Tra poesia e passione per le origini
Serata soft alla struttura balneare
Al Rotò Beach è di casa anche la cultura. La struttura balneare del lido di Rotondella, nuovo locale di punta delle notti estive jonico-lucane, ha aperto le porte alla poesia di Antonio Valicenti.Una serata soft di musica e versi, per dare un tono più colto e intenso al gradevole comfort del lido. E difficilmente si sarebbe potuto scegliere un interprete migliore per dare voce poetica a questa iniziativa turistica, nata proprio dalla passione per le origini. Quella passione che ha spinto i discendenti di antiche e nobili famiglie (Albisinni, Izzo e Mazzei) a puntare su una terra molto spesso dimenticata. Antonio Valicenti, infatti, è il cantore fine di quella terra e del suo dialetto straordina
riamente musicale. Quel dialetto che rende magiche le nenie cantate per il Carnevale, richiamate dal poeta prima della declamazione dei suoi versi. Tre le poesie dialettali recitate dal poeta davanti a un pubblico plaudente e quasi commosso: Iumara m
ej, L’Infinito rutunnare (già musicata da Antonio Labate) e Na jurnata scolastica rutunnare.
A declamare i suoi versi, inoltre, ha contribuito anche Filomena Manolio, apprezzata per l’espressività con cui ha recitato A Rutunna noste e Quanne turname tutte quande.
Poesie che hanno colpito non poco Luigi Albisinni, noto avvocato romano tra i promotori di Rotò Beach, che nella sua puntuale introduzione ha richiamato la “grande capacità di evocazione della poesia di Valicenti”. Tutta la serata è stata ripresa dalle onnipresenti telecamere di Mimmo Stigliano dell’associazione RotundaMaris, che da anni raccoglie video e immagini di tutti gli eventi del territorio: una autentica miniera d’oro della memoria che negli anni sarà apprezzata sempre di più. Insomma, una serata di memoria e amore alla terra. In fondo, è proprio questo che unisce Valicenti e il Rotò Beach. Che non potevano non incontrarsi.
Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata
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