ROTONDELLA – L’anfiteatro si farà. Non entrerà nel novero dei tanti progetti mai realizzati per mancanza di fondi. Ormai, da quando c’è la “compensazione ambientale”, certi problemi sono risolti in partenza. E’ da quel fondo (circa 2,8 milioni di euro) che il comune preleverà i 330 mila euro necessari al primo lotto di realizzazione dell’opera, alla quale dovrebbero contribuire, per le fasi successive, anche Provincia e Regione.
Risale alla scorsa settimana l’approvazione in giunta del progetto preliminare, ma già si sta pensando all’intitolazione. L’ipotesi più accreditata vedrebbe come “favorito” Giorgio Gaber, straordinario inventore del teatro-canzone italiano, scomparso pochi anni fa. Sarebbe una scelta significativa, poiché riferita a un autore capace di coniugare, in una sintesi eccezionale, la dinamicità del teatro con la forza trascinante della musica.
E’ la stessa sintesi che anima la conformazione architettonica dell’anfiteatro, da realizzare all’ingresso del paese (presso l’ex carcere) dove è già a disposizione una vasta area-parcheggio. Sarà un’opera particolare, composta da due strutture: una all’aperto, dell’ordine di circa 2000 posti, e una al chiuso, con una capacità di circa 170 posti. Proprio quest’ultima struttura rivestirà un ruolo importante. Si tratterà di una sorta di auditorium al chiuso (proprio sotto l’anfiteatro) pensato per la promozione di laboratori musicali, artistici e teatrali. Insomma, un luogo in cui sarà possibile produrre arte e cultura in tutte le salse, soprattutto nel periodo invernale.
“La scelta di usare i fondi di compensazione per un’opera come questa – spiega Antonio Pastore, assessore comunale alla Cultura – rientra anche negli obiettivi delle politiche sociali. Con la parte sottostante, infatti, si vuole sopperire alla mancanza di una valida struttura di aggregazione, che possa finalmente valorizzare le tante idee ed esperienze socio-culturali del territorio”.
Insomma, scuole di musica, giovani band emergenti, eventuali gruppi teatrali, potranno finalmente trovare una “casa” tecnologica e moderna. Un “uso estivo” sarà invece riservato alla struttura esterna, per la cui valorizzazione bisognerà inserire il territorio in un valido circuito culturale, che possa promuovere eventi di spessore e trascinare, per quanto possibile, il turismo. Un esempio positivo, in tal senso, giunge dalla vicina cittadina calabrese di Oriolo, dotata di una struttura simile. C’è grande ottimismo anche sui tempi di realizzazione. “Non è assurdo ipotizzare la prima pietra per il dicembre 2008 – spiega Pastore – già ci stiamo attivando per il progetto definitivo e, subito dopo, partiremo per predisporre il bando di gara per la realizzazione. Ringrazio, a nome della comunità, il sindaco Vito Agresti, l’ufficio tecnico comunale e il progettista arch. Armando Cuccarese”.
Il teatro rappresenta una delle scelte chiave dell’amministrazione nella suddivisione dei fondi di compensazione. Una suddivisione che, come è noto, è stata ampiamente criticata dalle forze politiche del centrosinistra, e, soprattutto, dalla sezione provinciale Coldiretti, delusa per l’attenzione marginale (600 mila euro) riservata allo sviluppo agricolo del territorio.
Risale alla scorsa settimana l’approvazione in giunta del progetto preliminare, ma già si sta pensando all’intitolazione. L’ipotesi più accreditata vedrebbe come “favorito” Giorgio Gaber, straordinario inventore del teatro-canzone italiano, scomparso pochi anni fa. Sarebbe una scelta significativa, poiché riferita a un autore capace di coniugare, in una sintesi eccezionale, la dinamicità del teatro con la forza trascinante della musica.
E’ la stessa sintesi che anima la conformazione architettonica dell’anfiteatro, da realizzare all’ingresso del paese (presso l’ex carcere) dove è già a disposizione una vasta area-parcheggio. Sarà un’opera particolare, composta da due strutture: una all’aperto, dell’ordine di circa 2000 posti, e una al chiuso, con una capacità di circa 170 posti. Proprio quest’ultima struttura rivestirà un ruolo importante. Si tratterà di una sorta di auditorium al chiuso (proprio sotto l’anfiteatro) pensato per la promozione di laboratori musicali, artistici e teatrali. Insomma, un luogo in cui sarà possibile produrre arte e cultura in tutte le salse, soprattutto nel periodo invernale.
“La scelta di usare i fondi di compensazione per un’opera come questa – spiega Antonio Pastore, assessore comunale alla Cultura – rientra anche negli obiettivi delle politiche sociali. Con la parte sottostante, infatti, si vuole sopperire alla mancanza di una valida struttura di aggregazione, che possa finalmente valorizzare le tante idee ed esperienze socio-culturali del territorio”.
Insomma, scuole di musica, giovani band emergenti, eventuali gruppi teatrali, potranno finalmente trovare una “casa” tecnologica e moderna. Un “uso estivo” sarà invece riservato alla struttura esterna, per la cui valorizzazione bisognerà inserire il territorio in un valido circuito culturale, che possa promuovere eventi di spessore e trascinare, per quanto possibile, il turismo. Un esempio positivo, in tal senso, giunge dalla vicina cittadina calabrese di Oriolo, dotata di una struttura simile. C’è grande ottimismo anche sui tempi di realizzazione. “Non è assurdo ipotizzare la prima pietra per il dicembre 2008 – spiega Pastore – già ci stiamo attivando per il progetto definitivo e, subito dopo, partiremo per predisporre il bando di gara per la realizzazione. Ringrazio, a nome della comunità, il sindaco Vito Agresti, l’ufficio tecnico comunale e il progettista arch. Armando Cuccarese”.
Il teatro rappresenta una delle scelte chiave dell’amministrazione nella suddivisione dei fondi di compensazione. Una suddivisione che, come è noto, è stata ampiamente criticata dalle forze politiche del centrosinistra, e, soprattutto, dalla sezione provinciale Coldiretti, delusa per l’attenzione marginale (600 mila euro) riservata allo sviluppo agricolo del territorio.
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