3 apr 2014

Comunali Nova Siri. Il M5S attende l'ok di Grillo

Giuseppe Arcieri
NOVA SIRI - Movimento 5 Stelle, a rischio la presentazione della lista. Il movimento di Beppe Grillo era atteso come una delle novità per le prossime Comunali: i 750 voti delle Politiche del 2013 erano stati il segno concreto di una base elettorale ostile ai tradizionali schieramenti e, implicitamente, alle logiche territoriali di “controllo del voto”. Sotto questo impeto era partita l'azione di un gruppo che si era messo al lavoro per creare una lista. Si erano coinvolte figure di fuori  come Giuseppe Arcieri e Antonio Brucci (giovani ricercatori Enea, siciliano il primo,campano il secondo) e altre figure locali come Pasquale Suriano e Marcello Manolio. La presentazione della lista, però, potrebbe essere messa in discussione da questioni di tempistica: sono quelle legate ai tempi di presentazione della lista, che non hanno le stesse dinamiche degli altri partiti. I pentastellati, infatti, per potersi presentare con il simbolo del blog hanno l'obbligo di sottoporre tutti i loro candidati a un rigido protocollo di certificazione: si tratta di inviare al Movimento una precisa documentazione con i nomi dei candidati e i relativi certificati (certificato penale, certificato dei carichi pendenti, etc.) per evitare che si presentino persone condannate o che abbiano svolto più di un mandato elettorale. Un meccanismo di garanzia sulla "pulizia" delle liste, fanno sapere.
Il gruppo di Nova Siri avrebbe presentato in ritardo. A far perdere tempo, in particolare, sarebbe stata la difficoltà nel reperire le quote rose della lista. Alla fine, recuperata l'ultima candidata, la richiesta è partita. Il problema, però, è dato dai tempi di certificazione, che per il sovraccarico dello staff del Movimento potrebbero far svanire il tutto. A quel punto cosa succederebbe? Sarebbe possibile presentarsi senza il simbolo? "Non avrebbe senso farlo - spiega al Quotidiano Giuseppe Arcieri – ma questo non esclude che qualcuno possa proporsi personalmente ed essere appoggiato in altre coalizioni civiche. Ma nessuno, in quel caso, si potrebbe permettere di usare anche solo il nome del Movimento".

Intanto nel centrodestra è confermata l’investitura di Walter Basile. La sua, più che una candidatura definitiva, sarebbe però un’ipotesi esplorativa con disponibilità a valutare altre ipotesi. Quella a cui lavora sarà una “civica” che non potrà, in questo caso, nascondere le storie personali degli appartenenti, come la sua. Ancora in piedi, fino a ieri, anche l’ipotesi di candidatura di rottura di Tommaso Simonetti, nata proprio dalla discordia sul nome di Basile, preferito a quello di Francesco Gabriele, più gradito a Simonetti e i suoi. Il maestro elementare starebbe discutendo con altri gruppi, anche a sinistra. Anche per questa civica, però, il nome del candidato è tutt’altro che una certezza. Più di qualcuno, tra i soggetti interpellati, avrebbe espresso preferenza per un nome meno divisivo. Non c’è aria di compattezza neppure nel Pd. Ha diviso gli animi, come c’era da attendersi, la doppia ipotesi di candidatura di Pasquale Favale, capogruppo del partito, e Filomena Bucello, consigliere provinciale. La discordia sulle candidature si è acuita nelle ultime settimane e qualcuno avrebbe minacciato scissioni. I venti di rottura nei due gruppi principali hanno acceso le speranze di chi sogna nuove soluzioni. Come i giovani di Futura, che hanno incontrato gli altri gruppi (a eccezione del Pd) ma non si sono “promessi” a nessuno. Non escludono, per ora, di correre da soli o in federazione con altri gruppi. Il clima, se i due grandi gruppi non si ricompatteranno, rischia di far moltiplicare il numero di liste in campo. Forse cinque, forse addirittura di più. Tutti, a quel punto, penserebbero di potercela fare.

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