17 ott 2007

Il Rotondella torna a vincere

Battuta la Tramutolese con una punizione di Tarantino entrato dalla panchina

ROTONDELLA: Manolio R; Dimatteo A.; Salerno A; Iannuzzi; Santarcangelo; Rubolino; Ripa; Manolio F.; Trupo; Manolio G.M.; Acciardi. A disp. Salerno G; Mele; Giovinazzo; Tarantino; Spina S; Scaiella, Suriano.
TRAMUTOLESE: Del pomo; Pisani; Devita; Forienza; Bove; Simone; Lasalvia; Zito; Aulicino; Molletta; Favella; Resechi; Abelardo; Favella; Sico; Schettini.
Arbitro: Manicone Fedele sez. Matera
Rete: 72’ Tarantino (R)

ROTONDELLA – Il Rotondella torna a vincere. Dopo il doppio stop con Scanzano e Lagonegro la squadra di mister Martino guadagna i tre punti pur senza convincere troppo. Il risultato fotografa bene il match, piuttosto equilibrato ma con una leggera superiorità dei locali, espressa in particolare nel secondo tempo.
Il primo tempo, infatti, è un sussiego di tentativi da una parte e dall’altra. Ma nessuna delle compagini riesce a impensierire troppo il portiere ospite. Nel secondo tempo entra in campo un Rotondella più determinato. Ma la sensazione è che solo un episodio potrà sbloccare la partita. E così accade al 72’. A confezionare il gol sono due giocatori partiti dalla panchina, Suriano e Tarantino. Il primo, pescato con un lungo lancio, scavalca il portiere ospite con un pallonetto in anticipo, ma questi interviene fuori area con un fallo di mano: espulsione e calcio di punizione dal limite. Si incarica di batterlo Vincenzo Tarantino, che con un sinistro chirurgico trafigge l’incolpevole Del Pomo.
Dopo il gol il Rotondella continua ad insistere, ma senza portare pericoli gravi alla porta avversaria. Anzi, negli ultimi minuti torna a farsi viva la Tramutolese, con un bel calcio di punizione neutralizzato dall’ottimo portiere Manolio. Da segnalare, tra le altre cose, il ritorno in squadra del capitano Antonio Salerno dopo tante settimane di assenza. Un pezzo pregiato della compagine di mister Martino, che darà sicurezza a un reparto (la difesa) che nelle ultime partite aveva mostrato non poche incertezze. “La squadra deve dare un supplemento di abnegazione – ha spiegato il dirigente Antonio Divincenzo – c’è bisogno di quella cattiveria che sola può consentirci il salto di qualità. Senza questa componenti anche gli indiscutibili valori tecnici perdono vigore”.

Pino Suriano

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