16 mag 2014

"Nessuna ingerenza politica". Il parroco don Mario La Colla spiega il senso della sua missiva ai fedeli

A Nova Siri il clima elettorale è caldo, così caldo che nel tritacarne della polemica elettorale è finita persino una lettera del parroco, don Mario La Colla. Come di consueto, anche quest’anno il sacerdote ha riproposto la lettera alle famiglie della Comunità in occasione della Festa di Sant’Antonio di Padova. Una consuetudine, però, che questa volta incrocia l’appuntamento elettorale del prossimo 25 maggio. Il cenno di don Mario alle elezioni politiche avrebbe dato fastidio a qualcuno e alzato il vento della polemica. Una polemica alla quale il sacerdote non ha voluto dare adito, e per questo ha chiarito al Quotidiano il senso della propria missiva. “Mi dispiace – ha detto don Mario - che sia stata fraintesa. La lettera rappresenta una consuetudine e solo la coincidenza con l’appuntamento elettorale mi ha portato a un cenno alla vita politica del paese in termini di augurio per la ricerca del bene comune. Per questo non deve dare adito a retropensieri, nasce solo dalla volontà di cementare l’unità di intenti della comunità, non altro. Ho incoraggiato tutti i candidati, nessuno escluso: la Chiesa non entra nel merito delle scelte che i cittadini devono compiere liberamente ma incoraggia sempre il loro impegno.”
Riportiamo parti della lettera (leggibile integralmente sul sito parrocchiedinovasiri.it), nella quale non paiono esserci allusioni (nascoste o manifeste) che possano dare adito a polemiche, le quali, però, quando il clima è teso, sono sempre dietro l’angolo e spesso sono gratuite e fuori luogo, come in questi giorni sta accadendo in più di un’occasione.
“Carissimi, anche quest’anno in occasione della festa di S. Antonio di Padova, a cui è dedicata la Chiesa e la Parrocchia, desideriamo entrare, con la presente lettera, nelle vostre famiglie e porgervi un augurio di gioia e di pace. Insieme con voi vogliamo manifestare ancora la nostra profonda gratitudine al Signore per il prezioso dono dell’Oratorio. Odiare e rifiutare il male da qualunque parte provenga per amare e scegliere il bene, sempre e verso tutti, vuole essere il programma di vita della nostra Comunità parrocchiale. Desideriamo ringraziare il Signore anche per un altro grande dono che sta preparando per noi: la costruzione della nuova Chiesa. Al momento ci sono tutte le condizioni favorevoli perché quello che è stato da lungo tempo il desiderio del nostro Vescovo, di don Michele e di tantissimi fedeli possa concretizzarsi. […]
La preparazione alla festa quest’anno coincide con l’elezione del nuovo Sindaco e del Consiglio Comunale. Senza voler interferire nella competizione elettorale, ci sentiamo in dovere di incoraggiare chi si propone a servire la cosa pubblica e pregare perché ci sia un sereno e rispettoso confronto tra le parti e chi sarà liberamente eletto sappia mettersi al servizio del vero bene comune e del progresso non solo economico, ma anche sociale, culturale, morale e civile del paese. […]”
Quella richiamata non è stata la sola polemica che in questi giorni ha investito il parroco. Anche in occasione della Festa per la Madonna della Sulla, don Mario è stato accusato di aver interrotto lo spettacolo del cabarettista Dino Paradiso attraverso l’avvio dei fuochi prima della fine dello spettacolo. “C’è stato un puro e semplice equivoco – ha spiegato - l’ora concordata per la conclusione dello spettacolo era quella della mezzanotte, e così il fuochista, informato di ciò, ha fatto partire lo spettacolo pirotecnico a quell’ora prima della fine dello spettacolo. Nessuna censura, solo un semplice e involontario malinteso organizzativo di cui nessuno ha colpa”.
Pino Suriano scritto per Il Quotidiano della Basilicata

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