30 apr 2014

Comunali Nova Siri: Il network giovanile scenderà in campo con Acinapura

Andrea Manolio, Francesco Ranù, Francesco Cospito, Roberto Natale
NOVA SIRI – Il network giovanile di “Scintilla & Futura” (definiamo così il cartello elettorale di due gruppi giovanili) dovrebbe correre con la lista di Antonio Acinapura. Salvo cambiamenti dell’ultima ora, la scelta dovrebbe essere ormai maturata. E' un colpo niente male, per una lista che si assicura così un soggetto politicamente nuovo e potenzialmente “pesante” a Nova Siri sul piano elettorale e non solo per il presente: tanti giovani si erano candidati nelle scorse tornate, ma mai, a memoria di chi scrive, a Nova Siri si era espresso un vero e proprio cartello generazionale. Lo hanno formato gli elementi di due gruppi giovanili già attivi e al lavoro da tempo (Scintilla e Futura, appunto) con idee politiche diverse, ma che hanno fatto però una scelta chiara, quella di rinunciare agli schemi per costruire una novità con una stella polare precisa: una generazione. Tra le più sfacciate disuguaglianze di oggi, per loro, c'è quella generazionale, e riguarda soprattutto gli spazi e le opportunità. Vogliono portare tutto questo al centro della politica, non come singoli senza forza, ma come gruppo, “per rinnovare - dicono-  il modo stesso di concepire la cultura, gli eventi, la comunicazione istituzionale, il modo di rapportarsi con la gente, con i tanti che non hanno il lavoro o una casa e non sempre per propria colpa".

Senza schemi e vincoli, hanno dialogato con tutti, senza scartare l’ipotesi di mettere in piedi una propria lista, poi non andata in porto. Ovunque hanno posto precise condizioni: lo hanno fatto con l’area di Tommaso Simonetti, di cui non hanno condiviso l’indisponibilità a discutere la figura del candidato sindaco; lo hanno fatto col Pd,  di cui pure non hanno accettato la logica (legittima per un partito maggioritario) di scegliere da sé un candidato di propria espressione. Aperture e disponibilità alle loro precise e decise condizioni hanno poi trovato in Walter Basile e, successivamente, Antonio Acinapura, ancor più vicino, almeno simbolicamente per l'anagrafe, alle loro istanze generazionali. Hanno preferito chi gli ha dato più spazio. Alcuni loro candidati saranno in lista. La scelta di campo dovrebbe essere fatta. Anche se in politica, fino all'ultimo istante, non si sa mai.
Pino Suriano - Scritto per Il Quotidiano della Basilicata

Comunali Rotondella: Mario Cucari, lavoreremo all'insegna dell'ascolto. Ecco la sua lista

ROTONDELLA – Anche Mario Cucari ha chiuso la sua lista prima del tempo, anche lui, come Vito Agresti, l’ha presentata con un giorno di anticipo. Giochi già fatti, dunque. Il candidato sindaco, vincitore delle primarie del Pd ai danni del sindaco uscente Vincenzo Francomano, ha confermato al Quotidiano tutti i nomi in campo per la sua lista “Rotondella prima di tutto”. Sono Domenico Cuccarese, Pasquale Dimatteo, Francesco Laguardia, Alberto Manolio, Rudy Marranchelli, Giulia Pitrelli, Nicola Santarcangelo, Salvatore Tufaro, Veturio Viola, Marianna Viviani. La metà di loro risiede nelle aree rurali, molti sono al di sotto dei 40 anni.
Proprio in relazione allo scontro consumatosi in seno alla sezione del Pd e risolto con le Primarie interne, è interessante notare alcuni concetti detti e scritti da Cucari nell’introduzione al suo programma elettorale, in cui si parla di “continuità” con la precedente amministrazione comunale, quella dello sconfitto Francomano. “La lista Rotondella prima di tutto – si legge - presenta un progetto in continuità politica e amministrativa rispetto all’amministrazione uscente, affronta in maniera chiara quelli che si possono considerare i temi prioritari di un piano strategico comunale individuandone le aree di intervento”.
Il progetto è stato incentrato sui concetti di ascolto e colla(v)orazione. Una indicazione non solo teorica, ma che ha avuto passi concreti nell’iniziativa di un “Banchetto delle idee”, con la raccolta di almeno 50 spunti anonimi per il paese, molti dei quali poi concretamente confluiti nel programma, che “non è stato – ha spiegato Cucari - il frutto di una stretta cerchia di collaboratori, ma il risultato di uno sforzo comune e il prodotto di una intelligenza collettiva”.
Tante le proposte innovative, tra cui risaltano quelle legate al tema della partecipazione: l’impegno per un piano annuale di incontri con l’amministrazione e l’originale istituzione di un “Ufficio Rapporti con il Cittadino”, pensato al fine di accogliere chiunque chieda qualcosa o esponga un problema di competenza dell'amministrazione oppure ponga una questione che riguardi la vita del paese. “L’URC – si legge nel programma - avrà il compito di raccogliere idee, osservazioni e proposte dei rotondellesi. Periodicamente verranno pubblicati sul sito comunale gli interventi e le criticità elaborate dallo staff dell’URC e segnalati dai nostri cittadini”.

 La sfida è lanciata con un giorno di anticipo. Difficile, quasi impossibile, attendersi ulteriori colpi di scena. Sarà Agresti contro Cucari. E basta.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

Comunali Rotondella: Vito Agresti: ecco i miei candidati

Vito Agresti
ROTONDELLA - Lista già pronta, in consegna con un giorno di anticipo. “Impegno Comune per Rotondella”, si chiamerà. E anche, assicura il candidato Vito Agresti, con qualche “sofferta esclusione di persone che si erano rese disponibili e che comunque collaboreranno con il cartello elettorale, faranno squadra”. I nomi di tutti i candidati sono già definitivi e Agresti li ha comunicati ieri ufficialmente al Quotidiano. La squadra sarà composta da Vito Agresti (capolista), Mario Bianco, Stefania Bucello, Cosimo Cavallo, Nicola Comparato, Luigi D’Alessandro, Pasquale Gentile,Pietro Laguardia, Laura Pastore, Salvatore Potenza, Vincenzo Rubolino. “E’ passata la linea del rinnovamento” spiega Agresti “risulta evidente che ho voluto premiare i più giovani”. L’esperienza in campo la porteranno, in particolare, Agresti e Pasquale Gentile, che hanno già in precedenza amministrato,il primo in qualità di primo cittadino dal 2004 al 2009.

Agresti si presenta alla popolazione con una lettera di intenti. “La mia candidatura a Sindaco – scrive -  perorata da molti cittadini, ha trovato il sostegno di un gruppo di persone con alto senso civico che, sostenendo obiettivi comuni, hanno accettato di candidarsi a Consiglieri Comunali, di sottoscrivere il Codice Etico e di assumere con i cittadini di Rotondella un impegno preciso: lavorare per la crescita culturale, economica e sociale dell’intera comunità, affrontando in modo incisivo le problematiche dei cittadini nei vari ambiti della vita quotidiana. Purtroppo  - scrive Agresti ai cittadini - i partiti nazionali non hanno più a cuore la tutela e lo sviluppo del territorio, perché oramai le loro strutture sono troppo piramidali, vertono solo verso i macro interessi e sfuggono agli impegni per  il soddisfacimento quotidiano dei bisogni di tutti i cittadini: i fatti confermano questa mia tesi. Tutto ciò ci ha portato a costruire un movimento civico locale dettato da un progetto serio e lungimirante, che solo se adottato da persone appassionati al proprio territorio, potrà essere  sviluppato rispettandone le specificità. “Impegno Comune” per Rotondella  oramai è una realtà e credo di essermi da sempre impegnato per questo territorio  come operatore economico-sociale, nel recente passato come Sindaco e come semplice Consigliere comunale di minoranza,  per conseguire  il massimo dei risultati raggiungibili. In passato ho rinunciato a possibili “scalate” politiche, in virtù del fatto che il mio ed il nostro territorio doveva e deve avere una vita democratica e giusta per tutti, in coerenza del principio di impegno equo degli Amministratori per la totalità dei cittadini che amministrano”[…].

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

Nova Siri: l'Assessore Mitidieri spiega la differenziata

Pino Mitidieri
NOVA SIRI – E’ il caso di dire “finalmente”. Dalle prossime settimane anche il Comune di Nova Siri avrà la raccolta differenziata. Per questo mese sono perciò in programma tutte le attività propedeutiche all’avvio: consegna materiale informativo e dei calendari sui prelievi (differenziata, plastico), poi incontri tematici con le diverse categorie di utenti (famiglie, commercianti, operatori turistici). “L’ho voluto io così, perché ci sono esigenze diverse e bisogna venirvi incontro per quanto possibile”. Il sospirone di sollievo è anche quello di Pino Mitidieri, assessore comunale all’Ambiente uscente. In questa faccenda, con continui ritardi, rinvii e rifacimenti dei bandi, ci ha messo la faccia più di tutti. Cinque anni di attesa, un regime di proroga del servizio che ha scatenato polemiche a non finire.
Detta così sembrerebbe un fallimento amministrativo. Assessore, ha la coscienza a posto?
Non solo la coscienza. Ho anche le carte a posto.
In che senso?
Nel senso che posso affermare, e dimostrare con dati alla mano, che il soggetto politico ha fatto il massimo. Il nostro compito è quello di dare atti di indirizzo, e noi li abbiamo fatti sempre con tempestività. Osservi la scansione dei tempi: il primo atto lo abbiamo fatto in data 29.11.2009 con bando di gare svoltasi a marzo 2010, il secondo sempre a novembre 2010 con gara nel 2011, il  terzo novembre a 2011 con gara nel 2013. Come vede non abbiamo perso tempo…
E allora?
E allora è stata la struttura comunale (e questo riguarda i dipendenti, non certo il soggetto politico) a impiegare i suoi tempi per indire le gare. Le prime due sono state senza esito per poi approdare a quest'ultima che sembra stia funzionando, nonostante subiamo i regali dei paesi limitrofi che vengono a scaricare da noi la propria immondizia.
Forse però gli atti di indirizzo andavano fatti meglio. La minoranza del Pd aveva ipotizzato un simile scenario, ritenendo il bando non sostenibile con quella posta in bilancio…
Non è così. La minoranza lo riteneva ambizioso ma non lo era, lo prova il fatto che nel bando conclusivo, quello assegnato, non abbiamo cambiato nulla rispetto a quello iniziale tranne che per un aspetto: il conferimento è separato dalla raccolta, ovvero il  conferimento lo paga il Comune.
Le pare poco?
No, mi pare un vantaggio e uno sprone per i cittadini. Se la spesa di conferimento è a carico del Comune, quanto più alta è la percentuale di differenziata che riusciamo a realizzare tanto più l’Ente risparmierà e potrà mettere in atto una riduzione delle aliquote a carico dei cittadini. E anche la ditta appaltatrice, alla quale spetteranno i proventi del riciclo, avrà interesse a raggiungere ottime percentuali.
Insomma, ha speranze positive?
Io spero di portarla al 65 per cento già nel primo anno, in modo da rientrare nei parametri di legge per l’ottenimento della Bandiera Blu. Stiamo procedendo alla realizzazione dell'isola ecologica: l'area più indicata (e disponibile) è quella vicina al depuratore e sarà a carico della ditta. Qui la popolazione potrà portare i materiali ingombranti e saranno adottate metodologie premiali per i cittadini che conferiranno materiale speciale: stiamo pensando a dei buoni per riscuotere premialità in diverse forme. Intanto, poi, vorrei far notare ai cittadini i risultati positivi che si vedono in paese sin da ora: i cassonetti non sono più pieni come prima e Nova Siri sta assumendo il decoro degno di una cittadina turistica.
Si ricandida?
Ho altri impegni cui dedicare tempo ed energie. Passo la mano, faccio spazio ai tanti che anelano di fare l’esperienza amministrativa e che consiglio vivamente, perché solo mettendoci le mani  si può prendere coscienza di come stanno realmente le cose senza giudicare con faciloneria dall’esterno. Occorre che ci si misuri con la burocrazia per coglierne a pieno la portata e i limiti.
Non si sente responsabile del pre-dissesto?
No, assolutamente no, perché noi abbiamo semplicemente sollevato il tappeto e trovato la polvere che c’era già. Anzi, con senso di responsabilità e coraggio abbiamo affrontato problemi contabili che non potevano essere più procrastinati, anche per le novità normative sulla fiscalità locale che ci sono piovute addosso. Il mio, poi, è l’unico assessorato che al Comune, anziché spenderli, i soldi li ha portati.
E come?

