29 apr 2008

Il blog riparte!!!

Ben ritrovati! Come avrete notato il blog non è stato aggiornato per alcune settimane. Non perchè io non abbia scritto, ma semplicemente perchè non ho potuto curarne la pubblicazione in rete per ragioni di tempo.
Da oggi l'aggiornamento riparte. Potrete leggere anche gli articoli pubblicati nelle scorse settimane
che ho provveduto a pubblicare oggi. Si riparte!

L'augurio a don Michele: "Ringraziamo Dio per la sua presenza"

Un augurio "in ritardo" per gli 80 anni di don Michele
Ricevo e pubblico, seppur con un certo ritardo, l'augurio che Nino Conte per don Michele Cirigliano.
Don Michele ha compiuto 80 anni e mi rallegro con lui, per lui e per tutta la comunità di Nova Siri. Ma non credete che sia l'ora di fare un po’ di spazio a nuovi Sacerdoti? Il Signore ce lo conservi ancora per 100 anni ma, come per tutti, l’età avanza. Con ciò, non voglio auspicare un suo accantonamento ma, come ogni buon anziano, con il compito di raccontare e ricordare a tutti il passato, oltre che di indirizzare e guidare i giovani, compito del resto veramente assai arduo e difficile. Da quando è arrivato a Nova Siri centro, questo povero (sia detto affettuosamente) prete di paese, non ha fatto altro che svolgere il suo mandato, nel bene, secondo alcuni, e nel male, secondo altri. Ma non dobbiamo mai dimenticare che comunque è stata ed è tuttora la massima rappresentanza ecclesiastica dapprima a Nova Siri paese e poi allo Scalo, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Ma scagli la prima pietra chi di noi non ha difetti!! Il suo pregio è stato quello di crescere e maturare sia come uomo che come Sacerdote in mezzo alla comunità, la sua comunità. Bisogna ringraziare Dio che lo ha voluto in mezzo a noi. Evidentemente noi meritavamo lui e non altri: lo abbiamo avuto. Si può dire di tutto di don Michele tranne che non sia speso senza risparmiarsi per la nostra comunità, a modo suo, certo, ma non si è mai tirato indietro. Ricordo una sua omelia domenicale in cui deprecava il modo in cui i giovani trascorrono le serate: come ne era venuto a conoscenza? Girando per lo scalo sia di sera tardi che di mattina presto. Si è sacrificato per informarsi, rendersi conto di come i costumi man mano cambiavano, per poter meglio svolgere la sua azione pastorale.Altro ricordo è la sua devozione alla Madonna, nel parlarne la chiama ancora oggi la Mamma Sua, alzando gli occhi al cielo. Il suo modo di fare e di dire ti fa sentire figlio, ti dà la sensazione di essere veramente vicino sia alla propria mamma che alla Mamma celeste. Certo, col “senno di poi” tutti gli eventi sembrano diversi. Diversi da come ci sarebbe piaciuto che fossero ma non dobbiamo mai dimenticare l’età, la formazione e le esperienze che hanno forgiato lui nell’agire e noi nello stargli accanto o dinnanzi a contrastarlo, a seconda dei momenti e dei casi. Di nuovo un affettuoso e caloroso Buon Compleanno a don Michele.

Nino Conte

Rotondella: un bilancio sull'assistenza anziani

Buono il risultato ma non mancano tanti limiti

ROTONDELLA – Era il marzo 2005 quando prese il via, dopo alcune vicende giudiziarie legate alla gara di appalto, il Servizio di Assistenza Domiciliare per gli anziani (Sad): un massiccio intervento pubblico che avrebbe servito gli anziani di sei comuni dell’area e offerto lavoro temporaneo a 28 operatori locali.
Di questi tre anni di attività si è fatto un bilancio giovedì pomeriggio a Rotondella (comune capofila del Piano Sociale di Zona per l’assistenza agli anziani) in un incontro su “Presente e futuro del servizio domiciliare anziani”.
L’iniziativa, proposta dal Consorzio di Cooperative Città Essenziale, ha avuto lo scopo di presentare al pubblico le attività realizzate. Il servizio, di cui tutti hanno riconosciuto il valore in termini sociali e occupazionali, ha mostrato più di qualche falla, relativa anzitutto ai tempi biblici della sua implementazione.
Inoltre, come ha ricordato Eugenio Fortunato, vice sindaco di Colobraro, si sarebbe limitato a “un’incidenza esclusiva nelle ore diurne, tralasciando invece quelle notturne, per le quali gli anziani sono stati costetti a ricorrere comunque alle badanti”.
Altra grave pecca sarebbe stata la mancata compartecipazione economica di alcuni comuni dell’area (Tursi, Valsinni e San Giorgio). In soldoni, un anziano di Rotondella o Colobraro ha potuto usufruire di un servizio che un anziano di Tursi non ha potuto ottenere. Legittime le ragioni di bilancio che avranno determinato le scelte degli enti, ma di fatto un intervento pubblico territoriale ha dovuto trascurare un principio di uguaglianza reale relativo a bisogni essenziali.
Tra gli aspetti da riconsiderare c’è anche una maggiore cooperazione tra il Sad e le strutture di assistenza domiciliare dell’Asl, coordinate nell’ambito dell’Adi. Interessante, in tal senso, la proposta giunta da Antonio Dimatteo, assessore alle Politiche Sociale del comune di Rotondella: “perché non costituire un tavolo di concertazione tra le due strutture?”.
Propositivo l’intervento del suo collega di Scanzano, Boccarelli, che ha sottolineato l’esigenza di una “maggiore progettualità di intervento, che sappia allargarsi anche a una valorizzazione delle competenze degli anziani e del loro bagaglio di sapienza storico-culturale”.
Da rivedere, secondo Immacolata Vitali, coordinatrice Tecnica dell’ambito Bassi Sinni, anche le modalità di valutazione delle richieste. “Noi – ha spiegato la Vitali – valutiamo la quota di partecipazione pubblica e privata sulla base del modello Isee, che tiene conto anche dei beni immobiliari, i quali però non hanno una concreta incidenza sulla vita quotidiano dell’anziano. Non sarebbe meglio, forse, provare a valutare sulla base di quanto è effettivamente percepito?”.
Insomma, tante cose da rivedere. Ma anche tanta positiva esperienza e tanta mobilità occupazionale, come hanno spiegato Giuseppe Bruno, presidente di “Città Essenziale”, Domenico Bianco, coordinatore del Sad in questione e Vito Agresti, sindaco di Rotondella.
Ha concluso di lavori Antonio Potenza, Assessore Regionale alla Sanità, Sicurezza e Solidarietà Sociale. “Sono qui per comprendere da vicino i problemi che nascono dal territorio – ha detto - mi convinco sempre più che oggi è essenziale distinguere con chiarezza il sociale dal sanitario. E cominciare a scorporarli anche sul piano dei finanziamenti pubblici. Purtroppo, ogni volta che qualcuno prova a spostare soldi dal sanitario al sociale subito si grida allo scandalo. E invece bisogna proprio cominciare a scontrarsi con questi pregiudizi che a poco sono valsi fino ad oggi”.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

