24 giu 2009

La promessa di Frattini a Giovanni Falcone

Il padre del giovane detenuto ha incontrato ieri il ministro Frattini

N.B. La foto pubblicata ieri sul QUotidiano non ritrae la persona di Angelo Falcone, ma un altro detenuto generico.

ROTONDELLA – Questa volta lo ha incontrato di persona. Non c’erano, come le altre volte, i soliti burocrati e funzionari a concludere le tante anticamere di Giovanni Falcone nei ministeri italiani. C’era Franco Frattini, il Ministro degli Affari Esteri in persona.

I due si sono incontrati ieri mattina alle 13,30. C’erano, nella sala del Ministro, anche la Parlamentare dei Radicali, Elisabetta Zamparutti, e il sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomano.

E’ stato un incontro intenso, durato quasi 45 minuti, nel corso del quale l’ex carabiniere ha potuto esporre ragioni e richieste della propria battaglia in favore del figlio Angelo, detenuto in India dal marzo 2007 per possesso di stupefacenti.

Una battaglia per la quale, nei giorni scorsi, aveva avviato uno sciopero della fame ad oltranza, giunto ora al 21esimo giorno. Obiettivo: ottenere la possibilità di sentire il figlio, con il quale non può più avere contatti telefonici dall’agosto 2008, data della sua condanna a dieci anni.

“L’esercizio del diritto di visita, pur consentito dai regolamenti indiani e previsto da convenzioni internazionali – ha detto Falcone - deve poter essere esercitato, in casi di grandi distanze come quelle di detenuti all’estero, attraverso il contatto telefonico”.

“Nell’incontro – si legge in un comunicato dei Radicali - il Ministro Frattini ha ribadito l’impegno a seguire con la massima attenzione la vicenda facendo tutti i passi necessari perché abbia un esito positivo”.

E proprio in segno di rispetto per questo impegno, Falcone ha deciso di interrompere lo sciopero della fame avviato, così come farà la piacentina Livia Orrico, che nei giorni scorsi si era unita a lui in segno di solidarietà.

Soddisfatto della visita anche Vincenzo Francomano, sindaco di Rotondella, che ha sottolineato “la grande disponibilità del ministro e la sua particolare determinazione per la soluzione del problema”. Nel corso dell’incontro, stando a quanto ha raccontato il sindaco, il ministro avrebbe dimostrato di conoscere nei dettagli la vicenda, per la quale era stato “già più volte sollecitato da numerosi utenti di Facebook, nonché da tante interrogazioni parlamentari”.

Tra gli obiettivi di Falcone, ancor prima di quello delle telefonate, c’è la speranza di estradizione del detenuto, affinché Angelo possa scontare la pena in Italia. E’ un obiettivo difficile, a causa dell’assenza di rapporti diplomatici bilaterali tra Italia e India. Che la vicenda-Falcone non possa essere lo spunto per cominciare a parlarne?

Ieri mattina, oltre alla visita di Giovanni Falcone, sulla scrivania di Frattini è arrivata anche una lettera di Vito De Filippo, presidente della Giunta Regionale. Il governatore lucano ha chiesto al ministro un “autorevole intervento presso le autorità indiane, affinché possa aversi un segnale che vada nella direzione dell’umanità, consentendo almeno un contatto telefonico tra padre e figlio”. De Filippo ha inoltre auspicato “un fattivo impegno affinché possa giungersi alla sottoscrizione di un trattato bilaterale fra Italia e India al fine di ottenere la possibilità di scontare la pena detentiva nel nostro Paese agli sfortunati protagonisti”. Staremo a vedere.


Pino Suriano - pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata

Nessun commento: