19 ago 2013

Tragico incidente a Nova Siri, muoiono padre e figlio di sette anni

Di seguito la prima nota stampa sulla vicenda dal sito ilmetapontino.it L'incidente dovrebbe essere accaduto sulla strada che conduce da Nova Siri Scalo.

http://www.ilmetapontino.it/cronaca/10594-tragico-incidente-sulla-sp-104-a-nova-siri-perdono-la-vita-padre-e-figlio.html

17 ago 2013

Uranio a Rotondella. Ma a noi perché conviene. Le domande di Ivano Farina sul Manifesto

Oggi sul Manifesto nuovo articolo di Ivano Farina sulla vicenda del trasporto di uranio.
Risolleva due grandi domande: dove è andato a finire? E soprattutto, perché?

Di seguito il link

http://www.karakteria.org/contenuti/13/08/17/trasporto-segreto-dalla-trisaia-dove-si-trova-il-materiale-trasportato-dovè-se-cè

14 ago 2013

A Rotondella si celebra Sua Maestà u' pastizz'

Signore e signori, Sua Maestà U' pastizz è celebrato stasera in una sagra. 
Ricordiamo che ha da poco ottenuto il riconoscimento del Ministero delle Politiche Agricole, come prodotto agro-alimentare tradizionale. Il comune ha già approvato il Regolamento per il suo utilizzo, il Disciplinare di produzione ed il logo con la modalità tecniche di applicazione.

Qui l'articolo di Emmenews  http://www.emmenews.com/approvato-regolamento-uso-marchio-pastizz-rtunnar/

Qui una ricetta per la preparazione http://www.weekendinbasilicata.it/pastizzi-e-falaoni-di-rotondella/

13 ago 2013

No Scorie e No Triv attaccano Cinemadamare per i finanziamenti da Total

Leggo e pubblico questa nota, pur non condividendola.

Cinema da catrame, quando la cultura e l’etica non salvano il mare. E’ praticamente simile al catrame il petrolio che vogliono estrarre a Tempa Rossa in Corleto, a Tempa la Petrosa in territorio di Nova Siri – scrivono Med No Triv e No Scorie Trisaia in un comunicato stampa sull’iniziativa promossa a Nova Siri che vede tra gli sponsor la Total-  o peggio nel mar Jonio a opere di ben 7 compagnie petrolifere con srl al seguito. 

Il resto qui (http://www.olambientalista.it/cinemadacatrame-non-salva-il-mare/) 


Qui il link agli sponsor della rassegna http://www.cinemadamare.com/index.php?option=com_content&view=article&id=167%%203Apartner&catid=33%3Ainfo-festival&Itemid=190&lang

Se la letteratura parla della crisi

13 agosto ore 21 presso l’Anfiteatro Comunale di Policoro
Chi può dire qualcosa sulla crisi, su come comprenderla e affrontarla? Quali esperti, quali scienze? Solo quelle economiche, finanziarie, quelle del lavoro? E se un tentativo, quasi timido e imbarazzato, arrivasse dalla letteratura? Il tentativo di dire qualcosa in merito, magari la più importante?
"In questo paese  - scrive il poeta e critico letterario Davide Rondoni - si parla molto di grandi riforme. Della costituzione, dell'architettura federale, del fisco. In molti, tra politici e opinionisti, si riempiono la bocca di tale necessità. Ma io credo che comunque senza una riforma del modo di insegnare letteratura siamo spacciati. Destinati a perire come paese. Perché è destinato a sparire il gusto della nostra lingua profonda e la poesia dell'Italia. Si corroderà del tutto il gusto, corrodendosi del tutto l'anima".
Si parte da qui, domani sera, martedì 13 agosto, alle ore 21 presso l’Anfiteatro Comunale di Policoro. “Incontro con i Grandi della Letteratura” è il titolo della serata di pubbliche letture inserita nella più ampia rassegna “L’arte incontra la bellezza”, organizzata per la prima edizione dall’associazione culturale La Scuola di Atene, con interventi degli insegnanti Michele Borraccia, Andrea Borraccia, Giovanna Epifania e Rosanna Leo. Introduce Pino Suriano. L’evento è patrocinato dal Comune di Policoro (cartellone estivo Siritide Estate 2013, rassegna “Cultura in Magna Grecia”). Il tentativo è quello di dire qualcosa sull’uomo, sulla sua esistenza, sulla sua crisi. Magari con “l’aiuto” di Ovidio, Dante, Pavese, Calvino…
 

Pino Suriano

6 ago 2013

Visita all'Itrec di ieri. I resoconti di ieri da Pino Suriano, Nicola Piccenna, Ivano Farina e Ottavio Frammartino

Ieri siamo stati al Centro Itrec di Rotondella. Il giorno prima non erano entrati i Parlamentari del M5S, noi, il giorno dopo, invece sì. Il resoconto di quattro dei sette cronisti e blogger.









Il resoconto di Pino Suriano sul Quotidiano http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/cronache/715445/Il-Quotidiano-in-visita-al-Centro.html

Il resoconto di Nicola Piccenna su toghelucane.blogspot.com (con domande annesse) http://toghelucane.blogspot.it/2013/08/litrec-di-rotondella-il-viceministro.html

Il resoconto di Ivano Farina sul sito di karakteria http://www.karakteria.org/contenuti/13/08/06/litrec-di-rotondella-il-viceministro-bubbico-e-il-materiale-radioattivo

Il resoconto di Ottavio Frammartino sul suo blog http://ottavioframmartino.blogspot.it/2013/08/la-sogin-ci-apre-i-cancelli-bubbico.html



QUI LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI PUBBLICATA IERI SU LINKIESTA (UTILE, MODESTAMENTE, PER CHI VOGLIA FARSI UN'IDEA GENERALE DEI FATTI E DELLE DICHIARAZIONI SUSSEGUITISI IN QUESTI GIORNI)

http://www.linkiesta.it/mistero-uranio-basilicata

Precisazioni:

1. Nel titolo si parla di scorie ma l'uranio traportato non lo è;

2. Piccenna ha dato notizia del convoglio non la mattina del 30 ma del 29;







Linkiesta, una tentativo di ricostruzione ordinata di tutta la vicenda del trasporto uranio (di Pino Suriano)


Il 17 luglio Nicola Piccenna, giornalista de L’Indipendente Lucano, scrive una “strana” lettera aperta al viceministro agli Interni Filippo Bubbico (Pd), lucano, suo storico avversario di tante battaglie mediatiche e giudiziarie. Non è una lettera qualunque. 


«Se nulla sa – scrive provocatoriamente Piccenna – potrebbe cortesemente informarsi e fare sapere qualcosa ai suoi concittadini lucani, magari prima del 29 luglio prossimo?».

Tutto il resto si può leggere qui. 
http://www.linkiesta.it/mistero-uranio-basilicata

Solo dopo aver letto, date un'occhiata a queste precisazioni
Con due precisazioni 1. a dispetto del titolo, non si è trattato di scorie, l'uranio non irraggiato non è classificato come tale; 2. il giornalista Piccenna ha dato notizia del convoglio nella mattina del 29 luglio e non del 30, come riportato; 3. scrive stamane Farina che i due cronisti non avrebbero dato l'esclusiva a Oggi, ma avrebbero inviato le immagini anche a La 7 e La Cosa di Beppe Grillo. 

"Bubbico aizza l'opinione pubblica contro i giornalisti". Il post di Ivano Farina

Aveva iniziato Bubbico, dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno, ad aizzare l’opinione pubblica contro i giornalisti, divulgando la falsa notizia che la “casciara” scatenata avrebbe indotto gli "americani" a non riprendersi le barre di Elk River; contemporaneamente e “inspiegabilmente” dal Quotidiano di Basilicata anche il senatore cittadino a 5 Stelle, Vito Petrocelli,  tra l’altro in contraddizione con il blog di Beppe Grillo, aveva gettato discredito sugli autori dello scoop, colpevoli a suo dire sia di non aver allertato la popolazione prima del fatto 

Per leggere il resto cliccate qui
http://www.karakteria.org/contenuti/13/08/05/la-verit%C3%A0-%C3%A8-sempre-una-bomba


QUi, invece, trovate l'articolo di Ivano Farina scritto il 2 agosto per Il Manifesto http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9709/

"Portato via da Rotondella materiale per la bomba atomica" http://blogeko.iljournal.it/

E guardate cosa scrivono sul blogeko: Il Blog ecologico http://blogeko.iljournal.it

Mi sentirei di dire che con il famoso viaggio nucleare di lunedì notte è stato portato via dal centro Itrec di Rotondella materialeutile per costruire la bomba atomica e che ci saranno ancoradecine e decine di trasporti analoghi

Comincia così l'allarmante articolo, che potete leggere per intero qui. Al di là delle congetture, attenzione agli interessanti documenti linkati, sono interessanti.




Le autorità hanno detto con precisione cos’è stato trasportato alcune notti fa, 1 kg di Uranio contenente circa il 90% di U235. L’uranio 235 è poco radioattivo, se la percentuale di U235 fosse stata del 100% la radioattività sarebbe stata così bassa da poter tenere quel kg di materiale in mano. La radioattività effettiva di quel kg di materiale trasportato dipende da cos’è mescolato con l’U235 ma comunque anche nei casi peggiori la radioattività complessiva non sarebbe stata tale da scomodare 300 uomini delle forze dell’ordine per la scorta (se è vero ciò che hanno riportato alcune testate). Quindi la pericolosità di questa sostanza deve trascendere dalla mera radioattività. E da qui sarebbe dovuta partire l’indagine di chi si voleva informare…. non bisognava essere grandissimi detective, bastava andare a vedere cosa riguardava il vertice di Seoul del 2012 citato dalle autorità stesse.
La questione è che appunto con enormi difficoltà dei terroristi estremamente ben preparati con diversi kg di U 235 al 90% potrebbero costruirci una bomba A, ma sarebbe un’ impresa estremamente ardua e di improbabile esito positivo ma comunque per evitare ogni rischio la IAEA, gli Usa e gli altri paesi avanzati prevedono norme estremamente stringenti per il trasporto e la messa in sicurezza di questo tipo materiale. 
Nota bene: nessun paese che ha già la bomba atomica e la bomba all’idrogeno (Usa, UK, Francia, Cina….) si sognerebbe di fare una bomba con la robaccia contenuta nelle barre di Elk River (come sembra indicare il titolo di questo post), si usa ben altro materiale con ben altre caratteristiche. Quindi lo ripeto per la terza o quarta volta, l’interesse per questo trasporto di uranio non è militare, è una questione di sicurezza, una cauta misura preventiva per mettere in sicurezza materiale che c’è la remota possibilità che possa essere rubato da terroristi ed usato per costruire una bomba e questo avviene per una maggiore sicurezza di tutti, cittadini italiani, europei e di tutti gli altri paesi.
Poi di quanti altri kg di HEU (separati o non separati) ce ne siano, da dove questi derivino e di quanti altri trasporti si possano/debbano fare sono solo supposizioni.

