31 gen 2009

ARTICOLI IN BIANCO E NERO/ 2

Riparte la rubrica che avevo avviato, e poi non continuato, lo scorso anno, con la riproposizione di vecchi articoli scritti da me negli anni scorsi e il cui contenuto potrebbe tornare d'attualità in questi mesi di discussione pre-elettorale. Parto con questo articolo, che richiamava un volantino dell'ex maggioranza di centrosinistra pochi mesi dopo la caduta dell'amministrazione Cucari del 16 giugno 2003.

La "guerra fredda" di Mario Cucari
Affisso in paese un volantino con pesanti accuse ai dimissionari

ROTONDELLA – Finita la guerra aperta dei consigli comunali, dopo il fatidico 16 giugno (data delle dimissioni dei nove consiglieri e conseguente caduta dell’amministrazione) è partita a Rotondella la cosiddetta “guerra fredda”, fatta di volantini, comunicati, giudizi e qualsiasi altra forma atta a smuovere e sollecitare l’opinione pubblica. Un movimento di opinione nel quale già comincia ad assaporarsi quel clima da campagna elettorale che tra qualche mese animerà il dibattito politico rotondellese. La prime offensive sono partite da Cucari e i suoi fedelissimi. Qualche giorno fa un comunicato stampa alquanto duro sul gesto dei nove consiglieri. Ora un volantino di quattro pagine, facilmente reperibile nei locali pubblici, presentato come lettera aperta ai cittadini di Rotondella. Senza mezzi termini vengono additati i principali responsabili del terremoto politico: gli imprenditori. Sarebbero stati alcuni di loro, secondo gli ex amministratori comunali, a dettare “l’azione politica di qualche consigliere”. Imprenditori, secondo il volantino, un po’ troppo invadenti a livello politico, tanto da “preoccuparsi di condizionare l’azione amministrativa e lo sviluppo di Rotondella secondo le proprie aspettative economiche”. Accuse pesanti, delle quali prima o poi le due parti in causa dovranno rispettivamente dar prova (ex maggioranza) ed, eventualmente, giustificazione (consiglieri dimissionari). Se così non fosse il tutto rimarrebbe un enigma o al massimo una buona carta da giocare per i comizi elettorali della prossima primavera. I cittadini di Rotondella, però, non lo meritano.

Inoltre, sulle dimissioni dei consiglieri Luigi D’Alessandro e Cosimo Fortunato (gli ultimi ad aver “tradito” Cucari) incombe un clima da film giallo. Stando alle dichiarazioni espresse nel volantino in questione, sia D’Alessandro che Fortunato, in quella ormai famigerata mattina del 16 giugno, avrebbero rassegnato le dimissioni “pochi minuti dopo aver parlato con il sindaco di organizzazione degli appuntamenti amministrativi per i giorni successivi”. Se ciò fosse vero, a cosa sarebbe dovuta una tanto improvvisa e grave (almeno per le sue conseguenze) svolta politica? durante questo ipotetico dialogo con il sindaco erano già consci delle loro scelte? o hanno veramente cambiato idea in pochi minuti? Un autentico mistero, che solo i due protagonisti potranno sciogliere.

Il volantino si conclude con quella che potremmo definire la cosiddetta “eredità” dell’amministrazione Cucari, una sorta di sintesi di quanto è stato fatto nei primi due anni di gestione della cosa pubblica. Un lunghissimo elenco di ben 28 punti, ognuno indicante un’opera dell’amministrazione. Il numero delle opere non lascia dubbi almeno sull'impegno degli amministratori (compresi i quattro dimissionari ex di maggioranza). Tra tutte risaltano: il reperimento di 11 miliardi di vecchie lire per il collegamento veloce con la Sinnica; la realizzazione del parco eolico nelle C.de Durante e Mancosa; 500.000 euro ottenuti grazie alla legge 219 per il sisma dell’80; collegamento Rione Cervaro e Purgatorio; riqualificazione di Piazza Risorgimento e Piazza Plebiscito; e tanto altro ancora. Per chiudere, gli ex amministratori si fregiano dell’ottimo stato delle casse comunali: il conto consuntivo del 2002 avrebbe segnato un attivo di ben 65.000 euro. Non male, sebbene, tra le 28 opere segnalate non molte sono tutt’ora realizzate: qualcuna in “fase di ultimazione del progetto”, qualcun’altra “doveva costituire oggetto di approvazione del consiglio”, altre di entità piuttosto esigua. Che dire? Buon lavoro al commissario e buona scelta ai cittadini per le prossime elezioni.


Pino Suriano - Il Quotidiano della Basilicata, anno 2003.

Vito Agresti candidato al comune e alla provincia, ma è una bufala

Un sms invitava i cittadini a un incontro programmato per il 31 gennaio. Il sindaco smentisce

Posto solo oggi questo articolo apparso sul Quotidiano di qualche giorno fa. Per motivi di salute non ho potuto postare i successivi articoli. Sul giornale di oggi c'è anche un articolo sui fondi di compensazione e su un'inchiesta della trasmissione Report legata al loro utilizzo nei comuni a servitù nucleare.

ROTONDELLA – Il messaggio sui telefonini parlava chiaro: il comitato “pro Vito Agresti” si dava appuntamento per il 31 gennaio presso un agriturismo di nuova apertura. Scopo dell’incontro la presentazione della doppia candidatura del sindaco alla carica di primo cittadino e di consigliere provinciale. Appena un paio d’ore e la notizia era diffusa per tutto il paese, grazie a decine di sms inviate sui telefoni di tanti cittadini. In fondo, non c’era nulla di inverosimile nel contenuto del messaggio. L’ipotesi di una candidatura di Agresti al comune è piuttosto probabile, un po’ più sorprendente quella alla provincia, ma comunque non impossibile. Il metodo sms, inoltre, era già stato utilizzato dal sindaco per annunciare gli eventi musicali organizzati dall’amministrazione comunale in occasione delle festività natalizie. Insomma, nessun elemento per dubitare del messaggio, corredato anche dall’indicazione di un sito web per maggiori informazioni.
E invece proprio di una bufala si è trattato. Lo ha svelato lo stesso Agresti, raggiunto telefonicamente dal Quotidiano mentre si trovava a Roma per impegni istituzionali: “Mi hanno comunicato da poco di questo sms – ha detto il sindaco – e assolutamente smentisco ogni appuntamento di sostegno a una mia presunta candidatura. Per sabato, semmai, ho previsto un incontro pubblico per valutare insieme ai cittadini l’uso dei fondi per la compensazione ambientale, ma con tutto questo non c’entra assolutamente nulla”.
Ma allora, chi ha inviato questi misteriosi sms? Sembra azzardato pensare, dopo un primo lancio della notizia, a un ripensamento dello stesso sindaco o a una qualche incomprensione con i suoi stessi collaboratori. Più probabile, come ha ipotizzato il sindaco, che si tratti “di uno scherzo di cattivo gusto”. O, addirittura, della mossa di qualche avversario che ha così pensato di screditarne l’immagine. Qualunque sia stata la ragione, la bufala dell’altro ieri contribuisce ad avvelenare ulteriormente un clima di campagna elettorale che si preannuncia già piuttosto acceso. Una corsa al voto in cui Agresti, nonostante l’equivoco dell’altro ieri, giocherà quasi certamente un ruolo da protagonista.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

