30 apr 2014

Comunali Nova Siri: Fibrillazioni nella civica del Pd. Gli alleati avrebbero preferito condividere il candidato

NOVA SIRI – Per loro il Pd doveva fare prima: scegliere un candidato sindaco in modo definitivo, condividerlo con decisione e farlo condividere all’esterno, anche agli alleati di una eventuale coalizione. E invece, fino a ieri, quel nome sul piatto ancora non c’era: il direttivo del partito non lo ha comunicato in modo definitivo, troppo a lungo bloccato sulla “questione Pasquale Favale” (il capogruppo, vincitore delle ultime Primarie, che invece era uscito allo scoperto e rivendicava il diritto a una ricandidatura però non del tutto condivisa in sezione).
Tempi troppo lunghi per i potenziali alleati, dal Partito Socialista al Centro Democratico, fino all’area che fa riferimento a Michele Laddomata. Tutti, perciò, piuttosto in fibrillazione nei due giorni post-festivi, qualcuno già in dialogo con altre forze. Avevano inizialmente accettato la rivendicazione di autorevolezza del Pd nello scegliere un candidato, ma poi hanno preso atto della sua incapacità di farlo e condividerlo in tempi ragionevoli.  E lo hanno fatto capire: difficile, per loro, a tre giorni dalla presentazione delle liste, la scelta di correre al buio, senza il nome del comandante della nave.
E così, a un certo punto, hanno cominciato a ipotizzare nuove strade e nuovi nomi. Prima singolarmente, poi, pare, con la convergenza sul nome di un giovane e stimato professionista, Antonello Mele. L’ipotesi, però, non sarebbe andata in porto. A questo punto, perciò, non appare più scontato come prima che queste forze concorrano compatte con la lista civica a trazione Pd. Proprio nel pomeriggio di ieri, del resto, autorevoli esponenti del Partito Democratico erano attivi in un’azione di “scuoting” per intercettare nuovi gruppi di consenso, il che lascia intendere che all’interno della coalizione potrebbe essersi liberato qualche spazio.

Molte cose, insomma, sono in evoluzione, e molte potrebbero cambiare in questi ultimi giorni. Anche nell’area opposta, si sa, lo scontento sta facendo sentire il suo peso. Diviene prevedibile, a questo punto, un relativo stravolgimento dei posizionamenti, e più di qualcuno, venerdì prossimo, potrebbe trovarsi in uno schieramento opposto a quello in cui ci si aspettava di trovarlo. Con lo scontento in crescita, e con i gruppi non del tutto compatti, potrebbe profilarsi un certo equilibrio: peseranno l’orientamento dei “delusi” e le aree di consenso nuove e non ancora posizionate fino a ieri, come il network giovanile di Scintilla & Futura, due movimenti giovanili che nei giorni scorsi si sono compattati in un unico cartello potenzialmente rilevante. Resta da vedere, inoltre, se e quanto di questo scontento potrà nutrire il vessillo elettorale issato nelle scorse settimane da Tommaso Simonetti. Saranno giorni di fuoco.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

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