Dal 31 dicembre 2005 potrà attuarsi la tanto reclamizzata liberalizzazione del mercato. Già da adesso varie società per azioni si stanno attrezzando per trovarsi in futuro in una situazione di vantaggio sulla concorrenza. Una di queste, la “Laut” di Padova, potrebbe avviare a Rotondella fasi della propria produzione. Si tratterebbe della realizzazione di un parco eolico in determinate aree del territorio. In altre parole, una serie di pali andrebbero a produrre energia elettrica sfruttando la forza del vento. Anche di questo si è discusso nel consiglio comunale tenutosi mercoledì pomeriggio presso la sala consiliare “Antonio Bianco”. I consiglieri di minoranza non hanno nascosto le proprie perplessità sulla convenienza dell’affare. Rudy Marranchelli e Gianluca Palazzo hanno voluto informarsi sull’ubicazione e sul numero dei pali che saranno installati chiedendo notizie sull’eventualità di arrecare danni alle colture. Infine Vito Agresti, capogruppo dell’opposizione, ha mosso un’importante obiezione: “Ci date in pasto una convenzione bella e pronta” ha detto “senza aver interpellato altre aziende, affinchè si potessero ricercare migliori benefici per i cittadini. Si è fatto un grave errore nel non voler indire una regolare gara d’appalto come richiesto dalla legge”. Alle loro obiezioni hanno cercato di dare risposta l’Assessore all’Ambiente e Gestione dei Territori, Antonio Dimatteo, e il sindaco Mario Cucari. Il primo ha detto di non poter citare con precisione il numero dei pali e i luoghi di ubicazione, dati che “comunque saranno resi pubblici dopo l’effettuazione di analisi atte ad individuare in quali luoghi e in quali quantità sarà possibile recuperare energia dal vento. Si parla comunque di un numero oscillante tra i 16 e i 20 pali.” Due aree particolarmente “ventilate” sono già state indicate: la località cosiddetta dei “paraventi”, nella strada per Caramola, e quella della Croce Pastore, nella salita per il bosco. Dimatteo, infine, si è detto certo del fatto che “nessun danno sarà arrecato alla produzione agricola”. Il sindaco Cucari ha invece fatto cenno alle obiezioni di Agresti: “Non abbiamo voluto fare la gara d’appalto perché ci avrebbe portato via troppo tempo, come è successo per il comune di Brienza. Ciò non ci ha però impedito di fare una comparazione tra le offerte delle società candidate.” La “Laut” garantirebbe, a detta del sindaco: l’abbattimento della bolletta energetica del Comune, un finanziamento di 40 milioni di lire all’anno per la realizzazione di opere pubbliche e un’indennità di 1500 euro annui, per ogni palo, ai proprietari dei terreni in cui questi saranno installati. Inoltre la società si impegnerebbe a vendere l’energia, per Rotondella, allo stesso prezzo con cui la venderà, dopo la liberalizzazione, al futuro eventuale gestore, con un risparmio del 50% circa. Agresti si è comunque dichiarato insoddisfatto delle spiegazioni ricevute e ha chiesto al sindaco l’esposizione per iscritto delle offerte delle altre aziende contattate. Cucari si è detto disponibile ad accontentarlo. Il consiglio ha dato voto favorevole all’immediata eseguibilità dei rilevamenti.
Pino Suriano
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