14 mar 2008

Studio storico sul "Made in Rotondella"

L’iniziativa dell’assessore Pastore per promuovere i prodotti locali

ROTONDELLA – Antonio Pastore, assessore comunale alla cultura, ha sempre manifestato la sua passione per le tradizioni locali. Allo stesso modo è nota la sua idea di legare il recupero delle tradizioni agli obiettivi di mercato dei prodotti locali. Su questa direttiva dovrebbe prendere il via, tra poche settimane, uno studio di ricerca sui prodotti locali cosiddetti “autoctoni”, cioè caratterizzati da peculiarità esclusive del territorio.
Un’equipe da finanziare con fondi comunali dovrebbe individuare i prodotti attraverso indagini storiche. Alcuni di questi prodotti, spiega l’assessore, sono già noti per la testimonianza di produttori anziani. Abbiamo già individuato, per esempio, l’allevamento di un maiale particolare con pelle scura, dal peso di circa 130-140 kg, piuttosto raro a trovarsi altrove. “E’ il segno che anche qui si allevavano – commenta Pastore – maiali senza grasso”. Del tutto esclusivo sarebbe, inoltre, un particolare tipo di grano, cosiddetto “Senatore Cappelli”, di cui si ritrovano tracce storiche nella banca dati dell’Alsia.
Oltre a questi, numerosi altri prodotti potrebbero essere rintracciati attraverso lo studio. Ma a quel punto, che uso si farà della ricerca? La semplice (e spesso inutile) pubblicazione di un libro sui prodotti locali? Non solo. Il comune, infatti, potrebbe offrire incentivi ai produttori locali intenzionati a mettere sul mercato questi prodotti “autoctoni”, nonché agli artigiani intenzionati a confezionarli. Esito finale dovrebbe l’immissione dei prodotti sul mercato, anche attraverso la loro esposizione nelle vetrine di agriturismi, pizzerie, bar e altri esercizi commerciali.
L’iniziativa si affianca coerentemente all’altro grande progetto del comune sui prodotti locali: la realizzazione di un marchio Deco (Denominazione Comunale). L’intento è quello di indicare ai produttori locali una serie di standard produttivi (disciplinari), a partire dai quali l’ente potrà certificare la qualità dei prodotti. “Si tratta – spiega Pastore - una occasione per lanciarli sul mercato con una identità più chiara e, di conseguenza, una maggiore appetibilità”. Chissà, forse “l’albicocca di Rotondella” non diventerà mai come “il Pane di Altamura”, ma con un marchio certificato potrà essere più competitiva. Vedremo.
Pino Suriano

3 commenti:

Anonimo ha detto...

QUANTE FANTASIE, I FATTI E LA REALTA' SONO MOLTO DIVERSI DALLE TEORIE DI CHI GIOCA A FARE LO STORICO O L' UOMO sAPIENS.....
BISOGNA LAVORARE LAVORARE LAVORARE...MA!!! MA!!! ROTONDELLA HELP!!! HELP!!!

Giovanni ha detto...

Nel segnalare e invitare aderenti e simpatizzanti all'inaugurazione del circolo PD di Rotondella, per il giorno 22 MARZO 2008 ore 17.30,
si segnala anche l'inaugurazione del nuovo portale web del partito.

E' gradita la partecipazione sul forum di discussione.
http://www.rotondellapd.netsons.org

Anonimo ha detto...

caro anonimo del commento 16marzo
sei un coglione
antonio pastore