27 gen 2009

COMMENTO/ I POSSIBILI SCENARI POLITICI

Il giudizio di un commentatore che ha raccolto consensi

Pubblico di seguito un commento anonimo che ha riscosso molto successo e la condivisione di numerosi altri commentatori. Non lo condivido del tutto, ma ne ho apprezzato lo spirito e alcuni interessanti spunti di analisi.

Ho inoltre notato, in molti commenti, un certo spirito critico nei confronti della sezione del Pd, accusata da molti di scarsa apertura a giovani leve. E’ un aspetto che, sinceramente, non avevo mai messo a fuoco. Naturalmente, bisogna vedere se qualcuno si è effettivamente fatto avanti. L’argomento, comunque, non è privo di interesse e non mancherò di approfondirlo.

Da domani torna sul blog la rubrica “Articoli in bianco e nero”, con la pubblicazione di vecchi articoli riguardanti la politica di Rotondella dal 2002 ad oggi. Rileggere certe cose, a qualche anno di distanza, sarà molto piacevole.


Secondo me (il mio è un giudizio veramente neutrale), per rendere le prossime elezioni credibili da una parte e dall'altra la situazione dovrebbe essere questa:

Nel pd il candidato sindaco dovrebbe essere nuovo, magari un giovane o una giovane in gamba (e ci sono a Rotondella), non parente nè di Cucari nè di Francomano. Francomano, che è una persona preparata e brava, dovrebbe andare alla Provincia, mentre Cucari, altrettanto preparato e bravo, in caso di vittoria dovrebbe fare il vice sindaco e trasferire tutta la sua esperienza al giovane/alla giovane e all'intera maggioranza. In questo modo si darebbe un messaggio chiaro: “non facciamo politica solo per avere in mano il potere e per affermare noi stessi ma siamo disposti a far crescere il partito”. Se invece si candidassero Cucari o Francomano (ripeto ottime persone) si darebbe un messaggio negativo e cioè quello che da 15 anni i candidati del centrosinistra sono sempre gli stessi (questa è una cosa che ho sentito spesso in famiglia e fuori di casa).

Dall'altra parte vito agresti (anche lui brava persona) dovrebbe candidarsi alla provincia con il Pdl ma non come sindaco. Il sindaco, secondo me, non lo può più fare perché purtroppo la sua esperienza è stata fallimentare anche per le persone che ha avuto vicino. Quindi, anche dall'altra parte (ndr. ci vorrebbe) una bella squadra di persone che non si riconoscono nel centrosisnistra, magari anche qui qualche volto nuovo. Vito agresti dovrebbe allearsi con questa squadra e puntare seriamente alla provincia.

Sia il centrosinistra che la civica dovranno tenere molto in considerazione il comitato della ripartenza (ho letto sul quotidiano i nomi e anche queste sono brave persone) perché li gira veramente un sacco di voti e questo comitato farà vincere il centrosinistra o la lista civica.

Pino grazie per questo blog che seguo da tanto tempo (anche se è la prima volta che commento) è un modo per dire la nostra. ho letto qualche commento e mi dispiace per le stupide accuse che ti hanno fatto.

in bocca al lupo a tutti!!!!!!! che vinca il migliore


Il Pd rafforza le alleanze locali

Per il candidato sindaco già espresse le disponibilità di Cucari e Francomano. Ma non è scontro.

ROTONDELLA – Comunali di giugno: se i comitati si muovono a passo veloce, i partiti non stanno certo a guardare. Sicuramente non può farlo il Pd, tra i più forti del territorio a livello elettorale, senza dubbio il più presente nel tessuto sociale. “E non certo da oggi – aggiunge Vincenzo Francomano, capogruppo dell’opposizione Pd in consiglio comunale - Non siamo un comitato estemporaneo, che si preoccupa di aprire una sezione solo in vista delle elezioni: la nostra sezione è attiva da sempre”.

E per le comunali, cosa si fa? “ Stiamo cercando di riunire tutti i gruppi che facciano riferimento al centrosinistra – spiega Francomano - con l’obiettivo di una guida al comune con una evidente connotazione politica”.

E in questo senso, a quanto pare, sarebbero già arrivati i primi risultati. Il più importante, sul piano elettorale, è forse il “patto”, ancora informale, con la sezione locale di Rifondazione Comunista. I due gruppi, con ogni probabilità, correranno insieme. La novità non è di poco conto, anche perché, alle scorse elezioni, molti tra gli attuali membri del gruppo comunista contribuirono alla vittoria della civica di Vito Agresti con un sostegno elettorale non indifferente. Con il loro passaggio al centrosinistra gli equilibri potrebbero mutare.

Non dello stesso peso, ma comunque interessanti, sono i rapporti già stabiliti dal Pd con il neonato gruppo dei Popolari Uniti la sezione locale dell’Italia dei Valori. Più avanti il dialogo con i primi, un po’ meno quello con i secondi. La situazione, dopo un primo incontro con il responsabile locale Idv, eAntonio Laguardia, e il responsabile provinciale, Vittorio Faraone, è ancora tutta da delineare.

