ROTONDELLA – Caso vice-sindaco: si azzera la giunta per decidere a breve. Il sindaco Vito Agresti si trova costretto a prendere di petto la nomina del vice sindaco, che non ha ancora scelto dopo le dimissioni di Gianluca Palazzo nel dicembre 2007.
In seguito alle dichiarazioni critiche dell’assessore Francesco Dilorenzo, il caso è stato sollevato dall’opposizione del Pd, che ha chiesto al Prefetto di intervenire. Anche altri membri della maggioranza, però, sarebbero favorevoli a una decisione in tempi brevi. Tra questi l’assessore alla Cultura Antonio Pastore, a cui non dispiacerebbe un ripensamento di Palazzo. “In caso contrario, però, bisognerebbe decidere nell’arco di pochissime ore”. La scelta potrebbe rompere quegli equilibri politici che hanno permesso ad Agresti di mantenere un clima pacifico nella sua maggioranza, sebbene politicamente eterogenea.
Non si tratterà, dunque, di una pratica troppo semplice. Per questo motivo, secondo alcune indiscrezioni, Agresti avrebbe pensato di azzerare totalmente la giunta e riequilibrare il tutto dalla base. Palazzo, infatti, oltre alla carica di vice sindaco, deteneva anche alcune importanti deleghe assessorili, tra cui quella strategica per il Personale. Più di qualcuno, magari scontento per la scelta del nuovo vice sindaco, potrebbe quindi essere acquietato con qualche nuova delega. Sebbene l’operazione non sia semplicissima, Agresti avrà dalla sua l’alto numero di deleghe in rapporto a quello dei consiglieri di maggioranza. Se si eccettuano i due consiglieri della Comunità Montana Basso Sinni (Rudy Marranchelli e Leonardo Dimasi) il solo Rocco Gentile è privo di una delega assessorile. Nessuno, insomma, dovrebbe rimanere a mani vuote.
Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it
In seguito alle dichiarazioni critiche dell’assessore Francesco Dilorenzo, il caso è stato sollevato dall’opposizione del Pd, che ha chiesto al Prefetto di intervenire. Anche altri membri della maggioranza, però, sarebbero favorevoli a una decisione in tempi brevi. Tra questi l’assessore alla Cultura Antonio Pastore, a cui non dispiacerebbe un ripensamento di Palazzo. “In caso contrario, però, bisognerebbe decidere nell’arco di pochissime ore”. La scelta potrebbe rompere quegli equilibri politici che hanno permesso ad Agresti di mantenere un clima pacifico nella sua maggioranza, sebbene politicamente eterogenea.
Non si tratterà, dunque, di una pratica troppo semplice. Per questo motivo, secondo alcune indiscrezioni, Agresti avrebbe pensato di azzerare totalmente la giunta e riequilibrare il tutto dalla base. Palazzo, infatti, oltre alla carica di vice sindaco, deteneva anche alcune importanti deleghe assessorili, tra cui quella strategica per il Personale. Più di qualcuno, magari scontento per la scelta del nuovo vice sindaco, potrebbe quindi essere acquietato con qualche nuova delega. Sebbene l’operazione non sia semplicissima, Agresti avrà dalla sua l’alto numero di deleghe in rapporto a quello dei consiglieri di maggioranza. Se si eccettuano i due consiglieri della Comunità Montana Basso Sinni (Rudy Marranchelli e Leonardo Dimasi) il solo Rocco Gentile è privo di una delega assessorile. Nessuno, insomma, dovrebbe rimanere a mani vuote.
Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it
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