Con la tassa di soggiorno. Ho avuto il coraggio di applicarla nonostante i tanti scetticismi. L’amministrazione, sulla scorta di una legislazione nazionale, ha ritenuto che almeno alcune spese fosse giusto recuperarle dagli ospiti piuttosto che dai propri cittadini. All’inizio è stata percepita come dannosa all’affluenza turistica, poi il tempo mi ha dato ragione.

Pino Suriano - scritto per il Quotidiano della Basilicata

Comunali Nova Siri: Fibrillazioni nella civica del Pd. Gli alleati avrebbero preferito condividere il candidato

NOVA SIRI – Per loro il Pd doveva fare prima: scegliere un candidato sindaco in modo definitivo, condividerlo con decisione e farlo condividere all’esterno, anche agli alleati di una eventuale coalizione. E invece, fino a ieri, quel nome sul piatto ancora non c’era: il direttivo del partito non lo ha comunicato in modo definitivo, troppo a lungo bloccato sulla “questione Pasquale Favale” (il capogruppo, vincitore delle ultime Primarie, che invece era uscito allo scoperto e rivendicava il diritto a una ricandidatura però non del tutto condivisa in sezione).
Tempi troppo lunghi per i potenziali alleati, dal Partito Socialista al Centro Democratico, fino all’area che fa riferimento a Michele Laddomata. Tutti, perciò, piuttosto in fibrillazione nei due giorni post-festivi, qualcuno già in dialogo con altre forze. Avevano inizialmente accettato la rivendicazione di autorevolezza del Pd nello scegliere un candidato, ma poi hanno preso atto della sua incapacità di farlo e condividerlo in tempi ragionevoli.  E lo hanno fatto capire: difficile, per loro, a tre giorni dalla presentazione delle liste, la scelta di correre al buio, senza il nome del comandante della nave.
E così, a un certo punto, hanno cominciato a ipotizzare nuove strade e nuovi nomi. Prima singolarmente, poi, pare, con la convergenza sul nome di un giovane e stimato professionista, Antonello Mele. L’ipotesi, però, non sarebbe andata in porto. A questo punto, perciò, non appare più scontato come prima che queste forze concorrano compatte con la lista civica a trazione Pd. Proprio nel pomeriggio di ieri, del resto, autorevoli esponenti del Partito Democratico erano attivi in un’azione di “scuoting” per intercettare nuovi gruppi di consenso, il che lascia intendere che all’interno della coalizione potrebbe essersi liberato qualche spazio.

Molte cose, insomma, sono in evoluzione, e molte potrebbero cambiare in questi ultimi giorni. Anche nell’area opposta, si sa, lo scontento sta facendo sentire il suo peso. Diviene prevedibile, a questo punto, un relativo stravolgimento dei posizionamenti, e più di qualcuno, venerdì prossimo, potrebbe trovarsi in uno schieramento opposto a quello in cui ci si aspettava di trovarlo. Con lo scontento in crescita, e con i gruppi non del tutto compatti, potrebbe profilarsi un certo equilibrio: peseranno l’orientamento dei “delusi” e le aree di consenso nuove e non ancora posizionate fino a ieri, come il network giovanile di Scintilla & Futura, due movimenti giovanili che nei giorni scorsi si sono compattati in un unico cartello potenzialmente rilevante. Resta da vedere, inoltre, se e quanto di questo scontento potrà nutrire il vessillo elettorale issato nelle scorse settimane da Tommaso Simonetti. Saranno giorni di fuoco.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

Comunali Valsinni: si rimescolano le carte. Rocco Magno sfiderà Gaetano Celano

Rocco Magno
VALSINNI – Per capire quello che sta accadendo alle Comunali di Valsinni c’è bisogno di concentrazione:  è tutto così anomalo che viene il dubbio di non aver capito. Per cogliere la stranezza c’è bisogno anzitutto di chiarire l’attuale compagine amministrativa. Il Comune di Isabella Morra, infatti, è amministrato da una civica di area centrodestra guidata da Gennaro Olivieri con Gaetano Celano alla carica di vice. Con loro, in maggioranza, c’è l’Udc. Dalla parte opposta, a fare opposizione, la minoranza di area Pd. Chiaro il quadro? Tutto questo, per le prossime elezioni, sarà completamente stravolto.
Si fa fatica a crederlo ma è così. Sindaco e vicesindaco stanno costruendo una proposta di civica proprio con chi ha fatto loro opposizione, il Pd. E chi farà l’alternativa? Proprio l’Udc, che fino a oggi ha invece sostenuto Olivieri e Celano.
Significativi i candidati sindaci, già piuttosto certi. Da una parte ci sarà proprio Gaetano Celano, attuale vice, sostenuto da Olivieri e dal Pd. Quasi certamente in lista Francesco Martorella, campione di preferenze nella lista perdente di cinque anni fa: Celano e Martorella allora erano i “giovani” che tiravano la volata ai due candidati sindaci sfidanti, oggi invece sono insieme per un ticket comune. I vecchi centrodestra e centrosinistra, per farla breve, andranno insieme in una civica.
E dall’altra parte? Il candidato è Rocco Magno. Anche qui il nome dice tanto, poiché si tratta del marito di Giusy Favoino, consigliere provinciale dell’Udc, il partito che ha preso in carico la formazione dell’alternativa. Anche qui, però, senza imposizioni di simboli, anche qui con una civica: “Noi siamo Valsinni”. “Sono stati loro a rifiutare ogni forma di dialogo con la nostra area” spiega la Favoino. La segretaria locale dell’Udc farà affidamento sul senso di rigetto che avrebbero provocato in molti, e trasversalmente, queste “larghe intese” in salsa locale. “Abbiamo voluto rompere steccati che non avevano più ragione di essere” spiega invece un pacato Olivieri.
Non ancora definiti i nomi dei candidati delle due compagini, soggette a stravolgimenti dell’ultima ora.
Strane coppie, non c’è che dire. Il tutto, comunque, è l’indice positivo di una comunità piccola che ha sempre dimostrato grande vitalità e spinta creativa, esprimendo anche figure di rilievo in ambito regionale, come fino a pochi anni fa è stata quella del consigliere regionale Vincenzo Ruggiero.


Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

A Rotondella sarà Agresti contro Cucari

ROTONDELLA - A Rotondella il quadro si fa più chiaro e soprattutto si semplifica. Quasi certamente non ci sarà, salvo imprevedibili aggregazioni dell'ultima ora, una terza lista. Solo due sfidanti, quelli annunciati: Vito Agresti e Mario Cucari, entrambi già sindaci di Rotondella. Cucari ha fatto tandem con un partito che a Rotondella conta molto, l'Udc, Agresti con un altro cartello importante, quella legato a Pasquale Gentile, fratello di Rosa (Presidente di Acquedotto Lucano e già Assessore Regionale). Dovrebbe essere una sfida equilibrata, anche perché i due sono stati bravi a comporre squadre che coprono diverse fette di elettorato e una rappresentanza allargata sia alle generazioni che alle diverse aree territoriali del Comune.
Nelle competizioni elettorali di Rotondella, si sa, c’è un fattore che pesa tantissimo: il consenso degli abitanti delle aree rurali. I due candidati lo sanno bene e hanno scelto gli uomini in lista anche in virtù di questo. C’è poi la questione giovanile, sempre più sentita negli ultimi anni, anch’essa ben rappresentata. Le candidature non sono state ancora ufficializzate, ma alcuni nomi già cominciano a essere diffusi. Con Mario Cucari dovrebbero essere in campo Rudy Marranchelli, in quota Udc, Giulia Pitrelli, Domenico Cuccarese, Veturio Viola (uno di quelli che dovrebbero esprimere l'area del Pd sconfitta alle Primarie, fedele al partito ma che cercherà di farsi “riconoscere” attraverso i voti di preferenza), Nicola Santarcangelo, Alberto Manolio e Marianna Viviani (che dovranno catalizzare il voto delle aree rurali), Salvatore Tufaro e Pasquale Dimatteo (questi ultimi più vicini al sindaco Cucari, e l’ultimo, in particolare, catalizzatore di voto giovanile).
Con Vito Agresti, come è già noto, sarà in campo Pasquale Gentile, già designato come vicesindaco in caso di vittoria, in base a un accordo di alleanza. Del gruppo dovrebbe essere parte anche il giovane Luigi D’Alessandro, sempre vicino a Gentile. Tra i giovani in campo anche Cosimo Cavallo (detto Mimmo), Laura Pastore (già consigliere), Pietro Laguardia e Mario Bianco dovrebbero catalizzare il consenso delle campagne. In forse, fino a qualche ora fa, c’erano anche i nomi di Giovanni Gentile e Stefania Bucello.
Al netto di possibili cambiamenti i candidati dovrebbero essere questi, ma ci sono ancora spazi vuoti. Un po’per l’incertezza, un po’ per non chiudere porte ad aree di consenso o personalità che non hanno ancora trovato espressione. Tra questi ci sono quelli, come Francesco Dilorenzo e Antonio Pastore (già assessori con Vito Agresti), che avevano contribuito ad animare la cosiddetta terza lista a trazione giovanile, poi abortita. Con questo equilibrio anche i posizionamenti dell’ultima ora potrebbero risultare decisivi.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

Comunali Nova Siri: tanti i nodi da sciogliere

NOVA SIRI - Se Atene piange, Sparta non ride. Se i problemi di rottura all'interno del centrodestra sono a tutti noti, lo sono un po' meno quelli interni al centrosinistra, ma non perché siano già risolti. Andiamo con ordine. Nel cosiddetto “centrodestra” la candidatura di Antonio Acinapura (per tutti Tonino) potrebbe trovare un ostacolo in più: se da un lato il passo indietro non sembra essere servito allo scopo di riavvicinare Tommaso Simonetti, dall’altro potrebbe non piacere neppure agli amministratori uscenti. Disposti sì al passo indietro e senza obiezioni verso la persona, ma chiedevano di essere coinvolti maggiormente nella scelta. Per ora mugugnano ma non hanno ancora alzato la voce pubblicamente, e ieri sera avrebbero incontrato l’Onorevole per l’ipotesi di un ricompattamento. Nelle prossime ore se ne vedranno gli esiti.
Intanto Acinapura e Simonetti si sono visti giovedì mattina. Si sono parlati in modo cordiale, dati i buoni rapporti personali, ma non sono giunti alla conciliazione politica. Il primo ha messo in evidenza il passo indietro di Valter Basile, ma il secondo ha chiarito che l’aggregazione creatasi attorno a lui non transige su una posizione “terza” rispetto ai due gruppi storici di Chiurazzi e Latronico. Insomma, non si torna indietro.
Non tutto fila lascio, come si diceva, anche all’interno della civica animata dal Pd. La “questione Pasquale Favale” era e rimane un problema. Lui ufficialmente non fa passi indietro, ma il suo nome, secondo alcuni, non creerebbe grande coesione in una coalizione fatta di anime diverse. All’interno del partito si è avviata perciò, negli ultimi giorni, una sorta di “operazione desistenza”, ovvero il tentativo di far desistere Favale, ma in un clima di pace e di considerazione dello stesso. Troppo forte, infatti, è la paura di una rottura pubblica, anche perché l’alzata di scudi in suo favore di Luigi Maradei, uno che i voti li ha sempre avuti e dimostrati, non lascia dormire sonni tranquilli.
Chi gioca la partita a quel punto?  I profili interessanti non sono molti ma ci sono. Come quello di Giuseppe Chiurazzi,  34enne ricercatore del Cnr. Ha l’appeal generazionale (importante per sfidare Acinapura, 39 anni), l’ottimo operato nell’associazione Agorà da lui presieduta e la stima di una buona parte del partito e di qualche nuovo aggregato, ma c’è un problema: cinque anni fa partecipò alle Primarie vinte proprio da Favale, per cui risulterebbe difficile far digerire a quest’ultimo, oltre che all’elettorato, l’idea che ora possa scavalcarlo proprio chi da lui è stato sconfitto, e per giunta senza fare le Primarie. Una soluzione di mediazione potrebbe arrivare dall’anima renziana del partito, che esprime una figura interessante nell’ingegnere Giambattista Labattaglia, originario di Rotondella come Acinapura, tra i più attivi nel creare alleanze e dialoghi fuori dal recinto. Ora potrebbero servirgli.

