11 apr 2012

Settimana vocazionale. Il mio articolo per il Dialogo

L'articolo scritto per Il Dialogo (Giornale della Diocesi di Tursi-Lagonegro) con le testimonianze dei seminaristi impegnati nel percorso di animazione vocazionale "Rispondere all'amore....si può".


Sono tempi in cui la parola Chiesa è spesso associata a parole come “scandalo” e “pregiudizio”. Ma sono anche tempi in cui è possibile vivere momenti come quelli vissuti a Nova Siri nella settimana tra il 12 e il 18 marzo. Nel centro ionico, in quei giorni, si è potuto assistere a uno spettacolo di tutt’altro tenore: uno spettacolo di accoglienza e gratitudine del popolo verso la Chiesa. E davvero è stato sorprendente il modo in cui la comunità di Nova Siri ha accolto i giovani seminaristi del Seminario Maggiore di Potenza, in occasione della settimana di animazione vocazionale “Rispondere all’amore…. si può”.
Sono stati sette giorni di “abbraccio” tra gli aspiranti sacerdoti e la gente: visite agli ammalati, incontri con le scuole, momenti di preghiera e catechesi. Una sorpresa anche per Don Biagio Colaianni, Rettore del Seminario.  “L’accoglienza? Straordinaria. La gente semplice ha una sorta di sapienza spontanea, che le permette di riconoscere immediatamente le persone che davvero si donano e porsi di conseguenza. Siamo stati aiutati dalla comunità a tutti i livelli: dal cibo all’alloggio, fino alla condivisione delle iniziative di preghiera e catechesi programmate. Tutto questo è anche segno della stima che hanno raccolto tra la gente don Mario e don Serafino (i sacerdoti di Nova Siri, ndr.): la stima nei loro confronti si è trasformata in stima nei nostri confronti. Si vede che stanno seminando”. Perché la scelta di Nova Siri? “E’ importante – ha spiegato ancora don Biagio - che i seminaristi incontrino i fedeli, ma è ancor più importante che si muovano  come comunità, non solo come singoli. L’aspetto più bello dell’esperienza, infatti, è proprio la condivisione della vita dei sacerdoti: i seminaristi non scoprono solo come si vive da sacerdoti, ma anche come si con-vive da sacerdoti. E’ la ragione per cui privilegiamo le parrocchie in cui siano almeno in due, come a Nova Siri.”
Chi scrive ha colto chiari segni dell’intensità dell’esperienza dalle testimonianze dei seminaristi. Tanti sono stati i “momenti forti” di questi sette giorni. Come quello che ha raccontato Michelangelo Crocco, 32 anni, originario di Senise, letteralmente folgorato da una scena: “L’immagine di un’anziana malata che attendeva la Comunione accerchiata dalle vicine di casa, che recitavano con lei il Santo Rosario. Sono scene che rivelano una dignità umana eccezionale. Si sente parlare sempre di abbandono degli anziani, ma nessuno sa più guardare queste bellissime immagini di vita”.
Nino Martino, 24 anni di Montescaglioso, è stato sorpreso dalla profondità delle domande negli incontri con le scuole. “Pensavo di ascoltare al Liceo le domande più profonde, e invece le ho sentite alle scuole elementari, da bambini di neppure dieci anni”. Jill, 27enne seminarista di colore, arriva dal Togo ed è in Italia da appena un anno. “Il mio è un paese di recente evangelizzazione, per questo il fervore della fede e il rispetto per gli uomini di Chiesa sono più intensi che in Italia. Ebbene, in questi giorni, con l’abbraccio della gente, mi è capitato di respirare la stessa aria, mi sono sentito come a casa”.
Ma la gratitudine più viva, quasi commossa, si è percepita nelle parole e nello sguardo di Don Mario Lacolla, parroco di Nova Siri. “Lo rifarei altre cento volte. Conosco la bontà di questa gente, ma davvero non mi aspettavo tanto”. Il Vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, Francesco Nolè, ha voluto chiudere la settimana con una celebrazione eucaristica nel Santuario Madonna della Sulla, un luogo posto al centro tra le due realtà cittadine del centro storico e di Nova Siri Scalo”. Una scelta simbolica, ricca di significato, anche in relazione alle difficili vicende che la comunità parrocchiale ha vissuto negli anni scorsi. Rispetto a tutto questo questi sette giorni sono giunti come un dono di unità. Dono di unità, ma anche di bellezza e novità. Proprio come la primavera in arrivo.

