21 mag 2008

Poesia nel segnodi Albino e Isabella

Anche per quest'anno in programma i concorsi dell'associazione Magna Grecia Lucana

VALSINNI – Anche nella prossima estate la poesia non si farà attendere sulle sponde del fiume Sinni. Gran parte del merito, ancora una volta, va riconosciuto all’associazione piemontese Magna Grecia Lucania.
Il sodalizio, presieduto da Maria Celano, ripropone l’ormai tradizionale pacchetto di eventi culturali per l’estate lucana. Primi tra tutti, per storia e contributo alla cultura locale, i due concorsi di poesia dedicati ad Isabella Morra (poesia in lingua italiana) e Albino Pierro (poesia dialettale).
Ancora una volta, quindi, non saranno disattesi gli appuntamenti per le cerimonie di premiazione. Già programmate le date dei due eventi: il 13 agosto l’appuntamento è a Valsinni per i vincitori del concorso dedicato a Isabella, il 20 agosto a Tursi per la quarta edizione di quello dedicato a Pierro.
Sono ancora aperte le iscrizioni ai due concorsi, almeno fino al 31 maggio prossimo. Quanti volessero partecipare dovranno inviare le opere, in tre copie dattiloscritte e non firmate (almeno quelle inedite) al seguente indirizzo: “Associazione Culturale Onlus Magna Grecia Lucana - Via Valdellatorre n°101, 10149 Torino”. Bisognerà allegare, inoltre, una quota di iscrizione di 25 euro per ciascuna sezione a cui si partecipa.
Sono tante, come negli anni scorsi, le sezioni poetiche dei concorsi: poesie a tema libero, sillogi, libri editi e altro ancora. Uno stesso partecipante, inoltre, potrà concorrere per più sezioni.
Maggiori informazioni, comunque, possono reperirsi sui siti internet www.bierredue.it; www.associazionefinisterre.it; www.montescaglioso.net. Per eventuali richieste di approfondimento è possibile rivolgersi anche ai recapiti dell’associazione Magna Grecia Lucana: tel e fax 011.7380316, indirizzo e-mail magnagrecialucana@libero.it
La peculiarità di questi eventi, come ha più volte affermato la madrina Maria Celano, è quella di far rivivere la memoria dei poeti lucani non solo in un’ottica puramente celebrativa, ma come sprone reale perché la loro lezione poetica ritorni viva e si trasformi in stimolo reale per una produzione poetica nuova. Solo così, aggiungiamo noi, i nostri poeti smetteranno di essere semplici “miti da incorniciare”.

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