Nova Siri: si insedia il consiglio comunale dei ragazzi

Il baby sindaco Tarantino riceve il tricolore dal "sindaco adulto"

NOVA SIRI – Oggi Giovanni Tarantino diventa ufficialmente il primo baby sindaco di Nova Siri. Per questa mattina, alle ore 10, è infatti in programma l’investitura ufficiale per mano del primo cittadino “adulto” Giuseppe Santarcangelo, che consegnerà al giovane “collega” il tricolore.
Nello stesso contesto avrà luogo la proclamazione ufficiale del consiglio comunale dei Ragazzi, così come sancito dalle urne lo scorso 2 aprile grazie al contributo di 458 baby-votanti.
Questi gli eletti, alcuni dei quali andranno a formare la giunta del neo sindaco Tarantino: per la lista 1 Luca Passarelli, Adele Stigliano, Casimiro Guida, Rosa Ciancia, Martina Cospito, Gina Cosentino, Alfredo Santarcangelo, Giuseppe Mundo, Cosimo Graziano, Maria Antonietta Montagna, Anna Frisenna, Rocco Toscani, Giada Piscioneri, Giuseppe Palazzo, Giuseppe Mastropierro, Omar Bello; per la lista 2 Giuseppe Mitidieri (candidato sindaco) Gaetano Stigliano, Rosa Mancino e Giacomo Valluzzi.
Dopo la proclamazione ci sarà spazio anche per una manifestazione all’aperto, nella quale, oltre all’esposizione dei programmi operativi degli eletti, è previsto anche uno spettacolo musicale itinerante, con i ragazzi che allieteranno il paese come una sorta di banda, sotto la guida dell’insegnante di musica Maestro Cosimo Massafra.
Saranno presenti anche quasi tutte le classi del plesso del centro storico, che avevano votato esclusivamente per il “candidato di casa” Mitidieri, concedendo un solo voto a Tarantino, che sarebbe comunque risultato vincitore.
“Un voto leghista” ha scherzato il dirigente scolastico Benito Lecce, che ha comunque elogiato le capacità di tutti per la matura accettazione del risultato elettorale e per l’ordinato svolgimento delle fasi di attività.
“Il Consiglio Comunale dei ragazzi – recita una nota del comune di Nova Siri, che ha contribuito alla realizzazione del progetto - avrà, in buona sostanza, funzioni propositive e consultive da attuare attraverso la formulazione di pareri, proposte o richieste d’informazione agli organi comunali riguardo a problematiche giovanili e della comunità, nonché alla presentazione di progetti culturali, sportivi e della solidarietà”. Attendiamo con interesse e curiosità, perciò, le prime iniziative.

Liberazione: a Rotondella suonano i Gang

Antonio Pastore: "è un momento di riflessione politica"

ROTONDELLA – A Rotondella il 25 aprile si festeggia. Un concerto della band The Gang, in programma alle 22 in Piazza della Repubblica, celebrerà la Liberazione e il 60esimo Anniversario della Costituzione Italiana. All’origine dell’iniziativa c’è una precisa volontà politica di richiamo dei valori, come chiarisce Antonio Pastore, assessore comunale alla cultura: “A distanza di 60 anni dalla sua entrata in vigore è venuto il momento di interrogarsi sui metodi necessari ed opportuni per garantire quei diritti e quel sistema di valori voluti dai padri costituenti. Enunciare che scuola e sanità devono essere pubbliche, parlare di federalismo fiscale, rivendicare la libertà di iniziativa economica, difendere la laicità dello Stato, sono tutti concetti che rischiano di diventare formule vuote. Occorre, a mio parere, superare l'identità tra pubblico e statale: garantire un servizio pubblico non significa gestione statale; occorre chiedersi cosa è proprio dello Stato e cosa è proprio di uno Stato centrale; Occorre, in ultima analisi, ri-analizzare il concetto di pubblico al fine di ri-fondare una respublica”.
Fortemente politicizzata è anche la produzione della band che si esibirà venerdì sera. Ecco cosa proclamavano i suoi membri all’inizio degli anni ’90. “Noi ci identifichiamo - si legge sul loro sito ufficiale - nella tradizione dell'internazionalismo. Il nostro lavoro va inquadrato nell'ambito di quella sinistra che si suol dire eretica, fatta di gruppi che si sono sviluppati fuori o ai margini del movimento operaio: il sindacalismo rivoluzionario, le Pantere Nere, il guevarismo, il sandinismo, il maoismo, il trotzkismo, passando per le esperienze di casa nostra come Lotta Continua e Potere Operaio... e l'elenco può continuare per includere i movimenti nazionalistici dei Paesi Baschi o dell'Uster, l'Olp, i verdi, Sos Racisme, i punk anarchici. Per certi versi ci sentiamo vicini anche alla teologia della liberazione. Se si vuole capire la nostra musica bisogna tenere conto dello sviluppo economico che ha avuto questo paese e delle contraddizioni diverse che ha generato nel Nord e nel Sud”. Sarà anche - si chiede chi scrive - la sinistra delle costituzioni?

