ROTONDELLA – Un’automobile alimentata a idrogeno al 100%? Un’abitazione che soddisfa allo stesso modo i suoi bisogni energetici? Sembrano immagini proiettate in un futuro lontano, quasi di fantascienza. Eppure queste cose esistono già. E neppure troppo lontano da noi.
Per conoscere meglio il promettente mondo dell’idrogeno, questa estate, non bisognerà andare chissà dove. Basterà un giro a Rotondella, dove il fisico Nicola Conenna traslocherà il suo impianto sperimentale, montato in piazza della Repubblica dalla prima domenica di luglio fino alla fine del mese di agosto. Una Fiat Multipla e una piccola “casetta”, a quanto pare, saranno “messe in moto” davanti a tutti a scopo dimostrativo.
L’iniziativa, proposta dall’associazione antinucleare No Scorie e subito valorizzata dall’amministrazione comunale di Rotondella, ha innanzitutto un valore simbolico. Non per caso si svolgerà a Rotondella, sede del centro Enea e dell’impianto Itrec, in concomitanza con la Sagra dell’Albicocca, anche quest’anno ricca di momenti interessanti sul piano scientifico. L’evento, inoltre, sarà anche una vetrina per rilanciare l’ipotesi di una facoltà universitaria presso il centro Enea della Trisaia, già caldeggiata negli anni scorsi da No Scorie.
“Vogliamo dimostrare – ha spiegato Felice Santarcangelo di No Scorie - che un’alternativa energetica è possibile e concreta. La Basilicata del nucleare e del petrolio deve aprire gli occhi di fronte a questo dato di fatto”.
L’innovativo impianto che sarà a Rotondella non arriva da troppo lontano, ma da Monopoli, in provincia di Bari. E’ qui che il fisico Conenna ha dato vita, nel settembre 2006, all’Università dell’Idrogeno. Un istituto no profit finanziato con fondi privati, in cui si studia la possibilità del passaggio da un sistema energetico basato sui combustibili fossili ad uno fondato su fonti rinnovabili. E’ qui che si impegnano tanti giovani studiosi in uno stile di ricerca libero dai gangli dell’Accademia, ma non meno attivo e produttivo.
Ha scommesso sull’iniziativa anche il cavaliere Antonio Muolo, figura storica della politica democristiana e dell’economia pugliese, che ha aperto le porte del suo mega villaggio Cala Corvino, sede stabile del centro di ricerca. Ma Muolo non è il solo ad aver preso sul serio le intuizioni di Conenna.
Anche l’astronauta italiano Umberto Guidoni, già a bordo del Columbia e dello Shuttle, ha voluto sponsorizzare l’iniziativa provando, tra i primi, la Multipla che sarà a Rotondella. Il 22 giugno 2007, inoltre, è arrivato a Monopoli, per una visita al centro, addirittura Jeremy Rifkin. Il nome dice poco ai “profani”, ma significa tanto per gli esperti e gli appassionati di economia globale. Si tratta, infatti, del padre della cosiddetta “Economia dell’idrogeno”, di cui ha raccontato le prospettive nell’ omonimo capolavoro internazionale del 2002, tradotto in più di trenta lingue. Rifkin delinea i contorni di una nuova economia dominata dall’idrogeno, che trasformerà profondamente la natura del nostro mercato, le istituzioni politiche e sociali, proprio come il carbone e l’acciaio fecero agli inizi dell’era industriale. E data la qualità delle argomentazioni, più di qualcuno è stato costretto a prenderlo sul serio. Anche dall’interno dell’Università e delle istituzioni. l’evento di Rotondella sarà sfruttato per rilanciare l’ipotesi di una facoltà universitaria presso il centro Enea della Trisaia.
Per conoscere meglio il promettente mondo dell’idrogeno, questa estate, non bisognerà andare chissà dove. Basterà un giro a Rotondella, dove il fisico Nicola Conenna traslocherà il suo impianto sperimentale, montato in piazza della Repubblica dalla prima domenica di luglio fino alla fine del mese di agosto. Una Fiat Multipla e una piccola “casetta”, a quanto pare, saranno “messe in moto” davanti a tutti a scopo dimostrativo.
L’iniziativa, proposta dall’associazione antinucleare No Scorie e subito valorizzata dall’amministrazione comunale di Rotondella, ha innanzitutto un valore simbolico. Non per caso si svolgerà a Rotondella, sede del centro Enea e dell’impianto Itrec, in concomitanza con la Sagra dell’Albicocca, anche quest’anno ricca di momenti interessanti sul piano scientifico. L’evento, inoltre, sarà anche una vetrina per rilanciare l’ipotesi di una facoltà universitaria presso il centro Enea della Trisaia, già caldeggiata negli anni scorsi da No Scorie.
“Vogliamo dimostrare – ha spiegato Felice Santarcangelo di No Scorie - che un’alternativa energetica è possibile e concreta. La Basilicata del nucleare e del petrolio deve aprire gli occhi di fronte a questo dato di fatto”.
L’innovativo impianto che sarà a Rotondella non arriva da troppo lontano, ma da Monopoli, in provincia di Bari. E’ qui che il fisico Conenna ha dato vita, nel settembre 2006, all’Università dell’Idrogeno. Un istituto no profit finanziato con fondi privati, in cui si studia la possibilità del passaggio da un sistema energetico basato sui combustibili fossili ad uno fondato su fonti rinnovabili. E’ qui che si impegnano tanti giovani studiosi in uno stile di ricerca libero dai gangli dell’Accademia, ma non meno attivo e produttivo.
Ha scommesso sull’iniziativa anche il cavaliere Antonio Muolo, figura storica della politica democristiana e dell’economia pugliese, che ha aperto le porte del suo mega villaggio Cala Corvino, sede stabile del centro di ricerca. Ma Muolo non è il solo ad aver preso sul serio le intuizioni di Conenna.
Anche l’astronauta italiano Umberto Guidoni, già a bordo del Columbia e dello Shuttle, ha voluto sponsorizzare l’iniziativa provando, tra i primi, la Multipla che sarà a Rotondella. Il 22 giugno 2007, inoltre, è arrivato a Monopoli, per una visita al centro, addirittura Jeremy Rifkin. Il nome dice poco ai “profani”, ma significa tanto per gli esperti e gli appassionati di economia globale. Si tratta, infatti, del padre della cosiddetta “Economia dell’idrogeno”, di cui ha raccontato le prospettive nell’ omonimo capolavoro internazionale del 2002, tradotto in più di trenta lingue. Rifkin delinea i contorni di una nuova economia dominata dall’idrogeno, che trasformerà profondamente la natura del nostro mercato, le istituzioni politiche e sociali, proprio come il carbone e l’acciaio fecero agli inizi dell’era industriale. E data la qualità delle argomentazioni, più di qualcuno è stato costretto a prenderlo sul serio. Anche dall’interno dell’Università e delle istituzioni. l’evento di Rotondella sarà sfruttato per rilanciare l’ipotesi di una facoltà universitaria presso il centro Enea della Trisaia.
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