30 mag 2008

Compensazione: affondo della Coldiretti contro il comune

Filomena Laguardia: "Una presa di posizione senza colori di partito"

ROTONDELLA – La Coldiretti fa la voce grossa. E attacca duramente l’amministrazione sul documento di ripartizione dei fondi di compensazione, approvato ieri in consiglio comunale. Centinaia di volantini e manifesti gialli sono affissi da mercoledì sui muri del paese. Il messaggio è forte e chiaro: “sconcerto e disappunto” per la delibera comunale, che avrebbe destinato allo sviluppo delle aree rurali “appena” 600 mila euro, promuovendo un utilizzo “assistenzialistico e non produttivo dei fondi”. Una presa di posizione netta, che ha stupito anche Angelo Agresti, assessore comunale all’agricoltura: “Ma perché questo attacco – avrebbe detto a chi faceva attacchinaggio – se vi abbiamo dato 600 mila euro, anche più del centro storico?”. Nulla da fare. Quei 600 mila euro destinati allo sviluppo rurale, secondo gli agricoltori, non sono sufficienti. Tutta un’altra cosa rispetto agli 1,4 milioni di euro rivendicati in passato: un esiguo 22% rispetto al 50% richiesto.
Una richiesta che la Coldiretti aveva rappresentato anche con una certa insistenza: ignorando la promessa di “programmazione partecipata”, non mantenuta dall’amministrazione, l’organizzazione era andata avanti lo stesso, chiedendo al sindaco e alla giunta un’audizione ad hoc. Non solo. Gli agricoltori di Rotondella erano andati a bussare anche alle porte della Provincia di Matera, che gestirà l’altra metà dei fondi di compensazione per il territorio. Iniziative decise e apprezzabili, che però non hanno sortito, almeno nel primo caso, gli effetti sperati. L’organizzazione degli agricoltori aveva proposto al sindaco un documento chiaro e sintetico, in 7 punti essenziali: Valorizzazione prodotti tipici agroalimentari; adeguamento ai sistemi di sicurezza agroalimentare ed infortunistica delle aziende agricole; area per farmers market e vetrina promozionale del territorio; installazione di un’oasi ecologica come centro di raccolta dei rifiuti agricoli; dotazione di tecnologia wireless per aree rurali; toponomastica delle aree e realizzazione di un centro di aggregazione a Rotondella due.
Richieste chiare, dunque, e dall’ampio respiro programmatico. Quel respiro programmatico che molti hanno contestato all’amministrazione. Lo hanno detto, quasi all’unisono, tutti gli intervenuti all’assemblea organizzata mercoledì sera dal Pd per raccogliere i pareri della popolazione sulla delicata questione. Una popolazione che però non ha risposto come si sperava, dimostrando un preoccupante distacco dalla politica.
Tra i presenti c’era anche Filomena Laguardia, responsabile Coldiretti di Rotondella, che non ha esitato a far notare l’indiscutibile peso elettorale degli agricoltori locali: “si ricorderanno delle scelte fatte nei loro confronti – ha detto - quando saranno alle urne”. La Laguardia ha voluto sottolineare, però, che la presa di posizione muove da una richiesta di “riconoscibilità di ruolo dell’agricoltura locale, e perciò che non può essere strumentalizzata o ridotta agli interessi di nessun partito politico”. Un chiarimento sulla reciproca autonomia che ha fatto suo anche Vincenzo Francomano, capogruppo del Pd in consiglio comunale. Insieme a lui, tra i padroni di casa del Pd, sono intervenuti Vincenzo Montesano, Mario Cucari e Maria Cuccarese, sottolineando l’incapacità programmatica dell’amministrazione e la dispersione dei fondi in mille rivoli, senza una indicazione dettagliata di interventi, che sarebbe rimandata a un “dopo” indefinito.
Dal pubblico sono intervenuti, con chiarezza e decisione, anche Walter Lobreglio (Prc) e il professor Carlo Santarcangelo, dirigente scolastico in pensione, entrambi critici sulle scelte della giunta. Tra lo sparuto pubblico c’erano anche gli assessori comunali Antonio Dimatteo e Francesco Dilorenzo. Entrambi sono intervenuti per difendere l’operato amministrativo mosso, secondo Dilorenzo, “non da intenti assistenzialistici, ma dal desiderio di concepire in modo globale il territorio”. “Non ci siamo tappati le orecchie – ha aggiunto l’assessore Dimatteo –ma abbiamo voluto lasciare una certa indefinitezza che sarà specificata da quanti vorranno proporsi per i bandi che stiamo approntando”.

Pino Suriano - da www.ilquotidianodellabasilicata.it

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