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

Pisticci: l'Inner Wheel rilancia sulla perdita dei valori

Un convegno alla presenza della governatrice Lia Giorgino e del sindaco di Materia Buccico

MARCONIA DI PISTICCI – Comunichiamo il “senso del noi” nell’etica della sollecitudine. E’ il titolo del forum dei Club Inner Wheel di Puglia e Basilicata, riunitosi domenica scorsa nel suggestivo scenario del Castello di San Basilio.L’Inner Wheel rappresenta la realtà femminile del Rotary Club, da cui si differenzia per autonomia di metodi e strutture. Nato a Manchester dall’iniziativa di alcune mogli di “rotariani”, rappresenta una delle più grandi organizzazione femminili di service al mondo, che collega socie appartenenti ai Club di diverse Nazioni, dall’Europa all’Africa, India, Filippine, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Canada. L’evento di domenica, organizzato in cooperazione dai club “innerini” di Matera e Policoro Heraclea, ha avuto carattere interregionale. Hanno aderito all’iniziativa i club di Bari, Bari Levante, Brindisi, Casamassima-Terra dei Peuceti, Cerignola, Fasano, Foggia, Lecce, Manduria, Potenza, San Severo, Senise Sinna, Taranto e Riva dei Tessali, Trani.Il forum, scandito da un cerimoniale rigido e significativo, si è articolato in quattro momenti essenziali. Prima la cerimonia degli “Onori alle bandiere”, sulle note dell’inno nazionale italiano, a cui hanno fatto seguito gli indirizzi di saluto delle “padrone di casa” Enza Calciani, presidente dell’Inner Club di Matera, e Maria Grazia Massocchi, presidente dell’Inner Club di Policoro. Ha coordinato i lavori Maria Carmela Fracasso, vice governatrice del distretto meridionale 210 (che comprende anche la Campania). Si è poi svolta, con supporti audiovisivi, la presentazione delle attività di beneficenza dei vari club nell’ambito dell’anno sociale 2007-2008. Particolarmente apprezzate le attività dei club di provincia: vicino alle esigenze di fanciulli disagiati il club di Matera, che ha offerto sostegno a numerose attività alla struttura del “Villaggio del Fanciullo”; vicino alle nuove generazioni anche il club di Policoro, che ha contribuito alla realizzazione di un parco giochi per bambini nei pressi di una parrocchia della città jonica. La giornata si è poi conclusa con una tavola rotonda sul tema “Istituzioni a confronto”. Vi hanno preso parte la prof. Lia Giorgino, governatrice del distretto 210 Inner Wheel Italia; il prof. Francesco Cormino, Consigliere Nazionale per la Pubblica Istruzione; il sen. Nicola Emilio Buccico, sindaco di Matera. Un botta e risposta serrato su quello che potrà e dovrà essere il ruolo delle istituzioni in rapporto alle più pressanti esigenze sociali e alla comunicazione dei valori umani e civili. Sul clima di sfiducia attuale si è soffermato Cormino: “Oggi non è più come una volta: i giovani sanno che studiare non è garanzia per un lavoro, per questo non ne riconoscono il valore umano. Ma proprio per questo c’è una maggiore necessità di proporre i valori a partire dall’esempio degli adulti, e non solo come astratte e rigide norme”. Anche l’intervento di Buccico si è soffermato sulle grandi trasformazioni socio-culturali dell’epoca: “Oggi gli insegnanti e i genitori non sempre sono in grado di trasmettere valori umani e culturali. Primo segno evidente ne è la costante riduzione della natalità nei paesi sviluppati, causata non da condizioni economiche di malessere, ma da una mentalità che è sempre più attenta al confort e alla qualità della vita e sempre meno ai valori umani della vita e della solidarietà”.
Sui rapporti generazionali tra giovani e anziani si è concentrato, infine, il contributo di Lia Giorgino: “Gli anziani non vanno semplicemente istituzionalizzati – ha spiegati – riempiti di servizi e rinchiusi in case di riposo. Le istituzioni devono garantire la loro assistenza all’interno delle famiglie e valorizzarli per quello che ancora possono dare. Ne deriverebbero, al contempo, vantaggi sociali e ingente risparmio di denaro pubblico”.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

Franco Rina: "C'è il modello Nova Siri"

Il commento del produttore sull'elezione dei due senatori "locali"

NOVA SIRI – “Forse dovremmo parlare davvero di un modello Nova Siri”. E’ la formula con cui, subito dopo lo spoglio, il giornalista e produttore cinematografico Franco Rina ha commentato la contemporanea elezione dei due senatori locali, Cosimo Latronico (Pdl) e Carlo Chiurazzi (Pd).
Il “modello Nova Siri” rappresenterebbe la particolare tendenza del comune jonico a “sfornare” individualità capaci di emergere al di là dei confini territoriali. Pochissimi piccoli comuni, in effetti, possono vantare due senatori. Raggiunto telefonicamente dal Quotidiano, Rina ha sottolineato anche un altro particolare: “Oggi non è facile – ha detto – che facciano carriera politica i cosiddetti figli del popolo. E invece sia Chiurazzi, figlio di artigiani, sia Latronico, figlio di commercianti, sono riusciti a superare lo steccato, spesso insormontabile, della condizione sociale di partenza”.
Il produttore, anche egli originario di Nova Siri, ha fatto cenno ad altre “individualità” eccellenti del territorio, tra cui “l’avvocato Enzo Favale e il parroco, ora deceduto, don Tommaso Latronico”, fratello del neo senatore Cosimo, personaggio di spicco nell’ambito del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione.

Il Rotondella ha ripreso gusto a vincere

Battuto di misura il Villa D'Agri con gol di Visaggi

A.D.P. ROTONDELLA:
Manolio R. – Mele – Scaiella – Mauro – Iannuzzi – Rubolino – Visaggi – Santarcangelo M. (65° Santarcangelo L. – 80° Manolio F.) – Guida (75° Suriano) – Manolio G.M. – Tarantino. A disp. Dimatteo – Giovinazzo. Allenatore Martino.

