16 lug 2011

NOVA SIRI - LA MAGGIORANZA HA ANCORA I NUMERI

Approvati il Bilancio di Previsione e il Piano Annuale dei Lavori Pubblici

NOVA SIRI - Emerge un dato politico di rilievo dal consiglio comunale di mercoledì pomeriggio: la maggioranza ha ancora numeri ampi. Anche quando si votano cose che contano, come il Piano Annuale dei Lavori Pubblici e la Previsione di Bilancio.
Solo il tempo, però, potrà dire quanto sia solido e durevole il dato emerso. Era lecito attendersi cifre più risicate (se non proprio a rischio) dopo la sequenza di segnali ostili, arrivati a grappoli nelle ultime settimane sulla scrivania del sindaco, Pino Santarcangelo.
A parte la nota querelle con l'ex vice sindaco Michele Laddomata (doppia revoca del sindaco dopo il primo reintegro del Tar e in attesa di Sentenza sul nuovo ricorso, forse in arrivo a dicembre), il primo cittadino arrivava da un mese non proprio sereno: revoca delle deleghe al consigliere Giuseppe D'Armento; abbandono della delega alla Manutenzione da parte di Antonio Toscani (con tanto di lettera piccata sul mancato ascolto delle sue istanze); abbandono della delega al Personale di Giuseppe Settembrino; e voci di presunti mal di pancia (comunque sempre gestiti con riserbo e moderazione) di Dino Padula.
Eppure, alla conta dei voti, è 11-5, con un astenuto. I malumori, almeno per ora, non diventano rotture. Michele Laddomata vota con la maggioranza, e sul bilancio ci tiene a fare una dichiarazione di voto: "Tutti i pagamenti dell'ente - spiega - vanno onorati, per questo dico sì al bilancio. Assumo le mie responsabilità perché, nonostante la personale vicenda con il sindaco, mi sento a tutti gli effetti un consigliere di maggioranza". Come lui votano a favore anche Toscani e Padula. E, naturalmente, anche l'assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Tarsia, che presenta la relazione sul Piano Annuale.
Diversa la scelta di Giuseppe D'Armento, che preferisce astenersi. Non gli piace troppo il Piano Annuale dei Lavori: "Senza reali coperture di cassa e troppo futuristico". Non lo fa impazzire neppure il Bilancio, di cui contesta "la scelta di prevedere l'assunzione di due posti part-time e non uno a orario intero, per aggirare la mobilità nel settore della Polizia Municipale". Non ci sta il sindaco, che obietta: "Siamo nel rispetto della legge e comunque anche per i part-time stiamo prevedendo la mobilità". "La legge lo consente ma non è etico - ribatte ancora l'ex consigliere delegato - perché nessuno si trasferirà per un part-time e avremo di fatto scoraggiato la mobilità". Eppure, al momento del voto, lo stesso D'Armento chiarisce: "Questi sono limiti gravi, ma non me la sento di dare voto contrario a un bilancio che ritengo comunque moderato. Capisco le difficoltà di chi amministra e riconosco il serio lavoro dell'assessore al ramo (ndr. Settembrino)".
Più critico il Pd: Nino Dimatteo contesta "la pochezza del cartellone estivo", per Massimo Varasano, invece, "le poste contabili non hanno nulla a che fare con il trend storico. E' un bilancio che non si regge - spiega - le cifre previste per la riscossione dell'evasione sulle imposte locali sono assolutamente sproporzionate rispetto a quanto potremo realisticamente percepire. I dati degli anni scorsi parlano chiaro". C'è poi un'importante segnalazione sulla spesa corrente, "che bisognerebbe cominciare a ridurre in previsione dei futuri aggravi fiscali per gli enti locali". Il sindaco fa appello al buonsenso e alle difficoltà dei bilanci ridotti, invita a guardare le analogie con le soluzioni proposte da altri comuni del metapontino. Simili appelli arrivano da Vincenzo Pavese, assessore all'Urbanistica. L'assessore al Bilancio, Pino Settembrino, chiede invece di considerare i vincoli di legge, i tagli subiti dagli enti sovracomunali e, comunque, il mancato aumento di imposte locali per i cittadini. Le spiegazioni che non soddisfano la minoranza, come spiega il capogruppo Pd Pasquale Favale, che annuncia voto contrario. Poi, dopo lunghe discussioni e qualche inutile scaramuccia (i cui protagonisti si scusano presto) si arriva al voto, con l'esito già descritto. La maggioranza non sarà in piena salute (lo ammette implicitamente lo stesso sindaco: "non sono mai andato in giro a dire che va tutto bene" ), e non mostra certo quella compattezza che, probabilmente, non ha mai avuto dal primo giorno di insediamento. Ma anche i voti contrari, per ora, rimangono cinque: esattamente gli stessi del primo consiglio di due anni fa.
Se esistessero solo i numeri, davvero si potrebbe dire che poco o nulla è cambiato. Di fatto non è così. Vedremo se e quanto potrà durare questa apparente "quiete dopo la tempesta".

Pino Suriano - dal Quotidiano della Basilicata, www.ilquotidianodellabasilicata.it

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