24 mag 2008

Rotondella dal nucleare all'eolico

Installati 12 aerogeneratori in contrada Mancosa

ROTONDELLA – Già da alcuni giorni, in cima alle vallate di contrada Mancosa, si vedono svettare le imponenti pale eoliche annunciate da tempo. Non sono ancora funzionanti, ma, a quanto pare, lo saranno presto, sicuramente non più tardi della fine di giugno. Nel complesso, alla fine dei lavori di installazione, il parco sarà costituito da 12 aerogeneratori (si chiamano così, tecnicamente, le “pale”). Ben 15 in meno dei 27 previsti nel progetto iniziale.
Non è discorso da accaniti ambientalisti ammettere che l’impatto visivo non è certamente dei migliori. Ma è un prezzo che il comune ha deciso di pagare, in cambio dell’1,5% della produzione energetica che la ditta proprietaria dell’impianto fatturerà all’Enel. Il 3%, invece, andrà alla Regione Basilicata.
E non è andata male neppure per i proprietari dei terreni su cui sono installate. A quanto pare, avrebbero quasi triplicato gli introiti in rapporto alle condizioni iniziali.
Sempre in questi giorni, inoltre, sono partiti i lavori per la realizzazione delle condotte di trasporto energetico, che interessano un tratto di strada che va da Rotondella centro fino quasi alla ss 106.
La presenza dell’eolico a Rotondella fu decisa da un consiglio comunale del maggio 2002. A quel tempo Mario Cucari era il sindaco, Antonio Dimatteo il suo assessore all’Ambiente e Territorio e Vito Agresti l’oppositore che mosse obiezioni sulla modalità di affidamento, mentre Gianluca Palazzo (allora consigliere di opposizione) poneva dubbi sull’impatto ambientale del parco. Oggi, politicamente, le cose sono un po’ diverse, ma l’attuale amministrazione (capeggiata proprio da Vito Agresti) non ha bloccato il parco, che sarà funzionante tra breve insieme a quello di Campomaggiore (Potenza), inserito nello stesso piano di produzione energetica. Si tratta di un’operazione che dovrebbe rispondere al fabbisogno energetico annuo di circa 8000 famiglie e che “dovrebbe evitare – secondo la società produttrice - la dispersione nell'atmosfera di ben 42 mila tonnellate annue di emissioni di CO2”.
Entusiastiche le prospettive della Cre Project Srl, la società che ha realizzato il parco con l’ausilio finanziario di numerosi partners. “Le risorse finanziarie per la realizzazione dei parchi (circa 23 milioni di euro per quello di Rotondella, ndr.) derivano – spiega la società in una nota - dall'iniezione di equity dei soci della Cre Project S.r.l. e, per la restante parte, sono state rese disponibili dalla Cassa di Risparmio Padova e Rovigo, che ha concesso alla Cre Project un finanziamento, nell'ambito di un'operazione di project financing già conclusa. Il ruolo di financial advisor e di arranger dell'operazione di project financing è stato svolto da Banca Imi, investment bank del Gruppo Intesa Sanpaolo”.
“Questa operazione - ha dichiarato Daniele Boscolo Meneguolo, presidente di Cre Project - ci pone tra le realtà italiane di punta nel settore delle energie rinnovabili. Siamo orgogliosi di poter contare su un partner come Cariparo, che ci assiste con gli strumenti finanziari più innovativi e che ci permetterà di ottenere importanti risultati in un contesto con grandi potenzialità come il Sud Italia. Vogliamo, infatti, sfruttare il vento per produrre energia a basso costo, senza sprechi, senza danneggiare l'ambiente, in armonia e collaborazione con le realtà locali”.

.

Nessun commento: