioggia, che aveva reso l’asfalto particolarmente scivoloso. La donna è morta sul colpo, mentre la figlia, che non ha perso subito conoscenza, è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata in elicottero all’ospedale di Policoro, dove è ora ricoverata in condizioni non gravi: sembra che se la sia “cavata” con la rottura di un paio di costole. Nessun ferito tra i passeggeri del pullman.
L’evento ha scosso tutta la comunità locale, che da sempre riconosceva ampia stima alla signora Antonietta. “Una donna distinta – hanno ricordato alcune sue vicine di casa – e, allo stesso tempo, umile e disponibile”.
Il tragico evento ha fatto molto discutere in paese, anche perché nei giorni scorsi era avvenuto un altro incidente (senza danni a persone) nei tornanti di Rotondella, e anche in quel caso era stato interessato un pullman Sita. E’ eloquente, in proposito, quello che scriveva ieri un utente firmatosi “Alfredo” sul sito web di informazione www.giornalelucano.com. Commentando la notizia dell’incidente, inveiva contro “ […]gli autisti della Sita di quella zona: li vedo sfrecciare a 120 Km/h! Polizia fate qualcosa […]”.
Si tratta, naturalmente, di un semplice sfogo, probabilmente emblematico del sentire comune e del clima di rabbia per il tragico evento, per nulla indicativo di quello che ieri è effettivamente accaduto. Del resto, di fronte a tragedie come questa, le ricostruzioni e le attribuzioni di responsabilità contano solo fino a un certo punto.
Pino Suriano - Il Quotidiano della Basilicata

7 nov 2008

Rotondella: incidente mortale nei tornanti

Muore la 73enne Antonietta Dimatteo

ROTONDELLA – Erano passate da poco le undici quando è avvenuto lo scontro che è costato la vita ad Antonietta Dimatteo, vedova 73enne di Rotondella. Il terribile impatto ha avuto luogo in uno dei tornanti che conducono a Rotondella, a meno di due chilometri dal centro abitato. L’auto su cui viaggiava la donna (una Fiat Punto grigia guidata dalla figlia) si è scontrata con un autobus di linea “Sita”, diretto a Nova Siri Paese. Le due donne rientravano da Nova Siri Scalo, dove erano state in mattinata per una visita medica, in direzione Rotondella centro [...]


Domani il servizio completo sul Quotidiano con le immagini dell'incidente.

Valicenti presenterà un inedito di Leopardi

Il testo è stato rinvenuto da poco dal prof. Nicola Ruggiero
TORRE DEL GRECO - Ci sarà anche Antonio Valicenti, poeta e saggista lucano, a presentare a Torre del Greco un manoscritto dell'infanzia Giacomo Leopardi rinvenuto di recente. Si tratta di un componimento, scritto da Leopardi tra gli undici e i dodici anni di età.. Lo stesso Leopardi ebbe a definirla una Lettera Bernesca” (giocosa e satirica, alla maniera del Berni) indirizzata al suo pedagogo don Sebastiano Sanchini, che gli aveva prolungato di tre ore la consueta lezione serale. Nel testo il sacerdote diveniva bersaglio di ogni possibile ironia e invettiva da parte del “poeta in fasce”.
Il componimento è stato rinvenuto grazie all'impegno dello storico leopardiano Nicola Ruggiero, che ha già provveduto a conservarlo nella sua immensa biblioteca personale di Torre del Greco, costituita da circa 6 mila volumi sul poeta di Recanati.
E' grande l'attesa per la presentazione in programma a dicembre. Valicenti si è detto onorato per l'invito del più illustre storico leopardiano, possessore di una delle biblioteche personali più ricche e valide d'Europa.