5 ago 2013

I dubib della Ola. IL Centro Itrec è forse diventato sito di interesse militare?

Riceviamo dall'ufficio stampa dell'Organizzazione lucana Ambientalista e pubblichiamo:

La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, in merito all’incontro del Tavolo della Trasparenza del giorno 2 agosto scorso per fare luce sul recente trasferimento di materiale radioattivo dal deposito ITREC di Rotondella (MT) destinato al rimpatrio negli USA (proprietari di tale materiale) con sosta all’aeroporto militare di Gioia del Colle (BA), denuncia l'assenza al Tavolo della Trasparenza convocato dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, dei rappresentanti dei Ministeri dell' Interno, dell’Ambiente, della Salute e dello Sviluppo Economico, nonchè dei responsabili della sicurezza pubblica coinvolti dell'operazione di trasferimento dei materiali radioattivi (prefettura, organi polizia, militari).

La Regione Basilicata - denuncia la Ola - non può rimanere passiva di fronte all'atteggiamento governativo che ha imposto ed intende continuare ad imporre il segreto di stato ed anche quello militare su questa e su altre possibili vicende che riguardano il centro della Trisaia di Rotondella di cui si ignora il futuro.

La Regione Basilicata deve pertanto esigere da Sogin SpA un cronoprogramma relativo alla messa in sicurezza del sito della Trisaia, con l'indicazione dettagliata dei materiali che a vario titolo si intendono movimentare da e per il centro della Trisaia con i lavori realizzati e ancora da realizzare presso il centro.

Al tavolo della trasparenza non è infatti emerso con chiarezza quale debba essere il ruolo della Sogin SpA. Per statuto societario, Sogin SpA è interememte partecipata dallo Stato e più precisamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. La Sogin SpA detiene il 60% di Nucleo SpA ex Nucleco SpA (il 40% restante in mano a ENEA). Tutto questo, al di là di facili quanto intuitive ricadute di opportunità etiche quanto strategiche nell’avere una società di capitali quotata in borsa che deve  condizionare, processare, contenere, de commissionare, stivare, trasferire – quindi: trattare – materiale nucleare, lascia aperto un grosso interrogativo: perché al tavolo della trasparenza Sogin – che è lo Stato, ma è anche una Spa?

Non è per la Ola accettabile quindi che la Sogin SpA si sia seduta al Tavolo della Trasparenza del giorno 2 Agosto scorso a Potenza, "scrollando le spalle" e parlando solo di mera esecuzione, quando essa ha invece dirette responsabilità sulle decisioni relative al decomissioning. Non è accettabile che il governo diserti gli incontri sulla trasparenza, ritenendo di dover affidare alla SpA il ruolo di "esecutore" pubblico su aspetti delicati che spettano alle istituzioni centrali e regionali.

La Ola ricorda che stiamo parlando di un operazione svolta sotto segreto di stato e forse anche sotto segreto militare. Infatti, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 aprile 2008 (Governo Prodi) individuava i "criteri per l'individuazione delle notizie, delle informazioni, dei documenti, degli atti, delle attività, delle cose e dei luoghi suscettibili di essere segreto di Stato". Un Decreto questo che sottrae competenze ordinariamente svolte dalle ASL e dai Vigili del Fuoco e le assegna ad "Uffici competenti" funzioni nei luoghi coperti da segreto di Stato.

La Trisaia - chiede la OLA - è diventato un sito di interesse militare?
Nel 2009 la Corte costituzionale con la pronuncia 106/2009 sancì che "l'individuazione degli atti, dei fatti, delle notizie che possono compromettere la sicurezza dello stato e che devono rimanere segreti" costituisce il risultato di una valutazione "ampiamente discrezionale".L'esercizio del potere di secretazione sarebbe quindi assoggettato al solo Parlamento, "sede normale di controllo nel merito delle più alte e più gravi decisioni dell'esecutivo", attraverso il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir, già Copaco). Ciò è stato fatto?

La Ola chiede se il Parlamento Italiano sia stato messo al corrente di questa operazione e nel caso lo fosse il Copasir, in cui vi sono anche rappresentanti del M5S oltre che il lucano Roberto Speranza (PD), sia a conoscenza della movimentazione e se la stessa sia coperta anche da segreto militare a conferma del grado di pericolosità dei materiali tenuti presso il centro di Rotondella senza che si siano effettuati controlli sui rischi per la salute dei residenti.

La Ola denuncia in proposito la mancanza di un verbale del Tavolo della Trasparenza del 2 agosto scorso che confermi tutto quanto dichiarato in sede di dibattito. L'assenza di questo verbale sottoscritto dalle parti, vanifica il ruolo stesso del Tavolo della Trasparenza, trasformandolo in una passerella tra esponenti politici regionali e Sogin SpA, con i sindaci, i comitati e le associazioni presenti costretti a stringere tra le mani un bel nulla.

La Ola chiede quindi con urgenza la riconvocazione del Tavolo della Trasparenza in uno dei comuni della costa jonica lucana così come già richiesto dal sindaco di Policoro. Tale incontro va preparato con l'obiettivo di fissare i punti del cronoprogramma da richiedere a Sogin SpA. Esso deve basarsi su documentazione concreta da richiedere a Sogin SpA, dalla quale si evincano tempi e le modalità per la restituzione delle barre di Elk River agli USA.  Il documento redatto da Sogin SpA va inoltrato - secondo la Ola - prioritariamente, per competenza, alle stituzioni ed i dicasteri interessati, con una informativa trasparente sui quantitativi effettivamente presenti c/o depositi di stoccaggio/condizionamento/processa mento/decommissionamento degli stessi con lo stato dei lavori presso il centro della Trisaia.