E poi c’è il Comitato per la ripartenza rotondellese: un gruppo di persone sulla cui forza elettorale pochi sembrano avere dubbi. Non ne ha neppure il Pd, che già avrebbe avuto con il gruppo un paio di incontri informali, anche attraverso la mediazione di Antonio Disanza, consigliere regionale del Pd. Per adesso, però, non c’è nulla di definito. “Credo che per un partito politico ci siano delle condizioni indispensabili da verificare prima di stringere un’alleanza con un gruppo non politico – commenta Francomano – La nascita del comitato, comunque, è segno di una positiva volontà di cambiamento e discussione. Non posso che guardarlo con una certa simpatia”.

Oltre che alle alleanze esterne, però, il Pd dovrà guardare anche in casa propria. E’ dal partito di Veltroni che dovrebbe uscire, con molta probabilità, il candidato sindaco del centrosinistra. Il coordinamento interno, sin dai primi incontri, ha voluto escludere l’ipotesi delle Primarie per evitare due potenziali rischi: “quello di rotture interne e quello di possibili interferenze nel voto di soggetti disinteressati, se non addirittura ostili ai progetti del partito”.

Come sarà scelto, allora, il candidato? Nelle ultime riunioni, a quanto pare, avrebbero manifestato la disponibilità alla candidatura sia Vincenzo Francomano (leader dell’ala ex Ds del partito) che Mario Cucari (leader locale dell’ex Margherita). Aria di spaccatura? “Assolutamente no – spiega Francomano - La situazione non è conflittuale, e la scelta del candidato sarà frutto di un ragionamento teso a capire ciò che risponde alle esigenze elettorali del partito”. Si tratta, insomma, di vedere chi è più forte? “Io non la metterei in questi termini, anche perché il tutto si sta svolgendo in un clima di grande serenità e rispetto reciproco”. Vedremo.


Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it


Di Sanza: "controlli rigorosi sulle assunzioni della Sogin"

Dopo le accuse di Cucari interviene anche il consigliere regionale

Mi ero perso questo articolo, pubblicato lo scorso 17 gennaio a firma di Antonio Corrado. Lo propongo in lettura.

Fa discutere, negli ambienti politici regionali, il caso sollevato dal Quotidiano, raccogliendo l'allarme lanciato da Mario Cucari, ex sindaco di Rotondella, sulle assunzioni di consiglieri comunali in carica, o loro parenti, direttamente nella Sogin, o in coop che lavorano per conto della società governativa incaricata dello smantellamento di impianti nucleari all'interno dell'Itrec, presso il Centro Enea della Trisaia. E' di ieri, infatti, un'interrogazione presentata dal consigliere regionale Antonio Di Sanza (Pd) al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, per chiedere la garanzia di «Un corretto rapporto della società con la comunità locale interessata -scrive Di Sanza evitando ogni e qualsiasi dubbio sulla condotta della Sogin e delle società ad essa collegate anche in ragione della sua natura pubblica. É indispensabile, quindi, che il ruolo di controllo sulle attività della Sogin in un settore così delicato qual è il nucleare, e per di più dopo le vicende del 2003, siano le più rigorose possibili da parte del Comune e degli altri soggetti coinvolti in dette operazioni. Per tutte queste ragioni prosegue Di Sanza- attraverso
l'interrogazione, ho sottoposto all'attenzione del presidente della Giunta regionale la questione, affinché accerti le procedure adottate dalla Sogin per l'assunzione di personale presso l'Itrec del Centro Enea di Rotondella e se, soprattutto, non siano state assunte persone incompatibili per le funzioni svolte; verifichi l'uso dei fondi assegnati al Comune di Rotondella, per la compensazione ambientale; assicuri, altresì, un corretto esercizio del diritto al voto”. Secondo il consigliere, infatti, alcune assunzioni potrebbero essere state fatte “preferendo personale legato direttamente all'amministrazione comunale di Rotondella o indirettamente ad essa, facendo aggiudicare lavori in favore di familiari di amministratori comunali in società cooperative legate a quest'ultima o agevolandone l'avvio al lavoro. Il Comune di Rotondella è tenuto al controllo sulle attività della Sogin presso il centro Itrec dell'Enea
-chiarisce Di Sanza, riferendo una conclusione anticipata dal Quotidiano- e sarà chiamato al voto per il rinnovo dell'amministrazione nel turno elettorale del 2009”. Il consigliere fa poi riferimento al codice etico di cui si è dotata la Sogin, che al punto 4.3 vieta di «Accordare vantaggi di qualsiasi natura (per esempio promesse di assunzioni locazione
di immobili a prezzi irrisori), in favore di rappresentati della Pubblica amministrazione da cui possono scaturite vantaggi a favore della Società». La società romana, attraverso le colonne del Quotidiano, è già intervenuta sul caso, assicurando che le selezioni sono rigorose, «Senza
rispondere -puntualizza Di Sanza- all'interrogativo rivolto se vierano tra i suoi assunti o in società collegate amministratoricomunali e, soprattutto, senza garantire terzietà dinanzi all'evento elettorale smentendo quanti in questi giorni millantano relazioni con la società per finalità legate a possibili assunzioni.


Antonio Corrado - www.ilquotidianodellabasilicata.it




25 gen 2009

Rotondella: "Ora l'Italia dei Valori strizza l'occhio al Pd"