VILLA D’AGRI CALCIO:
Giampietro – Lo Barco – Azzato – Iaquinta – Giordano – Sanchirico – Sansobrino (78° Saniscalchi) – Salpa - Varallo – Marinelli – Di Buono (60° Parlotta). A disp. Guarino – Masino A. – Masino B. – Cardone Allenatore Sanchirico.
Arbitro Vitale - Sezione di Moliterno
RETI: 40° Visaggi (R)

ROTONDELLA – Il Rotondella vince di misura e conferma il ritmo positivo dell’ultimo mese. E’ bastata una rete di Visaggi per regalare la vittoria agli jonici. Esce a testa alta anche un coraggioso Villa D’Agri, che nonostante l’inferiorità numerica non ha rinunciato a cercare il pareggio fino alla fine. Dopo un inizio equilibrato è proprio il Villa D’Agri a sfiorare per primo il gol dopo circa mezz’ora di gioco, con un paio di conclusioni ben neutralizzate dall’attento Manolio. Al 40’ la svolta. Mario Manolio, migliore in campo, lancia sulla destra Visaggi, che in velocità supera il diretto avversario e insacca in rete da posizione defilata. Un gol spettacolare e decisivo, che spezza le gambe agli ospiti dopo un primo tempo più che dignitoso. Nella ripresa, però, entra in campo un Villa D’Agri incapace di impensierire i locali, che trovano il raddoppio con un eurogol di Guida annullato dall’arbitro per sospetto fuorigioco. Finale comunque acceso, soprattutto a causa di un preoccupante calo psicologico. Il Villa D’Agri, in inferiorità numerica, non riesce però ad approfittarne. Positivo il commento di Enzo Mauro, presidente del Rotondella, che evidenzia la prestazione della difesa: “Abbiamo sofferto un po’ gli ospiti, ma la bravura del nonno Scaiella e di Iannuzzi ci hanno salvato da ogni pericolo”

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

Calcio a 5 juniores: è il Nova Siri il nuovo tiranno

La squadra di Enzo Favale batte il Village Potenze e si riconferma campione

NOVA SIRI – Calcio a 5 juniores: il Real Nova Siri è il nuovo “tiranno”. Potrebbe essere un vero e proprio ciclo quello aperto dalla formazione di Vincenzo Favale. Dopo il successo dello scorso anno, infatti, i ragazzi jonici si confermano campioni regionali per la categoria juniores. Una vittoria al cardiopalmo, quella che ha visto il team di Favale imporsi su un agguerritissimo Sporting Village Potenza. Le due formazioni si sono sfidate in un duro testa a testa fino all’ultima giornata, ma alla fine il Nova Siri l’ha spuntata con un vantaggio di tre punti.
Decisiva la penultima giornata, in cui le due squadre si sono sfidate, a pari punti, sul campo di Potenza. Una sorta di finalissima, che vedeva favoriti i potentini per almeno tre ragioni: il fattore campo, le numerose assenze tra le fila degli ospiti e la sicurezza di una vittoria acquisita sul campo di Nova Siri nel girone di andata. Ai potentini, perciò, sarebbe bastato un pareggio per ipotecare il titolo.
E invece, a sorpresa, il Nova Siri è andato a spadroneggiare sul campo avversario. Sonoro e sorprendente il risultato: un 3-13 su cui pochi avrebbero scommesso. La prova maiuscola ha così regalato al Nova Siri la certezza matematica della vittoria, confermata poi con una vittoria sull’Avis Policoro nell’ultima giornata.
Entusiasta il presidente Vincenzo Giorgio, che ha parlato di “una lavoro lungo sui giovani, che non mancherà di offrire prospettive interessanti anche per il futuro”. La società Real Nova Siri, infatti, punta i suoi sforzi anche su una squadra maggiore, attualmente in lizza nel campionato di serie D. E per il prossimo anno è in programma anche l’idea di una scuola calcio, da realizzare proprio nelle strutture sportive comunali di largo Moro a Nova Siri Scalo, attualmente gestite proprio dalla società Real Nova Siri. Questo l’organigramma della società: Presidente Vincenzo Giorgio; Allenatore e vice presidente Vincenzo Favale; Preparatore atletico Vincenzo Stigliano; Dirigenti Carmine Rucireta e Giuseppe Ranù; sponsor ufficiale Gaetano Rucireta.
Questa la rosa dei giovani atleti vincitori: Portieri: Luigi Favale, Simone Castellucci, Antonio Stigliano. Laterali: Andrea Dimasi, Damiano Gizzi, Cosimo Perrino, Francesco Rabìa, Nicola Nucera, Danilo Chiaromonte. Centrali difensivi: Valentino Arcuri, Gianvito Torchio. Centrali offensivi: Gianvito Ferrara e Antonio Lillo.
Ora gli uomini di Favale sono attesi alle fasi nazionali, in programma per maggio in una sede non ancora designata. Staremo a vedere. Intanto un fatto è certo: grazie a questa impresa la Nova Siri sportiva varcherà i confini regionali.

E' Giovanni Tarantino il baby sindaco di Nova Siri

Ha sconfitto per una manciata di voti il rivale Giuseppe Mitidieri

NOVA SIRI – E’ Giovanni Tarantino il primo sindaco della “Città dei Ragazzi” di Nova Siri. La sua lista “Uniti per Nova Siri” ha superato per una manciata di voti la compagine avversaria “Il futuro siamo noi”, capitanata da Giuseppe Mitidieri. Minimo lo scarto tra i due candidati: 242 voti per Tarantino, 209 per Mitidieri, 4 schede nulle e 3 schede bianche. Era prevista una sfida molto accesa, e così è stata. Entrambe le liste si sono dimostrate capaci di persuadere e ottenere consensi, soprattutto grazie agli slogan, ai programmi e agli argomenti interessanti “lanciati” nel comizio del 28 marzo scorso, alla presenza del sindaco di Nova Siri Giuseppe Santarcangelo. Adesso, dopo la tornata elettorale, si passa alla fase organizzativa del progetto, che stabilirà l’assetto “istituzionale” della Città dei Ragazzi. Una fase che sarà ancora guidata dagli insegnanti dell’area storico-geografica, in particolare dalla responsabile di plesso professoressa Francesca Maria Genovese e dalle funzioni strumentali: l’insegnante Adele Menonna, le professoresse Filomena Bucello, Carmela Bloise e Filomena Corrado.
A sostegno dell’iniziativa anche il dirigente scolastico Benito Lecce, che ha espresso vivissimo apprezzamento per il lavoro svolto. Molto sereno il clima in cui si sono svolte le competizioni elettorali, mai degenerate in atteggiamenti di astio e contrapposizioni forti. Maturo l’atteggiamento di Giuseppe Mitidieri, che ha saputo accettare il verdetto delle urne, rispettoso quello di Giovanni Tarantino, bravo a non ostentare troppo il risultato.