La roadmap completa e dettagliata sul decommissioning del nucleare lucano deve individuare inoltre la perimetratura e protocolli di sicurezza adottati e da adottare, gli enti coinvolti (abbiamo appreso che l'Arpab Basilicata non sarebbe nemmeno stata informata della movimentazione del materiale radioattivo del 29 luglio scorso) con un piano di monitoraggio dello stato di sicurezza e di salute delle popolazioni interessate. Rinunciare a ciò significa soccombere alle logiche impositive del Governo che non ha mai rinunciato a realizzare il deposito unico delle scorie radioattive italiane in Basilicata.

4 ago 2013

I parlamentari 5 Stele all'Itrec, ma non li fanno entrare

Riceviamo dall'ufficio stampa del Senatore Vito Petrocelli

«Se per cortesia potete tornare domani. Oggi è domenica e non c'è nessuno». Il divieto è stato garbato, ma di fatto, a due parlamentari della Repubblica italiana, i portavoce del Movimento 5 Stelle, alla Camera, Mirella Liuzzi, e al Senato, Vito Petrocelli, è stato vietato di esercitare una delle prerogative della loro funzione istituzionale, il sindacato ispettivo.
Il grave fatto è accaduto oggi, domenica 4 agosto, alle 13, all'ingresso della sede dell'Itrec di Rotondella, il centro nucleare gestito dalla Sogin in contrada Trisaia, in provincia di Matera, quando Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli, accompagnati da un fisico, Piernicola Pedicini, si sono presentati al cancello della sede della struttura che la notte tra domenica 28 e lunedì 29 luglio è stata al centro di una contestata operazione di trasporto di materiale radioattivo verso la base militare Nato di Gioia del Colle, in provincia di Bari.
I due parlamentari del M5S, insieme al fisico, sono stati bloccati all'ingresso del centro nucleare dalle due guardie giurate presenti nel gabbiotto che hanno fatto da tramite, telefonicamente, con il direttore della struttura. È stato il direttore a vietare l'ingresso dei due parlamentari affermando che di domenica «nel centro ci sono solo tecnici» e che se per cortesia potevano, appunto, tornare all'indomani.
I due parlamentari della Repubblica italiana avrebbero voluto rendersi conto di persona della situazione presente all'Itrec di Rotondella, anche perché non sono ancora del tutto chiari i motivi del trasloco di materiale radioattivo deciso e fatto nottetempo, e avrebbero anche voluto verificare se le due centraline di controllo sono funzionanti e chi e quando fa i rilievi di radioattività all'interno dell'Itrec, dato che in Basilicata spesso i controllati si confondono con i controllori.
La decisione di andare oggi a fare la visita ispettiva all'Itrec è stata dovuta al fatto che sia per Liuzzi che per Petrocelli, è stato il primo giorno utile dopo una settimana di forte impegno politico nelle aule del Parlamento.
I due parlamentari lucani del M5S si sono poi recati a una importante giornata politica del M5S di Basilicata, la riunione regionale per stabilire le regole comportamentali per le prossime e imminenti elezioni regionali, dove hanno subito denunciato l'accaduto agli attivisti. 
Ufficio Stampa M5S 

2 ago 2013

E adesso Piccenna sfida tutti. Il cinque agosto andiamo a vedere i serbatoi Itrec.

Parliamoci chiaro: cari Lucani, la situazione è grave, tirate fuori le palle!
Dal blog toghelucane.blogspot.it

