A colloquoio con il dirigente Maria Vizziello
ROTONDELLA - Maria Vizziello affronta a Rotondella la sua prima esperienza da dirigente scolastico. E non è certo la “missione” più facile che potesse capitarle, perchè sono molteplici ed eterogenei i problemi che attanagliano da anni questa particolare realtà scolastica. Si va da un bassissimo tasso di natalità fino a problemi di strutture, logistica e viabilità, passando per alcune incomprensioni che, a sentire i più critici, avrebbero urtato non poco il clima collegiale degli ultimi anni. Ma il vero problema è che a Rotondella i bambini non nascono quasi più, e molti di quelli che risiedono nel suo vasto territorio (in particolare le aree rurali) preferiscono frequentare le scuole di Nova Siri e Policoro, più vicine e meglio collegate.
Poi c’è Rotondella due, “una realtà asfittica” secondo
Il dirigente non ha ricette pronte, ma ha subito scandito con chiarezza i nodi problematici e le strategie di intervento. Il tutto sotto l’egida di un concetto-chiave: qualità dell’offerta formativa. E’ da questo obiettivo, declinabile in tutte le salse (didattica, strutture, trasporti, tecnologie) che dovrebbe partire il rilancio della realtà scolastica, anche in termini di competizione. “Perché il mio primo obiettivo – spiega
Rotondella due. “Qui la scuola - spiega
Ma tutto ciò non basta a far dimenticare alcuni gravi problemi strutturali. Qui le aule non mancano (anche perchè a mancare sono gli alunni), ma tra quelle disponibili nessuna è attrezzata per l’attività sportiva. Si sopperisce, allora, con gli spazi esterni, che oltre a essere inadeguati sono anche poco sicuri. “Così come è poco sicura – aggiunge il dirigente – la piccola recinzione in legno che separa l’edificio scolastico da una strada ad alta velocità, sulla quale bisognerà intervenire immediatamente con una barriera più solida”.
Resta un ultimo problema: le difficoltà di gestione di un contesto tanto piccolo, in cui sovente sono venute alla luce difficoltà nei rapporti tra i collaboratori. E qui
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