Elezioni politiche: il movimento di Laddomata non si schiera

"Non solo neutrale, ma fiducioso per l'elezione di Latronico e Chiurazzi"

NOVA SIRI – Il Movimento “Insieme per Nova Siri” non appoggerà nessuno dei due candidati locali alle prossime elezioni: né Carlo Chiurazzi (Pd), né Cosimo Latronico (Pdl), entrambi in lizza per una poltrona al Senato. Il chiarimento si è reso necessario per fugare le voci, sempre più insistenti, che propagandavano il sostegno elettorale di “Insieme per Nova Siri” a partiti politici impegnati nell’attuale competizione.
“Queste voci non corrispondono assolutamente a verità – recita un comunicato del movimento - il gruppo è fondato sul rispetto delle ideologie politiche dei suoi componenti e di tutti quelli che, sempre più numerosi, si avvicinano al nostro progetto per le prossime elezioni amministrative. Non abbiamo mai inteso assumere una posizione politica unitaria “di gruppo”, rispettando sempre l’indipendenza e l’eventuale appartenenza politica di ogni singolo elettore, componente o simpatizzante. Si tratta di un comportamento doveroso – prosegue la nota – da parte di un gruppo che intende mantenere la propria identità di lista civica”.
La precisazione, in chiave elettorale, non è certo irrilevante. La lista civica “Uniti per Nova Siri”, in gara nelle scorse comunali, ha ottenuto un bottino di circa 1230 voti. Davvero un bel gruzzolo di consensi, che farebbe gola a entrambi i “grandi partiti”, soprattutto in rapporto al sostanziale equilibrio della sfida lucana.
“Ma una civica deve essere civica fino in fondo” chiarisce Michele Laddomata, capogruppo di Insieme per Nova Siri in consiglio comunale.
Non semplicemente neutrale, ma di cordiale sostegno ad entrambi, è però la sua posizione: “Auguro a entrambi un risultato positivo. – ha detto al Quotidiano – Sarebbe un orgoglio straordinario, per un piccolo comune come Nova Siri, poter vantare due senatori. Sono ragazzi che meritano fiducia e sicuramente potranno offrire tanto alle nostre terre in termini di crescita e sviluppo”.

Nova Siri elegge il consiglio comunale dei ragazzi

NOVA SIRI - Nasce quasi come un gioco il consiglio comunale dei ragazzi, proposto per la prima volta a Nova Siri dopo le esperienze di Policoro, Rotondella e altri istituti della zona. Nasce come un gioco, ma non rimane tale. Almeno secondo i docenti, che vorrebbero renderlo una palestra eccezionale per lo sviluppo e la comunicazione delle proprie idee, piccole identità già scoperte, semplici e concrete proposte operative. Sarà possibile?
Si sfideranno su questo, nella mattinata di oggi, i candidati delle due liste in competizione per l’elezione del baby sindaco, che la popolazione studentesca dovrà scegliere tra Giovanni Tarantino (lista 1) e Giuseppe Mitidieri (lista 2).
Due liste con tanto di motto e presentatori, protocollate ufficialmente come indicato dal Regolamento predisposto dal comune di Nova Siri (settore socio-culturale), a cui gli alunni dovranno far riferimento anche per le successive fasi elettorali.
Richiama ideali di unità e concretezza il motto della prima lista: “Uniti per Nova Siri”. Di impatto idealistico e generazionale è quello della seconda: “Il futuro siamo noi”. A rendere esclusivi i motti, inoltre, ci sono dei bellissimi loghi realizzati a mano.
Da non sottovalutare neppure i programmi elettorali. Questi i candidati in lizza per la competizione. Lista 1 “Uniti per Nova Siri”: Giovanni Tarantino, Luca Passarelli, Adele Stigliano, Carlo Pisilli, Miriana Acinapura, Casimiro Guida, Rosa Ciancia, Martina Cospito, Gina Cosentino, Alfredo Santarcangelo, Simone Mattioli, Giuseppe Mundo, Cosimo Graziano, Maria Antonietta Montagna, Anna Frisenna, Rocco Toscani, Giada Piscioneri, Ilaria Dimatteo, Giuseppe Palazzo, Francesco Mastropierro Omar Bello. Lista 2 “Il futuro siamo noi” Giuseppe Mitidieri, Alessia Santarcangelo, Chiara Oriolo, Domenico Latronico, Giuseppe La manna, Giuseppe Toscano, Chiara Pregnolato, Virginia Benedetto, Carmine Bianco, Giuseppe Santarcangelo, Gaetano Stigliano, Rosa Mancino, Antonio Timpone, Rosa Affuso, Velia Cuccaro, Roberta Lapergola, Antonio Tarantino, Giuseppe Lateana, Mario Latronico, Nicola Tennesee Altieri, Giacomo Valluzzi.
Si prevede una sfida accesa, dunque, ma con svolgimento sereno, grazie al vigile coordinamento degli insegnanti responsabili del progetto e del dirigente scolastico Benito Lecce, da sempre impegnato nella promozione del senso civico in ambito scolastico. E' questa la strada? Ce lo dirà l'esperienza.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

Tris del Rotondella: l'eroe è Tarantino

Il tornante sinistro liquida con una tripletta la pratica Montescaglioso

A.D.P. ROTONDELLA:
Manolio R. – Acciardi – Salerno A. – Santarcangelo L. – Scaiella – Rubolino – Suriano (75° Giovinazzo) – Mauro – Visaggi (80° Mele) – Manolio G.M. – Tarantino. A disp. Dimatteo P. – Labollita – Iannuzzi – Manolio F. – Santarcangelo. Allenatore Antonio Martino

L. MONTESCAGLIOSO:
Raddi G. – Tafuno E. – Mossuti – Franco – Raddi M. – Simmarano – Santochirico – Salluce – Tafuno A. (41° Monello) – Bray – Petruzzo (85° Bubbico) Monelli – Bubbico – Mancia. Allenat
ore Suglia
Arbitro Pasquale Martinelli - Sezione di Matera

Reti: 27’, 35’, 85’ Tarantino (R) – 74’ Simmarano rig. (L.M.)