Pino Suriano

2 nov 2008

"Grati per una storia che ci ha cambiati"

Festeggiati a Policoro i 25 anni della Comunità di Gesù del Rinnovamento nello Spirito

POLICORO – Esiste ancora un cristianesimo? Sicuramente sì. Se ne vedono i segni di domenica nelle Chiese o quando si tratta di trovare consolazione per fatti drammatici. E magari vanno per la maggiore anche tanti valori cristiani. Eppure, nonostante ciò, non sempre si incontra un cristianesimo capace di incidere nella realtà e di trasformarla, capace di comunicare una speranza autentica per un mondo sempre più arroccato nell’angustia dell’interesse privato. Insomma, esiste un cristianesimo che sia bello e interessante anche fuori dalle Chiese?

Una risposta affermativa è arrivata venerdì pomeriggio, in occasione della celebrazione per il 25esimo anniversario della nascita della comunità di Gesù a Policoro, legata al carisma del Rinnovamento nello Spirito e all’impegno di tanti uomini del posto, non ultimo l’ex sindaco di Policoro Guido Vicino, assente per malattia ma ricordato da tutti come se ci fosse. C’era da festeggiare una storia: una storia fatta di rapporti, di trame umane capaci di rinnovare la vita di decine di famiglie e del tessuto sociale locale.

Chi fosse andato all’incontro in attesa di qualche predica con belle idee è rimasto deluso. Questo perché, quando un incontro è il frutto di una storia, si parte dai fatti e non dalle idee. Ne ha narrato i contorni, con profonda gratitudine, Alessandra Vicino, coordinatrice della comunità Rns di Policoro: “siamo qui per testimoniare il bene che ci ha raggiunti, un bene che ha investito tutto, fino a caratterizzare i rapporti con il coniuge, i figli e gli amici”. Poi, ricordando una bellissima metafora di Ignazio Silone, “Il seme sotto la neve”, ha descritto la lieta sorpresa di una storia che ha voluto farsi attendere per rendere visibili i suoi frutti, i cui semi erano già tutti presenti all’origine.

Alcuni di questi frutti si sono visti nella serietà e nell’attenzione del ricco pubblico presente all’incontro, tenutosi presso la sala consiliare del comune di Policoro. Per l’occasione è giunto in terra lucana anche il leader nazionale del Rns, Salvatore Martinez. Con lui, al tavolo dei relatori, c’erano l’onorevole Luca Marconi (responsabile Udc per il Mondo Cattolico, già direttore nazionale del Rns) e S.E. monsignor Francescantonio Nolè (vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro).

Tutti e tre hanno posto l’accento su una questione di fondo: l’urgenza di una presenza cristiana consapevole, capace di incidere sulla società e di rinnovarla. Non ha usato mezzi termini Luca Marconi: “Economia, cultura e formazione sono campi in cui dobbiamo esserci, per rinnovare il tessuto sociale alla luce dell’esperienza cristiana. Noi cristiani, invece, spesso ci attestiamo sul livello della denuncia, mai della presenza”.

Ha toccato il cuore della questione Salvatore Martinez, che ha commosso il pubblico con il suo lungo intervento sul tema della speranza: “La speranza cristiana è creatrice, produce, genera ricchezza e un nuovo stile di vita. Permette di guardare la realtà con occhi realistici, per quello che è, senza dover censurare nulla”.

Ha concluso il vescovo Nolè, che non ha risparmiato giudizi affilati: “Spesso, noi cristiani ci facciamo del male quando ci autoescludiamo dalla politica e dall’amministrazione, e poi, magari, critichiamo gli altri senza fare nulla di meglio. Devo constatare – ha detto – che oggi abbiamo difficoltà a identificarci con alcuni nostri rappresentanti politici locali e nazionali”.

Insomma, c’è bisogno di un cristiano che vada nel mondo senza paura di “sporcarsi le mani”. Lontano da tentazioni di potere personale, ma ugualmente lontano da una concezione privata di questa “novità cristiana”. Una novità che è per tutti e, per questo, non può che essere testimoniata pubblicamente. Proprio come è avvenuto venerdì sera, e in questi 25 anni di piccola-grande storia della comunità di Gesù.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it