Sono tempi difficili, questi!
Forse sono così complessi da rendere impossibile una corretta e compiuta informazione. Oppure è vero il contrario, mancando l'informazione diventa difficile esercitare la sovranità popolare e quando il gatto non c'è...
Adesso il problema delle scorie nucleari depositate da cinquant'anni nel centro Itrec presso l'Enea di Rotondella (Mt) è lo "scoop" di due giornalisti che, su una strada statale hanno visto e fotografato un convoglio di camionette, auto della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza mentre scortavano un autotreno con a bordo materiale radioattivo.
I cinquant'anni pregressi, le fughe radioattive, le centinaia di barili di terreno contaminato, i serbatoi decrepiti perché progettati per durare 20 anni (scaduti trent'anni fa) contenenti i residui corrosivi e radioattivi, le 64 barre di combustibile esausto raffreddate ad acqua prelevata dal mare e scaricata nel mare di Rotondella per ventiquattr'ore al giorno da oltre quarant'anni, sono tutte bazzecole.
Nessuno risponde di questo e nessuno pagherà per questo scempio.
Adesso, le frasi ignoranti del senatore Petrocelli e quelle subdole del Viceministro Bubbico, puntano il mirino sui giornalisti, rei di camminare sulla statale Jonica con gli occhi aperti, rei di aver detto ai lucani ed a qualche malcapitato pugliese che un carico nucleare passava davanti alle loro case senza che ne sapessero nulla. Senza che nemmeno i sindaci fossero stati avvisati.
E se quell'autotreno fosse caduto in una cunetta? E se si fosse incendiato? E se l'autista avesse avuto un colpo di sonno?
Nulla di tutto questo è accaduto, come chissà quanti autobus irregolarmente revisionati circolano per le strade senza finire in una scarpata causando 38 morti. E questo giustifica la leggerezza con cui il Ministero dell'Interno ha operato? Questo giustifica il rischio di 300 agenti delle Forze dell'Ordine che sarebbero corsi a soccorrere un eventuale incidente lasciandoci le penne?
Quello che due giornalisti hanno visto passare per la pubblica strada ed hanno raccontato, potrebbe, nientemeno, indurre gli "americani" a non riprendersi il materiale nucleare che hanno prodotto e trasportato nell'Itrec; l'ha detto il viceministro Filippo Bubbico. Ha messo un carico da cento sulla testa dei due giornalisti. Quello che per cinquant'anni non ha saputo fare la politica e lui stesso, che per almeno venti è stato figura apicale in Basilicata, adesso non si potrà fare a causa di due giornalisti che hanno raccontato un irresponsabile "trasporto".
Cosa vuole, Bubbico, aizzare gente esasperata contro due onesti giornalisti? Cosa cerca Petrocelli, il riscatto per non essere stato lui (che è pagato per servire il popolo) l'artefice della denuncia pubblica?
Abbiamo raccontato il trasporto pochi minuti dopo che si era concluso, quando cioè si trattava di un fatto e non di voci o supposizioni. Noi giornalisti, caro cittadino senatore, raccontiamo i fatti e non le chiacchiere, nemmeno quelle di chi pretende di possedere una "morale superiore". Ed i fatti, per essere raccontati, necessitano di accadere.
I nostri parlamentari, i parlamentari lucani (cittadini e non), hanno fatto solo chiacchiere. Le chiamano interrogazioni parlamentari, ma sono solo chiacchiere. Tant'è che ricevono in risposta altre chiacchiere.
Andiamoci dentro all'Itrec, andiamo a vedere con i nostri occhi di giornalisti e di parlamentari, metteteci il culo in questa sporca vicenda, alla domanda fondamentale dovete rispondere voi parlamentari e non altri. Voi parlamentari Lucani: "qual è lo stato dei serbatoi di poltiglia radioattiva (residuo del riprocessamento delle barre di combustibile)?"
Delle tante domande che pure meritano risposta, quella ci sembra la più attuale ed urgente. L'abbiamo posta nel 2007, ripetuta in questi giorni e non ci accontenteremo di risposte per sentito dire, vogliamo vedere con i nostri occhi. Perché, cari parlamentari, i nostri cari, i nostri figli e la nostra gente di queste amenità potrebbe morire!
Propongo che tutti i parlamentari lucani, lunedì 5 agosto con tutti i giornalisti lucani, si rechino ai cancelli del centro Itrec per visitare i serbatoi di cui innanzi, attendo adesioni con una sola avvertenza: chi non sarà presente, deve smettere di rompere i coglioni.
Viva la Lucania
Viva l'Italia
di Nicola Piccenna
 
p.s. Perdonale i francesismi, sapete bene che non li amo e non li ho mai usati, ma questa volta hanno passato il segno ed occorre che lo capiscano bene!

Tavolo della Trasparenza. Il resoconto

Seguito solo in parte per problemi di connessione, mi segnalano, tra gli altri, ottimi interventi del sindaco di Nova Siri, Pino Santarcangelo, e del vice sindaco di Rotondella, Walter Lobreglio. 




Un mio tweet

E mentre passava il convoglio nucleare, a pochi metri, c'erano anche due ladri "sfortunati".

NOVA SIRI - Non c’erano solo le forze dell’Ordine nei pressi del Centro Enea a scortare il carico nucleare diretto all’Aeroporto Militare di Gioia del Colle. E non c’erano, a pochi passi, solo Nicola Piccenna e Ivano Farina, i due abili giornalisti che hanno filmato il tutto e lo hanno diffuso attraverso il sito del settimanale Oggi.
No, a pochi passi da lì, in quelle stesse ore, c’erano anche alcuni “ladri sfortunati”. Avevano già disattivato i satellitari di due escavatori nel cantiere della ss106, ma poi...


Il resto dell'articolo, a firma di Pino Suriano, è oggi sul Quotidiano della Basilicata

Scorie. Ma cosa c'è di preciso in Trisaia di Rotondella?

Uranio: quello che c'è a Rotondella (dati sulla base dei dispacci wikileaks)

Uranio arricchito, l’Heu (uranio a gradazione per armi): 15.398,4 grammi (le oramai famose 84 barre trasferite dal reattore Elk River, in disarmo, tra il 1969 e il 1971) unitamente a 92.414,2 grammi irraggiati (uranio fissile altamente arricchito); c’è poi l’uranio a basso arricchimento: 6.069 grammi di uranio impoverito conservato in soluzione nitrata e, in ultimo, una quantità grandissima di uranio naturale: 1.114.042,8 grammi.


Quanto riportato è parte dell' articolo del sito Ecoblog di cui si riporta il link
http://www.ecoblog.it/post/105431/nucleare-il-trasferimento-in-notturna-di-materiale-radioattivo-spiegato-dal-governo

Uranio Rotondella-Usa Il servizio del TG3 sul chiarimento in Commissione Ambiente

Il servizio del Tg3 sul messo in rete dal Canale Youtube dell'Ispra
https://www.youtube.com/watch?v=4RYbsNHQfYc&feature=youtu.be

La ricostruzione di Leo Amato per il QUotidiano della Basilicata, che chiama in causa anche le vicende simili accadute negli altri comuni italiani a servitù nucleare http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/cronache/715304/Giallo-nucleare--il-caso-Casaccia.html

Un ricco articolo dal sito Ecoblog http://www.ecoblog.it/post/105431/nucleare-il-trasferimento-in-notturna-di-materiale-radioattivo-spiegato-dal-governo