Ma a molti, e soprattutto a chi fa politica da sempre, non sfugge però che le frizioni interne ai contesti consolidati (“non la vinco io, quindi non la vincerai neppure tu”) potrebbero incoraggiare il ricorso a figure esterne, tanto meglio se con profilo manageriale e amministrativo di successo. Un nome blasonato, in questo senso, è quello di Angelo Santo Truncellito, direttore di banca. Potrebbe risolvere i problemi di conciliazione. E il bello è che potrebbe risolverli sia da una parte che dall’altra. Double face.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

Comunali Rotondella: Pasquale Gentile correrà con Vito Agresti

Pasquale Gentile e Vito Agresti
ROTONDELLA –  Alla fine il colpo l’ha fatto Vito Agresti. Se c’era un’incognita importante per gli equilibri delle comunali di maggio riguardava proprio l’orientamento di Pasquale Gentile e del gruppo che a lui fa riferimento. Si era intuito che avrebbe rappresentato quello che nella briscola si definisce un “carico”, ma non si era capito dove e con chi sarebbe sceso in campo. Non era facile prevedere se la famiglia Gentile avrebbe corso con Mario Cucari, con Vito Agresti o sarebbe andata a rafforzare l’ipotesi di una terza lista. L’incontro decisivo è stato quello di tre sere fa, dal quale Gentile sarebbe uscito con un accordo che prevede tre posti in lista per i suoi e la carica di vicesindaco in caso di vittoria.
Per Vito Agresti non è stata una scelta senza costi. C’è quello, per esempio, di aver dovuto chiedere un passo indietro a una figura valida come Laura Pastore, alla quale l’incarico di vice sembrava destinato, ma è un costo che si paga per il peso specifico che una presenza così forte porterà alla sua lista in termini di elettorato e di immagine anche fuori da Rotondella: Gentile, si sa, è fratello di Rosa, Presidente di Acquedotto Lucano ed ex Assessore Regionale. Lo stesso, inoltre, ha costruito molto nell’ambito della presidenza della Pro Loco, alla quale ha portato un indiscutibile impulso di concretezza.

Ieri più di qualcuno tra gli uomini della lista di Agresti commentava l’accordo con rinato ottimismo. Dopo l’accordo con l’Udc Mario Cucari sembrava aver tirato la barca dalla sua parte, ma l’asse Agresti-Gentile risponde con un segnale che dà alla sfida un nuovo equilibrio. Con queste condizioni non sembra facile valutare quale delle due coalizioni possa avere la meglio. Cinque anni fa tutto si decise sul filo di quaranta voti ( e cioè sulla decisione di appena 20 elettori), oggi potrebbero profilarsi condizioni simili. L’equilibrio sarebbe ancor più grande se dovesse spuntare alla fine una terza lista, ma è sempre meno probabile con il passare dei giorni, anche perché, con Gentile ormai in campo a pieno titolo, oltre ai tempi si restringono anche i margini di elettorato da coinvolgere. Alcuni margini, però, potrebbero ancora esserci. Tramontata l’ipotesi di una forza a trazione giovanile, adesso potrebbe prendere piede un cartello elettorale legato al progetto “Cantiere Rotondella”, un percorso di discussione politica aperto a tutti e animato dall’area politica che fa riferimento a Sel. E’ questa, in particolare, l’area politica che non ha ancora trovato (o voluto trovare) uno spazio di collocazione. Da più parti si fa anche il nome di un candidato sindaco, ovvero l’attuale vicesindaco Walter Lobreglio, che Sel sfiduciò due anni fa ma con cui ha ripreso a dialogare di recente. Non è da escludere che un progetto simile possa raccogliere, oltre a quella parte politica, anche i delusi dalla sconfitta di Vincenzo Francomano alle Primarie del Pd. Il sindaco, come già abbiamo scritto, ha detto che non sarà candidato e rimarrà comunque fedele, nonostante tutto, al suo partito. C’è da credergli, ma quelli “più papisti del papa”, si sa, esistono sempre.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

Comunali Nova Siri: Movimento 5 Stelle in Campo. Lo guiderà Pasquale Suriano

Pasquale Suriano
NOVA SIRI - Il M5S di Nova Siri, fino a non molto tempo fa, coincideva con Marcello Manolio. Era solo: da attivista faceva banchetti, volantinaggi e iniziative di ogni genere. Poi arrivò il collegamento con Giovanni Lasalandra di Policoro (promotore di diverse proposte nell'alveo della politica locale) e da lì l’avvio di una prima embrionale presenza politica sul territorio. Adesso, dopo l'exploit delle Politiche (800 voti "dal nulla"), il M5S diventa una lista per le Comunali. Loro preferiscono tacere, in attesa della certificazione della lista da parte del blog di Beppe Grillo, ma è ormai noto a tutti che a guidarla sarà Pasquale Suriano, già vicino a Michele Laddomata negli anni scorsi, dal quale si staccò quando questi decise di legarsi al sindaco Pino Santarcangelo.Gli altri candidati, nelle "Comunarie" interne, sono stati Antonio Manicone e Marcello Manolio. "Ma nessun rancore - assicurano entrambi - siamo compatti come e più di prima". Lo stesso Manolio, all'inizio, aveva assunto il compito di aggregare la lista, poi la partecipazione è cresciuta da sé.
 
Lo incontriamo assieme a Giuseppe Arcieri, siciliano, ricercatore Enea. La sua storia è eloquente sulla novità (nel bene o nel male, ciascuno giudichi) che l’irruzione del Movimento ha portato in politica. L’anno scorso la sua faccia è diventata nota per la candidatura alle Politiche. Lo si era immaginato militante fervente, e invece... “Non proprio. A ottobre 2012, quando mi sono presentato, non ero neppure un attivista, non conoscevo proprio nessuno del Movimento". Come è nata la candidatura allora? "Così, quasi dal nulla. Ho visto che avevo i requisiti di iscrizione, ho sentito di dover fare qualcosa e ci ho provato, mandando documenti e curriculum”. E poi? “E poi mi hanno votato”. Ma se nessuno la conosceva? “Infatti. Hanno però letto il mio curriculum e anche chi non mi conosceva personalmente mi ha ritenuto valido”. Questo, per loro, è un punto essenziale: "I cittadini, con la loro voglia di partecipazione, e non le dirigenze dei partiti, selezionano la classe dirigente sulla base delle competenze, non di criteri oscuri o puri interessi particolari". Con loro siede Antonio Manicone, che gestisce uno stabilimento balneare nella zona e ha stabilito qui la residenza. 
 
