29 apr 2009

Pd-Idv: si spacca l'alleanza a Rotondella

Pomo della discordia la candidatura di Antonio Dimatteo

ROTONDELLA - E alla fine il tavolo è saltato. C’era un accordo tra Pd e Idv, con linee programmatiche e candidato sindaco già definito. Tutto firmato e controfirmato. Ma poi è arrivato il pomo della discordia. Si tratta dell’ex assessore Antonio Dimatteo: un nome obbligato per la segreteria dell’Idv, un “impresentabile” per il partito del candidato sindaco Vincenzo Francomano.

Dietro il rifiuto del Pd c’è una storia lunga: è il famoso “tradimento” di Dimatteo, che nel 2003 fu estromesso dalla giunta dell’allora sindaco Mario Cucari per presunti “inciuci” con l’opposizione, e, due mesi dopo, si dimise con altri otto consiglieri, determinando la caduta dell’amministrazione Cucari-Francomano. Uno “sgarbo” ancora vivo nella memoria di molti tesserati del Pd. Troppo vivo per riaccogliere Dimatteo come se nulla fosse accaduto.

Eppure, nell’ultimo consiglio comunale, il Pd e Dimatteo avevano votato assieme una risoluzione per la stabilizzazione in pianta organica dei sei ex Lsu sotto contratto con l’ente comunale. Una condivisione operativa che aveva fatto pensare a un riavvicinamento graduale ma pacifico.

E invece la scelta di Francomano e dei suoi è andata in direzione opposta. Un rifiuto che ha convinto Dimatteo ad uscire dal tavolo delle trattative. Con lui gli altri consiglieri vicini all’Idv, Cosimo Fortunato e Vincenzo Varasano. Il “gruppetto”, che nei giorni scorsi ha aperto una sezione Idv, è in piena attività. I fuoriusciti, infatti, starebbero lavorando per una nuova aggregazione che potrebbe dare corpo, a questo punto, a una sorprendente terza lista.

Ma chi potrebbe sposare il progetto? Innanzitutto c’è Rifondazione Comunista, che pure si era accordata con Francomano, ma non aveva posto alcun veto su Dimatteo. “Potrebbero riprodurre a livello locale – ha spiegato Dimatteo - l’apparentamento che si sta facendo a livello provinciale”.

E poi ci sono i fuoriusciti dal gruppo di Vito Agresti, che avrebbero mal digerito il suo apparentamento partitico col Pdl. Uno di questi, l’assessore Antonio Pastore, si è già tirato fuori polemicamente. Non sarà troppo poco per sperare in una terza lista? “Certe sfide bisogna accoglierle – ha detto Dimatteo – Negli anni ’80 la Dc rifiutò la candidatura del compianto Tonino Bianco, ma in seguito a quel rifiuto Bianco diede vita a una nuova lista civica che a sorpresa riuscì a vincere. Mai darsi per vinti. E poi – ha concluso l’ex assessore – c’è una buona fetta di società civile e di gioventù locale che non si sente rappresentata dai due contenitori e potrebbe sposare una terza via”.

Dopo l’accordo tra la civica di Agresti e il Pdl lo scacchiere elettorale sembrava ormai definito: due vaste aggregazioni capeggiate da Agresti e Francomano, proprio come nel 2004. Ma a questo punto tante cose potrebbero cambiare.

Pino Suriano – www.ilquotidianodellabasilicata.it

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Molte di queste notizie non sono del tutto "precise":
1. Dimatteo & CO non si erano mai seduti al tavolo delle trattative, come hanno fatto ad "uscire dal tavolo delle trattative??????"
2. e non credo che RC si allei con loro!?!?!?!?!?

Anonimo ha detto...

W Sciodda Sciodda

Anonimo ha detto...

Chi ti ha messo il nome SCIODDA SCIODDA l'ha proprio azzeccato.
Tu sei pericoloso in politica per te stesso e per gli altri........ RITIRATI la tua epoca è finita.
Ormai ti conosciamo tutti, quì a ROTONDELLA è FINITA prova a riciclarti a NOVA SIRI lì ancora non ti conoscono ce la puoi fare.

Anonimo ha detto...

NO.......