31 lug 2011

ROTONDELLA - Ancora tutto fermo al campo sportivo

ROTONDELLA – “Noi abbiamo mantenuto le promesse con le iscrizioni, ma voi, per il campo sportivo, le manterrete?” Il comunicato con cui l’Associazione Polisportiva aveva annunciato la volontà di non iscrivere la squadra al campionato di Promozione aveva qualcosa di non chiaro, quasi fosse un messaggio in codice. A quali promesse ci si riferiva? A quali iscrizioni? A chi era riferito quel “voi”?
C’è un retroscena che spiega tutto. Bisogna tornare agli inizi di giugno. Nell’ufficio del sindaco, Vincenzo Francomano, si presentano per una riunione informale tre dirigenti dell’Associazione Polisportiva: Domenico De Luca, Antonio Divincenzo e Vincenzo Mauro. La loro richiesta è perentoria: “Sindaco, non possiamo più andare avanti in questo modo, con il campo sportivo ancora inagibile. Chiediamo un’azione decisa, perché dobbiamo fare le iscrizioni e anche perché sentiamo il dovere morale di svincolare i calciatori, affinché possano cambiare squadra se decideremo di non giocare, nel caso in cui non sarà possibile disputare le partite casalinghe a Rotondella”. Il sindaco, secondo quanto riferiscono dalla Polisportiva, prende l’impegno: “Fate pure le iscrizioni, in un modo o nell’altro risolveremo il problema”.
Una promessa che aveva di certo tranquillizzato i dirigenti. I quali, però, a distanza di un mese, visto che ancora niente si era mosso, hanno ripreso carta e penna per scrivere il comunicato in questione, che alla luce di quell’incontro diventa più chiaro: le “promesse” da mantenere erano quelle del sindaco Francomano, il “voi” era riferito all’Amministrazione comunale, le promesse mantenute erano le iscrizioni delle squadre locali alle diverse categorie.
Le promesse, appunto. Perché, per adesso, non si vedono i fatti. O, almeno, dalla Polisportiva non li hanno visti, se hanno deciso di scrivere ironicamente che “il campo sportivo riposa in pace”. Domenico Lacopo, ex assessore allo Sport, da poco dimissionario, ha confermato la volontà di soluzione del problema. “E’ vero, il sindaco si è impegnato, e assicuro che la vicenda del campo è inserita tra le priorità dell’amministrazione”. C’è motivo di credergli. Ma come? Con quali soldi? E’ questo che ancora non risulta chiaro. Pare che il Comune abbia a disposizione una somma vicina ai 50 mila euro, che di sicuro non sono sufficienti. Di recente si è parlato anche di un altro utile finanziamento regionale, forse intorno ai 70 mila euro. Basteranno? Per risolvere definitivamente il grave problema del campo certamente no, per tamponarlo, e permettere almeno l’avvio della stagione sportiva, forse sì.
Ma anche qui si pone il problema: quando saranno disponibili? Perché il “quando” di cui parla la Polisportiva è la fine di agosto, per la Coppa Italia. “Se proprio non è possibile, va bene anche per metà settembre, per l’inizio del campionato” spiega il dirigente Antonio Divincenzo. Poi aggiunge: “Ringraziamo i nostri atleti, che hanno deciso di non svincolarsi a costo di rimanere senza squadra, e gli sponsor che stanno continuando a darci fiducia, nonostante tutto. Sappiamo che le intenzioni positive dell’Amministrazione ci sono tutte, ma aspettiamo i fatti. Questa squadra merita di giocare nel proprio paese”. Non succede dal 2010, da quel giorno in cui il campo franò, a due giorni dalla fine (proprio così!) dei lavori di risistemazione del terreno e delle strutture di contenimento. Da allora è cominciata l’attesa di una soluzione. Una soluzione che, ad oggi, non è ancora arrivata.

Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 30 luglio 2011

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