11 ott 2008

Rotondella: all'Ipsia monta la protesta

Piove nelle aule, ma la Provincia promette: "già appaltati i lavori"

ROTONDELLA - “Tra poco sarà tutto pronto. I lavori stanno partendo, state tranquilli e tranquillizzate le famiglie”. Così rispondevano i professori agli alunni dell’Ipsia Chimico di Rotondella, che di tanto in tanto andavano a protestare per lo stato fatiscente delle aule scolastiche. Non una volta o due, ma almeno da tre anni a questa parte. Sempre a placare, a chiedere pazienza, per poi ritrovarsi a fare promesse che, loro malgrado, non avrebbero avuto seguito.

Così fino all’altro ieri, quando gli alunni dell’Ipsia hanno deciso di non entrare a scuola per protesta contro le carenze strutturali degli edifici scolastici. Il solito pretesto di ottobre per evitare “legalmente” un giorno di scuola? Forse anche questo. Ma in quelle aule, come conferma il responsabile di plesso professor Giovanni Auletta, le infiltrazioni ci sono davvero. E non solo da qualche giorno.

Questa volta, però, all’annosa questione si dovrebbe mettere la parola fine. Un fax pervenuto l’altro ieri dalla provincia, infatti, ha confermato che i lavori per la riqualificazione dell’immobile sono stati già finanziati e appaltati. “E’ in fase conclusiva – hanno fatto sapere dalla Provincia – la fase di regolamentazione del contratto con la ditta appaltatrice”. Insomma, l’impermeabilizzazione delle aule dovrebbe essere completata in tempi brevi.

Al chimico, del resto, i lavori era già partiti qualche tempo fa, quando un finanziamento di 80 mila euro permise di procedere a qualche intervento. Quella cifra, come già qualcuno prevedeva, non è però bastata a completare tutti gli interventi programmati. “ Il monta carichi per i diversamente abili – spiega il professor Auletta a titolo di esempio – è stato praticamente lasciato a metà, così come altre cose”.

A questo punto viene da chiedersi: basterà il nuovo stanziamento della Provincia (circa 120 mila euro) per il completamento d’opera? Si spera di sì, anche perché l’Ipsia di Rotondella, che garantisce uno dei diplomi più spendibili sul piano lavorativo, deve già pagare lo scotto di un difficile collegamento viario con i centri limitrofi. Se a questo limite si aggiunge la fatiscenza delle aule, il tutto diventa un implicito invito a non iscriversi.


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