8 giu 2013

Hans, il tuor operator svedese folgorato dalla Lucania e dalla bellezza dell'Eco Resort dei Siriti

L'incontro con Ciro Pinto e Franco Garofalo
NOVA SIRI - Hans Strand è un affabile omone svedese che mostra subito il suo biglietto da visita. “Lucaniatours” è il nome della sua impresa. Un’impresa che porta il nome della nostra Regione. La Lucania, infatti, da qualche tempo è diventata il suo core business: il suo affare, ma anche la sua passione. Da qui, folgorato da una vacanza di pochi giorni con la moglie, andò via con tanta meraviglia negli occhi. “Quando andammo via non pensavamo di comprare casa”. Ma poi il riaffiorare di quei bei ricordi li convinse sempre più. E così si mise a cercare sul web. "Tre giorni dopo - racconta – l’acquisto era cosa fatta, una splendida villa in agro di Pisticci”.
Insomma, un amore a prima vista, tanto forte da dover essere condiviso. Da qui è nata la sua impresa di operatore turistico: la sua passione, infatti, si è pres
to trasformata in un vero e proprio ponte per centinaia di svedesi.
In questi giorni, per esempio, è qui con un gruppo di cinquanta donne. Signore bionde di mezza età, arrivate in Lucania per fare wellnes, “benessere”, un senso ampliato del concetto di fitness. Fanno ciclette, yoga, spinning in orari scanditi per tenersi in forma, e poi, in altri momenti, relax, shopping e ottime degustazioni.
Non potevano scegliere luogo più adatto del Resort dei Siriti, una vera oasi di bellezza immersa nella campagna di Nova Siri, a pochi chilometri dal mare sul confine tra Basilicata e Calabria. Con gli agi della vicinanza al mare, ma anche con la giusta altitudine che mitiga il clima per i giorni più torridi. Stupisce, inoltre, il buongusto nella realizzazione delle strutture e nella scelta dei materiali, perfettamente integrati con l'ambiente circostante. Infine il mare, visto dalla collina, resta uno spettacolo impagabile.
E' partito alla Fiera del Turismo di Rimini il connubio tra Hans e Ciro Pinto, proprietario dell'Eco Resort di Nova Siri. L'asse, da allora, va perfezionandosi sempre più.E non solo per il turismo estivo. Il vantaggio del turismo svedese - ha spiegato il tour operator Franco Garofalo, altra figura chiave del “ponte” turistico in oggetto - è quello di garantire un flusso turistico capace di comprendere anche i mesi di maggio e di ottobre”. “Qui da voi è bassa stagione – ha aggiunto subito Hans - noi, invece, siamo nel pieno dell’estate”. Insomma, una possibilità che concretizzerebbe la tanto auspicata, ma mai effettivamente realizzata, destagionalizzazione dei flussi turistici del territorio. “Di grande aiuto per questi potenziali flussi – ha continutato Garofalo - sono le nuove iniziative di Aeroporti di Puglia, che hanno garantito la possibilità di un volo diretto Ryanair da Stoccolma a Brindisi, oppure, in alternativa, un volo Stoccolma-Berlino con coincidenza per Bari-Palese, con l’opportunità di un servizio di navetta che collega il capoluogo barese con il nostro territorio”.
Il “ponte” di di Hans, peraltro, non si limita al turismo alberghiero. La sua impresa è diventata un importante tramite anche per un gruppo di imprenditori giunti in Basilicata nell’aprile scorso per valutare l'acquisto di seconde case. "I prezzi sono bassi qui da voi". Un affare per il turista svedese, ma, potenzialmente, anche per il territorio”. Il turista-tipo svedese, infatti, è uno straniero a cui non manca il potere d’acquisto, spende con gusto e, in particolare, con grande interesse per le tipicità del territorio, soprattutto culinarie. Si stupisce di fronte ai gelsi che crescono per strada, di fronte alla bontà della nostra frutta”.
"Quando hanno provate le nostre albicocche o le fragole - ha raccontato Ciro Pinto – sono impazzite. E alcune di loro sono arrivate addirittura a bere il vino a colazione e ci hanno chiesto anche di venire con noi in cantina per seguire tutte le fasi della produzione". "Amiamo il primitivo – ha aggiunto Hans - ma il mio preferito rimane l'Aglianico".
"Dovremmo lavorare di più per il mercato estero” ha concluso Ciro Pinto. “E anche il pubblico, assieme ai privati, dovrebbe investire. Spesso, anziché aiutarci, finisce per complicarci la vita, con controlli e vincoli di ogni genere. E’ uno Stato che deve fare cassa ed è in guerra contro tutti: un imprenditore così finisce per occuparsi solo dei controlli e non può occuparsi dell'unica cosa che dovrebbe curare: i mercati".
A un certo punto Pinto si ferma e si scusa: "scusate la divagazione, non è per questo che siamo qui stasera. E’ solo uno sfogo". Solo uno sfogo, ma tanto sincero e spontaneo da non poter essere taciuto. E forse, in qualche modo, da condividere.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

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