Colobraro, Valsinni, Rotondella e San Giorgio uniti nella gestione dei servizi
Polizia Municipale: associati quattro comuni
Ci saranno un solo comando e un solo comandante
L’iniziativa si richiama alla legge Regionale n.10 per il fondo di coesione, misura B, che promuove la gestione in forma associata di servizi e funzioni da parte dei comuni.
Il finanziamento, non superiore ad alcune decine di migliaia di euro, dovrebbe garantire ai comuni un minimo per partire: corsi di formazione per prepararsi alle nuove funzioni, acquisto di macchinari, indumenti etc.
Il tutto, naturalmente, è concepito in una logica di sussidiarietà e razionalizzazione dei servizi. Qualche esempio: il comune di San Giorgio ha un solo vigile, e più di una volta è sorta l’esigenza di un più corposo pattugliamento del territorio. Con il nuovo contesto non dovrebbe essere un problema, perché in paese, in una rinnovata logica di mobilità territoriale, potrebbero intervenire i vigili degli altri comuni associati.
Lo scenario futuro, perciò, appare fortemente innovativo. Non più tanti comandanti, ma uno solo affiancato da alcuni vice-comandanti, che andrebbero a dirigere un unico comando di polizia, di cui è ancora da decidere la sede.
Del tutto nuova anche la gestione di alcuni servizi: ogni sezione del comando, in pratica, potrebbe gestire un determinato servizio anche negli altri comuni, avvalendosi così di una maggiore specializzazione nel settore, acquisita attraverso corsi di formazione mirati.
La sezione di Colobraro, per esempio, potrebbe occuparsi di abusivismo, mentre quella di Rotondella, ipoteticamente, potrebbe svolgere per sé e per gli altri comuni la funzione di pattugliamento stradale.
L’idea è venuta a Eugenio Fortunato, vice sindaco di Colobraro, già assessore comunale nella scorsa amministrazione. Questi, sin dal marzo 2006, avviò intensi contatti con i sindaci dei quattro comuni per mettere in piedi l’iniziativa. Un’impresa non facile, data la difficile attitudine dei comuni del territorio a concepirsi in un’ottica associativa.
Ma ormai ci siamo. Sembra, infatti, che la cosa non dovrebbe andare troppo per le lunghe. Il progetto dovrebbe essere approvato dalla Regione subito dopo le vacanze e, sin da ottobre, potrebbe riunirsi un tavolo tra gli amministratori dei quattro comuni, che dovrebbe decidere i dettagli (non irrilevanti) sui ruoli, le funzioni del personale e, soprattutto, sul comune che dovrà ospitare il comando.
Nell’incontro di stasera il progetto sarà presentato da Rocco Sampogna, il professionista che ne ha curato il piano di fattibilità. Se il progetto sarà approvato, dunque, porte aperte a questa novità assoluta in ambito regionale.
Pino Suriano
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