ROTONDELLA – La tripletta di Vincenzo Tarantino stende il Montescagliosoe il Rotondella risorge, sia nel risultato e nel gioco. Buona la prova dei locali, che sin dai primi minuti riescono a imporre una certa supremazia. E in meno di un quarto d’ora sfiorano il gol in tre occasioni, prima con Tarantino al 3’, poi con Suriano al 9’ e infine con Visaggi al 14’.
Al 27’ arriva il vantaggio, grazie a Vincenzo Tarantino bravo a superare Raddi con un preciso rasoterra. Il tornante non si smentisce neppure al 37’, superando con freddezza il portiere ospite.
Nel secon
do tempo lo stesso copione. Al 74’, però, una svolta: l’arbitro assegna un dubbio rigore al Montescaglioso per fallo di mano. Vibranti le proteste dei locali, secondo cui sarebbe stato il portiere Manolio a respingere con la mano. Si incarica di battere Simmarano che spiazza con freddezza l’estremo difensore.
A questo punto il vento del match spira dalla parte del Montescaglioso, che prova a sbaragliare senza successo la solida difesa del Rotondella. E così, all’85’, arriva il gol che chiude il match: Manolio, con un tocco illuminante, smarca Acciardi sulla fascia, il suo cross è raccolto da Tarantino che di testa firma la tripletta. Match chiuso dopo 15 minuti di paura in una partita dominata per quasi 80 minuti. Il calcio è fatto così. Positivo il commento di Enzo Mauro, presidente del Rotondella: “E’ stata una bella partita giocata su buoni ritmi dai i miei ragazzi. Peccato che l’arbitro sia calato alla distanza, rischiando di rovinare una gara corretta e ben giocata da entrambe le squadre. Ottima la prestazione del collettivo, un palmo su tutti Mario Manolio, Salvatore Visaggi e, naturalmente, Vincenzo Tarantino, autore di una bellissima tripletta.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

"Anche sbagliando vi ho voluto bene"

Le quattrocento presenze hanno sorpreso e commosso don Michele

NOVA SIRI – Gli avevano detto di arrivare alle nove meno un quarto. Come un semplice invitato. Lui ha obbedito, puntuale e sereno come sempre. Eppure, quando si è trovato davanti una sala stracolma, non ha potuto trattenere l’emozione. E quello sguardo, sorpreso e commosso, gli si è stampato in volto per tutta la serata. C’erano circa quattrocento persone alla festa per gli ottanta anni di don Michele Cirigliano, organizzata sabato sera dai fedeli della parrocchia di Sant’Antonio di Padova presso lo Sporting Club Il Cigno. Le presenze previste erano circa duecento, ma la comunità ha voluto offrire un segno visibile di affezione alla sua guida spirituale. C’erano davvero tutti, in questa serata di popolo, anche politicamente “bipartisan”. Tutti e tre i candidati sindaci alle scorse comunali: Pino Santarcangelo, Antonio Accettura e Michele Laddomata. E tutti e due i nuovi candidati locali al senato: Cosimo Latronico (Pdl) e Carlo Chiurazzi (Pd).
Del tutto gradevole il clima: tanta musica dal vivo, canzoni anni ‘60 e balli di ogni genere, che hanno avuto come “prima star” proprio un attivissimo don Michele. Poi la torta, le foto di rito e la lettura di una poesia scritta in suo onore. Infine il saluto del protagonista, visibilmente commosso, ma sempre pronto alla battuta salace. “Sapete chi non sbaglia mai nel mondo?” ha chiesto ironicamente. E alla scontata risposta “Dio” ha aggiunto: “Non solo lui. C’è anche un altro che non sbaglia mai… E’ il tempo, quel tempo che avrei voluto fermare da tanti anni, ma senza riuscirci…”.
“Eppure sono qui – ha proseguito – e i miei 80 anni non sono uno scherzo. Di questi ottanta ben cinquanta sono trascorsi a Nova Siri, dove ho cercato di fare sempre del mio meglio. Volete sapere se ritengo di aver fatto degli errori? Certo che sì… Sarei un falso se non lo ammettessi. Ma vorrei chiarire una cosa: tutti i miei tentativi, anche quelli più discussi, sono partiti dal desiderio di testimoniarvi la fede nel Signore e il Suo amore per voi. Insomma, anche quando sono stato rigido e crudo all’apparenza ho desiderato sempre e solo il vostro bene”.

"Questa scuola non è più umana"

La sfida dell'educazione in un incontro a Policoro con il sen. Luca Marconi

POLICORO - Non c’era un clima da campagna elettorale, sabato sera, all’incontro su “L’impegno civico del cristiano per il bene comune”, tenutosi a Policoro presso il centro giovanile Padre Minozzi. Poco spazio agli intenti persuasivi, tanto al desiderio di approfondire i criteri della presenza cattolica in società e in politica. Insomma, una lezione partecipata più che un comizio. Particolare anche la forma con cui l’iniziativa è stata pensata: una sorta di assemblea aperta agli interventi della platea, dai quali si è poi sviluppata l’agenda degli argomenti.
Molto concrete le domande pervenute, dall’impegno politico alla situazione della scuola italiana. A rispondere c’era un interlocutore d’eccezione: il senatore Luca Marconi, responsabile nazionale Udc per il Mondo cattolico e membro della VII Commissione Permanente Istruzione Pubblica e Beni Culturali. Al suo fianco, al tavolo dei relatori, Lindo Monaco, coordinatore regionale del Rinnovamento nello Spirito, e Armando Gnoni, responsabile regionale Udc per il Mondo cattolico.
Al centro del dibattito i problemi dell’Italia di oggi, mai disgiunti dai criteri ideali e operativi desunti dall’appartenenza cattolica. Anche con qualche simpatica battuta: “Per tirare su l’Italia ci vorrebbe davvero un miracolo”. E in verità qualcuno ci sta provando dicendo “Rialzati Italia!”.
Nell’aria una convinzione di fondo: non è dalla politica che può arrivare la salvezza per il paese, ma anzitutto da una svolta della sua mentalità.
Letto in questa chiave il problema dei giovani: “Altro che bamboccioni – ha spiegato Marconi – per me sono deficienti. Deficienti nel senso latino del termine: sono totalmente privi di qualsiasi senso della responsabilità, se non quella professionale. La mentalità di oggi insinua questo: l’unico obiettivo della vita è la realizzazione nel lavoro, rispetto alla famiglia e alla società le responsabilità non esistono”. Da qui la centralità dell’emergenza educativa, richiamata di recente anche da papa BenedettoXVI. “Questa scuola non mi piace più perché non è umana, manca di buonsenso. Non può continuare la scuola dei voti infinitesimali, dei carichi eccessivi di compiti per casa, delle centinaia di euro spese dalle famiglie per gite, gitarelle e o addirittura dei corsi di yoga al pomeriggio. Il Ministero della Pubblica Istruzione – ha poi aggiunto - è un’anomalia mondiale: un’azienda con 1.100.000 dipendenti che continua a non funzionare”. E in effetti quasi tutti gli studi comparativi con altri paesi europei non fanno che confermarlo: gli studenti italiani risultano meno “bravi” degli altri.
“La scuola va riformata alla radice, vanno ripensati anzitutto i suoi obiettivi di fondo. Mi piace riferirmi a un’espressione del cardinale Angelo Scola, tra i massimi intellettuali italiani: “questa scuola di stato post-unitaria ha svolto egregiamente il suo compito di indottrinamento, ma ora questo compito può dirsi concluso”. Non possiamo – ha incalzato Marconi – continuare a insegnare che Garibaldi e Cavour erano santi solo perché hanno imposto al sud, con le armi, il loro progetto politico. Non possiamo continuare a chiamare semplicemente fuorilegge la resistenza dei briganti”. “Ma oltre agli obiettivi – ha poi aggiunto - nella scuola vanno anche riformati i processi formativi. Oggi siamo nelle condizioni di sviluppare processi formativi in molto meno tempo. Per scrivere e fare due conti – ha detto con ironia – non c’è bisogno di tutti quegli anni che si impiegano oggi”. Quale sarà la strada, allora? “Si tratta di passare da una scuola statale, in cui tutto è deciso dall’alto, a una scuola pubblica, in cui le famiglie siano messe nella condizione di contribuire concretamente alla formazione delle nuove generazioni, anche per quanto riguarda, almeno in parte, la programmazione didattica”. Precisazione finale di Lindo Monaco: “Noi siamo qui per approfondire i criteri della nostra presenza in società, non per identificare il nostro movimento con un partito politico. Sarebbe la fine”.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

L'Udc incontra il mondo cattolico

Provare a comprendere, attraverso il dialogo, le ragioni e le forme dell’impegno civico dei cattolici. E’ la proposta con cui sta girando l’Italia il sen. Luca Marconi, responsabile nazionale Udc per il Mondo cattolico, che questa sera, alle ore 17, farà tappa al Centro Giovanile Padre Minozzi di Popolare. “L’impegno civico del cristiano per il bene comune” è il tema della manifestazione, pensata come momento di dialogo con il mondo cattolico e le realtà ecclesiali della zona.
“Ribadendo la chiara apertura ai temi etici e alla dottrina sociale cristiana come fondamento del suo programma politico - chiarisce una nota del partito - l’Udc vuole favorire, attraverso queste tavole rotonde, un dialogo laico, rispettoso ed autonomo con il mondo cattolico”.
Insieme a Marconi sarà presente Armando Gnoni, responsabile regionale UDC per il Mondo cattolico.

Nova Siri abbraccia il suo don Michele

Il popolo dei fedeli si stringe attorno al parroco "discusso"

“Prima e durante il triduo pasquale – dice una sua parrocchiana – ha confessato instancabilmente i fedeli per ore ed ore”. Come se avesse vent’anni. E invece sono ottanta, dal 15 marzo scorso, le primavere di don Michele Cirigliano, parroco di Nova Siri Scalo. Tenacia e dedizione, in effetti, sono doti che neppure i più critici potranno disconoscergli. Doti che lo hanno sempre contraddistinto nei suoi cinquanta anni di sacerdozio, celebrati pubblicamente nel luglio 2007. Nel luglio 2008, invece, saranno cinquanta i suoi anni di presenza a Nova Siri, realtà con cui ha letteralmente “impastato” l’esistenza.
Questa sera la comunità parrocchiale lo festeggia presso lo Sporting Club Il Cigno, in una serata con buffet e animazione. Un’iniziativa che non nasce dalla sua volontà “celebrativa”, ma dal basso, dalla volontà dei fedeli di stringersi attorno a questo “compagno di viaggio”. Nato a San Giorgio Lucano nel 1928, non ha vissuto un’infanzia troppo facile, subito segnata dalla prematura scomparsa del padre. Decisiva la formazione culturale, consolidata nella rigida, ma sempre efficace, tradizione educativa dei salesiani. Poi la grande decisione di offrire la vita alla speranza cristiana. E da qui l’abbraccio, sempre più intenso negli anni, con la comunità di Nova Siri.
Dalla solida formazione deriva l’ampia preparazione filosofica e teologica mostrata nelle prediche, sempre ben affiancata, però, da una straordinaria capacità comunicativa: quella rara abilità nell’esprimere, con parole semplici, concetti mai banali. I suoi sforzi più recenti, inoltre, sono legati al progetto di realizzare una nuova Chiesa (troppo piccola quella attuale per il numero crescente dei fedeli) e un centro giovanile a Nova Siri Scalo. Chi scrive lo ricorda anche particolarmente vicino alle sofferenze degli anziani, ospite puntuale dell’ex casa di riposo “Spes et Bonum” di Rotondella. Guai, però, a dirgli che si tratta di doti e meriti personali. “E’ solo nella fede – dice spesso dall’altare - che si esaltano pienamente l’intelligenza e l’energia umana”.
Del resto, ha passato tutta la vita ad onorare un “Signore” che ha riconosciuto più grande, più forte, più buono e intelligente di sé. Si chiama umiltà: l’esatto contrario di quell’orgoglio personale che qualcuno gli contesta.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

