Lettera aperta a prefetto, provincia e regione
Khorakanè, Community, Pio Latorre, Arci e Prociv-Arci contro il progetto attuale ROTONDELLA – Contro il rifacimento del ponte Sinni scendono in campo le associazioni. Anche la società civile, dunque, si ribella a una scelta politica che era apparsa a molti miope e sconsiderata: spendere sei milioni di euro (destinati a Rotondella dal piano provinciale per la viabilità) solo per il rifacimento del ponte “Traversa Sinni”, che collega il territorio con la ss. 653 “Sinnica”. L’iniziativa fa seguito a un articolo del Quotidiano, che in data 27 agosto già richiamava l’attenzione sulla palese anomalia. Per la stessa ragione, nei giorni scorsi, si sono riuniti i rappresentanti di alcune associazioni del territorio e insieme hanno sottoscritto un duro documento indirizzato al Prefetto, al sindaco e alle autorità politiche regionali e provinciali. Cofirmatari della missiva sono l’Associazione culturale Khorakanè, Associazione Community (Laboratorio di Cultura Politica), Circolo Pio Latorre, Arci “La Tarantola” e Prociv Arci. La richiesta è una e chiara: quei sei milioni di euro devono essere spesi per togliere Rotondella dall’isolamento viario e non per il rifacimento di un ponte utile ma non certo prioritario per la comunità! Tante le ragioni espresse nel lungo documento. Prima tra tutte la palese incoerenza dell’opera con le direttrici di sviluppo territoriale, che da anni “virano” con evidenza verso la ss. 106 e non certo verso la ss. 653 “Sinnica”. “L’economia e le future prospettive del territorio – recita il documento - sono rivolte verso la S.S. 106 “Jonica”. Si tratterebbe di facilitare i collegamenti tra Rotondella e Rotondella Due; tra Rotondella e l’area di Trisaia; tra Rotondella ed il centro Enea; tra Rotondella e lo sbocco sul mare; tra Rotondella ed i Comuni viciniori; tra Rotondella e la più importate arteria stradale per i flussi turistici. Si tratta di una irripetibile opportunità, forse ultima, per una comunità ed un territorio sempre più ai margini dell’intera area metapontina. È ovvio che l’intervento prioritario per la comunità e per il territorio è quello di un rifacimento del tratto stradale Rotondella - Ss 106, il cui stato, oggi, è assolutamente indecente oltre che pericoloso. Tale tratto è quello della Sp 104, caratterizzato da strette curve e controcurve, dove puntualmente si registrano incidenti (pochi anni fa fu costituito un comitato di cittadini che chiedeva interventi a garanzia della sicurezza stradale), che pregiudicano, di molto, le possibilità di sviluppo economico e sociale del territorio”. In tutto questo emerge una proposta chiara, che riprende, peraltro, l’originario progetto, il quale prevedeva sì un intervento sul ponte Sinni, ma di consolidamento, per poi spendere le restanti somme per migliorare le curve e controcurve suddette. E tra le righe del documento emerge anche un sospetto “sull’assordante silenzio da parte delle istituzioni interessate”, su cui si annuncia un minaccioso approfondimento futuro. L’amministrazione si trova perciò una nuova gatta da pelare. Anche perché, alla scelta della provincia, il sindaco aveva offerto pieno consenso politico, come già dichiarato (e non smentito!) sul Quotidiano del 27 agosto. Questa reazione non fa altro che confermare l’impopolarità della scelta e apre, forse, possibili orizzonti politici. Anche perché, tra le associazioni interessante, ve ne sono alcune che avevano sostenuto (più o meno apertamente) la civica di Agresti in campagna elettorale. Lo rifarebbero?
Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata
2 commenti:
Anzichè progettare opere che non servono, perchè non pensiamo di ingrandire Rotondella 2 e renderla più competitiva e spendibile sul territorio metapontino?
meditiamo non chiacchieriamo...................................................
invece di combattere lo spopolamento!!!!!pensate a stupidaggini!!!!!!!!!
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