20 nov 2009

Enea: tra tante questioni arriva il Commissario Lelli

ROTONDELLA – Arriva oggi in Trisaia Giovanni Lelli, neo Commissario Enea. E’ la sua prima visita dal giorno della nomina al vertice dell’Agenzia, avvenuta l’11 settembre scorso. Arriva per parlare con i lavoratori. Non sarà un incontro tutti gli altri. In ballo ci sono questioni particolarmente delicate. L’Enea, come è noto, ha un volto nuovo dal 23 luglio scorso, giorno in cui la legge 99/2009 ne ha modificato gli assetti. A partire dal nome, che rimane identico nella sigla (Enea), ma cambia decisamente nella sostanza. Non si chiama più “Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente”, bensì “Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile”. Scompare la parola “Ambiente”, compare “Sviluppo Economico”. Non è poco: la scelta tradisce un evidente cambio di impostazione in senso produttivo. Ma non è ancora chiaro, all’opinione pubblica e agli stessi operatori Enea, quali saranno, in concreto, gli indirizzi operativi della nuova Agenzia istituita a luglio dal Ministro Scajola. Si attende da Lelli una parola chiara su questo. Ma, soprattutto, i lavoratori attendono una risposta sul proprio futuro lavorativo. Più volte, nelle scorse settimane, i sindacati hanno agitato lo spettro di eventuali tagli di personale. Già nei primi di settembre, quando erano in corso le vertenze sindacali per alcuni servizi esternalizzati, molti dipendenti Enea avevano solidarizzato con gli scioperanti, cogliendo l'occasione per rimarcare la loro forte preoccupazione circa il destino del Centro. Così scriveva, in un allarmante comunicato del 9 settembre scorso, la Flc Cgil: “L'Enea da tempo subisce il depauperamento del Centro, il personale viene trasferito, le apparecchiature vengono smantellate, le attività non decollano e ora i tagli operati, con tanta superficialità, a servizi esternalizzati, sono il sintomo di intenzioni non positive circa il destino dell'Ente, che non si ha il coraggio di palesare, ma che comunque vengono percepite da chi in questo Centro lavora”. Lelli, insomma, troverà una Trisaia preoccupata. E, in un certo senso, arrabbiata, reduce dalle fiaccanti vertenze dei lavoratori dei servizi esternalizzati: prima la vigilanza, poi gli addetti alle pulizie. Ma, soprattutto, troverà un centro scosso dalle frequenti visite della Guardia di Finanza, che starebbe controllando la regolarità di numerose pratiche amministrative degli ultimi anni. Non si tratta, come si era pensato, di un semplice controllo di routine. Le visite della Finanza hanno una continuità che lascia pensare a precisi obiettivi di indagine. Sarebbero continuati, inoltre, anche gli “interrogatori” presso gli uffici di Policoro della Gdf: sentiti, nei giorni scorsi, almeno altri due funzionari del centro, con importanti incarichi di responsabilità. Insomma, il clima è caldo. Le domande dei lavoratori saranno tante, il compito del nuovo Commissario per nulla semplice.

Pino Suriano - pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata

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