Parte dell'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/il-governo-spiega-il-blitz-ala-trisaia-di-rotondella-le-barre-usa-no641783


Tavolo della Trasparenza in diretta streaming. Si può seguire anche sul metapontino.it

Sarà possibile seguire in diretta streaming il Tavolo della Trasparenza sul sito basilicatanet e sul sito metapontino.it Accolta la richiesta lanciata, tra gli altri, dal sindaco di Nova Siri Pino Santarcangelo.
http://www.ilmetapontino.it/cronaca/10396-nucleare-tavolo-della-trasparenza-domani-in-diretta-streaming-anche-su-ilmetapontinoit.html

1 ago 2013

L'articolo del 17 luglio di Piccenna (guardate cosa aveva scritto in rosso)

Il post è tratto dal sito www.toghelucane.blogspot.com


Domande al Viceministro Bubbico sullo stato dei serbatoi di scorie nucleari del Centro Enea-Trisaia di Rotondella

Quali iniziative assumerà Bubbico per informare i lucani e garantirne la sicurezza?
Un articolo, pubblicato sul settimanale “Il Resto” in data 9 giugno 2007, raccontava per filo e per segno quali sono i rischi che le barre di combustibile e i resti del riprocessamento del combustibile nucleare esausto, conservate presso il Centro Enea Trisaia a Rotondella, comportano per i Lucani e l'ambiente di un'area vastissima che comprende buona parte del Meridione d'Italia. Raccontava, anche, quali conseguenze avrebbero patito gli abitanti nel raggio di 400 chilometri in caso di incidente nucleare. Da quella data, nulla è cambiato anzi, quei serbatoi che erano “scaduti” da circa 25 anni oggi lo sono da 30. Trent'anni fa non garantivano più la tenuta di una poltiglia altamente corrosiva e radioattiva che da sola inquinerebbe l'ambiente per chilometri e chilometri, figuriamoci oggi. Come si sa, queste delicatissime questioni vengono trattate dal Ministero degli Interni ed oggi, un lucano, di quell'ufficio pubblico è Viceministro.

Illustrissimo sen. Filippo Bubbico, Lei cosa sa della sicurezza delle scorie nucleari custodite, negligentemente e neghittosamente, presso il Centro Trisaia di Rotondella? Quale piano a tutela della integrità delle popolazioni lucane ha predisposto il Ministero degli Interni in caso di incidente nucleare nel Centro Trisaia di Rotondella?

Illustrissimo signor viceministro, dieci anni fa (ed anche qualche giorno fa) lei sostenne di non conoscere l'intenzione del Governo Berlusconi di ubicare a Scanzano Jonico il sito unico delle scorie nucleari italiane mentre il sottosegretario Gianni Letta ed il Ministro Matteoli sostenevano il contrario (vedasi il verbale del Consiglio dei Ministri). Ebbene, oggi glielo chiediamo in anticipo così da evitare penose querele: Signor Viceministro Bubbico, Lei oggi cosa sa dello stato di conservazione dei rifiuti radioattivi del Centro Trisaia di Rotondella? Se nulla sa, potrebbe cortesemente informarsi a fare sapere qualcosa ai suoi concittadini lucani? (magari prima del 29 luglio prossimo!)

Vicenda uranio, rassicurazioni dal Ministero per l'Ambiente. I link più interessanti con gli aggiornamenti di ieri e oggi

I chiarimenti del sottosegretario all'Ambiente Mario Cirillo dal sito del Quotidiano. parole sulla linea di quelle dichiarate da Bubbico alla Gazzetta: "L'allontanamento di tali materiali - ha aggiunto il sottosegretario - è funzionale al processo in atto di definitiva dismissione del sito stesso, fino al suo rilascio senza vincoli di natura radiologica" http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/cronache/715298/Nucleare--dalla-Trisaia-di-Rotondella.html

Dal Manifesto, la prima parte di un pezzo d'archivio del 1999 sulle nostre scorie http://ilmanifesto.mobi/quelle-barre-di-uranio-nella-centrale-della-trisaia

Un video dal sito della Ola di Nicola Maria Pace, il giudice che indagò sui misteri dell'Itrec http://www.olachannel.it/s/673/

I TIMORI VISTI DALLA PUGLIA

Un articolo molto critico del Corriere del Giorno http://www.corrieredelgiorno.com/2013/07/30/il-giallo-delluranio-sulle-nostre-strade-sogin-rimpatrio-concluso-89515/

Fax on line http://www.faxonline.it/gioia/cronaca/8870-uranio-da-rotondella-a-gioia-del-colle-controllo-radioattivo-dellarpa-lungo-il-percorso

Il consigliere del Pdl Cristella interroga il Presidente Vendola sul tragitto http://www.asca.it/newsregioni-Puglia__Cristella_(Pdl)_interroga_Vendola_su_presunto_carico_radioattivo-1302373-.html


LA BASILICATA

Dichiarazione di FOlino e Antezza (pd) http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20130801-nucleare-antezza-folino-pd-azzerare-attivita-impianto-itrec

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LA RACCOLTA DI LINK DEI GIORNI SCORSI


La riflessione di No Scorie International http://jonicanotizie.blogspot.it/2013/07/no-scorie-international-riflessioni-sul.html

L’articolo di Giuliano Foschini su Repubblica (da notare: scrive che la notizia sulle barre di Elk River, poi smentita, sarebbe giunta da fonti di Polizia... e in basso leggete il suo twit) http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/07/30/news/nucleare-64004150/?ref=HREC1-10

L'articolo di Filippo Mele sulla Gazzetta del Mezzogiorno pubblicato oggi (quello più chiaro sul contenuto di ciò che sarebbe stato fatto uscire) http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/un-blitz-per-l-uranio-all-itrec-di-matera-ma-le-barre-no641136

L'articolo di Ivano Farina, uno dei due giornalisti che hanno seguito il carico, oggi su Il Manifesto http://www.karakteria.org/contenuti/13/07/31/qualcosa-%C3%A8-andato-storto

L'articolo di Nicola Piccenna, l’altro giornalista che ha fatto lo scoop del trasporto, che già qualche giorno prima del trasporto poneva domande al Ministro Alfano e al Viceministro Bubbico (interessante la data e attenzione alle domande poste) http://www.toghelucane.blogspot.it/2013/07/rifiuti-radioattivi-nel-centro-enea.html


L’intervista a Radio Radicale di Nicola Piccenna che racconta la notte passata a seguire il carico http://www.radioradicale.it/scheda/386851/le-scorie-nucleari-dellitrec-intervista-a-nicola-piccenna

L'articolo del Quotidiano della Basilicata, il primo giornale che aveva dato la notizia sull'espatrio in USa del materiale (inizialmente si era parlato delle famose barre) http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/cronache/715217/Addio-alle-barre-d-uranio-dell.html


Il servizio del Tg3 postato dal blog di Ottavio Frammartino (http://ottavioframmartino.blogspot.it/http://www.youtube.com/watch?v=nuX_E9Pd2ec

L'articolo del Metapontino.it con la "quasi smentita" di De Filippo, già nel pomeriggio di ieri http://www.ilmetapontino.it/cronaca/10361-le-barre-di-elk-river-de-filippo-non-credo-proprio.html

L'interrogazione dei Senatori del Movimento CInque Stelle arrivano, che scrivono, tanto per rassicurare: "non può essere ignorato il rischio grave che sia avvenuta una perdita importante di acque contaminate delle piscine che raffreddano le barre di Elk River"


La notizia è stata data anche dall’ International Business Times (prima di ieri pomeriggio) http://it.ibtimes.com/articles/53688/20130730/m5s-scorie-nucleari-basilicata-interrogazione.htm

Il commento del blog ambientalista Blogeko http://blogeko.iljournal.it/macche-scorie-radioattive-da-rotondella-e-uscito-uranio-arricchito-di-interesse-militare/75232


Il contenuto. "Era un kg di uranio".

"Il trasporto ha riguardato 1.050 grammi di biossido di uranio (UO2) con uranio totale pari a 920 grammi, con arricchimento non superiore al 91%, per circa 828 grammi di uranio 235. Questo materiale è stato riportato dalla Sogin negli Stati Uniti d'America in quanto è di provenienza americana". 
Ecco le risposte in Commissione Ambiente

L'intera notizia dal sito altamurgia.it http://www.altamurgia.it/index.php/articoli/cronaca/29659-trasporto-nucleare-riportato-negli-usa-un-chilo-di-uranio.html

Qui dal metapontino.it http://www.ilmetapontino.it/cronaca/10388-ministero-ambiente-su-trasporto-materiale-nucleare-tutto-secondo-gli-standard-di-sicurezza.html

Il contenuto. "Meno di un kg di uranio"

"Il trasporto ha riguardato 1.050 grammi di biossido di uranio (UO2) con uranio totale pari a 920 grammi, con arricchimento non superiore al 91%, per circa 828 grammi di uranio 235. Questo materiale è stato riportato dalla Sogin negli Stati Uniti d'America in quanto è di provenienza americana". 
Ecco le risposte in Commissione Ambiente

L'intera notizia dal sito altamurgia.it http://www.altamurgia.it/index.php/articoli/cronaca/29659-trasporto-nucleare-riportato-negli-usa-un-chilo-di-uranio.html

Alle dichiarazioni di Bubbico risponde Piccenna, l'autore dello scoop (o del "casino", secondo Bubbico)

Alle pesantissime dichiarazioni di Filippo Bubbico sulla Gazzetta di oggi, che in pratica accusa chi "ha fatto casino", risponde pochi minuti Nicola Piccenna, il giornalista che ha fatto lo scoop e ha reso pubblica la vicenda del trasporto di scorie. 

DI SEGUITO LE PAROLE DI PICCENNA APPENA DIFFUSE


Il Ministero dell'Interno predispone il servizio di scorta ad un convoglio che trasporta rifiuti radioattivi. 300 agenti che, ignari, rischiano la pelle nel caso in cui al convoglio capiti un incidente.
Il Ministero degli Interni accetta il livello di sicurezza/segretezza delineato dagli Stati Uniti d'America che prevede di non avvisare i sindaci dei comuni attraversati dal convoglio di cui sopra. In aree pubbliche, due giornalisti vedono il convoglio, riprendono immagini che qualsiasi passante avrebbe potuto vedere e riprendere, e ne danno notizia immediatamente dopo la consegna del "carico" presso l'Aeroporto Militare di Gioia Del Colle.
Filippo Bubbico, viceministro all'Interno se ne duole.
Caro Filippo Bubbico, Lei è solo un vice ministro che, a quanto pare, nulla sa fare del ruolo che occupa: non tutela l'integrità degli agenti mandati inconsapevoli dietro un carico pericolosissimo; non tutela l'integrità della popolazione attraversata (per oltre 100 chilometri) da un trasporto di quella pericolosità; non garantisce i livelli di segretezza delineati dagli alleati americani, ancora oggi non risponde alle domande circa la quantità di rifiuti trasportati e, soprattutto, a quelli residui custoditi (male, vedansi i numerosi e gravi casi di inquinamento nucleare prodotto presso il Centro Itrec di Rotondella - Mt) che insidiano la sicurezza dell'intera popolazione Lucana ed oltre.
Noi siamo giornalisti e non abbiamo tempo per rispondere alle sue estemporanee dichiarazioni. Noi abbiamo un compito serissimo e difficile: informare su quanto accade, su quanto Lei vorrebbe tenere segreto, su quanto è utile per la tutela dei diritti fondamentali garantiti ad ogni cittadino Italiano dalla nostra Costituzione.
Gli altri che pure hanno inteso intervenire impropriamente sulla questione, non meritano nemmeno la citazione, essendo essi ancor meno che viceministri. Il testo è pubblicato sul suo blog toghelucane.blogspot.com dal quale aveva lanciato, in anticipo, informazioni sulla vicenda. 