Antonio Dimatteo critico nei confronti della maggioranza

R OTO N D E L L A - Grandi manovre tra i partiti in vista delle amministrative di giugno. In particolare, stanno intessendo un dialogo il Pd e l’Italia dei Valori che qui è in una maggioranza definita civica, ma in cui vi sono elementi di centrodestra e di tutti gli schieramenti antagonisti al partito di Veltroni. Antonio Dim at t e o è l’esponente del partito di Di Pietro che è assessore nella Giunta guidata da Vito Agresti (Uniti per Rotondella). Incompatibile? «No. Noi siamo una civica. Il sindaco, ad esempio, è stato consigliere provinciale Ds. Io provengo dalla Margherita. Ho trovato una intesa sui programmi... ». E qui arrivano le dolenti note per il primo cittadino in carica: «Debbo dire che i risultati amministrativi non sono stati del tutto ottimali. Una serie di vicissitudini ci ha portati ad essere critici sull'attuazione del programma».
Non sarà che l’approssimarsi delle elezioni e la necessità di aprire un dialogo col Pd la spinge a queste... criticità? Cosa addebita in particolare alla Giunta di cui lei stesso fa parte? «Io penso che le intese amministrative vanno fatte sui programmi per i cittadini. Se questi programmi e non trovano condivisione, allora si generano lungaggini nella concretizzazione degli obiettivi e la programmazione diventa miope invece che lungimirante. L’azione della Giunta è stata farraginosa». Il Pd, ovviamente, è alla finestra. «Il nostro partito - spiega il capogruppo consiliare Vincenzo Francomano - sta cercando di ricostruire in vista delle amministrative un quadro di centrosinistra recuperando i rapporti con le forze politiche che fanno riferimento a questa area. Senza trascurare gli interessi primari del territorio. Con l’Idv abbiamo già avuto un incontro con il dott. Laguardia, designato coordinatore del partito di Di Pietro a Rotondella. Nel vertice sono state tracciate alcune precondizioni in vista delle elezioni. Il coordinatore non aveva, però, la cognizione specifica della situazione del suo partito a Rotondella per cui ci siamo dati un nuovo appuntamento a breve. Sul fatto che vi sono esponenti dell’attuale maggioranza che fanno riferimento all’Idv non possiamo che prenderne atto. Siamo attenti, tuttavia, alla riappropriazione da parte di queste persone di una identità di centrosinistra in vista delle elezioni che, negli ultimi anni, ad onor del vero, è stata messa un po' da parte. Questa amministrazione, infatti, non è civica ma si è caratterizzata fortemente da un punto di vista politico come di centrodestra”.

di Filippo Mele - tratto da www.lagazzettadelmezzogiorno.it

24 gen 2009

Alleanza Nazionale scalpita per le comunali

Il presidente di ricolo Lippo: "Il partito apre a una precisa alleanza di centrodestra"

ROTONDELLA – “Che si faccia una lista del Pdl o con chiaro riferimento al centro-destra”. Lo slancio arriva da Giuseppe Lippo, presidente del circolo cittadino di An, che chiarisce la propria posizione in merito alle prossime elezioni comunali. Il suo partito, lo scorso anno, è stato ridimensionato a livello locale dall’addio di alcuni esponenti molto attivi, tra cui Rudy Marranchelli, consigliere comunale passato nei Circoli della Libertà.

Eppure An, a Rotondella, c’è ancora…

“Certo che c’è, ed è utile precisarlo, anche per evitare le classiche voci preelettorali che spesso non raccontano la realtà. Il nostro circolo cittadino è tuttora attivo, pur avendo abbandonato la sede che lo ha ospitato per 8 anni: il sottoscritto ha l’onore di presiederlo dopo essere stato democraticamente eletto dagli iscritti nell’ultimo congresso cittadino e dopo aver portato a termine tutti gli impegni conseguenti, ivi compreso il tesseramento 2008”.

Insomma, ci siete e volete dire la vostra. Come pensate di muovervi in vista delle comunali?

“An mira, come prima aspirazione, alla presentazione di una lista del Pdl. Qualora ciò non fosse possibile, si deve pensare alla costituzione di una aggregazione che, seppur aperta al contributo di uomini e idee di varia provenienza, faccia chiaro riferimento all’area politica di centro-destra e a quel grande partito che ha stravinto le ultime elezioni politiche e si candida ad essere maggioranza anche in provincia di Matera. Non va dimenticato che governiamo anche i più grossi comuni della provincia quali Montescaglioso, Pisticci, Montalbano e Policoro, segno evidente della nostra capacità politica e amministrativa. Insomma, abbiamo la forza elettorale per candidarci, con ottime prospettive di successo, al governo del Comune di Rotondella, dell’Ente Provincia e, nel 2010, della Regione Basilicata. Alla luce di tutto ciò, sembra impossibile pensare ad una compagine locale avulsa da questo processo già in atto e che nel giro di pochi mesi potrebbe portare ad una sostanziale rivoluzione del quadro politico regionale”.

E per il candidato sindaco?

“Ci sarà tempo per discuterne con chiunque voglia dialogare con noi. Comunque, nulla sarà escluso o confermato a priori. E’ chiaro che An, nel caso in cui venisse chiamata ad assumersi le proprie responsabilità, non si tirerebbe indietro e sarebbe in grado di indicare, o di esprimere essa stessa, un candidato in grado di aggregare attorno a sé il maggior consenso possibile”.

La posizione di Lippo, nell’ambito della composizione delle alleanze, non è irrilevante. La sua fermezza su un orientamento politico di centrodestra, se da un lato apre spiragli di collaborazione con chiunque si riconoscesse pubblicamente in questa area, dall’altro li chiude a chi pensasse a una civica del tutto trasversale o assolutamente priva di riferimenti politici, proprio come quella che cinque anni fa portò al comune il sindaco Vito Agresti. Staremo a vedere.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it






23 gen 2009

Rotondella: per le comunali ci sono anche i Popolari Uniti


Aperta la sezione locale nei giorni scorsi. Pino Comparato e Franco Tarantino i promotori

ROTONDELLA – Alle prossime elezioni comunali ci saranno anche loro. Non è ancora chiaro con quali candidati e in seno a quale coalizione, ma è certo che ci saranno. Non si spiegherebbe altrimenti il tempismo con cui è stata inaugurata, nei giorni scorsi, la sezione locale dei “Popolari Uniti”.

Si tratta, per la gran parte, di un partito sorto dalle ceneri dall’esperienza politica dell’ex Udeur di Clemente Mastella. A presentare la nascita del gruppo, in un freddo venerdì sera, sono giunti big del calibro di Carmine Nigro, presidente della Provincia di Matera, e Antonio Potenza, Assessore Regionale alla Sanità e Segretario Regionale del partito.

Ad accoglierli, nella nuova sezione di Rotondella, c’erano molte persone, tutte opportunamente invitate da Pino Comparato e Franco Tarantino, i due principali promotori del partito a livello locale. Comparato, in particolare, non è nuovo all’esperienza politica. Già segretario del Ppi, è stato per circa un quinquennio anche il segretario della Margherita. “Segretario della Margherita ma non del Pd – puntualizza - nel quale non sono mai voluto entrare. Non mi sentivo a mio agio, proprio per una questione di identità. Sono un uomo di centro e l’altro ieri, parlando davanti a persone che condividono le mie posizioni, mi sono sentito come a casa. Non mi accadeva da anni”. Comparato è uomo di partito, ma non di amministrazione, mai candidato fino ad oggi in nessuna competizione elettorale.