Nel paese dell’eterna rivalità tra Carlo Chiurazzi e Cosimo Latronico (forse meno sentita dagli stessi quanto da certi rispettivi "fan") la domanda è d’obbligo e la risposta tipicamente grillina. Centrodestra e centrosinistra sono la stessa cosa? “Sì” risponde Marcello Manolio, che sente l’esigenza di rincarare. “E' un sì molto deciso. Hanno le stesse dinamiche di selezione della classe dirigente. Basta osservare i criteri con cui fanno le liste: cercano le persone con le famiglie più grandi e che portino più voti”. 
 
Poi c'è la discesa in campo dell’insegnante Tommaso Simonetti. Una forza non partitica come la vostra... “Non sono credibili – spiega Manolio, a cui il paragone proprio non piace – parlano le storie personali. Se fino a ieri sono stati parte di quel meccanismo (a sostegno delle civiche del sindaco Santarcangelo, ndr.), quale cittadino potrà mai credere che possano creare davvero qualcosa di nuovo e libero? E’ una forma mentis che non cambia da un giorno all’altro“.
 
Poi ci sono i giovani… "Non conosciamo quelli di Futura, abbiamo dialogato con i ragazzi dell'associazione Scintilla. Stimiamo quello che fanno per il paese, non possiamo stimare, però - spiega Manicone - questa loro mancanza di coraggio per cui, pur condividendo idee e voglia di cambiamento, non vogliono mettere la faccia sotto il simbolo del M5S per paura di chissà quale ritorsione".
 
Veniamo a Nova Siri. Come si è amministrato fino ad oggi?  “La domanda è retorica. Parlano i numeri del deficit - e qui è Arcieri a fare un appunto non scontato - ma guardi che non è solo questione di Nova Siri: anche tanti altri comuni hanno gli stessi problemi. Ma questo significa, appunto, che è sbagliata la forma di selezione della classe dirigente dei partiti, le logiche e i principi con cui le persone vengono scelte, non con idee programmatiche ma seguendo modalità per cui tutto deve ruotare in sintonia con il sistema, che preserva incarichi e poltrone tutelando interessi personalistici”.
 
A parte il deficit, come vedete Nova Siri? “Malissimo - risponde secco Manicone - ma lei si rende conto che un paese che dovrebbe essere turistico accoglie i suoi visitatori, in via Siris, con una centrale elettrica dismessa? Le case, poi, sono costruite in maniera spontanea e senza alcun tipo di programmazione urbanistica, non danno organicità, le piazze e i luoghi di incontro, inoltre, non sono sufficientemente funzionali. Una parte del nostro programma sarà incentrata proprio su una nuova pianificazione territoriale e sulla riqualificazione nell'ottica di un'attrattiva turistica.  Idea portante è inoltre quella di trasformare i costi in risorse, per esempio potenziando la raccolta differenziata per ottenere una forte riduzione della tassazione ai cittadini novasiresi".

 
Anche i grillini hanno un passato. La domanda è scherzosa ma non troppo, anche perché molti elettori se lo chiedono. Arcieri, pur dichiarandosi di sinistra, non ha mai votato per partiti riconducibili a quell'area per mancanza di fiducia nelle persone che la rappresentavano, sostenendo poi l'attività di Di Pietro. Manicone, e non lo nasconde, era "comunista". Manolio ha seguito le indicazioni di Grillo ("sono contento di aver votato per De Magistris alle Europee") ma in passato ha fatto anche altro. Era vicino a Comunione e Liberazione. "Non per motivi politici ma perché coinvolto dalla testimonianza cristiana di don Tommaso Latronico"

Comunali Rotondella: l'Udc correrà con Mario Cucari

ROTONDELLA – La notizia era trapelata già nei giorni scorsi ma da ieri è ufficiale: l’Udc correrà con Mario Cucari. E’ un colpo da 90 quello dell’ex sindaco, che assicura al suo progetto un sostegno elettorale non da poco. L’Udc, come è noto, i suoi numeri li ha sempre confermati, o almeno li hanno sempre dimostrati i suoi due principali esponenti locali, Rudy Marranchelli e Tina Bianco. La seconda, in particolare, è risultata la candidata più suffragata nelle ultime due competizioni elettorali in termini di preferenze. Quello dei giorni scorsi, perciò, è un accordo che potrebbe pesare non poco sull’esito elettorale del 25 maggio. Cucari, insomma, non brancolava nel buio, come a molti era parso subito dopo le Primarie, quando anche all’interno del suo partito sembrava mancargli la fiducia di tutti. La sua volontà di “guardare verso il centro”, dichiarata al Quotidiano dopo le Primarie, era molto più di una buona intenzione e oggi si concretizza in un accordo “pesante”. L’ex sindaco avrebbe la lista già quasi pronta, con giovani al lavoro sul programma.
Il partito di Casini era stato tra quelli dati in fibrillazione per la creazione di un’eventuale terza lista, alternativa a quelle di Cucari e di Vito Agresti, ma alla fine ha scelto un’alleanza in direzione diversa rispetto a quella degli ultimi anni, quando si era sempre posizionato in alternativa all’area del Partito Democratico. Anche su Cucari, per la verità, presenterà un cartello civico.

“Condividendo le impostazioni generali e le regole interne per la costituzione della lista – si legge nella nota dell’Udc diramata ieri – il partito ha posto dal primo incontro alcuni suggerimenti di carattere tecnico/programmatico e trova interlocutori di alto livello, attenti alle proposte della delegazione centrista. Grande intesa su giovani, lavoro e #RotondellaPrimaDiTutto, in un clima sereno e di estrema tranquillità.  L'Udc – si legge ancora nella nota - fatte le proprie valutazioni interne, oggi è pronta a partecipare alla costituzione di una lista civica per l’interesse rotondellese, contando anche sulla competenza e esperienza amministrativa del candidato Sindaco. Con Cucari per realizzare una lista fatta di uomini e idee chiare. Passione, coraggio e voglia di "fare" alla base di un'alleanza per proiettare Rotondella in una dimensione diversa, in cui partecipazione e fiducia daranno sostanza a un ambizioso progetto politico”.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

Comunali Nova Siri: Giovani di Scintilla e Futura si mettono insieme. Nasce un network giovanile