Le pesantissime dichiarazioni del viceministro Filippo Bubbico (PD) sulla vicenda uranio Italia-Usa. Ciò che è accaduto sarebbe l'inizio di qualcosa di auspicabile...

Sono pesantissime le dichiarazioni del viceministro agli Interni Filippo Bubbico rilasciate ieri a Filippo Mele e oggi pubblicate sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Riportiamo le parti a nostro giudizio più interessanti (con nostre sottolineature e nostri appunti di colore rosso) per capire i contorni della vicenda e le ragioni della segretezza secondo il viceministro:

BUBBICO NON LO DICE ESPLICITAMENTE, MA LASCIA INTENDERE CHE L'OPERAZIONE POTREBBE ESSERE PROPEDEUTICA A QUELLA DELLA BARRE.

"SE SI COMINCIA A FARE UNA COSA CHE DA ANNI AUSPICHIAMO....", dice, lasciando intendere che quello che si è fatto sarebbe l'inizio di qualcosa di auspicabile per noi.

"GLI USA NON SONO CERTO STATI CONTENTI DI PRENDERSI QUEI RIFIUTI" aggiunge

CON QUESTE PAROLE IL VICEMINISTRO SI ASSUME UNA PESANTE RESPONSABILITA' POLITICA, MORALE E ISTITUZIONALE. VEDREMO SE RISPONDERANNO A VERITA'.


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Le dichiarazioni

"Il livello di segretezza dell’operazione è stato delineato da chi doveva prendersi in casa propria il materiale nucleare, vale adire gli Stati Uniti. Che certamente non hanno gradito “l’ammoina” che si è scatenata in questi giorni in Basilicata e che potrebbe ritardare la riconsegna delle barre di Elk River».

"Il materiale è stato consegnato agli americani con le procedure da loro considerate. Gli Usa non sono stati certo contenti di prendersi quei rifiuti". (quindi si tratterebbe di rifiuti?)

Alla domanda sull'ipotesi che il trasferimento di nitrato di uranile possa essere propedeutico a quello delle barre, ha risposto:
«Lo deve dire la Sogin. Gli Usa si debbono riprendere le barre. E’ scritto. (dove è scritto?) Al più presto possibile. Se facciamo un casino in Basilicata, però, e nelle altre parti d’Italia non succede nulla per questi trasferimenti, come si evince dal comunicato Sogin, allora la restituzione potrebbe essere rallentata. Se avessimo la testa sul collo non faremmo tutto questo casino quando si fa una cosa che da anni auspichiamo. Se quando si comincia a fare una operazione di questo genere montiamo tutto questo caos agevoliamo o complichiamo l’operazione barre di Elk River negli Usa? Poi, il materiale trasportato è di interesse per gruppi terroristici o no? E se fosse di interesse terroristico si può dire che dobbiamo trasportarlo da lì a lì? Ma in che Stato vivremmo noi? Vivremmo nella giungla. Oppure, facciamo comandare chi vuole gestire diversamente queste cose. Le elezioni servono a questo».

E sulla mancata informazione risponde così:

«Informazione? Tu dici che devi trasportare scorie nucleari? Un pazzo può scatenare chissà che cosa. Tutto questo non lo stabiliscono il codice o la Regione Basilicata, che non è il centro del mondo, ma chi deve portarsi a casa la zavorra. Il livello di segretezza lo stabilisce chi deve riprendersi le scorie. Che non tollera tutta la casciara e non viene certo incentivato a prendersi indietro tutto il bubbone che abbiamo noi da 30 anni».

Tecnici Arpab a misurare davanti ai cancelli dell'Enea. Altri link sulla vicenda

Tecnici Arpab davanti ai cancelli Enea a misurare la radioattività, con aria di sicurezza: "Non c'è niente, non c'è niente, tutto nella norma". I risultati ufficiali, però, in giornata. 

La nota odierna dell'associazione ambientalista No Scorie Trisaia, che invita imprenditori e Comuni a valutare un'azione legale contro lo Stato per "danno d'immagine" http://www.olambientalista.it/itrec-dal-silenzio-di-de-filippo-al-danno-dimmagine-del-metapontino/

Il Sindaco di Policoro, Leone, chiede il TAvolo della Trasparenza a Rotondella http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/site/Basilicatanet/detail.jsp?sec=1005&otype=1012&id=2964946

L'articolo di Filippo Mele della Gazzetta del Mezzogiorno (la Procura di Bari manda l'Arpa a controllare il tragitto) http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/uranio-da-matera-a-gioia-indagine-procura-di-bari-no641455

L'articolo di Leo Amato del Quotidiano della Basilicata
http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/cronache/715270/Giallo-sull-uranio-dell-Itrec-rimpatriato.html