ROTONDELLA - “Oggi ho riabbracciato Angelo. E’ stato bello! Siamo stati così… non so per quanto tempo. Sta bene e vi saluta tutti”. E’ il messaggio che Giovanni Falcone ha inviato allo scrivente subito dopo l’incontro con il figlio in una prigione di Mandi. I due non si vedevano da circa dieci mesi. Da quando, in pratica, Angelo partì per la sua vacanza in India, dove sarebbe rimasto forzatamente dal 10 marzo scorso, data del suo arresto (insieme all’amico Simone Nobili) per possesso di stupefacenti. Giovanni Falcone non era ancora andato in India. “Sei più utile in Italia – gli aveva detto più volte al telefono suo figlio – qui non potresti fare nulla per me”. E così è stato. Giovanni Falcone ha continuato la sua battaglia di sensibilizzazione politica e mediatica, arrivando a “scomodare” il Ministro degli Esteri Massimo D’Alema e alcuni importanti salotti televisivi delle reti Rai. Ma poi non ha più resistito. Il desiderio di riabbracciare suo figlio ha avuto la meglio su ogni logica di concretezza. E così è partito per l’India, dove si fermerà per qualche giorno. E’ bello rileggere quelle poche e semplici parole di Falcone: un impeto di gioia che sembra aver fatto fuori ogni rabbia (pur comprensibile) per la condizione in cui suo figlio si trova a vivere. Giovanni Falcone non ha comunicato subito le condizioni di Angelo, la sua attività per tirarlo fuori o i luoghi in cui lo ha trovato. Giovanni Falcone ha comunicato la sua gioia per averlo rivisto. E questo è bello.
Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata
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