Andrea Manolio, Francesco Ranù, Francesco Cospito, Roberto Natale
NOVA SIRI – Per lungo tempo i giovani non si sono parlati, poi, quando lo hanno fatto, si sono intesi in un istante. In fondo chiedevano la stessa cosa: “rinnovamento e riconoscimento della dignità di una generazione”. Si esprimeranno in un patto federativo le due realtà giovanili emerse pubblicamente in questi mesi a Nova Siri: Scintilla e Futura, un network che adesso fa sul serio.
Scintilla è un’associazione che si era esposta nell’ultimo anno con un’incidenza sociale fortissima, espressa tramite numerosi eventi e azioni di base su tematiche concrete di sviluppo del territorio e ambiente; Futura con una manifesta volontà di incidenza amministrativa e progettuale, espressa con un lavoro programmatico avviato in tempi non sospetti, almeno dalla fine del 2013. Insomma, non sono spuntati come funghi.
Ora hanno capito di volere la stessa cosa. E così, dopo aver dialogato con tutti, dai gruppi storici alle neoformazioni, chiedono di essere credibili e riconosciuti. La novità è che lo fanno insieme e più forti. Non più come strumento elettoralistico di una parte, ma come risorsa operativa concreta. Non chiedono il posto da singoli candidati ( potenziali prede di strumentalizzazioni), ma il riconoscimento della dignità di una generazione. Insomma, assieme alle cose vorrebbero cambiare anzitutto il metodo. E alla eventuale coalizione che dovesse accoglierli con sé porteranno, è presumibile, un peso specifico non indifferente.
Svecchiano anche, almeno in parte, il concetto stesso di gioventù. Molti di quelli che si esprimeranno sono al di sotto dei trentacinque e molti non sono neppure 25enni. Cinque anni fa i candidati cosiddetti “giovani” avevano, mediamente, qualche anno in più. Certo, allora c’era un Presidente del Consiglio nato nel 1936, oggi ce n’è uno nato nel 1975. E non c’era stata l’espressione fortissima di un movimento a trazione giovanile come il M5S (800 voti in un contesto “controllato” come Nova Siri).
Tante idee ma nessun partito. E ci tengono a chiarirlo con forza. “Se fossimo chiusi in quegli schemi – spiega Fedele Cirillo di Futura – oggi non saremmo insieme, non potremmo stare insieme”. Non a  caso esprimeranno candidati “senza tessere di partito e in liste civiche che avranno garantito, con segnali concreti e visibili, la volontà di rinnovamento. Una situazione imprescindibile per portare avanti un tema generazionale, quello di un paese, l’Italia, che si è scordato dei giovani, dei loro luoghi, delle loro istanze, dei loro locali commerciali che aprono e chiudono stroncati da affitti elevatissimi”. Vogliono portare altri temi, e sanno che a Nova Siri ce n’è bisogno. Scenderanno con coraggio. Potrebbe non convenire in questi tempi incerti lanciarsi senza il paracadute. Loro ci proveranno.

“Naturalmente – spiegano Francesco Cospito e Roberto Natale, Presidente e Vice di Scintilla - la scelta di proporre alcuni nomi nasce dalla piena autonomia personale dei singoli soci. Scintilla era  e rimane una associazione apartitica e non elettoralistica. Se si dovessero esprimere candidature sarà fatto nel pieno rispetto della libertà di coscienza dei singoli soci. Tutti dovranno sentirsi liberi in ogni senso. Le elezioni sono una carta di più, ma non nasciamo per quelle e non moriremo per quelle ”. Stessa linea per Futura, assicurano in coro Francesco Ranù e Andrea Manolio. “Non si può essere veramente autonomi se non si è liberi”. La parola chiave è una: rinnovare. Giocano per costruire. Da perdere - dicono - non hanno nulla. Almeno loro.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

3 apr 2014

Comunali Nova Siri. Filomena Bucello: "Mai chiesto di essere candidata"

Filomena Bucello
NOVA SIRI – “La mia candidatura non è stata mai formalmente proposta nelle sedi di partito, né è stata da me pubblicamente espressa”. Filomena Bucello, consigliere provinciale del Pd, chiarisce che la sua eventuale proposta di candidatura a sindaco di Nova Siri, della quale si era scritto ieri in contrapposizione a quella di Pasquale Favale, non avrebbe avuto alcuna esplicitazione formale e quindi non sussisterebbe. “Ci tengo a chiarirlo anche per rispetto dell’amico e compagno di partito Favale”. Per ora, sul tappeto, sussisterebbe formalmente solo l’annunciata volontà di quest’ultimo.
Solo formalmente però, visto che, a poche settimane dalla presentazione delle liste, se la candidatura di Favale fosse pacifica e condivisa sarebbe stata già pubblicamente annunciata, a tutto vantaggio del partito. A Rotondella, per esempio, il nome del candidato, Mario Cucari, è noto da quasi un mese.
All’interno della sezione di Nova Siri, infatti, sarebbero emersi dei distinguo legati a istanze di rinnovamento che Favale, secondo alcuni, rappresenterebbe in modo solo parziale. Quello della Bucello, di fatto, è uno dei nomi alternativi più autorevoli e che potrebbero creare aggregazione. Lei, però, ad oggi nega: “Non sono interessata”. Cinque anni fa il Pd scelse il candidato con la democrazia diretta delle Primarie: si finì per produrre frizioni e conseguenti scissioni. Questa volta, dopo quella “scottatura”, la cosa non è neppure presa in considerazione. Anche perché poi, nel 2009, alla fine si perse. 

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

Comunali Nova Siri. Il M5S attende l'ok di Grillo

Giuseppe Arcieri
NOVA SIRI - Movimento 5 Stelle, a rischio la presentazione della lista. Il movimento di Beppe Grillo era atteso come una delle novità per le prossime Comunali: i 750 voti delle Politiche del 2013 erano stati il segno concreto di una base elettorale ostile ai tradizionali schieramenti e, implicitamente, alle logiche territoriali di “controllo del voto”. Sotto questo impeto era partita l'azione di un gruppo che si era messo al lavoro per creare una lista. Si erano coinvolte figure di fuori  come Giuseppe Arcieri e Antonio Brucci (giovani ricercatori Enea, siciliano il primo,campano il secondo) e altre figure locali come Pasquale Suriano e Marcello Manolio. La presentazione della lista, però, potrebbe essere messa in discussione da questioni di tempistica: sono quelle legate ai tempi di presentazione della lista, che non hanno le stesse dinamiche degli altri partiti. I pentastellati, infatti, per potersi presentare con il simbolo del blog hanno l'obbligo di sottoporre tutti i loro candidati a un rigido protocollo di certificazione: si tratta di inviare al Movimento una precisa documentazione con i nomi dei candidati e i relativi certificati (certificato penale, certificato dei carichi pendenti, etc.) per evitare che si presentino persone condannate o che abbiano svolto più di un mandato elettorale. Un meccanismo di garanzia sulla "pulizia" delle liste, fanno sapere.
Il gruppo di Nova Siri avrebbe presentato in ritardo. A far perdere tempo, in particolare, sarebbe stata la difficoltà nel reperire le quote rose della lista. Alla fine, recuperata l'ultima candidata, la richiesta è partita. Il problema, però, è dato dai tempi di certificazione, che per il sovraccarico dello staff del Movimento potrebbero far svanire il tutto. A quel punto cosa succederebbe? Sarebbe possibile presentarsi senza il simbolo? "Non avrebbe senso farlo - spiega al Quotidiano Giuseppe Arcieri – ma questo non esclude che qualcuno possa proporsi personalmente ed essere appoggiato in altre coalizioni civiche. Ma nessuno, in quel caso, si potrebbe permettere di usare anche solo il nome del Movimento".

