21 feb 2010

Servizi Enea: le ditte al contrattacco

La Nuovi Orizzonti sociali denuncia uno sciopero selvaggio. Sarebbe avvenuto il 16 febbraio scorso

ROTONDELLA – Il contrattacco delle cooperative. Rispondono con vigore Tigerpol e Nuovi Orizzonti Sociali, i due soggetti che gestiscono rispettivamente, per conto dell’Enea, i servizi di vigilanza e pulizia del centro ricerche. L’altro ieri le Organizzazioni Sindacali avevano denunciato una comune tendenza delle due ditte al ritardo nei pagamenti, annunciando imminenti azioni di protesta. Pronte le loro repliche, non prive di elementi interessanti.

E’ grave, in particolare, l’episodio al quale fa riferimento la replica della società cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali. Secondo la nota, a firma del Vice Presidente del Cda, Raffaele De Punzio, i lavoratori delle pulizie, il 16 febbraio scorso, non avrebbero svolto l’attività lavorativa, “inopinatamente e arbitrariamente”. Si sarebbe trattato di una sorta di “incrociamo le braccia” spontaneo, al di fuori di ogni rispetto delle norme sindacali. E’ una vicenda che farà discutere molto, anche perché la Nuovi Orizzonti ha già annunciato “sanzioni disciplinari” nei confronti dei lavoratori.

Nel merito della questione dei pagamenti, inoltre, l’azienda chiarisce la propria posizione: “[…] Stigmatizziamo la pretestuosità della protesta delle Organizzazioni Sindacali, atteso che c’è solo un piccolo ritardo nel pagamento della retribuzione di gennaio, il cui termine è scaduto il 15 febbraio, e che il legale rappresentante ha assicurato il pagamento delle spettanze già in questa settimana. Inoltre – chiarisce la nota - costituisce mora del creditore l’eventuale rifiuto del pagamento a mezzo assegno bancario e/o circolare, come è finora avvenuto, poiché la richiesta di pagamento in contante rappresenta una violazione di legge che si pretende venga posta in essere e alla quale evidentemente non possiamo accedere. Vi è da aggiungere, infine, che nessun sollecito ha ricevuto questa azienda, non essendo scaduto il termine.” La società cooperativa annuncia, infine, di aver dato mandato ai propri legali “di valutare l’opportunità di agire giudizialmente, a salvaguardia dell’immagine e dell’onorabilità dell’azienda, e per il ristoro di eventuali danni patiti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la replica di Tigerpol. Nella nota divulgata ieri si chiariscono, in premessa, i sacrifici affrontati dall’istituto cooperativo per mantenere inalterata la platea dei lavoratori. “Si premette che questo istituto […] ha siglato con i lavoratori e con le rispettive Associazioni sindacali un accordo in base al quale tutto il personale già impegnato nel servizio è stato assunto dall'istituto Tigerpol, pur essendo il numero delle maestranze necessario al suo espletamento notevolmente inferiore”.

In merito alle questioni denunciate dai sindacati, Tigerpol replica in questi termini: “Si smentisce fermamente che l'Istituto non abbia ottemperato ai propri obblighi per quanto attiene l'organizzazione del lavoro, mentre il modesto ritardo nel pagamento del saldo delle retribuzioni di dicembre 2009 è dovuto esclusivamente, come del resto comunicato alle Organizzazioni Sindacali, all'inottemperanza dei termini di pagamento da parte dello stesso Enea e di altri enti pubblici (tra questi, la Regione Basilicata, l'Alsia, l'Aqp, l’Asm) per conto dei quali viene espletato il servizio di vigilanza. […] Gli stessi sei lavoratori dell'Istituto scrivente – conclude la nota - a loro volta, non ricevono certamente un trattamento di miglior favore rispetto agli addetti Enea”.

Pino Suriano - Il Quotidiano della Basilicata

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