Serata soft alla struttura balneare
riamente musicale. Quel dialetto che rende magiche le nenie cantate per il Carnevale, richiamate dal poeta prima della declamazione dei suoi versi. Tre le poesie dialettali recitate dal poeta davanti a un pubblico plaudente e quasi commosso: Iumara m
ej, L’Infinito rutunnare (già musicata da Antonio Labate) e Na jurnata scolastica rutunnare.A declamare i suoi versi, inoltre, ha contribuito anche Filomena Manolio, apprezzata per l’espressività con cui ha recitato A Rutunna noste e Quanne turname tutte quande.
Poesie che hanno colpito non poco Luigi Albisinni, noto avvocato romano tra i promotori di Rotò Beach, che nella sua puntuale introduzione ha richiamato la “grande capacità di evocazione della poesia di Valicenti”. Tutta la serata è stata ripresa dalle onnipresenti telecamere di Mimmo Stigliano dell’associazione RotundaMaris, che da anni raccoglie video e immagini di tutti gli eventi del territorio: una autentica miniera d’oro della memoria che negli anni sarà apprezzata sempre di più. Insomma, una serata di memoria e amore alla terra. In fondo, è proprio questo che unisce Valicenti e il Rotò Beach. Che non potevano non incontrarsi.
Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata
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