31 gen 2009

Vito Agresti candidato al comune e alla provincia, ma è una bufala

Un sms invitava i cittadini a un incontro programmato per il 31 gennaio. Il sindaco smentisce

Posto solo oggi questo articolo apparso sul Quotidiano di qualche giorno fa. Per motivi di salute non ho potuto postare i successivi articoli. Sul giornale di oggi c'è anche un articolo sui fondi di compensazione e su un'inchiesta della trasmissione Report legata al loro utilizzo nei comuni a servitù nucleare.

ROTONDELLA – Il messaggio sui telefonini parlava chiaro: il comitato “pro Vito Agresti” si dava appuntamento per il 31 gennaio presso un agriturismo di nuova apertura. Scopo dell’incontro la presentazione della doppia candidatura del sindaco alla carica di primo cittadino e di consigliere provinciale. Appena un paio d’ore e la notizia era diffusa per tutto il paese, grazie a decine di sms inviate sui telefoni di tanti cittadini. In fondo, non c’era nulla di inverosimile nel contenuto del messaggio. L’ipotesi di una candidatura di Agresti al comune è piuttosto probabile, un po’ più sorprendente quella alla provincia, ma comunque non impossibile. Il metodo sms, inoltre, era già stato utilizzato dal sindaco per annunciare gli eventi musicali organizzati dall’amministrazione comunale in occasione delle festività natalizie. Insomma, nessun elemento per dubitare del messaggio, corredato anche dall’indicazione di un sito web per maggiori informazioni.
E invece proprio di una bufala si è trattato. Lo ha svelato lo stesso Agresti, raggiunto telefonicamente dal Quotidiano mentre si trovava a Roma per impegni istituzionali: “Mi hanno comunicato da poco di questo sms – ha detto il sindaco – e assolutamente smentisco ogni appuntamento di sostegno a una mia presunta candidatura. Per sabato, semmai, ho previsto un incontro pubblico per valutare insieme ai cittadini l’uso dei fondi per la compensazione ambientale, ma con tutto questo non c’entra assolutamente nulla”.
Ma allora, chi ha inviato questi misteriosi sms? Sembra azzardato pensare, dopo un primo lancio della notizia, a un ripensamento dello stesso sindaco o a una qualche incomprensione con i suoi stessi collaboratori. Più probabile, come ha ipotizzato il sindaco, che si tratti “di uno scherzo di cattivo gusto”. O, addirittura, della mossa di qualche avversario che ha così pensato di screditarne l’immagine. Qualunque sia stata la ragione, la bufala dell’altro ieri contribuisce ad avvelenare ulteriormente un clima di campagna elettorale che si preannuncia già piuttosto acceso. Una corsa al voto in cui Agresti, nonostante l’equivoco dell’altro ieri, giocherà quasi certamente un ruolo da protagonista.

Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it

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