NOVA SIRI - Ci sono luoghi in cui diventa vitale ciò altrove appare superfluo. E' il caso del centro storico di Nova Siri. Qui, da quasi un anno, i bagni pubblici sono chiusi. Altrove sarebbe possibile soprassedere, non qui. Non in un paese in cui la percentuale di popolazione anziana è elevatissima; non in un paese in cui tante persone con problemi di salute vogliono trascorrere il pomeriggio in piazza e avere la possibilità di servirsi di un bagno pubblico che non sia solamente quello dei bar.
Sono venuti proprio alcuni di loro a raccontarcelo. Non hanno gli strumenti per esprimere l'esigenza con una richiesta formale o una petizione, ma sono spontanei nel manifestarla. "Lei è un giornalista? Per favore lo faccia sapere in giro, lo scriva sui giornali. Senza i bagni pubblici non possiamo proprio stare".
Vorrebbero anche altro: un'aggiustatina alla piazza centrale, per esempio, la cui pavimentazione si lascia notare per più di qualche buca. "E non raramente - racconta uno di loro - qualcuno ha finito per cadere e farsi male, per fortuna senza danni troppo gravi".
Arrivano a chiedere una fontana in qualche quartiere non fornito. "E come faccio - dice un altro - non posso mica fare sempre tanta strada o rientrare a casa se mi viene voglia di un po' d'acqua?".
Piccole cose: semplici e non troppo dispendiose, ma per loro sono vitali. Non è difficile crederci.
Il ritratto del centro, nei mesi invernali, è quello di un paesino ricco di fascino, con anziani che passeggiano, giocano a carte, lo fanno sembrare vivo. Più dei giovani, che, non sempre per colpa loro, sono costretti ad andare via ogni giorno di più. E' bello pensare questi anziani possano sentirsi considerati, curati. Anche con semplici "attenzioni". E davvero i bagni pubblici, in un paese come questo, non possono proprio mancare.
Pino Suriano - pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata dell'8 settembre
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