Pino Suriano

Primo Impatto. Manduria vista da uno sguardo esterno

Il mio articolo per la rubrica "Primo Impatto", su "Casalnuovo, Il Giornale di Manduria"

La vita è fatta di impatti. Accade così per le grandi scelte, accade così per i grandi amori. Sono il frutto di un impatto anche queste mie parole. Cos’altro potrebbe scrivere un “nomade” su una città che lo ha accolto da appena qualche mese? Clicca qui per leggere il resto 

Il volto nuovo di Rotondella due. Parla Roberto Giannantonio


ROTONDELLA - Presente e futuro di Rotondella due. Il tema è sempre più urgente, anche in relazione alle difficoltà del centro storico, ai suoi problemi di viabilità e al calo di iscrizioni nelle scuole. Per questo Rotondella due rappresenta, forse, la principale risorsa per una rivitalizzazione del territorio. La sua facilità di raggiungimento delle grandi arterie stradali, in particolare la ss 106, è un lusso che il centro storico non può permettersi. Nessuno ha più titolo a parlarne di Roberto Giannantonio. Il consigliere comunale, infatti, detiene una speciale delega per il piccolo centro. Da lì, del resto, ha tratto buona parte del suo ampio consenso elettorale, decisivo per la vittoria di Vincenzo Francomano nel 2009.
Nella conversazione con Il Quotidiano emergono subito l'orgoglio per il già fatto e le idee per il futuro, ma anche qualche sincero spunto di autocritica. In effetti, rispetto a tre anni fa, il centro  presenta un volto nuovo. Tanti i cambiamenti che si presentano davanti agli occhi.
Nel 2009, per esempio, non erano stati completati i lavori per il metano, adesso portati a termine. "E va sottolineato - aggiunge Giannantonio - che ci siamo impegnati anche per agevolare le famiglie nel sostenere le spese per gli allacci". Tra le novità c’è pure il rinnovamento della segnaletica stradale in molte aree del centro. “Abbiamo anche provveduto ad asfaltare numerosi tratti, presso il terminal bus, presso la banca, presso l'area artigianale e in viale Buonarroti. Molto importante anche l'ultimazione e l'arredo della rotonda di accesso al centro. Anche con l’Ater si sono fatti importanti, con l’ammodernamento di alcuni alloggi popolari”.
Due novità importanti riguardano l'aspetto amministrativo. Da una parte la realizzazione della moderna sede centrale della Polizia Locale (realizzata con il contributo dell’Amministrazione Comunale), dall'altra la garanzia della presenza, per un giorno a settimana, di un funzionario comunale per il disbrigo di pratiche burocratiche.
Un importante elemento di sicurezza è anche illuminazione del tratto della strada provinciale che costeggia il centro. Non sono mancati interventi sull’arredo urbano, ma su questo Giannantonio non risparmia qualche critica. "Facciamo tanti interventi ma spesso pecchiamo nella manutenzione ordinaria". Un esempio? "Il campetto di calcio. E' ancora inutilizzabile, nonostante  siano stati spesi circa 9 mila euro di manutenzione. Non sarà forse il caso di cominciare a fare una manutenzione meno grossolana?".
Il piglio critico apre il campo alla domanda sul perché di tanti limiti. "Guardi, non voglio polemizzare con nessuno in particolare, però davvero mi sembra che molti colleghi amministratori non credano davvero nelle potenzialità di Rotondella due. Soprattutto per lo sviluppo urbanistico si è fatto poco. E' ormai evidente che la zona urbana non è cresciuta in modo parallelo alla zona artigianale, che si è ben sviluppata con aziende vive e un buon numero di occupati".
Altri errori? "Uno solo, forse: dovevamo essere più veloci nella divisione dei suoli dopo l'approvazione dello strumento urbanistico". E per il futuro, cosa possiamo immaginare? "In un futuro non troppo lontano si può già immaginare la nuova Chiesa con piazzetta antistante, bella e semplice come la gente di questo paese. A mio parere è un'opera fondamentale per la collettività, come punto di incontro religioso e civile. Già sono intercorsi contatti con i tecnici della Diocesi e c’è una decisa volontà politica. Punteremo molto anche sulla riqualificazione delle scuole: a breve partiranno i lavori di ultimazione dell’ex scuola Primaria. Poi ci sarà da immaginare la costruzione di nuove unità abitative, con grande attenzione all’estetica delle tipologie. A breve anche la realizzazione di zone wi-fi, già presenti nel centro storico di Rotondella. Anzi, i soldi spesi per Rotondella, in origine, dovevano servire proprio per Rotondella due". Insomma, tanta roba, ma non impossibile. Il Comune di Rotondella, come è noto, fruisce dei fondi di compensazione ambientale per la presenza del Centro Itrec in Trisaia. Anche su questo c'è qualche spunto critico. “Bisogna smetterla con i finanziamenti ad personam e cominciare a investire in infrastrutture: viabilità, acquedotti, etc. Inoltre bisogna attivarsi subito per la realizzazione dell'isola di primo stoccaggio dei rifiuti agricoli con tutti  i servizi collegati. Potrebbe essere un ottimo investimento, visti i risultati che si sono ottenuti con la raccolta differenziata”.

Pino Suriano - articolo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata

6 apr 2012

Nuova vertenza lavoratori esternalizzati Enea

Di seguito la nota, ormai un appuntamento annuale, dei sindacati Cgil Uil sulla difficile situazione dei lavoratori esternalizzati Enea.

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