10 dic 2008

Nova Siri: Mario Dimatteo candidato sindaco sui generis

L'ex sindacalista Ugl lancia la sfida con mille volantini

NOVA SIRI – Era nata come una “simpatica provocazione”, ma potrebbe diventare qualcosa di più. Mario Dimatteo, presidente del circolo cittadino dei pensionati ed ex sindacalista Ugl (Unione Generale del Lavoro) è il primo candidato sindaco di Nova Siri. O, almeno, è il primo a dichiarare pubblicamente la propria disponibilità.

Del tutto singolare il modo in cui ha deciso di farlo: circa mille volantini distribuiti a tappeto e cinquanta manifesti affissi negli esercizi commerciali. Il teso non dà adito ad equivoci, Dimatteo si candida alla guida del comune e cerca interlocutori credibili che abbiano queste quattro caratteristiche: “passione politica e amministrativa, altruismo, grinta e decisionismo”.

Prima del singolare “reclutamento”, però, il volantino dà spazio a una feroce critica contro le ultime amministrazioni del territorio: “Nova Siri è ferma. Gli artigli degli uccelli predatori possono ritornare!”. Un giudizio forte, “ma lontano - assicura - da logiche di partito”. E infatti “non tutti i commercianti – spiega il “candidato” – hanno voluto affiggerlo, segno che domina ancora una certa paura di schierarsi con posizioni diverse da quelle dei soliti gruppi di potere”. E proprio questa dovrebbe essere la sua sfida: rinnovare la politica locale dopo le precedenti esperienze negative “civiche, di centrodestra e di centrosinistra”. “Quelle amministrazioni – racconta – che per tanti anni non hanno concesso un locale all’associazione dei pensionati, rendendola incapace di operare concretamente”.

La sua passione per la vita pubblica viene da lontano. Precisamente da Taranto, dove ha lavorato per anni come autoferrotranviere. E’ lì che ha cominciato a impegnarsi per la difesa dei diritti dei lavoratori, prima come responsabile provinciale Cisnal (oggi Ugl) e poi come membro del Consiglio Nazionale. Da undici anni è tornato a Nova Siri, “una realtà diversa da quelle pugliesi, perché lo sviluppo è bloccato dall’adulazione verso il potente di turno”.

Non si può dire, al momento, che Dimatteo abbia con sé un significativo consenso elettorale. Molti, anzi, credono che sia vero il contrario. Ma chissà che il suo gesto coraggioso non possa trasformare un dibattito di consultazioni e scelte di schieramento che, fino ad ora, si è svolto prevalentemente nei salotti privati. Primi riscontri? “Tanti cittadini mi hanno fermato e si sono complimentati per il coraggio”. E tra i politici? “Ho preso un caffè con Antonio Accettura (candidato sindaco del centrosinistra alle ultime comunali, ndr.) che mi ha espresso la propria stima per il gesto, ma per ora nulla di più”. Staremo a vedere.

Da Il Quotidiano della Basilicata del 9 dicembre


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