Il partito, comunque, parte in posizione interessante nello scacchiere elettorale di Rotondella. La sua collocazione, anche a livello regionale, non è ancora del tutto chiara. Al governo col centrosinistra in provincia e regione, ma sempre con una certa distanza e talora in polemica con il primo partito lucano.

Non ci sarà da stupirsi, perciò, se arriveranno proposte anche dalla parte opposta. Proposte che il gruppo è pronto a valutare senza schemi e preconcetti. “Però sempre – chiarisce Comparato – in un ambito di consultazione democratica tra tutti i membri”. Non per caso all’incontro di presentazione si sono fatti vivi, con tanto di saluto ufficiale, sia Vincenzo Francomano, capogruppo del Pd, che Vito Agresti, sindaco di Rotondella a capo di una civica. Potrebbero essere, come già cinque anni fa, i due potenziali candidati sindaci. E a nessuno dei due, sicuramente, piacerebbe vedere i “Popolari Uniti” schierati dalla parte opposta.


Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

21 gen 2009

La riscossa dei rotondellesi doc

Presentato il nuovo "Comitato per la ripartenza rotondellese"

ROTONDELLA – La sede c’è già da qualche giorno. E adesso hanno anche un loro simbolo. Alcuni di loro sono impegnati nel sociale e nello sport, altri sono imprenditori, altri ancora lavoratori dipendenti. Ma ci tengono a chiarire che sono uniti da un unico principio: la rinascita del territorio, come recita anche il loro slogan. Si tratta dei fondatori del Comitato politico “Per la ripartenza rotondellese”, il primo vero squillo di tromba in vista delle elezioni comunali programmate per la prossima primavera. Questi i fondatori del gruppo: Cosimo Rinaldi, Francesco Lateana, Vincenzo Lippo, Giovanni Bianco, Pasquale Nucera, Rocco Domenico Gentile, Franco Cuccaro, Emanuele Santarcangelo.
Mentre gli altri discutono, ancora in silenzio, coalizioni e candidature, loro escono allo scoperto. E lo fanno in modo netto, dichiarando in una nota “l’intento di giungere, dopo un percorso di consultazioni, dibattiti e confronti, alla composizione di una lista che possa concorrere alle prossime amministrative”.
Con la loro presenza ingombrante, a quanto pare, dovranno fare i conti tutte le eventuali coalizioni che vorranno presentarsi alle elezioni. Sul loro peso elettorale pochi hanno dubbi, e già si comincia a pensare che saranno l’ago della bilancia nella prossima contesa. Andranno con la coalizione di Vito Agresti (qualora si candidasse) o col centrosinistra? Loro, per adesso, non pongono limiti. E chiariscono, in un incontro di presentazione, di essere disposti a coalizzarsi con altre forze politiche e di essere aperti al sostegno anche di un candidato sindaco “esterno al gruppo”. “Purché – specificano – nessuno pretenda di ingabbiarci in una lista con simboli di partito”. “Il comitato – spiegano – si colloca in un’area di centro-destra, ma si dichiara aperto al dialogo con soggetti di aree politiche diverse, purché animati dalla volontà di operare per il bene della comunità. Il nome del candidato sindaco, comunque, sarà indicato solo al momento della presentazione della lista”. E poi c’è una condizione interessante: “la lista dovrà essere formata unicamente da gente che risiede e vive effettivamente nel comune di Rotondella”. La scelta, come è noto, va in controtendenza con lo status di molti attuali amministratori del comune, che vivono per la gran parte nei comuni limitrofi di Nova Siri e Policoro.
“Per ripartire bisogna tenerci al paese – spiegano in conferenza - ma ci tiene davvero solo chi ha deciso di viverci”. Si attende ora la prima riunione ufficiale del gruppo, in cui saranno redatti e resi pubblici un Piano di Trasparenza e un Piano di Lavoro. La prima sveglia è data, tutti gli altri possono farsi avanti!


20 gen 2009

PRECISAZIONE/ Principi del blog e differenze con il giornale



Faccio una parentesi obbligata per esprimere qualche precisazione e chiarire alcuni principi base del blog. Lo rende necessario un commento pubblicato (in anonimo) a margine del mio post “I giovani al potere a Rotondella: sarebbe una novità?”. Ne riporto il contenuto e invito a rileggere il testo del post (cliccando qui) per chi volesse farsene un’idea più chiara:


Gentile Suriano, Le chiedo scusa per l'intrusione, ma un piccolissimo commento mi pare d'obbligo. In sostanza volevo dirLe che, per chi conosce personaggi, fatti e intrighi, è semplicissimo notare come il gioco del totosindaco e questi altri articoli non godano degli elementi centrali e indispensabili della neutralità e della trasparenza.
Saranno i partiti e i gruppi a fare i nomi dei candidati e i cittadini ad esprimere il giudizio finale. Questa è la democrazia! Certo, il fatto che siamo in una democrazia giustifica anche il fatto che Lei, nascondendosi dietro la presunta neutralità del cronista, possa esprimere più o meno esplicitamente la Sua preferenza per il possibile candidato X (non credo lo candideranno ma comunque secondo me, e Le assicuro che ho più fiuto di Lei, sarebbe perdente in partenza)! L'anonimato al quale Lei giustamente ha fatto riferimento non consente di sapere se sono stati gli stessi possibili candidati o loro conoscenti e familiari a votarsi sul Suo blog (è stato sicuramente così)! Quindi evitiamo di fare nomi di candidati e loro sostenitori anche autorevoli. In due parole, anche se queste discussioni rimarranno con molta probabilità sul web, evitiamo di creare castelli di sabbia e cerchiamo un po’ tutti di agire in maniera responsabile e obiettiva. Buon lavoro


L’autore, in sostanza, mi sottopone due appunti. Il primo è questo: io, nascondendomi “sotto la presunta neutralità del cronista”, esprimerei tra le righe una personale preferenza per qualche candidato.

Io ho espresso opinioni e non preferenze. Comunque sia, sfido chiunque a dire da cosa si dedurrebbe (dite pure…il blog è aperto anche agli anonimi).

