3 lug 2009

"Rotondella in girotondo"

Edita da Palomar la miniguida realizzata dagli alunni delle medie e delle elementari

ROTONDELLA - E’ un oggettino pregevole la miniguida realizzata dagli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado. Basta prenderla in mano e sfogliarla. La forma è quella di un’agendina maneggevole, la grafica è lineare, i colori sono quelli vivi scelti dai ragazzi per le illustrazioni a mano.

Fin qui la forma. Ma quel che più sorprende, per una guida realizzata da ragazzi, è il contenuto. Piacevole e utile. Piacevole perché sintetico, semplice e non privo della vena ironica che da queste parti sovrabbonda. Utile perché, di fatto, va a colmare un diffuso vuoto di conoscenze sulla storia e le tradizioni del territorio.

Rotondella diventa così un luogo da visitare e raccontare attraverso percorsi. La miniguida ne propone quattro, che orientano il visitatore nei quartieri storici del centro collinare (dal Cervaro alla Limpidina, fino all’Annunziata), lo indirizzano a Mortella, sul Monte Coppolo e nel centro Enea di Trisaia. Non mancano, inoltre, simpatiche spiegazioni sulle antiche tradizioni, le feste, le fiere, i mestieri e i giochi di un tempo.

E poi c’è una chicca. La copertina posteriore nasconde una piccola tasca, dalla quale si estraggono due fogli che riservano una sorpresa. E’ una sorta di “gioco dell’oca”, ma sulle caselle non ci sono i suoi simboli consueti, bensì le immagini dei luoghi-immagine e delle principali tradizioni rotondellesi, dalle famose Lamie alle pietanze più tipiche. Per passare avanti c’è bisogno di rispondere a un quiz, che naturalmente riguarda Rotondella. Domande sui quartieri, sul convento e sul belvedere saggiano il grado di “rotondellesità” di ciascuno. E bisogna averne un bel po’ per arrivare alla fine, dove lo stemma di Rotondella accoglie il vincitore.

Insomma, l’idea è risultata vincente. Tutti promossi a pieni voti, dunque. Compreso l’editore Palomar, che ha inserito la miniguida nella sua collana “A piccoli passi. Giro d’Italia in centro miniguide” e ha garantito la collaborazione della redattrice Antonella Santarcangelo, originaria di Rotondella. Promosso anche l’Istituto Comprensivo, che ha collaborato fattivamente, dal dirigente Angelo Castronuovo alle insegnanti Carmela Bongiorno, Amelia Cuccarese, Maria Anna Salvaggio e Laura Laguardia, che hanno coordinato le attività con gli alunni. Promossa l’ex amministrazione comunale di Vito Agresti, che ha sposato e finanziato il progetto con una somma importante. Adesso si torna a settembre, magari con una nuova idea di realizzare. Intanto il turista, da questa estate, non sarà più sperduto a Rotondella.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo progetto indubbiamente. forse avrebbero dovuto correggere qualche "orrore" ortografico passando anche da quelli fatti da Antonio Pastore nel suo libro di proverbi. E poi essendo stata prodotta con la partecipazione dei bambini, la guida dovrebbe poter essere economicamente accessibile a tutti, e 15 euro non mi sembra un prezzo economico...

Anonimo ha detto...

Non lo sapevo che era in vendita... Ma non era stato finanziato dal comune???

Anonimo ha detto...

15 euro?????????
voi date veramente i numeri!!!!!

Anonimo ha detto...

....e mamma mia come siete tirchi!!!!

Anonimo ha detto...

il prezzo di copertina è 15€ ma è stata venduta a 13€. è proprio un bel lavoro. complimenti a tutti quelli che l'hanno realizzata, in particolare ai bambini

Anonimo ha detto...

Sicuramente il libro è bello e ci vale quei 13 euro..
Però, se c'era anche il finanziamendo dell'amministrazione vuol dire che ci sono girati un bel pò di soldi.. E' giusto vendere una cosa, ma non quando ha preso tanti soldi pubblici...

Anonimo ha detto...

raga' soldi non c'e' ne sono.......le persone a rotondella non si possono comprare nemmeno il pane figuriamoci .......
qui se lo volete regalare e' bene altimenti tenetevelo voi genitori dei bambini.........mo finitila con sta storia di sto libro..............soldi non c'e ne sono, capito?

Anonimo ha detto...

lo sapete che il progetto è stato curato dalla figlia del Prof. Santarcangelo? bel lavoro, anche se concordo con chi afferma che poteva essere distribuito gratis, anche perchè mi sembre che il comune ha regalato bei soldini all'editore.

Anonimo ha detto...

Prima parte: Salve a tutti, ieri il curatore del blog mi ha informato della discussione relativa alla miniguida e ritengo opportuno chiarire un paio di cosette, anche perché è facile s-parlare quando non si conoscono i fatti e come sempre in anonimato... Innanzitutto, il finanziamento comunale è stato di 10mila euro e non di 20 o 30mila. Lo stesso progetto, che rientra nella collana Palomar "A piccoli passi. Giro d'Italia in cento miniguide", in altri contesti regionali è costato anche 30mila euro, ma la redattrice Antonella Santarcangelo, cioè la persona che sempre in anonimato avete attaccato gratuitamente anche in campagna elettorale, ha convinto l'editore a realizzare il progetto a Rotondella praticamente con il semplice recupero delle spese. Questo perché Antonella, che cura anche questa collana Palomar, dopo essersi occupata di altre città, ci teneva a portare questo originale progetto anche nel suo paese. L’amministrazione Agresti, il preside, le insegnanti e i ragazzi, l’hanno accolto con entusiasmo e il lavoro finito è sotto gli occhi di tutti! Passiamo al punto numero 2: il prezzo! Il prezzo di copertina è 15€ ma la miniguida è stata venduta a 13€, quindi con uno sconto promozionale di 2€ (un pacco di sigarette costa oramai più di 4 €, quindi immagino che per i commentatori anonimi un libro valga meno di 3 pacchi di sigarette!). Bene, Palomar è una media casa editrice che riceve autori (singoli autori, Università, regioni, province, comuni e Enti di varia natura) da tutta Italia e di recente anche dall’estero. Quindi, si tratta di una realtà aziendale dinamica, con un organigramma (cioè dei dipendenti con un ruolo ben definito), delle aree funzionali (Direzione, Redazione, ufficio commerciale, ufficio stampa ecc) con delle spese di varia natura, fisse e variabili (stipendi, affitti, luce, viaggi, tipografie, telefono). Sapete per quanti mesi la redattrice Santarcangelo, che percepisce un regolare stipendio da Palomar, ha seguito anche questo progetto? Sapete quante telefonate ha fatto la redattrice Santarcangelo a scuola e al comune? Sapete quante volte la redattrice Santarcangelo è venuta a Rotondella per incontrare le insegnanti? (Per fortuna a Rotondella non ha pagato l’albergo, il pranzo e la cena)! Sapete quanto è costata la stampa della miniguida? Probabilmente, in questo momento mi sfugge anche qualcosa…

Anonimo ha detto...

Seconda parte: Insomma, se provate a sottrarre dai 10mila euro i soldi del lavoro di redazione, di fotocomposizione (circa 3.000€), di stampa (circa 4.000€), di distribuzione (Dehoniana di Bologna), di promozione ecc. vedete quanto rimane alla casa editrice!? Sicuramente ho tralasciato un sacco di cose ma il concetto che volevo esprimere è questo: la cultura costa, specie se fatta con serietà e professionalità. Molte delle persone che hanno commentato in anonimato probabilmente pensano che scrivere un libro o realizzare una miniguida come quella di Rotondella sia una cosa facile, forse anche banale… Certamente non sono mai entrati in una casa editrice e pensano che le imprese siano sono quelle edili (infatti non ho mai letto commenti negativi relativi a gare pubbliche, appalti, sub-appalti, varianti di progetto ecc.). Cari commentatori dovreste essere un po’ meno superficiali, più responsabili, dovreste smetterla di sputare addosso a tutti e tutto. Ogni tanto limitatevi a riconoscere che qualcuno, come nel caso della miniguida Palomar, ha fatto bene qualcosa di buono, di utile, di istruttivo. La casa editrice ha proposto un progetto serio che ha coinvolto i ragazzi, le insegnanti, offrirà ai turisti un utile e divertente strumento attraverso il quale conoscere Rotondella e orientarsi nel territorio. Se avete ancora dubbi sui costi, con l’autorizzazione dell’Editore, posso anche fornirvi le fatture, ma ovviamente guardandovi negli occhi, miei cari anonimi vigliacchi e stupidi. Sapete cosa significa Palomar? Sono certo che vi sia sconosciuto tale Italo Calvino! Per l’editore della dott.ssa Santarcangelo era un caro amico, così come lo era tale Einaudi, per cui ha lavorato per circa 20 anni. Nella speranza di aver colmato il vuoto conoscitivo dei tanti commentatori maliziosi, incapaci di idee e forse un po’ astiosi, vi auguro buona lettura (e come insegna la nuova pubblicità sull’importanza della lettura del Ministero: fate passa parola!), dott. Gianluca Bruno

Anonimo ha detto...

caro dott bruno concordo pienamente. è mai possibile che in questo paese si sappia solo criticare? oltretutto è veramente una bella miniguida, poi la tua fidanzata è una persona molto discreta e visto che su di lei non si può dire proprio niente si chiamano in campo persone e cose che in questo progetto non c'entrano proprio niente. e poi smettetela di usare questo blog solo per sparare stronzate. ma dai andate a lavurar

Anonimo ha detto...

Come al solito non si fa altro che criticare e demolire tutto.
Ho pregato i miei genitori di procurarmi la miniguida e penso che sia fatta veramente bene. Immagino che ci sia un bel po' di lavoro dietro e mi complimento con l'amica/redattrice Antonella Santarcangelo che ha convinto l'editore a realizzare il progetto a Rotondella.
Caro Gianluca Bruno, penso che purtroppo le tue parole siano sprecate perché di fronte al basso spessore morale e culturale di questa gente ignorante nulla si può fare.
E poi parliamo di rilanciare il turismo?
Vorrei dire ai tanti commentatori ignoranti che per fare ciò, bisogna passare anche da queste cose ed apprezzare l'impegno e il lavoro delle persone che si prodigano in questi progetti.

Anonimo ha detto...

..e basta con sta storia..!!!
"C'ha avuto ..avuto ..avut'... c'ha dat' ...ha dat'.... scurdamis u' passat'..... sim' a Ritunn Paisà"
E comunque ....Agresti grazie per aver finanziato il libro

Anonimo ha detto...

Caro Gianluca, come ben sappiamo “nemo profeta in patria”!
Al sig. anonimo (commento del 3 luglio, 14.41) chiedo con cortesia una lista degli ‘orrori’, così magari da proporre una errata corrige a cura di anonimo!
Circa le imprecisioni che sempre il simpatico anonimo ha riscontrato a proposito dei proverbi tratti dalla raccolta di Antonio Pastore, vorrei far presente che nella redazione di qualsiasi testo le fonti – per quanto presentino spesso criteri redazionali differenti e rispondenti alla collana di appartenenza o termini desueti e talvolta non propriamente corretti – sono da inserirsi nel 'nuovo' testo così come sono in origine (con le dovute, ma magari ‘straordinarie’ eccezioni!)!
Mi spiace comunque sottolineare la mancanza di conoscenza che spesso porta a voler discutere di questioni forse non del tutto alla propria portata: caro anonimo, gli studi e le diatribe sulla corretta traslitterazione delle forme dialettali appartiene alla notte dei tempi!

Ma cos'altro aggiungervi cari anonimi?... Mi risulta davvero 'impessionante' discutere con gente che non ha il coraggio della proprie idee.

Antonella Santarcangelo

Anonimo ha detto...

io sono del parere che il livello qualitativo dei commenti di questo blog è sotto lo zero, inviterei pino suriano a tenere il blog aperto, ma senza possibilità di commenti, che sono inutili stupidi ed offensivi...

Anonimo ha detto...

Caro Gianluca, come ben sappiamo “nemo profeta in patria”!
Al sig. anonimo (commento del 3 luglio, 14.41) chiedo con cortesia una lista degli ‘orrori’, così magari da proporre una errata corrige a cura di anonimo!
Circa le imprecisioni che sempre il simpatico anonimo ha riscontrato a proposito dei proverbi tratti dalla raccolta di Antonio Pastore, vorrei far presente che nella redazione di qualsiasi testo le fonti – per quanto presentino spesso criteri redazionali differenti e rispondenti alla collana di appartenenza o termini desueti e talvolta non propriamente corretti – sono da inserirsi nel 'nuovo' testo così come sono in origine (con le dovute, ma magari ‘straordinarie’ eccezioni!)!
Mi spiace comunque sottolineare la mancanza di conoscenza che spesso porta a voler discutere di questioni forse non del tutto alla propria portata: caro anonimo, gli studi e le diatribe sulla corretta traslitterazione delle forme dialettali appartiene alla notte dei tempi!

Ma cos'altro aggiungervi cari anonimi?... Mi risulta davvero 'impressionante' discutere con gente che non ha il coraggio della proprie idee.

Antonella Santarcangelo

Gianluca Bruno ha detto...

(da "Palomar", di Italo Calvino)

In un’epoca e in un paese in cui tutti si fanno in quattro per proclamare opinioni o giudizi, il signor Palomar ha preso l’abitudine di mordersi la lingua tre volte prima di fare qualsiasi affermazione. Se al terzo morso di lingua è ancora convinto della cosa che stava per dire, la dice; se no, sta zitto. Di fatto, passa settimane e mesi interi in silenzio. Buone occasioni per tacere non mancano mai, ma si dà pure il raro caso che il signor Palomar rimpianga di non aver detto qualcosa che avrebbe potuto dire al momento opportuno. L’aver pensato rettamente non è un merito: statisticamente è quasi inevitabile che tra le molte idee sballate, confuse o banali che gli si presentano alla mente, qualcuna ve ne sia di perspicua o addirittura geniale; e come è venuta a lui, può esser certo che sarà venuta pure a qualcun altro. [...] Anche il silenzio può essere considerato un discorso, in quanto rifiuto dell’uso che altri fanno della parola; ma il senso di questo silenzio-discorso sta nelle sue interruzioni, cioè in ciò che di tanto in tanto si dice e che dà un senso a ciò che si tace. O meglio: un silenzio può servire a escludere cento parole oppure tenerle in serbo perché possano essere usate in un’occasione migliore. Così come una parola detta adesso può risparmiarne altre cento domani oppure obbligare a dirne altre mille. Gianluca Bruno

Gianluca Bruno ha detto...

(da "Palomar", di Italo Calvino)

Devo pensare non solo a quel che sto per dire o non dire, ma a tutto ciò che se io dico o non dico sarà detto o non detto da me o dagli altri. Gianluca Bruno

Gianluca Bruno ha detto...

Ora posso finalmente tornare al mio silenzio, con la speranza di poter usare le mie parole in occasioni migliori. Gianluca Bruno

anonimo ha detto...

bravo gianluca

Pasquale Santarcangelo ha detto...

E finitela di rompere i coglioni,voi uomini senza attributi.Normalmente..., o voi che parlate,avete fatto spreco di soldi pubblici,parassitando le istituzioni,succhiando loro il midollo.Usi solo a facili demagogie,ma con la bava alla bocca per spartirsi l'ultimo centesimo.Non occorre firmarsi,il vostro nome e'tra le stronzate che scrivete.PS:caro Pino un blog e' uno strumento di dialettica democratica,mi sembra che questo tuo sia diventato ormai la cassa di risonanza di tutta una serie di eunuchi che da qualche mese non fa che trincerarsi dietro il becero anonimato per smerdare le cose o le idee degli altri.PS:mi scuso per qualche parola troppo colorita,ma per farsi capire da questi interlocutori mi sembra necessario.