ROTONDELLA – E’ in programma per oggi la nuova udienza del caso di Angelo Falcone e Simone Nobili, i due italiani detenuti in India dal marzo 2007 per possesso di stupefacenti. Finalmente la palla passa alla difesa, dopo i circa venti testimoni citati dall’accusa, quasi tutti poliziotti. Sapremo oggi quale linea difensiva adotteranno gli avvocati di Angelo e Simone. E’ ragionevole supporre che vorranno far rilevare le principali incongruenze dei verbali di arresto prodotti dalla polizia locale. La più palese di tutte riguarda il luogo in cui l’arresto sarebbe avvenuto: in un posto di blocco stradale secondo la polizia, in un abitazione privata secondo Angelo e Simone. Altro elemento poco chiaro sarebbe l’assenza di testimoni cosiddetti “civili”, che le polizie locali sono invitate a chiamare durante le operazioni di arresto. Secondo la polizia, a causa dell’ora, non sarebbe possibile rintracciarne in zona. Diversa l’ipotesi della difesa, secondo cui difficilmente ciò sarebbe potuto accadere in un luogo non certo isolato. Da chiarire anche la confessione firmata dai ragazzi, in lingua hindi e in evidente stato di choc emotivo.
Intanto Giovanni Falcone, padre di Angelo, ha manifestato pubblicamente nel corso delle celebrazioni per Sant’Antonio, patrono di Rotondella. “Sant’Antonio prega per loro” ha scritto su un manifesto affisso davanti alla porta di casa durante il passaggio della processione in onore del Santo.
Intanto Giovanni Falcone, padre di Angelo, ha manifestato pubblicamente nel corso delle celebrazioni per Sant’Antonio, patrono di Rotondella. “Sant’Antonio prega per loro” ha scritto su un manifesto affisso davanti alla porta di casa durante il passaggio della processione in onore del Santo.
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