Ma ciò che mi preme è porre un’altra domanda. Scusatemi, ma dove ca… sta la “presunta neutralità del cronista” se uno scrive un post dal titolo “commento” e fa capire a tutti che sta esprimendo opinioni o riportando quelle di altre persone, peraltro coperte da anonimato? Insomma, io non sbandiero nessuna neutralità quando scrivo sul mio blog! Sul giornale è diverso.

E qui voglio chiarire all’interlocutore una differenza che forse non conosce: quella tra un blog non registrato come organo di informazione e un giornale, che è anche la differenza tra un blogger e un giornalista. Lo faccio con una metafora che potrebbe sembrare eccessiva, ma non lo è. Secondo voi il blog, come luogo di discussione e di opinione, si avvicina di più a una piazza di paese o a un giornale? La risposta esatta è la prima. Il blog è un luogo in cui si discute e in cui tutti possono farlo; un luogo in cui nessuno, secondo le leggi vigenti, ha l’obbligo di dimostrare la fondatezza delle proprie opinioni, così come nessuno ha l’obbligo di farlo quando parla in piazza. L’obbligo, anche qui, è quello di evitare l’offesa e la calunnia (reati che sono puniti anche se commessi in piazza!). Insomma, tra una piazza e un blog cambia semplicemente il mezzo di contatto: una tastiera al posto di una bocca che parla e due orecchie che ascoltano.

Cosa diversa è un giornale registrato come organo di informazione. In quel caso i fatti devono essere riportati in maniera fedele e verificati, con puntuali riscontri, da professionisti del settore o aspiranti tali. Se questi non lo fanno sono puniti con sanzioni penali e possono essere radiati dall’Ordine dei giornalisti, che dovrebbe accertarne la professionalità. Sul mio blog, perciò, scrivo tutto quello che mi pare e piace, come e quando voglio, senza dover verificare nulla, perché quando scrivo sul blog non svolgo lavoro da cronista ma da semplice commentatore come gli altri!


Secondo appunto: sarebbe irresponsabile fare uscire i nomi di presunti candidati politici senza un riscontro. Mi sembra d’obbligo un chiarimento: se io dico, senza riscontro, che “il candidato sarà sicuramente X”, allora compio un gesto irresponsabile. Ma se io dico che sto pubblicando le ipotesi di candidatura di semplici cittadini anonimi, mi spiegate dove sta l’irresponsabilità?

Un aspetto, però, non mi sfugge: il fatto che si facciano i nomi e i primi commenti potrebbe “rompere” le strategie dei candidati che non vogliono essere nominati, o potrebbe favorire le strategie di chi vuole essere nominato per accreditarsi meglio. Questo lo so bene. Ma se pensate che chi fa informazione e discussione pubblica debba preoccuparsi di non turbare le strategie dei candidati (o aspiranti tali) vi sbagliate di grosso!

Sono loro che devono adeguarsi ai nuovi mezzi della comunicazione e dell’opinione, non viceversa.

E cioè, non sta a me chiudere il blog o evitare di usarlo come faccio (per l’interlocutore in modo poco obiettivo e irresponsabile), sta agli interessati, semmai, provare a farne uso adeguato e consono ai propri fini (non per caso ho offerto massima disponibilità di chiarimento alle persone chiamate in causa nel cosiddetto “totosindaco”)…


Concludo, per non dilungarmi, rimettendomi al giudizio dei lettori, che possono leggere tutti gli appunti e le premure con cui ho pubblicato il post sul “totosindaco”, dove ho specificato che il più grande limite di quelle opinioni era proprio l’anonimato. Un limite grave, esattamente come quello del commento su cui ho già speso, forse, più parole del dovuto.


IO, PERCIO’, NON MI FERMO. DARO’ SPAZIO E VALORE AI COMMENTI. ANZI, NEI PROSSIMI GIORNI, SUL BLOG, ANCHE SONDAGGI SU VARI ARGOMENTI RELATIVI ALLE ELEZIONI (EVITANDO DI METTERE IN MEZZO SOGGETTI CHE NON ABBIANO ASSUNTO PUBBLICHE POSIZIONI).


Per dovere di completezza, concludo il post con l'ultimo commento che mi ha lasciato oggi l'autore di quello precedente appena commentata. Riconosco la sua volontà di discussione serena e lo invito a non abbandonarci. Il mio post era di chiarimento, non ho considerato la discussione una perdita di tempo. Ho detto di aver usato "più parole del dovuto" per indicare che il mio discorso era stato troppo lungo, non "una perdita di tempo".


Gentile Suriano, aspetto con ansia di conoscere la differenza tra opinione e preferenza nel caso del Suo totosindaco. Mi spiego meglio: in questa fase pre-elettorale se Lei dice “secondo me il candidato sindaco del PD o del PDL o della civica sarà X” (opinione) è quasi come se dicesse “ritengo il candidato X adatto a ricoprire la carica di sindaco”(preferenza). E giacchè il Suo è un parere autorevole (almeno quando si scherza faccia un sorriso!) rischia di condizionare l’esito delle prossime consultazioni.
Quindi non è mia intenzione dire che Lei non deve avere opinioni e/o preferenze; anzi, sono contento quando dice “Sul mio blog, perciò, scrivo tutto quello che mi pare e piace” oppure “non sbandiero nessuna neutralità quando scrivo sul mio blog! Sul giornale è diverso”. La questione importante è proprio quella da Lei richiamata: non utilizzare sul giornale lo stesso metro di valutazione utilizzato sul blog. Ora tutti i Suoi attenti lettori sapranno una cosa in più: Lei quando scrive sul blog utilizza un metro di valutazione diverso rispetto a quando scrive sul giornale!
ERGO SUL QUOTIDIANO NON SI RIMANDERA' AL BLOG perchè: nel blog l’autore utilizza un metro di valutazione diverso, o comunque troppo personale, rispetto a quello utilizzato sul giornale, dove i criteri di valutazione delle notizie sono più oggettivi e dove ci sono importanti norme deontologiche da rispettare e dei controlli. Inoltre, il problema dell’anonimato non consente di rendere attendibili le informazioni raccolte sul blog. Infatti, nel caso del totosindaco il sig. X, che potrebbe aver totalizzato 10 preferenze, potrebbe aver votato ben 10 volte. Lo stesso vale per gli altri articoli! Infine, è vero che il blog è una piazza virtuale ma quanti sono gli abitanti? Come si chiamano? Rispecchiano le opinione della popolazione rotondellese? Chi gestisce il blog e dice di voler fare anche sondaggi è consapevole del fatto che a partecipare potrebbero essere anche 3-4 persone tra cui alcuni anonimi?
Caro Suriano, non sono un abituale visitatore di blog e mi sarebbe molto dispiaciuto se Lei avesse smesso (mi riferisco alla Sua ultima affermazione “non mi fermo”), anzi a dirla tutta approfitto subito dell'occasione e in punta di piedi me ne vado.
Lei deve continuare e deve farlo con entusiasmo e serietà. Mi dispiace che nell’articolo abbia considerato il confronto una perdita di tempo. Per me non è stato così! Le auguro ancora buone cose e buon lavoro


Da questo commento deduco che c’è un equivoco importante sul cosiddetto post del “totosindaco”. Io non ho fatto un sondaggio per dire “Chi volete come sindaco?” (preferenza) ma ho solo raccolto i commenti sul tema “Secondo voi chi sarà candidato come sindaco? (pronostico). Rilegga bene il post e i commenti e vedrà che è proprio così. E’ questa la differenza tra opinione (e in questo caso, addirittura, pronostico) e preferenza.

Pino Suriano

"Renderò efficienti gli uffici comunali e i servizi esterni"

Parla Gennaro Olivieri, sindaco di Valsinni, che esprime la volontà di ricandidarsi

VALSINNI A Valsinni, per ora, tutto tace. Anche qui, come a Rotondella Aggiungi immaginee Nova Siri, si vota quest’anno per le comunali, ma nulla ancora sembra muoversi. Non sono sorti comitati popolari, come a Rotondella, e non si discute di primarie, come accade invece a Nova Siri.

Del resto, negli ultimi anni, da queste parti non c’è stata certo una politica ”aggressiva”, con volantinaggi polemici e querele. Rari gli scontri tra maggioranza e opposizione, ancor di più quelli in seno alla coalizione che ha amministrato, “Progetto Valsinni”. Infatti, cosa più unica che rara per i comuni dell’area, non si sono registrate, nel quinquennio, crisi di giunta con dimissioni e rimpasti.

“Un po’ è anche merito nostro – esordisce il sindaco Gennaro Olivieri – se non abbiamo dato adito a polemiche, attuando ogni intervento con la massima trasparenza e regolarità”.

Sarà lui, salvo imprevisti, il candidato dell’area politica di centro-destra. Alla sua disponibilità, già manifestata in estate al Quotidiano, si aggiunge ora l’appoggio più o meno esplicito di tutta la giunta, nessuno escluso. E’ una coalizione composita la sua, in cui non mancano anime politiche differenti, dai consiglieri Udc (tra cui Vincenzo Ruggiero, capogruppo in regione del partito di Casini), a quelli dell’ex Udeur di Mastella. A sostenerlo, infine, c’è un gruppo compatto di persone vicine al centrodestra, pur senza incarichi o tessere di partito. Non c’è da stupirsi, perciò, se ancora una volta ci sarà l’esigenza di presentarsi come lista civica.

“Quasi certamente. Non credo si possa imporre un simbolo a persone che non hanno appartenenza politica dichiarata. In fondo, neppure io ho una tessera di partito”.

Con quali argomenti vi presenterete alla popolazione in vista delle elezioni?

“Faremo una cosa molto semplice. Diremo alle persone quello che abbiamo fatto rimettendoci al loro giudizio, senza il timore di ammettere anche quelle cose che avremmo voluto e potuto fare meglio”.

Per esempio?

Per esempio una migliore organizzazione degli uffici comunali e dei servizi esterni. Credo sia necessario rimuovere alcune cattive abitudini e comportamenti che continuano a produrre inefficienza. Abbiamo trovato una situazione allo sfacelo in questo senso, e abbiamo cercato di porre rimedio con interventi diretti, quali la revisione delle mansioni e la redistribuzione dei carichi di lavoro. Credo, però, che ci sia ancora molto da fare per raggiungere una piena efficienza.

Che altro pensate di fare?

Un esempio è la recente associazione con altri comuni (ndr. Rotondella, San Giorgio e Colobraro) per la gestione associata della polizia municipale. Si tratta di un’iniziativa che ci permetterà di offrire un servizio più efficiente e specializzato in tutti i sensi. E c’è l’intenzione, condivisa anche dagli altri sindaci, di estendere la gestione associata anche all’ufficio tecnico e all’ufficio tributi.

E cosa direte alla gente sul “già fatto”?

Innanzitutto, intendiamo raccontare il nostro sforzo particolare, con annessi risultati, in tre settori strategici: quello delle opere pubbliche, delle politiche sociali e della cultura. Per quanto riguarda le opere pubbliche, bisogna ricordare che abbiamo appaltato ben 2 milioni di euro di lavori, mostrando una buona capacità nell’intercettare i finanziamenti. Abbiamo riqualificato piazze del centro storico e impianti sportivi, abbiamo messo in sicurezza un importante svincolo stradale. Inoltre, proprio quest’anno, ci è stata offerta una premialità di 200 mila euro per i fondi del terremoto (ne abbiamo ottenuti 600 mila anziché 400 mila) in virtù della nostra capacità di spesa e di tempestiva rendicontazione. Per quanto riguarda i servizi sociali, abbiamo attivato il servizio di assistenza per anziani e portatori di handicap e un servizio navetta per le terme di Lagonegro. Per la cultura, infine, abbiamo fornito un supporto strategico alle diverse attività realizzate, in costante e proficua collaborazione con la Pro Loco.

Cosa altro dobbiamo attenderci prima della fine del mandato?

