La "guerra fredda" di Mario Cucari
Affisso in paese un volantino con pesanti accuse ai dimissionari
ROTONDELLA – Finita la guerra aperta dei consigli comunali, dopo il fatidico 16 giugno (data delle dimissioni dei nove consiglieri e conseguente caduta dell’amministrazione) è partita a Rotondella la cosiddetta “guerra fredda”, fatta di volantini, comunicati, giudizi e qualsiasi altra forma atta a smuovere e sollecitare l’opinione pubblica. Un movimento di opinione nel quale già comincia ad assaporarsi quel clima da campagna elettorale che tra qualche mese animerà il dibattito politico rotondellese. La prime offensive sono partite da Cucari e i suoi fedelissimi. Qualche giorno fa un comunicato stampa alquanto duro sul gesto dei nove consiglieri. Ora un volantino di quattro pagine, facilmente reperibile nei locali pubblici, presentato come lettera aperta ai cittadini di Rotondella. Senza mezzi termini vengono additati i principali responsabili del terremoto politico: gli imprenditori. Sarebbero stati alcuni di loro, secondo gli ex amministratori comunali, a dettare “l’azione politica di qualche consigliere”. Imprenditori, secondo il volantino, un po’ troppo invadenti a livello politico, tanto da “preoccuparsi di condizionare l’azione amministrativa e lo sviluppo di Rotondella secondo le proprie aspettative economiche”. Accuse pesanti, delle quali prima o poi le due parti in causa dovranno rispettivamente dar prova (ex maggioranza) ed, eventualmente, giustificazione (consiglieri dimissionari). Se così non fosse il tutto rimarrebbe un enigma o al massimo una buona carta da giocare per i comizi elettorali della prossima primavera. I cittadini di Rotondella, però, non lo meritano.
Inoltre, sulle dimissioni dei consiglieri Luigi D’Alessandro e Cosimo Fortunato (gli ultimi ad aver “tradito” Cucari) incombe un clima da film giallo. Stando alle dichiarazioni espresse nel volantino in questione, sia D’Alessandro che Fortunato, in quella ormai famigerata mattina del 16 giugno, avrebbero rassegnato le dimissioni “pochi minuti dopo aver parlato con il sindaco di organizzazione degli appuntamenti amministrativi per i giorni successivi”. Se ciò fosse vero, a cosa sarebbe dovuta una tanto improvvisa e grave (almeno per le sue conseguenze) svolta politica? durante questo ipotetico dialogo con il sindaco erano già consci delle loro scelte? o hanno veramente cambiato idea in pochi minuti? Un autentico mistero, che solo i due protagonisti potranno sciogliere.
Il volantino si conclude con quella che potremmo definire la cosiddetta “eredità” dell’amministrazione Cucari, una sorta di sintesi di quanto è stato fatto nei primi due anni di gestione della cosa pubblica. Un lunghissimo elenco di ben 28 punti, ognuno indicante un’opera dell’amministrazione. Il numero delle opere non lascia dubbi almeno sull'impegno degli amministratori (compresi i quattro dimissionari ex di maggioranza). Tra tutte risaltano: il reperimento di 11 miliardi di vecchie lire per il collegamento veloce con
Pino Suriano - Il Quotidiano della Basilicata, anno 2003.
2 commenti:
Bè 28 punti con le cose fatte in 2 anni. Forse non arriviamo nemmeno a 28 se consideriamo le cose fatte in questi 5 anni.
...ora vedrete che di quei 28 punti, alcuni saranno i "fiori all'occhiello" di Vito Agresti e della sua sgangherata "maggioranza" nei prossimi comizi....
Meditate gente, meditate!
KoKKo
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