Intanto nel centrodestra è confermata l’investitura di Walter Basile. La sua, più che una candidatura definitiva, sarebbe però un’ipotesi esplorativa con disponibilità a valutare altre ipotesi. Quella a cui lavora sarà una “civica” che non potrà, in questo caso, nascondere le storie personali degli appartenenti, come la sua. Ancora in piedi, fino a ieri, anche l’ipotesi di candidatura di rottura di Tommaso Simonetti, nata proprio dalla discordia sul nome di Basile, preferito a quello di Francesco Gabriele, più gradito a Simonetti e i suoi. Il maestro elementare starebbe discutendo con altri gruppi, anche a sinistra. Anche per questa civica, però, il nome del candidato è tutt’altro che una certezza. Più di qualcuno, tra i soggetti interpellati, avrebbe espresso preferenza per un nome meno divisivo. Non c’è aria di compattezza neppure nel Pd. Ha diviso gli animi, come c’era da attendersi, la doppia ipotesi di candidatura di Pasquale Favale, capogruppo del partito, e Filomena Bucello, consigliere provinciale. La discordia sulle candidature si è acuita nelle ultime settimane e qualcuno avrebbe minacciato scissioni. I venti di rottura nei due gruppi principali hanno acceso le speranze di chi sogna nuove soluzioni. Come i giovani di Futura, che hanno incontrato gli altri gruppi (a eccezione del Pd) ma non si sono “promessi” a nessuno. Non escludono, per ora, di correre da soli o in federazione con altri gruppi. Il clima, se i due grandi gruppi non si ricompatteranno, rischia di far moltiplicare il numero di liste in campo. Forse cinque, forse addirittura di più. Tutti, a quel punto, penserebbero di potercela fare.

Comunali Rotondella. L'Udc risponde ad Agresti

ROTONDELLA – Nel comunicato diffuso domenica dai consiglieri comunali Udc, Tina Bianco e Rudy Marranchelli, si parla di Vito Agresti ma non del Pd.  Al candidato civico si risponde con forza dopo gli attacchi diretti ai due consiglieri nell’incontro di presentazione della sua lista, tra cui il tentativo di “accollare la sua assenza di attività di opposizione” proprio all’Udc. Agresti infatti aveva attaccato con vigore chi, eletto con la sua lista civica, aveva poi formato un gruppo autonomo in Consiglio (nella fattispecie proprio i due consiglieri del partito di Casini, ndr.).
Bianco e Marranchelli considerano le parole di Agresti un atto di chiusura. “Nonostante numerosi tentativi di dialogo tra i due raggruppamenti di minoranza, Agresti ha sempre optato per la chiusura alla disponibilità e alla collaborazione”. Un giudizio forte arriva anche sugli spunti programmatici enunciati dal candidato, che sarebbero veri e propri “copia-incolla” di vecchi programmi elettorali. “L’Udc- si legge - ha oggettive difficoltà ad aderire a una lista guidata da chi propone giovani volti, ma vecchie idee”.
Ma il punto più stridente, dopo le parole forti di Agresti, arriva sulla questione “imprenditori”, destinata a diventare un punto caldo della prossima campagna elettorale, dopo essere stata al centro di forti polemiche già nel mandato amministrativo in corso. Sotto accusa, come è noto, era finito il “doppio” ruolo di amministratore e imprenditore dell’Assessore al Bilancio Franco Tarantino, a suo tempo attaccato dall’Udc e difeso dal Pd.
Di certo sono legate anche a queste vicende le parole forti che Vito Agresti ha voluto pronunciare nei giorni scorsi sull’argomento, dicendo di volersi “tenere alla larga dagli imprenditori” e ipotizzando di voler fare “bandi di gara anche per lavori da 10 mila euro”. Dall’Udc una posizione diversa: “Da uomini liberi, senza interessi, si prendono le distanze da chi punta il dito contro imprese e imprenditori, vero volano economico e occupazionale di una comunità. Nel rispetto dei regolamenti, dei codici, della legge, seguendo i principi della legalità, della trasparenza e della rotazione, le imprese del territorio (turistiche, agricole, edili, commerciali, di ristorazione), vanno tutelate e agevolate tutte, in un contesto economico globale già non facile di suo”.
Poi, in chiusura di nota, l’appello: “L’Udc apre a alle forze politiche, sociali e moderate, al fine di partecipare alla costituzione di una lista di idee e di uomini, che punti con estrema determinazione all’interesse dell’intera collettività”.
E qui si apre il campo alla domanda spontanea: quella sul Pd a guida Mario Cucari. L’ex sindaco, fresco vincitore delle Primarie interne, aveva detto di voler aprire proprio alle “forze di centro”. E infatti le delegazioni dei due partiti, nei giorni scorsi, si sono incontrate. Nulla di definitivo, per ora, ma il silenzio di Bianco e Marranchelli sul Pd lascia intendere che su questo campo non tutte le porte sono chiuse. Un eventuale accordo sarebbe la ciliegina sulla torta per il progetto a trazione centrista di Mario Cucari.

L’eventualità dell’accordo, del resto, sarebbe decisiva per tutto lo scenario elettorale. Un tale accorso, se fosse raggiunto, renderebbe probabile una corsa a due, Cucari contro Agresti, rendendo più difficile la strada per altre ipotsi. Se non ci fosse, al contrario, sarebbe aperta, se non spianata, la strada per una terza lista alla quale già nei giorni scorsi si stava lavorando e che potrebbe vedere proprio nell’Udc un perno essenziale. 

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata