Latronico: "Ma quale patto? Tra i corsisti c'è un solo lucano"
Pullulava di gente, ieri mattina, la sala conferenze del centro ricerche Enea di Trisaia. C’erano stampa, cameraman e fotografi accolti da personale svelto e organizzato. Al tavolo dei relatori il presidente e il direttore generale dell’ente, un governatore regionale e addirittura un Sottosegretario di governo. Una scoperta eccezionale sulle fonti energetiche da annunciare? Nulla di tutto ciò! Al centro della discussione un semplice Master, di quelli che si tengono ogni giorno nelle aziende e nelle università italiane. Certo, un master sulle importantissime energie rinnovabili, ma pur sempre un Master. Cosa avrà, viene da chiedersi, di tanto interessante?
Le risposte arrivano dai relatori. Il presidente Vito Defilippo, per esempio, si dice legato all’evento per una “ragione sentimentale”. “Questo Master – spiega – insieme a quello di Matera sui beni culturali e a quello alla Fiat, rappresenta il fiore all’occhiello del Patto con i Giovani su cui tanto abbiamo scommesso”. Sì, il Patto con i Giovani lucani. Peccato, però, che tra i 18 giovani “masteristi” solo uno abbia origini lucane! E’ quello che sembra dire, in prima fila, il sorriso ironico di Cosimo Latronico, capogruppo dell’opposizione in consiglio. Ed è quello che lui stesso ha scritto in una interrogazione presentata ieri mattina sull’argomento. “Dovranno dirci – spiega al Quotidiano – con quanti soldi la Regione ha contribuito al progetto, quanti lucani sono stati impegnati in qualità di docenti e quanti in qualità di discenti”.
Prima di Defilippo era intervenuto Vito Agresti, sindaco di Rotondella, segnalando la necessità di un investimento più deciso sui trasporti e le infrastrutture regionali, con cenno esplicito all’aeroporto Mattei.
Aveva aperto l’incontro, prima di lui, l’ingnegner Maurizio Urbani, nuovo direttore generale dell’Enea. Una “new entry” con curriculum di tutto rispetto maturato, tra le altre cose, in aziende come Enel e Erg. Un compito difficile per lui, che si è già rimboccato le maniche incontrando in videoconferenza i dipendenti del centro Enea di Trisaia per raccoglierne le istanze.
La parola è poi passata all’ingegner Massimo Gallanti, componente del Comitato Scientifico del Master, che ha esplicitato le modalità operative e la valenza formativa del master. Dopo di lui l’assessore regionale alla Formazione Antonio Autilio, che ha puntato l’accento sull’importanza della formazione di competenze tecnico-scientifiche nella progettazione e gestione di sistemi per la produzione di energia.
E proprio sulla centralità dell’aspetto energetico si sono soffermati i due relatori più attesi, Luigi Paganetto, presidente Enea, e Filippo Bubbico, sottosegretario al Ministero per lo Sviluppo Economico. “Il prossimo governo – spiega Paganetto – quale che esso sia, dovrà assolutamente privilegiare gli investimenti sul settore dell’efficienza energetica,”. Gli fa eco Filippo Bubbico, che aggiunge: “L’efficienza e il risparmio dell’energia vanno concepiti come aspetti essenziali delle politiche industriali, e non solo, come si è fatto fino ad oggi, unicamente in relazione alle politiche ambientali”. Impossibile dargli torto, visti i nuovi orizzonti nazionali e non solo.
Si è chiuso con l’intervento di un dipendente, che ha posto il problema del precariato, l’incontro-vetrina di ieri.
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