A breve termine prenderanno il via due progetti molto importanti per la comunità: l’avvio di un laboratorio per gli anziani, con la realizzazione di attività di svago e cultura per la terza età, e la fondazione della Protezione Civile, cui abbiamo dato impulso per la prima volta nella storia del nostro comune.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it


19 gen 2009

Il Rotondella viaggia come un treno

La squadra di Martino travolge con un poker l'Aurora Tursi

ADP ROTONDELLA: Manolio R.- Toscano - Salerno A. – Zuccarelli – Corsano – Rubolino - Santarcangelo (65’ Acciardi) -Guida (75’ Ripa) – Galati (85’ Varlaro) - Manolio F.- Tarantino. A Disposizione: Salerno G.-Scaiella-Manolio G.M.-Mauro

TURSI: Pecora - Marra N. - Viceconte(78’ Modarelli) – Trupo – Santamar
ia - Marra G.- Adduce - Iacovino (63’ Crucinio) – Valinoti – Digno - Vitale (52’ Pipino). A Disposizione: Vita-Sundas-Tortorelli Policarpo

Reti: 27’
Tarantino( Rig.)- 70’ Guida – 82’ Ripa – 85’ Manolio F.

ROTONDELLA – L’Adp Rotondella corre come un treno. E sembra non fermarsi più. E’ del 30 novembre l’ultimo pareggio, ottenuto sul terreno di casa contro il Villa D’agri. Da allora solo vittorie, ben sei consecutive compresa quella di ieri. E alla capolista Soccer Lagonegro, che comunque si è disimpegnata bene contro il temibile Montescaglioso (1-0), cominciano a tremare i polsi. Sono già quattro i punti che gli jonici hanno risucchiato in poche settimane.

Ieri la furia degli uomini di Martino si è abbattuta sul malcapitato Aurora Tursi, abbattuto con un poker disinvolto. Lo stesso risultato che, nell’ultima sfida in casa, il Rotondella aveva riservato al Bernalda.

Il 4-0, però, non fotografa pienamente la fatica con cui, solo su calcio di rigore, i padroni di casa hanno sbloccato il match. E’ avvenuto al 27’ quando, dopo un fallo su Tarantino, l’arbitro assegnava il penalty. Prima battuta di Francesco Manolio, neutralizzata dal portiere. Per fortuna del Rotondella, però, l’arbitro faceva ripetere il rigore, trasformato in seconda battuta da Tarantino.

Il vantaggio non trasformava la partita in un allenamento. Anzi, il match rimaneva teso ed equilibrato fino a metà riprese. In chiusura di primo tempo, addirittura, era il Tursi a raggiungere il gol con Digno, annullato dall’arbitro per sospetto fuorigioco.

Al 70’ il gol della sicurezza, segnato da Guida su lancio di Galati. All’82’ il sigillo di Ripa che, da poco entrato, superava il diretto avversario e batteva l’incolpevole Pecora. All’85’ gloria anche per Manolio, che si rifaceva del rigore sbagliato chiudendo in gol un ottimo cross di Tarantino.

“Temevamo lo scontro con il Tursi – ha detto il presidente del Rotondella Enzo Mauro - perché veniva da una buona serie di risultati positivi. Non abbiamo mai subito l’avversario, che ha tirato solo una o due volte in porta. Credo che abbiamo disputato una delle migliori partite dall’inizio della stagione”.


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17 gen 2009

Rotondella: la nuova concordia tra il comune e Sogin

Presentato ieri a Rotondella l'infopoint di Sogin che informerà i cittadini sulle attività di dismissione del centro

ROTONDELLA – Comune di Rotondella e Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari) di nuovo a braccetto. Il feeling si è reso evidente ieri mattina quando, nella sala consiliare Antonio Bianco, è stato presentato il nuovo Infopoint Sogin, ubicato presso il municipio di Rotondella. Tra gli altri, oltre al sindaco Vito Agresti, c’erano per la Sogin Giuseppe Bolla, capoprogetto Sogin per gli impianti di Trisaia, Casaccia e Saluggia, ed Edoardo Petagna, responsabile del centro di Trisaia. L’infopoint è uno strumento interattivo (in concreto uno schermo 42 pollici collegato in rete) che permetterà ai cittadini di Rotondella una più agevole informazione sulle attività di decommissioning (smantellamento) realizzate da Sogin presso l’impianto Itrec della Trisaia. L’infopoint, suddiviso in sezioni, contiene materiale multimediale con una serie di approfondimenti sulla storia della struttura dalla sua nascita ad oggi, sulle attività in svolgimento e sull’organizzazione dell’impianto. Due sezioni, infine, sono dedicate all’ambiente e alla sicurezza.

Sulla scia della concordia anche la nota diramata dopo l’incontro dal sindaco Vito Agresti, che si è spinto fino a un giudizio di merito sull’operato di Sogin, definendo lo smantellamento dell’Itrec “sostenibile e conforme ai più severi standard di sicurezza, nei cui confronti l’Amministrazione ripone giustificate aspettative di piena e tempestiva attuazione”. Insomma, un attestato di fiducia non indifferente, dopo che, nei mesi scorsi, anche dai banchi della sua maggioranza era arrivata qualche stoccata contro la Sogin “in ritardo con il cronoprogramma di smantellamento dell’impianto”. Uno smantellamento che la stessa Sogin ha approfondito in una nota di ieri, indicando le principali attività svolte nel 2008: ultimazione della sostituzione della condotta di scarico a mare; costruzione della barriera di contenimento idraulico del deposito interrato; costruzione del modello (mock up) in scala 1.1 del sistema di cementazione del materiale radioattivo liquido (prodotto finito), che sarà utilizzato per testare i componenti, il processo ed addestrare il personale.

La presentazione dell’infopoint, già programmata, è arrivata in un momento particolare. E’ dei giorni scorsi l’esternazione dell’ex sindaco Mario Cucari (Pd), che ha messo sotto accusa le sospette assunzioni di troppi amministratori del comune presso Sogin. Una situazione che, pur a norma di legge, secondo Cucari renderebbe il controllore (il comune) succube del controllato (Sogin). “Le nostre procedure sono tutte regolari” aveva subito chiarito Sogin.

In questa clima arriva la novità dell’infopoint, che rappresenta di sicuro un positivo strumento di trasparenza e informazione per la comunità. Lo sarebbe stato, allo stesso modo, anche il prosieguo di un ciclo di assemblee con i cittadini e le associazioni ambientaliste, che Sogin aveva promesso di ripetere ogni sei mesi e che si è fermato al primo incontro. Eravamo nel 2005, a seguire i rapporti con Sogin c’era ancora Mario Dimatteo, poi scomparso nel novembre dello stesso anno. Da allora non se ne è più fatto nulla.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it