La minoranza abbandona l'aula per protesta. Troppo tardi gli atti
ROTONDELLA – Il consiglio comunale di Rotondella ha approvato nei giorni scorsi il bilancio consuntivo 2007. La seduta, però, non è andata come da copione. A stravolgere la trama è stato il gruppo di minoranza del Pd, con un atto senza precedenti nell’ultimo mandato amministrativo: l’abbandono momentaneo della seduta consiliare per la votazione sul bilancio. La protesta ha preso di mira la procedura di convocazione del consiglio, operata, secondo l’opposizione, in tempi e modi non conformi alle leggi. Questa la sostanza dei fatti. La normativa vigente (art 227 del d. Lgs 267/2000) stabilisce che lo schema di consuntivo debba essere a disposizione di tutti i consiglieri entro un termine “non inferiore ai venti giorni” dall’approvazione in consiglio comunale. Ai consiglieri di minoranza, invece, l’odg è stato comunicato solo il 24 giugno, in occasione della riunione dei capigruppo, ad appena sei giorni dal consiglio (30 giugno). Soltanto nello stesso giorno, peraltro, la giunta comunale aveva approvato lo schema di consuntivo messo a votazione. Tempi troppo ristretti, secondo l’opposizione, perché si potesse esercitare un effettivo controllo sociale sulla gestione dei fondi comunali.
“La questione - spiega il capogruppo del Pd Enzo Francomano - è burocratica solo in apparenza, ma esprime una presa di posizione politica”.
Principale destinatario dell’accusa sarebbe il presidente del consiglio Vincenzo Varasano, che secondo la minoranza non avrebbe mai adottato la dovuta neutralità nel garantire i diritti dei consiglieri comunali, in particolare quelli di opposizione.
Tanti episodi del passato dimostrerebbero questo mancato rispetto delle regole. “Nel mese di febbraio abbiamo chiesto un consiglio comunale per discutere dei lavori di Corso Garibaldi – ha spiegato Francomano - e loro hanno fissato il consiglio addirittura per il 29 maggio, incalzati dall’approvazione del bilancio con i fondi di compensazione. Chissà, altrimenti, per quanto ancora avrebbero rimandato. Abbiamo chiesto da circa un anno, inoltre, un incontro con il consulente del comune per il piano di sviluppo del mare e non se ne è ancora fatto nulla. Insomma, quasi nessuna delle nostre richieste è trattata con il dovuto rispetto istituzionale”.
I consiglieri del Pd hanno subito inviato un esposto al prefetto Fanara, evidenziando le ragioni politiche dell’atto. Nel documento si specifica che la protesta voleva prendere di mira “i consiglieri comunali di maggioranza e non il segretario comunale e gli altri funzionari, ai quali va espresso un ringraziamento pubblico per il lavoro che svolgono e per la assoluta disponibilità sempre dimostrata”.
Minimizza la questione il sindaco Vito Agresti. “Tutto questo è ridicolo. Stanno facendo una questione di lana caprina per una procedura che a Rotondella si ripete da venti anni. Anche quando erano loro ad amministrare il comune, non accadeva forse la stessa cosa? Non possono attaccarsi a queste sottigliezze pur conoscendo bene le problematiche del comune legate alla carenza di personale. Penso che si tratti di puro ostruzionismo”.
Un presunto ostruzionismo che aveva quasi raggiunto l’obiettivo. Il consuntivo, infatti, è stato approvato da soli sette consiglieri comunali, compreso il sindaco. Tanti gli assenti, tra cui il vice sindaco dimissionario Gianluca Palazzo e l’ex assessore Tina Bianco, entrambi in polemica, più o meno aperta, con il sindaco e la giunta. Francomano, però, giura che non era questo l’obiettivo del Pd. “Sapevamo che ce l’avrebbero fatta lo stesso”.
Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it
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