Musica e parole del cantautore Pino Battafarano
ROTONDELLA - Una canzone per Angelo. E' l'ultima fatica del cantautore Pino Battafarano, che ha voluto raccontare in musica la vicenda del giovane di origini lucane, detenuto in India dal marzo 2007. L'audio è già disponibile in rete sul sito www.giovannifalcone.blogspot.com. Le melodie di Battafarano sono accompagnate dal suggestivo montaggio del grafico Graziano Toscano, che raccoglie le ultime immagini in carcere di Angelo, altre foto scattate prima dell'arresto e alcuni dei suoi tanti disegni “scaccianoia”, realizzati in cella. L'iniziativa di Battafarano ha commosso Giovanni Falcone, padre di Angelo, che ha chiesto di farne un inno di libertà per i giovani italiani detenuti all'estero. “Prigioniero di una politica sbagliata” è il primo verso di una canzone dalla melodia triste e coinvolgente, che va dalla denuncia alla domanda-sfogo “Angelo dove sei”? Passando per un commovente richiamo alla speranza: “Apri gli occhi al mondo, qualcuno ti salverà”. E' la stessa speranza, sempre più flebile ma non ancora sopita, che ispira i tentativi di Giovanni Falcone. Nonostante il suo impegno, però, la situazione giudiziaria di Angelo non sta registrando novità. Le udienze previste nei giorni scorsi (28 e 29 aprile) non avrebbero portato a nulla di concreto. Era prevista la testimonianza di due poliziotti, che però non si sono presentati in tribunale. La circostanza ha prodotto l'effetto negativo di posticipare ulteriormente l'udienza (il prossimo 31 maggio) ma ha in qualche modo supportato alcune speranze di padre e figlio, insospettiti dalle frequenti assenze di poliziotti chiamati a testimoniare. «Forse qualcuno comincia a fare marcia indietro -ha detto Giovanni Falcone- e per questo Angelo pare ottimista». Intanto, nel pieno di questo dramma, si è “consumato” anche il 28esimo compleanno di Angelo, festeggiato (si fa per dire) in cella lo scorso 26 aprile. «E' già il secondo compleanno che Angelo festeggia in cella - ha commentato suo padre - e non voglio neppure pensare all'idea che ce ne possa essere un altro»
Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata
ROTONDELLA - Una canzone per Angelo. E' l'ultima fatica del cantautore Pino Battafarano, che ha voluto raccontare in musica la vicenda del giovane di origini lucane, detenuto in India dal marzo 2007. L'audio è già disponibile in rete sul sito www.giovannifalcone.blogspot.com. Le melodie di Battafarano sono accompagnate dal suggestivo montaggio del grafico Graziano Toscano, che raccoglie le ultime immagini in carcere di Angelo, altre foto scattate prima dell'arresto e alcuni dei suoi tanti disegni “scaccianoia”, realizzati in cella. L'iniziativa di Battafarano ha commosso Giovanni Falcone, padre di Angelo, che ha chiesto di farne un inno di libertà per i giovani italiani detenuti all'estero. “Prigioniero di una politica sbagliata” è il primo verso di una canzone dalla melodia triste e coinvolgente, che va dalla denuncia alla domanda-sfogo “Angelo dove sei”? Passando per un commovente richiamo alla speranza: “Apri gli occhi al mondo, qualcuno ti salverà”. E' la stessa speranza, sempre più flebile ma non ancora sopita, che ispira i tentativi di Giovanni Falcone. Nonostante il suo impegno, però, la situazione giudiziaria di Angelo non sta registrando novità. Le udienze previste nei giorni scorsi (28 e 29 aprile) non avrebbero portato a nulla di concreto. Era prevista la testimonianza di due poliziotti, che però non si sono presentati in tribunale. La circostanza ha prodotto l'effetto negativo di posticipare ulteriormente l'udienza (il prossimo 31 maggio) ma ha in qualche modo supportato alcune speranze di padre e figlio, insospettiti dalle frequenti assenze di poliziotti chiamati a testimoniare. «Forse qualcuno comincia a fare marcia indietro -ha detto Giovanni Falcone- e per questo Angelo pare ottimista». Intanto, nel pieno di questo dramma, si è “consumato” anche il 28esimo compleanno di Angelo, festeggiato (si fa per dire) in cella lo scorso 26 aprile. «E' già il secondo compleanno che Angelo festeggia in cella - ha commentato suo padre - e non voglio neppure pensare all'idea che ce ne possa essere un altro»
Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata
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