24 feb 2008

Rotondella: ripresi i lavori nel corso

La ditta annuncia: "concludiamo entro il termine stabilito"

Niente paura per Corso Garibaldi. Gli abitanti di Rotondella possono stare tranquilli: non bisognerà attendere altro tempo per la ripresa dei lavori nel centralissimo corso, fermi da più di un mese per ragioni legate alla ditta aggiudicataria dell’appalto.
Già da martedì sono attive le trivelle (o macchine perforatrici), che perforeranno il terreno per la successiva palificazione dell’area. Il pericolo di un blocco ad oltranza, perciò, appare scongiurato. E anche il ritmo dei lavori sembra procedere al meglio, con una regolarità giornaliera che lascia ben sperare per una celere conclusione. La ditta, peraltro, ha garantito che tutto sarà terminato entro il mese di aprile, data stabilita per la consegna dei lavori.
“Si è chiarito – ha spiegato il sindaco Vito Agresti – che sul blocco non c’era alcuna responsabilità dell’ente. Siamo molto sollevati: la celerità dei lavori nel corso è un aspetto a cui teniamo particolarmente”.
Ma come mai, allora, si erano fermati all’improvviso, senza alcuna comunicazione formale? A quanto pare, la ditta avrebbe incontrato difficoltà nella realizzazione di alcune specifiche fasi dei lavori, per le quali è stato necessario rivolgersi ad altre competenze. I lavori in questione, si sa, non sono semplici. Considerata la centralità del tratto, le maestranze sono costrette a operare senza un blocco totale della strada, che isolerebbe completamente buona parte del paese. A questo si aggiungono le caratteristiche geologiche dell’area, completamente addossata sulla collina.
La nuova fase dei lavori, comunque, sembra procedere al meglio. Le trivelle, spesso temute per il forte inquinamento acustico, non avrebbero causato, fino ad oggi, le proteste dei vicini, alcuni dei quali, anzi, si sono detti “poco disturbati dai rumori”.
Intanto l’amministrazione sta per appaltare il secondo lotto dei lavori, per il quale è già stata regolata la fase finanziaria, su cui erano stati sollevati non pochi dubbi. Si era temuto, infatti, che il comune non avesse i soldi per realizzarlo. Ma, a quanto pare, non è così: l’obiettivo finanziario è stato raggiunto, come era prevedibile. Sul corso, si sa, l’amministrazione ha scommesso gran parte della propria immagine politica, e non può fallire. Come reagirà la comunità al lavoro compiuto? Apprezzerà di più il disagio vissuto, o la qualità dell’esito? Speriamo di non dover aspettare troppo per saperlo.

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