Il vino che nasce da una storia

Presentato il primo vino bianco Matera doc delle Cantine Battifarano

NOVA SIRI – La famiglia Battifarano ha una storia di oltre 400 anni. Un passato fatto di vicende agricole, politiche e culturali, ma, soprattutto, di un legame a doppio filo con la vita del territorio e della sua gente. Se ne è avuta prova martedì sera, alla presentazione pubblica di “Le paglie”, primo vino bianco Doc della Basilicata, prodotto proprio dalla masseria Battifarano Cantine Cerrolongo. Una folla di gente riempiva i posti nella splendida cornice di Palazzo Costa, cuore del centro storico di Nova Siri. Non c’erano solo politici e latifondisti, ma anche piccoli proprietari, mezzadri, gestori di agriturismi e tanta gente comune. Insomma, era la “festa” di un paese. Ma anche e soprattutto la festa di un modo nuovo di promuovere i prodotti locali e renderli competitivi sul mercato. Il tutto attraverso un metodo di cui tutti parlano, ma con cui pochi si implicano seriamente: la cooperazione tra le aziende. Nasce da qui la scommessa, per adesso vincente, del consorzio di Tutela Vini Matera Doc, nato nel 2005 su iniziativa di alcuni viticoltori della provincia.
Da questa traiettoria di cooperazione prende vita il vino “Le Paglie”, un prodotto di alta qualità con uvaggio greco, raccolta manuale e tutta una serie di rigidi parametri chimici e organolettici rispettati.
A presentarlo, l’altro ieri, c’era un eccellente parterre di relatori, tra cui l’assessore regionale all’Agricoltura Roberto Falotico e il Sottosegretario al Ministero per le Politiche Agricole On. Gianni Mongiello. Ha moderato l’incontro il giornalista Antonio Corrado. Il primo saluto è stato affidato al sindaco di Nova Siri, Giuseppe Santarcangelo, che ha ricordato lo storico contributo al territorio della famiglia Battifarano. Dopo di lui è intervenuto Michele Dragone, presidente del Consorzio di Tutela Vini Matera Doc, che ha voluto elogiare la capacità di Francesco Battifarano (giovane rampollo di famiglia) come guida dell’attività del consorzio: “è il nostro navigatore Tom-tom” ha detto scherzando. La parola è poi passata a Giuseppe Malvasi, tecnico della Regione Basilicata, che ha evidenziato la recente crescita della superficie vitata in Basilicata, anche per effetto di politiche a sostegno del settore. Sulla qualità dell’agricoltura del territorio si è soffermato lo stesso Francesco Battifarano: “E’ un settore in cui c’è allegria – ha detto – anche quando, per le attuali condizioni, dovrebbe esserci lo stato d’animo contrario”.
Giudizi lusinghieri per la famiglia Battifarano sono giunte anche dall’assessore Falotico: “Francesco Battifarano rappresenta un esempio a più livelli – ha detto – sul piano dei valori e del senso delle tradizioni familiari, ma anche e soprattutto sul piano della preparazione tecnica”.
Conclusioni del sottosegretario Mongiello, che ha ricordato il forte impegno del governo per le politiche agricole del sud Italia, con particolare occhio di riguardo alle esigenze specifiche del territorio lucano. Era presente in platea anche il Prefetto Carlo Fanara. Finale in festa con una fine degustazione di vino e prodotti locali.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

Quando la scuola esce dalle aule

Incontro su ragione e religione a Tursi con un parroco e due insegnanti

TURSI - Due docenti di filosofia e un sacerdote attorno a un tavolo. Ad ascoltarli un’insolita platea di giovani e insegnanti. Non erano lì per il classico libro da presentare, evento da promuovere, lezione da sorbirsi. Non c’era alcuna “merce da vendere”, lunedì sera, presso i locali della Cattedrale di Tursi. Questo perché l’incontro in questione è nato in modo del tutto speciale. Non l’hanno messo in piedi organizzazioni religiose o parrocchie, sebbene il tema, “Dio e le religioni oggi”, lo facesse presagire. E non lo ha messo in piedi neppure un’istituzione scolastica. Le condizioni le ha poste l’impeto di un ragazzo, Antonio Dimatteo, che ha voluto chiamare in causa il suo professore di Filosofia presso il liceo scientifico di Montalbano, Domenico Burzo; il sacerdote locale, don Gianluca Bellusci; una professoressa di Filosofia presso il Liceo Classico di Nova Siri, Elisabetta Boccardi; e il giornalista Giuseppe Rotunno, in qualità di moderatore.
Il tutto è partito dall’interesse che alcuni temi, trattati in classe, avevano suscitato in Antonio. Che ha voluto rilanciare la partita in forma pubblica e libera. Senza che le mura della scuola fossero limite all’interesse di altri amici. Senza che il parere dell’insegnante, in quanto più autorevole e argomentato, fosse l’unico accettabile.
E l’esperimento è riuscito. Sorprende che di un simile argomento (Dio e le religioni) si sia parlato quasi sempre nell’orizzonte della ragionevolezza. Nessuna solfa mistica ha preso il sopravvento. Anzi, è sembrata evidente una certa urgenza di chiarimento scientifico dei termini in gioco. E’ così, per esempio, il “credere” ha smesso di essere (come nel gergo comune) atto di pura fede irrazionale, per essere definito come “atto della ragione”. “Anche quando prendete il pullman per venire a scuola – ha spiegato il professor Burzo – voi credete che l’autista sia in grado di accompagnarvi. Vi fidate, non state mica lì a fargli il test psico-attitudinale o la prova del palloncino”. Come dargli torto?
Il livello della ragionevolezza, si diceva, l’ha fatta da padrone. E infatti, quale altro strumento, se non l’umana ragione, espressa in tutto il suo potenziale, può ergersi a criterio di valutazione delle diverse ipotesi religiose? Cosa altro permetterebbe di discernere e riconoscere la verità? Insomma, lunedì sera la scuola sembrava essersi trasferita. E’ uscita ed è diventata società, motore culturale. Come vorrebbero le moderne riforme e la stessa Costituzione. Tutto questo, senza che a smuoverla ci fossero progetti didattici, paghe per i professori e crediti per gli alunni. Senza che ci fossero, in una parola, interessi. Il capannello di ragazzi, formatosi dopo l’incontro intorno al professor Burzo per domande e chiarimenti, dimostra che può essere la strada giusta.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata