14 gen 2011

Dimensionamento scolastico. Doccia fredda su Rotondella

La Giunta Regionale delibera l'accorpamento con Policoro, ma in paese nessuno lo sa

Il sindaco Francomano: " Mi avevano dato certezze al cento per cento. Non capisco cosa possa essere accaduto a Potenza"

ROTONDELLA – La prima non è andata. Sembrava scontato che la Giunta Regionale avrebbe fatto passare la richiesta di deroga di un anno per l'autonomia dell'Istituto Comprensivo di Rotondella. Il sindaco Francomano, in sede provinciale, aveva incassato un "cento per cento di certezza".
E invece no. Nella Delibera di Giunta sul nuovo Piano di dimensionamento scolastico è scritto che "si ritiene opportuno l'accorpamento dell'Istituto Comprensivo con il Secondo Circolo di Policoro". Rotondella, insomma, potrebbe perdere, dopo averla difesa per anni, la Presidenza. Non è detta l'ultima parola, però. Anche due anni fa la Giunta aveva negato l'autonomia a Rotondella, accorpando la scuola con un altro Istituto. Fu poi il Consiglio Regionale, grazie all'impegno delle forze politiche locali e alle proteste dei cittadini, a decretare un altro biennio di autonomia in deroga.
Oggi la storia si ripete. Potrà il Consiglio Regionale ribaltare ancora una volta l'indicazione della Giunta? A Rotondella non manca qualche carta da giocare. Prima tra tutte un'ipotesi di verticalizzazione con l'Ipsia Chimico. C'è poi da far valere un altro aspetto di rilievo: sul territorio esiste il Centro Enea, per la cui presenza il comune di Rotondella viene compensato da qualche anno in termini economici. Perché non esserlo anche in termini di organizzazione scolastica, se il decremento demografico del Comune può essere legato (almeno teoricamente) alla presenza del Centro?
Sono gli aspetti che furono fatti valere due anni fa, quando già i numeri condannavano Rotondella in rapporto ai limiti imposti dal Miur. Oggi il tutto è reso più difficile dal fatto che quest'anno anche il Chimico ha cominciato a "boccheggiare", non riuscendo a formare neppure la prima classe. Fanno però ben sperare le parole di Rosa Mastrosimone, Assessore Regionale alla Formazione, che in una nota di commento alla Delibera di Giunta ha spiegato che "la possibilità di andare al di sotto del limite dei 300 alunni sarà autorizzata […] in presenza di comuni montani o ricompresi in comunità montane o per territori caratterizzati da specificità linguistiche". Potrà essere una buona ragione l'essere appartenuti a una Comunità Montana? Speriamo di sì.
E' la speranza che nutre anche il sindaco, Vincenzo Francomano. Ieri lo abbiamo interpellato telefonicamente per una dichiarazione sulla vicenda. Ne è nato un piccolo giallo, perché il primo cittadino si è detto sorpreso e, in un certo senso, addirittura scettico sulla fondatezza della notizia. "Anch'io - ha detto - ho letto sulla stampa la notizia dell'accorpamento e sinceramente vorrei meglio verificarla, perché da notizie informali a me risulta che la deroga sia stata confermata senza problemi. Non vorrei che si trattasse semplicemente di un errore. Sono perplesso, perché la nostra era l'unica richiesta di deroga della Provincia di Matera e non sembrava proprio che potessero esserci impedimenti. Avevo ottenuto l'ok dell'assessore provinciale Montemurro e anche i rappresentanti degli altri comuni non avevano fatto obiezioni. Io, comunque, vorrei verificare meglio prima di creare allarmi".
La perplessità ci ha in parte spiegato ciò che già avevamo notato con sorpresa: molti docenti, ai quali avevano chiesto un'opinione, non ne sapevano nulla. A scuola non se n'era parlato. Tutti convinti della deroga, proprio come il sindaco.
A questo punto abbiamo voluto verificare con chiarezza, accertando che nella relazione al Piano scolastico, inviata dalla Regione Basilicata alle redazioni dei giornali lucani, c'è scritto proprio così: "Poiché la scuola secondaria di I grado dell'Istituto Comprensivo di Rotondella risulta sottodimensionata, si ritiene opportuno accorpare l'Istituto con il Secondo Circolo di Policoro".
Lo abbiamo comunicato telefonicamente al sindaco, che intanto aveva provveduto a fare la stessa verifica. Tutto vero, purtroppo.
"Resto allibito - ha detto - in Provincia mi avevano dato il cento per cento di certezze per la soluzione del problema. Davvero non capisco cosa possa essere successo a Potenza. Esprimo il mio disappunto che sarà certamente condiviso anche a livello provinciale. Comunque non ci fermeremo, chiederò subito un'audizione nella Quarta Commissione del Consiglio Regionale. Noi, anche se non abbiamo i trecento iscritti, siamo stati parte di una Comunità Montana e quindi, secondo quanto ha dichiarato la stessa Mastrosimone, non dovremmo avere problemi. Ripeto, non so proprio cosa sia successo a Potenza".
E' la stessa domanda che a questo punto accende la curiosità di tutti. Cosa è accaduto a Potenza? Cosa è successo in quella riunione della Giunta Regionale, dove siede (a questo punto non sembra superfluo ricordarlo) anche un assessore di Rotondella, Rosa Gentile? Questioni politiche, rapporti di forza tra gli assessori? O un semplice errore? Si vedrà, nella speranza che le Commissioni Regionali mettano comunque le cose a posto.

Pino Suriano - estratto dell'articolo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata il 12 gennaio 2011.
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1 commento:

il Mugnaio ha detto...

Ormai si va in questa direzione un pò in tutta l'Italia. E poco importa se le piccole realtà vanno verso una lenta agonia...
Sta alle Amministrazioni locali difendere con i denti lo status quo e, possibilmente, agire con un pò di tempismo in più.